Andrea Tornielli, vaticanista del quotidiano Il Giornale e noto scrittore, con Andrea Gianelli, dedica questo libro al Cardinale John Henry Newman (18081-1890) in occasione della sua beatificazione a settembre nell'Arcidiocesi di Birmingham, in Inghilterra, dove lavorò per più di quarant'anni.
La decisione di Papa Benedetto XVI di beatificare personalmente Newman, che si convertì alla fede cattolica nel 1845, ha dato un grande contributo alla comprensione della profondità e del significato della sua vita e del suo operato.
Le riflessioni formulate da John Henry Newman durante la sua permanenza a Dublino (1851-1859) sono qui considerate per la prima volta nella loro totalità e nel loro pieno significato, nel tentativo di dimostrare come la loro unità non sia solo meramente cronologica ma anche concettuale.
L ºanalisi dei volumi, degli articoli e dei sermoni, oltre a ricostruire lo sfondo storico e le ragioni che portarono alla decisione di erigere una Universit√† cattolica in Irlanda, consente un ºoriginale comparazione del pensiero di Newman con quello di tre autorevoli figure discusse negli Scritti Dublinesi:
Aristotele, Cicerone e Locke; l ºinfluenza del primo viene presentata in una nuova luce e accostata alla retorica ciceroniana e all ºutilitarismo di Locke e dei suoi seguaci.
Vengono inoltre analizzate le differenti dimensioni della persona umana che si evincono dagli Scritti, il concetto di unit√† della conoscenza e di abito mentale filosofico, offrendo cos√¨ un ºampia considerazione critica sulla relazione tra moralit√† e sapere, sulla difesa della conoscenza liberale, sulla dimensione artistica e morale dell ºessere umano, in opposizione a tendenze dell ºetica moderna quali l ºutilitarismo, il deontologismo e il sentimentalismo. Non manca un ºinteressante riflessione sull ºattualit√† delle questioni sollevate dagli Scritti Dublinesi con riferimento all ºinquieto evolversi del mondo universitario e ad alcuni grandi autori del pensiero contemporaneo.
Angelo Bottone insegna Filosofia presso lo University College Dublin e la Dublin Business School. Ha conseguito un PhD in Filosofia con una tesi su John Henry Newman presso lo University College Dublin. Fondatore della Societ√† Newmaniana Italiana, ha tradotto in italiano L ºIdea di Universit√† (Edizioni Studium, Roma 2005) e altre opere di filosofia. Tra i numerosi contributi su Newman, Ricoeur e Wittgenstein si segnala Newman e Wittgenstein sulla certezza (Napoli 1998).
John Henry Newman (1801-1890) è uno dei più grandi pensatori cristiani. A 44 anni si converte al cattolicesimo, diventando segno di contraddizione per la sua epoca, che come la nostra sembra rifiutare Dio. Benedetto XVI lo dichiara beato. La vita di Newman fu interamente spesa nella ricerca della verità. Il suo pellegrinaggio intellettuale e spirituale, raccontato e documentato in questo libro, fu la risposta sempre più appassionata ad una luce interiore di cui egli sembrava sempre consapevole, la luce che la coscienza proietta su tutti gli aspetti della vita. Newman è un limpido testimone della fede, e può essere una guida certa al cammino di ogni persona in ricerca.
In questo libro sono pubblicati tutti gli scritti oratoriani di Newman ricavati direttamente dai suoi manoscritti autografi. Per la prima volta in assoluto si offre al lettore la possibilita' di poter leggere e conoscere il Newman oratoriano, permettendo a chi legge di comprendere appieno l'identita', e la continuita' della sua vita sacerdotale. Quindi un Newman inedito che si scopre leggendo le pagine straordinarie di questo libro: la spiritualita', l'umanita', la vocazione sacerdotale, la conversione di un Newman fino ad oggi sconosciuto.
Di John Henry Newman Roderick Strange ricostruisce in queste pagine la biografia spirituale. Non manca il racconto circostanziato della vita di un uomo coraggioso, sempre in cerca di risposte alle domande suggeritegli dalla fede, capace di compiere scelte difficili e di preferire l’onestà e la coerenza alla facile inerzia di chi si adagia sulle certezze rassicuranti del proprio tempo. Tuttavia l’attenzione dell’autore è specialmente rivolta alla ricostruzione di un percorso intellettuale e interiore che ha portato Newman ad affrontare alcuni temi fondamentali, precorrendo questioni che soltanto il Concilio Vaticano II metterà del tutto in luce.
Il lavoro di Strange – competente e appassionato – merita dunque l’interesse sia di chi vuole misurarsi con un uomo che ha «usato» bene la propria vita, non derogando, nonostante difficoltà e delusioni, dal proprio ideale di integrità, sia di chi vuole conoscere e approfondire gli esiti di una ricerca teologica, filosofica e morale di particolare intensità e valore.
John Henry Newman (1801-1890): figura di spicco della Chiesa d’Inghilterra prima e della Chiesa cattolica poi, scrittore versatile, pensatore profondo e originale, personalità affascinante. In lui la Chiesa riconosce le virtù di un santo.
Illustrato il profilo bio-bibliografico di Newman (L. F. Tuninetti), i saggi che seguono mettono in luce diversi aspetti di questa figura ricca e complessa: l’attività apologetica (B. Gallo), il pensiero filosofico (L. Obertello), le riflessioni sull’educazione (A. Campodonico), la presenza nella vita della Chiesa (G. Velocci). L’obiettivo è di consentire, a chi non conosce Newman, di scoprirlo e incontrarlo, e a chi già lo conosce, di ripensare alcuni aspetti della sua opera non sempre adeguatamente considerati; di qui una breve bibliografia commentata.
Il ritratto che emerge è quello di un cristiano che, certo della verità della fede, non rifiuta la modernità e neppure l’accetta in quelle che sembrano essere le sue acquisizioni irreversibili (individualismo, razionalismo, secolarismo). Piuttosto, interrogandola, la fa riflettere.
Intervenendo al Convegno promosso dal Centro di Ateneo per la dottrina sociale della Chiesa dell'Università Cattolica e dal Centro Internazionale degli Amici di Newman, alcuni fra i più autorevoli conoscitori di John Henry Newman, affiancati da studiosi più giovani, hanno ricomposto, in un quadro completo e insieme accessibile, la fisionomia umana e speculativa del filosofo e teologo inglese, vivamente apprezzato anche da Benedetto XVI.
Capace di declinare efficacemente l'esigenza di una fede pensata e vissuta nella prospettiva di un dialogo autentico fra uomini e popoli, quali che siano le loro differenti e molteplici appartenenze, Newman si conferma - soprattutto nello scenario socio-culturale contemporaneo - come una figura paradigmatica di intellettuale e di credente.
«Il segno caratteristico del grande dottore nella Chiesa mi sembra essere quello che egli non insegna solo con il suo pensiero e i suoi discorsi, ma anche con la sua vita, poiché in lui pensiero e vita si compenetrano e si determinano reciprocamente. Se ciò è vero, allora Newman appartiene ai grandi dottori della Chiesa, perché egli nello stesso tempo tocca il nostro cuore e illumina il nostro pensiero».
Cardinale Joseph Ratzinger
Papa Benedetto XVI
Evandro Botto è direttore del Centro di Ateneo per la dottrina sociale della Chiesa presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, dov'è professore ordinario di Storia della filosofia e docente di Filosofia politica. I suoi interessi si collocano nell'ambito della Storia della filosofia moderna e contemporanea, con particolare riguardo per i temi antropologici ed eticopolitici. Per Vita e Pensiero ha pubblicato, tra l'altro, Etica sociale e filosofia della politica in Rosmini (1992).
Hermann Geissler, membro della Famiglia spirituale «L'Opera», è direttore del Centro Internazionale degli Amici di Newman a Roma e capo Ufficio presso la Congregazione per la Dottrina della Fede. Nella tesi di dottorato ha trattato il tema Gewissen und Wahrheit bei John Henry Kardinal Newman (2a edizione, 1995), ha curato il volume Conoscere Newman. Introduzione alle opere (2002) e ha pubblicato numerosi articoli sulla vita, la teologia e la spiritualità di Newman.
Questo breve saggio di Inos Biffi
non solo ci fa comprendere l’itinerario
culturale di Newman, ma a un tempo ci
illumina sulla sua santità.
Tema fondamentale di questo opuscolo
è la relazione tra Newman e i
Padri, che – egli afferma – lo hanno
fatto cattolico.
L’incontro con questi «antichi luminari
della Chiesa» appare precoce nella
vita di Newman, ma la loro frequentazione,
che nasceva da una profonda consonanza
intellettuale e affinità spirituale,
lo accompagnerà per tutta la vita. Egli
affermerà che la lettura dei Padri era per
lui fonte di «delizia»; li sentiva, infatti, e
li considerava come suoi familiari.
Alcuni di essi erano i suoi «vecchi amici
del secolo IV», e i loro scritti li considerava
come i suoi «archivi di famiglia».
Il primo capitolo offre una sintesi di questa “amicizia”,
partendo dal testamento in cui richiama alcuni di questi
Padri, affidando loro la sua anima e il suo corpo. Il secondo
capitolo descrive minutamente la sua
visita a Milano, la «città di sant’Ambrogio
» – come egli la chiama, scrivendo
agli amici in Inghilterra: di quel
«maestoso Ambrogio», che fu uno dei
«vecchi amici» di quel secolo IV, dove
egli ritrovò il modello dell’ortodossia e
quindi della Chiesa “cattolica”, o la
Chiesa vera e “compiuta”.
L’ultimo capitoletto è uno schizzo
sulla santità di Newman: una santità
maturata nel silenzio e nella persuasione
che – sono parole sue –, «se siamo
pazienti, Dio lavora per noi. Egli lavora
per coloro che non lavorano per se
stessi».
Lasciò anche scritto: «Gli uomini
illustri agli occhi del mondo sono grandissimi
da lontano, mentre avvicinandosi
rimpiccioliscono; ma l’attrazione
esercitata da una santità inconsapevole possiede una forza
irresistibile. Essa persuade il debole, il timido, il dubbioso e
l’indagatore». Ora è la santità di Newman a persuaderci.
Inos Biffi è docente ordinario emerito di Storia della teologia medievale e di Teologia sistematica presso la Facoltà Teologica dell’Italia
Settentrionale (Milano) e docente incaricato presso la Facoltà di Teologia di Lugano. È presidente dell’Istituto per la Storia della
Teologia medievale di Milano e dirige in collaborazione le collane Biblioteca di Cultura medievale e Eredità medievale. Storia della
Teologia da Boezio a Erasmo da Rotterdam presso la Jaca Book. Presso la Facoltà di Teologia di Lugano è direttore dell’Istituto di
Storia della teologia. Nell’ambito del Medioevo è autore di ricerche sui teologi di scoli XI, XII e XIII. È curatore, in collaborazione, dell’opera
Omnia (latino-italiano) di Sant’Anselmo d’Aosta e del Corpus Colombiano. È dottore aggregato della Biblioteca Ambrosiana.
Larga parte della su attività è anche dedicata al campo della liturgia, particolarmente di quella ambrosiana, della quale ha curato la
riforma. Collabora alle principali riviste teologiche, tra cui «La Scuola Cattolica», «Teologia», «Communio» e «Rivista Teologica di
Lugano». Presso la Jaca Book è in corso di pubblicazione la sua Opera Omnia.
John Henry Newman si impone a tutti per la forza del suo genio, per la ricerca assoluta della verità nella vita e nel pensiero. Seguì sempre la verità dovunque lo portava. La seguì nella Università di Oxford, come studente e come professore; la seguì come parroco e predicatore della Chiesa di St. Mary, esercitando un fascino irresistibile sulla gente con i sermoni della domenica ispirati alla dottrina del Vangelo. Promosse il Movimento di Oxford per riportare la Chiesa d’Inghilterra alla purezza e alla verità delle origini; si convertì al cattolicesimo perché trovò in esso la pienezza della verità religiosa. La sua vita si potrebbe ritenere una ricerca costante e coraggiosa della verità, nelle molteplici esperienze, nei rapporti con gli altri, nella condotta morale, nella speculazione sui vari rami del sapere. Dall’amore per la verità derivano le sue intuizioni profetiche sulla Chiesa, sullo sviluppo del cristianesimo, sull’ecumenismo, sull’assenso della fede, sul compito dei laici, sulla coscienza. Espresse la sua visione del mondo, della vita e della morte con la celebre epigrafe: Ex umbris et imaginibus in Veritatem. In questo libro l’autore, dopo aver tracciato un profilo biografico di Newman, espone i temi principali della sua filosofia e teologia e presenta tre personaggi storici così come furono visti da lui. In esso si potranno cogliere alcune luci dello «Splendore della Verità» secondo la visione newmaniana.
Questo volume fa seguito e completa la pubblicazione di La Chiesa dei Padri (2005), arricchendo líopera di tre ritratti di personaggi chiave dei primi secoli del cristianesimo: Giovanni Crisostomo, Teodoreto di Ciro e san Benedetto.
Questi profili si propongono di illustrare líaspetto personale e morale dei primi due santi presentati in un ritratto vivido, basato soprattutto su ´quel genere di letteratura che pi˘ di ogni altro riporta líabbondanza del cuore, la corrispondenzaª; mentre la figura di san Benedetto Ë introdotta da uníaccurata ricostruzione storica delle sue missioni e delle scuole da lui fondate, sottolineando il suo contributo fondamentale alla diffusione della cultura europea, che ne ha fatto, appunto, il santo Patrono díEuropa.
Si tratta di composizioni di carattere anzitutto storico in cui, inoltre, risalta un profonda attenzione della dottrina cristiana, che ha segnato líintera vita e attivit‡ scientifica di Newman, volta allíaccoglienza lucida e appassionata del mistero rivelato e insieme allíesigente e penetrante approfondimento delle risorse razionali della fede.
Raccolta degli Scritti filosofici di John Henry Newman.
´Summaª della vicenda speculativa di Newman (1801-1890) che sostanzia con singolare coerenza e continuit‡ tutto líarco della sua lunga, intensissima esistenza, la Grammatica dellíassenso (1870) presenta ancora e soprattutto oggi una straordinaria attrattiva ideale. Il nichilismo contemporaneo proclama líimpossibilit‡ e dunque líinutilit‡ di ogni tentativo di individuare il senso dellíesistere; Newman propone uno scavo paziente, tenace e aderente alla realt‡ data per rintracciare le radici a cui si ancora líitinerario dellíuomo, dalla prima aurorale consapevolezza alle forme pi˘ alte e complesse dellíintuizione di universi e mondi che da ultimo si proiettano al di l‡ dellíorizzonte stesso del mondo presente. La domanda iniziale circa la natura e la validit‡ della conoscenza di fede porta cosÏ a un cammino a ritroso armoniosamente e coralmente articolato secondo le nervature interne della realt‡ verso il fondamento primo dellíesperienza, in cui líesistere e il conoscere si congiungono in un misterioso saldissimo connubio. Sta in ciÚ la novit‡ e líunicit‡ di questo testo capitale, manifesto del metodo naturale del pensare, richiamo allíimmediatezza del dialogo con la realt‡, invito a ritrovare la semplicit‡ e lo stupore dellíinfanzia spirituale, da cui soltanto nasce ogni forma di autentica edificazione umana.
Dalla introduzione di Luca Orbetello