Il Cresec (Centro di Ricerca su Responsabilità Sociale, Eventi e Comunicazione) della Lumsa di Roma, si propone di contribuire alla formazione di una comunità di studio come luogo di confronto e di progresso scientifico. Intende promuovere e coordinare attività culturali e di ricerca inerenti la responsabilità sociale delle istituzioni, delle organizzazioni pubbliche o noprofit e delle imprese. Il Cresec sostiene la dimensione internazionale degli studi avviando, mediante accordi e convenzioni, progetti comuni e rapporti di collaborazione con altre istituzioni universitarie e/o di ricerca. Organizza infine master di primo e secondo livello, convegni, corsi di perfezionamento e di alta formazione. Fornisce, inoltre, servizi di consulenza, documentazione, aggiornamento professionale, valutazione, orientamento e monitoraggio su tematiche legate alle scienze sociologiche, alla comunicazione istituzionale e d'impresa, e al marketing.
L'intervento pubblico nel campo dei servizi alla persona in generale e nei servizi sociali in particolare vive dilemmi e tensioni continue fra tradizione e innovazione. Ciò deriva dallo stratificarsi nel tempo di saperi e di pratiche professionali di assistenza e di aiuto, nonché di modelli organizzativi privatistici, non istituzionali, che hanno trovato nella dimensione pregiuridica la linfa vitale, al di là e al di fuori di ogni compiuta regolazione dei fenomeni da parte dei pubblici poteri. Di qui le dicotomie tra professionismo e volontariato, tra libertà di assistenza e diritto alle prestazioni, tra terzo settore e organizzazione pubblica, tra programmazione dell'offerta e sostegno della domanda. Contributi di: Loredana Cafarda, Milena Cortigiani, Fernanda Giani, Cinzia Guardabassi, Angelo Mari, Roberto Toppoli.
Nell'ambito dell'attuale panorama nazionale e internazionale, si configura un quadro in cui le modalità di "fare ricerca" e di "fare intervento" proprie di differenti tipologie di professioni si caratterizzano per l'utilizzo della raccolta di dati testuali come strategia elettiva. Il testo intende dunque costituire un'occasione di approfondimento della Metodologia dell'Analisi dei Dati Informatizzati Testuali (M.A.D.I.T.) e di condivisione dei fondamenti scientifici della metodologia di analisi proposta. Hanno collaborato alla realizzazione del testo: Dalila Barbanera, Eleonora Braga, Sara Checchin, Cristina Landi, Tiziana Maiuro, Eleonora Pinto, Luisa Orrù, Enrica Vitali.
La presente indagine intende evidenziare le radici hegeliane del nichilismo novecentesco, ispezionando la concezione della morte nel suo riverbero sulla concezione dell'esistenza a muovere dalla celebre interpretazione della dialettica hegeliana di signoria-servitù da parte di A. Kojève, per inoltrarsi nella rispettiva configurazione di M. Heidegger e J.P. Sartre, cercando di mostrare parimenti come dalla differente concezione della vita (e della morte) dell'uomo si rifletta la possibilità di una temporalità (nietzscheana) di ripetizione o (kierkegaardiana) di ripresa, e come la speranza cristiana, alimentata dalla cifra della Risurrezione e dalla cultura di Pentecoste, rappresenti veramente la virtù epocale per un'età come la nostra di "passioni tristi" e di un diffuso ripiegamento narcisistico.
Studio sul ruolo dell'Alleanza atlantica sia nel suo contenuto politico sia politico che militare o diplomatico, tutti elementi che non sono stati messi in discussione neppure dopo la fine della guerra fredda.
Tra il XVI secolo e il primo Ottocento si compie un silenzioso e profondo fenomeno: quello di una crescente alfabetizzazione e scolarizzazione e, più generale, di una maggior sollecitudine nell'educazione dei figli. Nel frattempo, si perfeziona la cultura pedagogica, che assume la fisionomia di un sapere dalle caratteristiche e dai metodi propri. Attraverso le pagine del libro (corredato da una notevole sezione antologica) scorrono le vicende alla radice della nostra cultura educativa e scolastica. Scorrono altresì le biografie, le proposte e soprattutto le vicende di educatori, intellettuali, uomini di chiesa e politici che hanno legato il loro nome alla causa dell'educazione come Comenio, Calasanzio, Locke, La Salle, Rousseau, Filangieri, Pestalozzi, Fröbel, Aporti, don Bosco.
Basato sui principi dell'educazione razionale-emotiva, questo kit di attività e giochi sulle emozioni consente a bambini e ragazzi dai 3 ai 16 anni di acquisire in modo divertente e coinvolgente una maggiore competenza nella gestione delle proprie emozioni. Nella scatola sono contenuti un libro ricco di indicazioni per l'insegnante e schede operative da utilizzare con i bambini, il Gioco del pensare, del sentire e del fare, le Carte delle emozioni e delle facce emotive e il Barometro delle emozioni. Nel Gioco del pensare, del sentire e del fare i partecipanti devono seguire un percorso sul tabellone lungo il quale si imbatteranno in alcune situazioni complesse dal punto di vista emotivo: per tutte queste situazioni dovranno spiegare come si potrebbero sentire se vi si trovassero coinvolti e cosa potrebbero pensare o fare per superarle. Le Carte delle emozioni e delle facce emotive sono invece dei cartoncini con raffigurati dei volti che rappresentano diverse emozioni, e servono come base di partenza per svolgere alcune delle attività descritte nel volume. Il Barometro delle emozioni, infine, è una ruota sulla quale sono rappresentate diverse emozioni; i bambini dovranno girarla e raccontare in quali occasioni si sono trovati nella situazione indicata dalla freccia del "barometro".
Professore di Sociologia del lavoro, presidente dell'INPS dal 1999 al 2003, Massimo Paci interviene sul tema del nuovo welfare. Delle grandi trasformazioni che hanno investito il mondo del lavoro e messo in crisi il tradizionale sistema di welfare si danno spesso letture solo in negativo che sottolineano la precarizzazione del lavoro, la ridotta protezione sociale, l'insicurezza diffusa. Eppure, spiega Paci, non tutto è così negativo. Le aspirazioni di autonomia e di libertà individuale delle nuove generazioni non vanno sottovalutate: piuttosto, occorre adottare nuove forme di protezione e di organizzazione sociale.