"Dentro di noi, dentro il nostro cervello, c'è un'energia in grado di farci affrontare qualsiasi cosa! Scopri come usarla! L'esperienza di quasi 40 anni di attività clinica, unita alla ricerca e ad uno spirito libero da qualsiasi lobby, mi ha fatto comprendere che l'essere umano è programmato per essere più forte dei geni, ma anche dell'ambiente. In quest'opera viene scientificamente dimostrato, per la prima volta, che dentro ciascun essere umano esistono delle capacità immense. Dentro di te esiste un potere superiore a qualsiasi farmaco, ma anche superiore a quello scoperto dai fisici all'interno dell'atomo. Non esistono limiti, esistono solo leggi che permettono alla scienza e alla co-scienza di rendere possibile anche ciò che appare impossibile. L'uomo, grazie alla conoscenza delle leggi del mondo esterno, è diventato capace di utilizzare le sue potenti energie ed è diventato apparentemente molto potente, in realtà è fragilissimo e, nello stesso tempo, incapace di dare e ricevere gioia, che è, in assoluto, il primo compito di ciascun essere umano. Un lutto, una malattia importante, una separazione, un crollo economico e, moltissime volte, anche delle banali avversità dimostrano tutta la sua debolezza. Altro che reale potenza! L'essere umano, pur essendo bravissimo nell'utilizzare le forze del mondo esterno, è diventato incapace di riconoscere e utilizzare le potentissime energie del suo mondo interno, incapace di riconoscere e utilizzare le speciali qualità e il potere alchemico presente in ciascuno di noi. Dico in ciascuno, non in qualcuno. Lo scopo di questo libro è proprio questo: far conoscere le proprie immense risorse ed insegnare le tecniche consce e inconsce per farle emergere all'interno di un percorso di crescita interiore globale; tutto ciò al fine di promuovere il ben-essere proprio e dei propri cari e per realizzare la vita dei propri sogni.
Questo libro si propone di raccontare in forma narrativa la storia del nascere e svilupparsi della vita. Partendo dal Big Bang e soffermandosi sulla logica con la quale si formano gli atomi, e poi le molecole, le cellule... I protagonisti del racconto sono dunque atomi, molecole, biopolimeri, membrane, cellule, organismi e specie. Perciò si evitano formule e non si citano scoperte, date e riferimenti storici. Il che, però, non significa che non vengano esposte tesi e punti di vista maturati nel corso di ricerche scientifiche decennali. Viene descritta la struttura dei biopolimeri, si illustrano i meccanismi con cui i biopolimeri RNA e DNA si replicano, spiegando come la loro struttura sia strettamente collegata alla replicazione, origine della vita. Nel capitolo finale si presenta l'evoluzione, motore sottostante al lungo cammino che dai primi biopolimeri porta a noi. Per concludere con il ruolo cruciale del caso nel dispiegarsi della vita. Gli autori sono uno scienziato e un letterato: Vincenzo Manca, matematico-informatico, e Marco Santagata, stimato petrarchista e dantista, nonché romanziere. Che riescono nel tentativo ambizioso di trasmettere, con una narrazione semplice, le idee di base sulla vita in forma non "scientificamente confezionata". Evitando, cioè, quel linguaggio cosi essenziale nella comunicazione scientifica, ma che e spesso una barriera quando si vuole parlare ai non specialisti.
Lo spettro degli argomenti trattati da Gould è assai vario, ma ruota attorno al tema centrale della teoria dell'evoluzione e della storia naturale. L'evoluzionismo permette di individuare l'operare dell'evoluzione anche in argomenti molto poco tradizionali, come l'evoluzione della tastiera della macchina per scrivere, e nelle stranezze e negli "errori" della natura, come l'esistenza di capezzoli nel maschio dell'essere umano o il gigantesco uovo di kiwi, considerati fenomeni istruttivi proprio perché spiegano meglio della "perfezione" naturale il funzionamento e il carattere storico dei meccanismi evolutivi.
A volergli credere Esumim avrebbe partecipato a tutte le grandi migrazioni dell'umanità: «ci siamo divertiti - ripete sempre - non si stava mai fermi!». E l'immaginario testimone di un viaggio iniziato sei milioni di anni fa, il cui primo passo - quello di scendere dagli alberi - ha dato avvio alla lunga catena di migrazioni attraverso la quale i nostri antenati hanno colonizzato il pianeta. Quante umanità diverse - dagli Austrolopiteci a Neandertal, a Homo sapiens - si sono succedute e incrociate sulla Terra? Quali percorsi hanno seguito, dalla loro prima uscita dall'Africa fino alla diffusione in tutto il pianeta? Nella genetica, la guida per ricostruire una diaspora mai conclusa, espressione del nostro ancestrale nomadismo.
L'umanità ha sempre narrato il proprio destino, fin dai primi miti cosmologici. È il racconto che dà un senso agli eventi, che sarebbero, senza di esso, solo materiali inerti. Lo stesso vale per la matematica, che può parlare solo se il suo senso è narrato in una storia. Nei «programmi» di grandi matematici - Hilbert, Klein o Langtands - i concetti sono i protagonisti di una fiaba che combina nuove idee in moduli ricorrenti, quelle tecniche del ragionamento che sono nate dalla retorica e dalla poesia greca.
Manuale teorico e pratico su come aiutare i bambini a sviluppare il proprio potenziale intellettuale ed emotivo nei primi sei anni di vita, un'ispirazione montessoriana per un manuale agile adatto ai nuovi tempi ed equilibri delle famiglie. Per comprendere come sostenere lo sviluppo del cervello del bambino nel periodo più importante della sua vita, il testo affronta i temi fondamentali del percorso educativo pedagogico illustrando per ogni argomento i meccanismi di funzionamento del cervello: vengono proposti giochi ed esempi di dialoghi e interazioni tra bambini e genitori, illustrazioni, schemi.
Questa opera potrebbe apparire, ad un primo sguardo, la semplice raccolta degli atti di un convegno. Infatti, i contributi che compongono questo volume sono stati presentati nell’VIII workshop della SISRI svoltosi a Roma dal 30 al 31 Maggio 2015 e dedicato al rapporto tra le visioni filosofiche del mondo e il lavoro scientifico. L’occasione era l’anniversario dei 400 anni dalla composizione della Lettera a Madama Cristina di Lorena da parte di Galilei. Lo scienziato pisano fu chiamato, in un drammatico momento della sua carriera, a rendere conto della conciliabilità tra il credo cristiano e la sua ricerca scientifica. In realtà, anche oggi ci poniamo con urgenza le stesse domande e cerchiamo risposte che riconosciamo come mai interamente conclusive e sempre aperte a maggiori approfondimenti. Questo carattere di “apertura” del domandare che, muovendo da settori disciplinari specifici, trascende i limiti imposti dai riduzionismi dei singoli metodi di ricerca, è l’aspetto fondamentale che illumina il senso di questa pubblicazione. Anche se potrebbe stupire l’eterogeneità dei contributi, dalla matematica alla biologia, dalla teologia alla storia della scienza, l’unità è visibile nella tensione ad una sintesi del sapere che concepisce i confini tra i campi delle scienze non come muri invalicabili, ma come interne distinzioni di un insieme organico.
Due papi medievali, Silvestro II e Giovanni XXI, siedono entrambi brevemente sul soglio di Pietro. Sono legati da un’affinità: la tradizione li definisce entrambi medici e al tempo stesso maghi. Nei tre secoli che li separano, infatti, non esiste ancora la figura dell’archiatra pontificio, cioè del ‘medico di palazzo’. Solo nei secoli successivi essa diventerà il fulcro e il mediatore del rapporto tra medicina e papato.
Giorgio Cosmacini esplora tale rapporto dall’anno Mille sino a Ratzinger e Bergoglio, attraverso l’esame di bolle ed encicliche, delle figure di alcuni archiatri con i loro interventi curativi e delle patologie relative al corpo del papa. Un corpo da intendersi nel doppio senso di corporeità fisica e corporeità metaforica legata alla natura della funzione pontificia. Particolare attenzione viene dedicata all’intervento dei pontefici sulle questioni di vita e di morte, con le loro attinenze medico-sanitarie coeve.
Il libro che spiega come modificare i processi mentali e le azioni che ci impediscono di cambiare in meglio la nostra vita personale e professionale
«Uno dei libri da leggere assolutamente per fare carriera» – Cosmopolitan
«Quest’anno cambio lavoro, mi iscrivo in palestra, imparo una nuova lingua...» Eppure l’idea di cambiare spesso ci mette a disagio e finisce che non ci proviamo nemmeno: ancorati alla nostra comfort zone, non riusciamo a liberarci dagli automatismi che ci danneggiano e ci rendono infelici. La causa non siamo noi, ma il nostro cervello. La buona notizia è che possiamo migliorare, a qualunque età: le recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato che la nostra attività mentale stimola la modificazione delle connessioni tra neuroni e ne crea di nuove. Bachrach è uno straordinario allenatore di cervelli, che può aiutarci a scoprire questo enorme potenziale di crescita, di apprendimento e di evoluzione. Il suo libro è un vero e proprio training ricco di istruzioni ed esercizi, mirato a cambiare il nostro panorama cerebrale creando nuove abitudini mentali in grado di rivoluzionare la nostra esistenza.
Non bisognerebbe affrontare le sfide del Ventunesimo secolo con l'armamentario concettuale e ideologico del Settecento, ma succede. La convivenza fra persone di provenienze diverse, portatrici di diverse esperienze, stili di vita e convinzioni, pone problemi complessi. Per una curiosa reazione, molti invocano soluzioni illusoriamente semplici - fili spinati, muri, quote di immigrati, fogli di via - rispolverando vecchissime teorie sull'insanabile differenza razziale fra popoli del nord e del sud. Questo testo cerca, al contrario, di stimolare qualche ragionamento. Prima di tutto, sulle responsabilità di molti scienziati nel fornire giustificazioni di comodo per lo schiavismo e il colonialismo; e poi su quanto le teorie della razza, che pure hanno generato sofferenze e conflitti enormi e reali, si siano rivelate irrealistiche, incoerenti e incapaci di farci comprendere la natura delle nostre differenze. "Gli africani siamo noi" racconta anche un po' delle cose che abbiamo capito da quando la biologia ha abbandonato il paradigma razziale: parla di come nel nostro genoma restino tracce di lontane migrazioni preistoriche; e anche di come forme umane diverse, forse specie umane diverse, si siano succedute e abbiano coesistito, finché sessantamila anni fa i nostri antenati, partendo dall'Africa, si sono diffusi su tutto il pianeta.
Nel corso dell’Ottocento la scienza assunse un peso crescente nella società e nella cultura italiane: di fronte alle innovazioni tecniche, ai progressi dell’industria, alle nuove teorie – dal darwinismo al positivismo, fino alla psichiatria e all’antropologia criminale – i cattolici non poterono ignorare questa centralità, che minacciava il ruolo e l’influenza della dottrina cristiana. Si diffuse così in alcuni settori del movimento cattolico la necessità di costruire una scienza in accordo con la Rivelazione, con l’obiettivo di elaborare strategie per appropriarsi di tematiche scientifiche in ottica cristiana, di controbattere alle teorie materialistiche di scienziati laici e positivisti, di adoperarsi per una divulgazione scientifica in armonia con la fede. La scienza divenne uno degli strumenti al servizio della propaganda cattolica, usata con forza dalla stampa clericale. Nella scienza, infatti, erano individuate le obiezioni alla teoria di Darwin; la medicina e la fisiologia, nell’incapacità di dimostrare le cause naturali e patologiche di episodi quali estasi, stimmate, guarigioni miracolose, ne confermavano l’origine divina. Pur criticando il mito del progresso, scoperte e innovazioni tecnologiche – a partire dalla ferrovia e dal telegrafo – furono ricondotte all’interno di un disegno provvidenziale, facendo sì che la scienza divenisse uno dei campi di battaglia in difesa dei “sani principi cattolici”.
Dallo zero ai numeri primi, dalle multidimensioni all'infinito... tutto è numero. Alcune grandi scoperte scientifiche hanno cambiato il modo di percepire la realtà, se non la realtà stessa, e non possono dunque avere lasciato indifferenti gli artisti. Il volume presenta un punto di vista originale sulla matematica: le opere d'arte vengono analizzate alla ricerca di numeri e formule che si celano dietro a tanta bellezza... I profili delle spirali nelle sfingi etrusche, la sezione aurea nei dipinti di Botticelli, i quadrati e i rettangoli di Mondrian che ricordano la dimostrazione del teorema di Pitagora, le ellissi dei volti nei ritratti femminili di Amedeo Modigliani, la visione innovativa delle tre dimensioni di Picasso, le linee rette e curve di Joan Miró e quelle spezzate di Kandinskij, la successione di Fibonacci nelle opere di Mario Merz. Un volume capace di parlare a chi ama la matematica, agli appassionati d'arte, a studenti e professori, ma anche ai curiosi o a chi desidera interrogarsi sul perché delle cose.