In occasione del referendum sulla procreazione assistita del giugno 2005, Emanuele Severino si è trovato al centro della discussione sulla natura dell'embrione, soprattutto con i suoi interventi sul "Corriere della Sera" e con le risposte da lui date ai suoi interlocutori. Interventi che questo volume raccoglie, collega e integra. L'originalità e l'interesse di queste pagine stanno da un lato nel fatto che si muovono nel terreno del pensiero filosofico, dalle cui categorie la scienza dipende. Dall'altro, nella forma stessa della discussione, che mostra in quali labirinti del pensiero conducano - secondo l'autore - le tesi della Chiesa cattolica nel momento in cui concepisce l'embrione come una persona in atto.
Il sottile confine tra la vita e la morte è l'orizzonte in cui si colloca il racconto in prima persona della degenza in ospedale dell'autore, disabile grave. La relazione con il personale sanitario l'arduo cammino verso un ascolto reciproco, le scelte drammatiche prese in pochi minuti, l'autocomprensione di sé sono lo sfondo per una narrazione sospesa tra il buio e la luce, densa di sentimenti, capace di arrivare al cuore dell'esistenza di ognuno. Una testimonianza profonda e coinvolgente di una particolare <<guarigione>>, giunta inaspettata affrontando con tenacia le avversità, accettando con serenità i propri limiti.
L'attacco alla sessualità, nei suoi generi maschile e femminile, rappresenta oggi il più sconcertante tentativo di manipolazione dell'essere umano mai realizzato nella storia. Promossa grazie all'imponente contributo economico e politico delle più potenti lobby dell'Occidente, questa vera e propria "mutazione antropologica" viene oggi imposta attraverso i media, la cultura, lo spettacolo e le legislazioni. Gli autori ricostruiscono le tappe di questo processo senza precedenti toccando temi scomodi e drammaticamente attuali: dall'omosessualismo alla distruzione delle "identità sessuali"; dai "nuovi modelli familiari" allo sdoganamento della pedofilia; dagli uteri "in affitto" al transumanesimo; dalle nuove legislazioni imposte alla repressione del dissenso. Un viaggio inquietante nei meandri dell'ideologia di genere: l'ultima frontiera della manipolazione di massa nel mondo contemporaneo.
Un volume che consente di rivisitare Agostino in modo innovativo e fresco, ponendosi in connessione intenzionale con i temi che oggi stanno al centro del dibattito culturale e che aprono, nel contesto della crisi attuale, verso la necessità di riscoprire in modo sempre più approfondito la bellezza originaria della dimensione sessuale dell'Uomo, per se stessa legata alla realtà divina del Creatore; si pone così un significativo passo in avanti di carattere storico verso il superamento di quell'"ateismo affettivo", che caratterizza la vita dei nostri giorni, orientando ad una apertura consapevole verso il carattere sostanzialmente teologico e spirituale della dimensione sessuale dell'Uomo stesso.
La sentenza della Corte costituzionale 10 giugno 2014, n. 162 ha dichiarato incostituzionale la legge n. 40/2004 nella parte che vietava la fecondazione eterologa.
La Fondazione Veronesi, attraverso una riflessione che coinvolge aspetti scientifici e giuridici, analizza la portata di tale decisione e ridisegna i confini della libertà di autodeterminazione, enucleando importanti principi e linee guida relativi alle tematiche che riflettono la salvaguardia della persona umana nelle sue diverse manifestazioni.
Questo volume rappresenta un aggiornamento accurato e razionalizzato della controversa legislatura italiana che si riferisce alla procreazione e in particolare alla procreazione medicalmente assistita, in tutte le sue espressioni, con un approfondimento specifico della procreazione eterologa.
STRUTTURA
Prefazione
Introduzione
Capitolo Primo: La procreazione medicalmente assistita
Capitolo Secondo: La procreazione medicalmente assistita eterologa
Capitolo Terzo: La fecondazione eterologa in Europa: un’analisi comparata
Capitolo Quarto: La disciplina della procreazione medicalmente assistita nell’ordinamento giuridico italiano
Capitolo Quinto: La fecondazione eterologa nel quadro legislativo e giurisprudenziale italiano
Osservazioni conclusive: a dieci anni dal referendum abrogativo arriva la ”rivincita”
Brevi spunti de jure condendo
Le odierne capacità tecnologiche hanno aumentato enormemente le possibilità di intervenire sulle condizioni non solo di salute ma anche di benessere dell'uomo moderno, sollevando però anche difficili e gravi domande di tipo morale e sociale. I due autori vogliono affrontare molte di queste questioni in un dialogo sereno e attento tra visione cristiana e le nuove posizioni morali, per evidenziare i vantaggi e i rischi che la tecnologia possiede per la qualità umana della vita e per la dignità della persona.
Il volume offre un quadro aggiornato delle più recenti ricerche scientifiche sul tema della morte cerebrale e del dibattito che hanno suscitato in ambito etico, con una ricostruzione critica delle norme previste nel nostro Paese per il suo accertamento. Se si è preteso di risolvere la questione delle persone in coma apneico irreversibile semplicemente ridefinendo la morte in termini cerebrali, i test standard oggi previsti non sono compatibili con questa definizione. È quindi improrogabile una modifica delle norme vigenti alimentata da una riflessione etica e giuridica sulle condizioni che rendono leciti la sospensione delle terapie intensive e l'eventuale prelievo degli organi.
Il termine «bioetica» viene impiegato nel Nuovo Testamento da Gesù e da Paolo in contesti etico-sapienziali e socio-ecclesiali significativi con la finalità di aiutare i discepoli e le comunità cristiane ad affrontare aspetti concreti e inediti della vita quotidiana.
In un contesto culturale che con il suo rapido sviluppo genera nuove complessità, il volume indaga la relazione tra Bibbia e bioetica e ha come oggetto le problematiche dell’etica della vita, con particolare attenzione agli interrogativi sollevati dal progresso scientifico-tecnologico in campo medico.
La prima parte del testo si interroga, in particolare, sul lessico e la concezione della vita umana nella Bibbia, mentre la seconda si sofferma su aspetti che toccano sempre più la persona, la famiglia, la società e le istituzioni.
L’esperienza della malattia può riguardare la nostra vita e quella dei nostri cari. Possiamo fingere di non vedere, cercare di negare o passare oltre, come nella parabola del buon samaritano, ma essa bussa, prima o poi, richiamando la nostra attenzione.
Quando attraversiamo la sofferenza facciamo appello alla sensibilità che abbiamo maturato e a quella di chi ci vuole aiutare, ma a volte non è sufficiente e serve saperne in più. E poiché l’esperienza di chi è malato e di chi lo cura con professionalità e amore è attraversata dal filo verde della speranza, i contributi della psicologia possono risultare molto preziosi.
Lo psicologo non ha il compito di prescrivere ricette già pronte su cosa fare e su come farlo, ma ha la competenza per offrire conoscenze e indicazioni finalizzate a migliorare l’attenzione su ciò che facciamo, soprattutto quando vogliamo aiutare le persone che soffrono e accompagnare le loro attese.
Sommario
Premessa. I. Prima di tutto capire. Per meglio aiutare. II. La psicologia della salute. Allargare lo sguardo. III. La psicologia del malato. Malattie uguali, comportamenti diversi. IV. I bisogni del malato. La scala di Maslow. V. Difendersi dall’angoscia. Dinamiche inconsce. VI. Verità e speranza possono convivere.
VII. Decifrare i messaggi. Anche il malato ci studia. VIII. Fiducia e speranza. L’effetto placebo. IX. Affrontare la malattia. L’importanza del significato. X. Convivere con la malattia. Una nuova identità. XI. La prova del cancro. La psiconcologia. XII. Il bambino malato. Dalla fiducia nasce la speranza. XIII. L’esperienza della disabilità. La speranza del «dopo di noi». XIV. La resilienza. La forza di crescere nel dolore. XV. Quando l’anziano si ammala. L’incertezza del futuro. XVI. La famiglia del malato: un soggetto dimenticato. XVII. Un buon adattamento. L’importanza del sostegno sociale. XVIII. Quando il futuro si chiude. Rinegoziare la speranza. XIX. Accanto a chi muore. Attaccamento e separazione. XX. Riconciliarsi con la vita e con le persone care. XXI. Saper stare nella relazione. Empatia e coinvolgimento. XXII. Aiutare senza bruciarsi. Il rischio di burnout. XXIII. Vera e falsa speranza. Un difficile equilibrio. XXIV. Il lavoro del lutto. La consolazione della speranza. XXV. Guardare al futuro. Ottimismo e speranza. Conclusione. Il prossimo che non t’aspetti. Bibliografia.
Note sull'autore
Luciano Sandrin, sacerdote camilliano, è professore di Psicologia della salute e della malattia al Camillianum (Roma) e di Psicologia generale al Seraphicum. Presidente dell’Istituto internazionale di Teologia pastorale sanitaria, per EDB ha pubblicato Vivere il dolore e la speranza (2009), Aver cura di sé. Per aiutare senza burnout (con Nuria Calduch-Benages e Francesc Torralba Roselló, 2009) e Lo vide e non passò oltre. Temi di teologia pastorale (2015).
Questo volume che l'autrice, medico-chirurgo, ha pensato e scritto come proposta di riflessione da condividere con i medici e gli ospedalieri che vogliano rinfrescare le ragioni profonde della loro vocazione e del loro servizio ai malati, si rivela, in realtà, una lettura molto utile per tutti. In queste pagine, infatti, si offre una delicata meditazione sul senso cristiano della sofferenza e della malattia. Ogni capitolo è introdotto da un passo del Vangelo che ispira l'atteggiamento umano e professionale dell'autrice: elle si accosta ogni giorno al suo lavoro domandandosi cosa farebbe al suo posto Gesù, il medico del corpo e dello spirito, che dai portici di Betzaetà al pozzo di Samaria, passando per la casa di Giairo o da quella di Pietro, è portatore di Vita eterna.
Il volume si inserisce all'interno della Collana "Famiglia e Vita" curata dal Pontificio Consiglio per la Famiglia, nella persona di Padre Gianfranco Grieco, e raccoglie gli interventi di Papa Francesco sul tema del matrimonio e della famiglia pronunciati in occasione delle udienze del mercoledì dal 10 dicembre 2014 al 16 settembre 2015.
L'evoluzione della scienza e della tecnologia medica e i grandi cambiamenti socio-culturali, religiosi ed etici della società contemporanea domandano agli operatori pastorali - sacerdoti, religiosi/e e laici - di aggiornare costantemente modi di essere e di agire nell'esercizio del loro ministero, per rispondere appropriatamente ai bisogni dei malati e dei loro familiari e proporre orientamenti creativi a quanti sono impegnati direttamente o indirettamente nella cura e nell'assistenza sanitaria. Nell'aderire a questa esigenza di aggiornamento, il presente volume si prefigge di rivisitare tutti gli ambiti della pastorale della salute, offrendo fecondi spunti di riflessione e proponendo modalità d'intervento che consentano di trasmettere con maggiore efficacia l'amore misericordioso del Cristo, medico delle anime e dei corpi, a quanti vivono la difficile stagione della sofferenza.