Ultimo dei libri del Nuovo Testamento, l'Apocalisse chiude il canone cristiano della Bibbia con una parola profetica che intende rivelare e far riflettere sul senso degli eventi storici nel proprio tempo.L'opera di Giovanni mira a infondere coraggio in mezzo alle persecuzioni e a sostenere l'impegno morale dei cristiani, perché non si lascino vincere dalla tentazione del sincretismo e del compromesso. Il compito che ci si assume, affrontando la lectio divina dell'Apocalisse in un contesto di nuova evangelizzazione è di ritornare all'ascolto fedele della Parola proclamata soprattutto in ambito liturgico per vivere con coerenza l'annuncio di speranza che il Cristo risorto propone ancor oggi alla sua chiesa.
Destinatari
Lettori che cercano un sussidio per 'leggere' la Bibbia attraverso un esercizio di «ascolto orante» e di riflessione personale.
Autore
CLAUDIO DOGLIO ha conseguito presso l'Istituto biblico di Roma la licenza in scienze bibliche e il dottorato in teologia biblica presso l'Università gregoriana. È docente ordinario di Sacra Scrittura presso la Facoltà teologica dell'Italia settentrionale; tiene i corsi di lingua ebraica e di greco biblico; insegna esegesi biblica dell'Antico e Nuovo Testamento. Dal 2002 è condirettore e redattore della rivista «Parole di Vita», bimestrale dell'ABI. Ha pubblicato diversi articoli e studi biblici, in particolare sull'apocalittica e l'Apocalisse di Giovanni.
Papa Francesco, con Traditionis custodes (2021), ha felicemente superato lo stato di eccezione liturgica introdotto da Benedetto XVI con Summorum pontificum (2007). Una tappa importante della riforma liturgica si è così compiuta. Ed esige, ora, una rilettura accurata sul piano storico e su quello teologico.
Grillo parte da lontano: rievoca e spiega con maestria le grandi linee del percorso ideale e istituzionale che il Movimento liturgico e il concilio Vaticano II hanno iscritto irreversibilmente nella storia della Chiesa cattolica contemporanea. Eppure, la riforma liturgica conciliare ha rischiato di non essere compresa da alcuni e ha incontrato dubbi, perplessità, avversione da più parti. Ecco perché il teologo, dispieqando con acume e pazienza la logica di quel percorso, lo riprende in maniera teoricamente avvertita e praticamente creativa. Questo saggio, in una nuova versione aggiornata e aumentata, fa emergere perciò le ragioni profonde che ci permettono di comprendere la riforma liturgica come passaggio necessario della coscienza ecclesiale: né contro né senza Pio V, ma certamente oltre Pio V. Andrea Grillo, 1961, inseqna teologia dei sacramenti e filosofia della religione al Pontificio Ateneo S. Anselmo di Roma e liturgia presso l'Istituto di Liturgia Pastorale di Padova. Ha pubblicato numerosi articoli e saggi in campo liturgico, sacramentale e filosofico. Il suo recente manuale Eucaristia. Azione rituale, forme storiche, essenza sistematica (Queriniana, Brescia 2019) ha ricevuto il premio della European Society of Catholic Theology come “Libro teologico dell’anno’.
Agenda settimanale copertina rossa rigida con elastico, misure cm 15 x 11
Quando un adulto e un bambino guardano insieme un cartone animato sono seduti fianco a fianco: sono vicini ma non si guardano. Quando si racconta una storia ci si guarda negli occhi e... inizia la magia.
La chiesa trova se stessa se esce da sé. Se diventa rilevante per l'umanità e per le sfide del presente. Se, mettendosi alla sequela di Gesù, contribuisce all'"unità di tutto il genere umano". In conformità con questo principio teologico del Vaticano II, Stefan Silber illustra anzitutto il contesto socio-culturale della chiesa di oggi. Approfondisce, in un secondo passaggio, diversi aspetti della "chiesa dei laici" con concretizzazioni della dottrina della "chiesa dei poveri" (con un particolare riferimento da Dom Hélder Câmara e a papa Francesco). Nell'ultima parte del saggio discute le conseguenze pratiche di questa impostazione, in relazione a cinque diversi temi. I contributi riflettono così la necessità fondamentale di una conversione pastorale e missionaria per la chiesa e indicano in quale direzione essa dovrebbe puntare - e dove questo avviene già. Papa Francesco ci invita a chiederci sempre di nuovo come vogliamo comprendere la chiesa; non solo, ma ci domanda soprattutto di viverla in modo nuovo. Questo libro ha lo scopo di fornire impulsi per entrambi questi aspetti, prendendo posizione su vari temi e fornendo proposte su diverse sfide.
Il canto sacro popolare, quello a servizio della liturgia e della pietà popolare, è una realtà ecclesiale tanto bella e semplice quanto fragile e complessa; esso diventa spesso terreno di improvvisazione, di fughe nostalgiche all'indietro o ricerca in avanti di sperimentazioni avanguardiste o profane. Il canto sacro popolare esige la padronanza di un'infinità di elementi che l'autore qui dischiude e suggerisce, con osservazioni preziose per gli animatori e i responsabili della liturgia.
Queste pagine costituiscono una preziosa ed inedita introduzione alla Regola non bollata, un testo giunto alla sua stesura finale nel 1221. Proprio alla Regola, fra tutti gli scritti di Francesco, viene oggi riconosciuto un ruolo speciale: per gli storici si tratta della narrazione più autentica dell’esperienza di fede del Santo di Assisi e un’opera fondamentale nella storia della spiritualità.
Paolo Raffaele Pugliese commenta in modo vibrante il testo della Regola: da una parte mette in luce le intime certezze dl Francesco, la sua avventura cristiana, la testimonianza dei primi frati; dall’altra, traduce questi valori nel contesto culturale del nostro tempo, riuscendo a parlare a tutti.
L’Autore, attraverso uno stile coinvolgente e scorrevole, si rivolge al lettore con una ferma convinzione: farsi discepoli del Signore Gesù, ieri come oggi, é la piu straordinaria delle sfide umane.
Paolo Raffaele Pugliese, frate cappuccino, e laureato in Scienze Patristiche e tiene corsi di spiritualità patristica all’Istituto di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum di Roma. Ha vissuto per circa dieci anni in Turchia dove si é dedicato al dialogo interreligioso. E autore di articoli e pubblicazioni, tra cui ricordiamo: L’infinito giardino interiore. La mistica di Giovanni di Dalyatha e di Gregorio di Nissa (Pontificio Istituto Orientale 2020).
Nella Francia di fine Ottocento, tra progressi della scienza della tecnologia e una mentalità sempre più frivola e consumista, Teresa, una giovane suora carmelitana del convento di Lisieux, su ordine della priora, riporta in tre manoscritti il suo meraviglioso itinerario spirituale.
Storia di un'anima è il titolo con il quale sono stati pubblicati questi manoscritti che, attraverso il racconto in prima persona di Teresa, danno vita a un vero e proprio trattato sulla fede e sulla speranza cristiana.
Con stile semplice e rigoroso e senza allusioni a segreti, l'autore spiega i simboli della Medaglia Miracolosa e la figura di Maria Immacolata e madre misericordiosa che dispensa raggi di luce e intercede presso Dio le grazie di cui ogni uomo ha bisogno.
Analisi precisa e storicamente documentata sull'origine e sui simboli: delle due facce della Medaglia, fatta coniare nel 1832 in seguito all'apparizione della Madonna a suor Caterina Labouré, avvenuta nel 1830 nella cappella di Rue du Bac Parigi.
L'origine soprannaturale di questa Medaglia è stata riconosciuta dalla Santa Sede nel 1894.
Il presente "Quaderno di lavoro" è lo strumento fondamentale per rendere operativa la proposta pastorale per l'Italia salesiana per l'anno 2024-25, che ha come tema: "Attesi dal suo amore". Il testo offre un'ispirazione ecclesiale e carismatica: la prima viene dall'imminente Giubileo che sta per incominciare, e che ci rende tutti Pellegrini di speranza, la seconda fa riferimento all'inizio dell'avventura missionaria salesiana, di cui nel 2025 ricorre il 150° anniversario. Vengono poi consegnati al lettore quattro orientamenti: il primo ci invita a ripartire dal primo annuncio ai giovani, offrendo loro il Vangelo come buona notizia, incoraggiante e gioiosa; il secondo spinge a condividere questa buona notizia a partire dagli ultimi, in particolare dai giovani poveri, abbandonati e pericolanti; il terzo offre elementi di riflessione sul grande tema dell'accompagnamento di ambiente, di gruppo e personale; il quarto invece vuole aiutare ogni realtà educativa a vivere nella comunione e nella corresponsabilità apostolica la propria azione concreta. Il tutto viene rilanciato attraverso un appello all'unificazione della propria esistenza a partire da un progetto di santità educativa.
Non un semplice libro sul Natale, ma una piccolissima stella che vuole far luce sulla strada che conduce a Betlemme. Una strada spesso ostruita da detriti come vanità, egoismo, indifferenza o violenza, detriti che l'ebbrezza suscitata dalla sorpresa del Natale - la culla improvvisamente e inattesamente abitata dal Divino Bambino! - può spazzare via. In queste pagine il cardinale Comastri intraprende insieme ai lettori un cammino verso Betlemme, un cammino in cui fede e preghiera sono accompagnate dalla grande arte italiana, un cammino che conduce alla culla del bambinello. Con opere di: Giotto, Raffaello, Beato Angelico, Giovanni di Paolo, Filippo Lippi, Fiorenzo di Lorenzo, Leonardo da Vinci, Gentile da Fabriano, Sebastiano Mainardi, Giorgione, Giovanni da Milano, Scuola di Domenico Ghirlandaio, Taddeo di Bartolo, Luca Signorelli e Taddeo Gaddi.