Ai cristiani che si pongono il problema della guerra e della pace, Emmanuel Mounier indica alcuni compiti dai quali dipende la loro coerenza sia a livello individuale, sia sul piano del loro contributo alla convivenza civile: si tratta di compiti che impegnano i cristiani nella teoria e nella prassi, nel conoscere e nell'agire. Per un verso, l'imperativo è chiarire ciò che il cristiano chiama "pace" e, per l'altro, far emergere quali siano le vie per il suo raggiungimento. Prefazione di Stefano Ceccanti; Introduzione di Giancarlo Galeazzi.
Il digiuno rappresenta una delle opere della maturità di Tertulliano. Tra i manifesti del suo radicalismo religioso, questo breve trattato indirizza con nettezza verso la prassi ascetica tanto la vocazione martirologica della Chiesa tanto le aspettative escatologiche correlate alla professione di fede del credente. Questo scritto rivela anche una forte carica polemica, indirizzata dall'autore verso gli «psichici» - quei cristiani che, sulla scorta di 1Cor 2,14, erano incapaci di comprendere le cose spirituali. Sin dall'esordio dell'opera, Tertulliano richiama l'integralità della fede cristiana. Non vi può essere una professione di fede disincarnata: il rigore della prassi religiosa non si distingue dalla fermezza nel credere; credere è insieme professare la fede e comportarsi di conseguenza. Il testo, è il più antico trattato sul digiuno pervenutoci. L'edizione ha testo originale a fronte e un impianto interpretativo totalmente rinnovato.
Per amore Dio crea ogni persona e chiama ognuno a vivere l'amore. Il fidanzamento, il matrimonio e la famiglia sono un modo con cui lui e lei rispondono alla chiamata di Dio alla donazione di se stessi. Queste pagine ci aiutano a riflettere sul cammino d'amore alla luce della fede. Sono suggerimenti e proposte concrete per la coppia perché cresca nell'affetto, nella stima, nel servizio, nell'amore come immagine del volto di Dio che è Amore. L'Autore, ispirandosi agli insegnamenti di papa Francesco, le ha pensate come strumento di formazione e aiuto alle coppie di sposi che desiderano vivere con fede l'amore nella loro vita familiare. Presentazione di Mons. Matteo Maria Zuppi.
Le Parole dei Padri della Chiesa a commento del Vangelo: un testo per riscoprire la saggezza della tradizione cristiana. «Siamo nani sulle spalle di giganti», ripeteva Bernardo di Chartres. In epoche più prossime a noi però ci si è alquanto adoperati per scendere da quelle spalle, nell'illusione che, col nostro ragionare "terra terra-, potessimo vedere più lontano di loro. Certamente abbiamo ottenuto importanti risultati, ma non senza qualche grave perdita, tra cui una pregiudiziale diffidenza verso le dottrine dei Padri, specie nell'ambito dell'esegesi biblica. È invece necessario, da parte di tutto il popolo di Dio, un recupero della tradizione e della sua saggezza. In queste pagine viene quindi proposta una rilettura dei capitoli 4-5 di Luca attraverso le parole dei Padri della Chiesa. Sono qui presentati una doppia serie di testi, una legata alla liturgia, l'altra più direttamente collegata al testo del Vangelo: la vita della Chiesa si nutre infatti nella meditazione orante della Parola di Dio.
La vicenda umana e spirituale di don Tonino Bello ripropone in chiave profetica la promozione di un laicato maturo nella Chiesa. Affidando all’Azione cattolica l’impegno della testimonianza laicale,
la invita ancora oggi a percorrere la via della santità «fino in cima», senza esitazioni o compromessi.
La nuova edizione del volume, arricchita da una prefazione di Marcello Semeraro, custodisce un tesoro prezioso di discorsi e documenti che don Tonino ha rivolto a giovani e adulti di Ac, divenendo strumento per la vita spirituale di chi ha responsabilità educative e patrimonio vivo per le generazioni future.
Il testo presenta tutti gli interventi di Papa Francesco durante il suo pontificato sul tema della sinodalità, la dimensione di ascolto e partecipazione nella vita ecclesiale che il pontefice considera essenziale per la missione della Chiesa nel tempo attuale. I testi ripercorrono l'intero pontificato di Francesco mostrando come la riflessione e l'argomentazione dell'importanza della sinodalità siano un tratto costitutivo del pensiero e del magistero del pontefice. La prefazione e l'introduzione contestualizzano tale sviluppo magisteriale nel suo svolgersi.
Il libro tratta di numeri, ma numeri "speciali”e “significativi" quelli contenuti nella Bibbia. Si entra nel testo biblico attraverso una via non comune, diversa dalle solite, per approfondire il suo Messaggio e scoprirne la grande ricchezza. Si potrà avere l'impressione di scorrere una miscellanea di temi assai diversi, ma il filo conduttore sono i numeri stessi, che nella Bibbia assumono moltissimi significati e sfaccettature di senso, permettendo molteplici approcci e interpretazioni. Apparirà chiaro quanto siano importanti, ma anche quanto sia delicato il loro studio e facile l'esagerazione o la manipolazione. La Bibbia non è un manuale per rispondere alle domande sui misteri del creato o predire il futuro, ma un mezzo privilegiato per cogliere il senso profondo della esistenza umana. Questo importante dato di fatto deve essere tenuto ben presente nell'avvicinarsi ai testi biblici e nell'interpretarne i numeri espressi, simboli pregnanti di significati e potenti trasmettitori delle verità ivi contenute. Possiamo parlare di salvezza e redenzione, male e peccato attraverso i numeri? Chissà
È stato Romano Guardini nei primi Anni Venti del secolo appena scorso ad uscire in quell'espressione, che può essere assunta come diagnostica di uno dei lineamenti della teologia cristiana della prima metà del XX secolo: "Un processo di incalcolabile portata è iniziato: il risveglio della Chiesa nelle anime". Un risveglio, che era connesso, nell'analisi del giovane teologo italo-tedesco, con il risveglio culturale ad un vero senso della realtà vissuta e al senso comunitario. Svaniva, sulle macerie della prima Guerra Mondiale, l'incanto per l'idealismo e per l'io astratto, e la coscienza cristiana iniziava a percepire la Chiesa come via verso la personalità, e insieme, come via verso la comunità. Le "Lezioni sulla Chiesa", tenute da Guardini all'università di Bonn nel 1921 e pubblicate nel 1922 con il titolo Il senso della Chiesa, avevano entusiasmato il suo uditorio e i suoi lettori, che le avvertivano "come un colpo d'ala, un soffio di cristianesimo originario, pentecostale", in quanto additavano "nuove vie verso un rapporto vivo tra Chiesa e personalità, verso una crescita umana autentica fondata sulla libertà interiore, che sfocia in una comunità di grazia" (Rosino Gibellini, La teologia del XX secolo)
Le immagini dei carri armati russi, che hanno invaso l'Ucraìna e che travolgono persone e cose sono così drammatiche da attirare tutta la nostra attenzione. Ma nel conflitto russo ucraino ci sono altri aspetti che vanno considerati tra i quali spicca quello della dimensione religiosa, legata in particolare alla tradizione cristiana maggioritaria, cioè l'ortodossia, con la quale si identifica il 71% dei russi e il 78% degli ucraini. In questo volume l'autore, partendo dalla cooperazione pragmatica tra il Patriarca di Mosca Vladimir Michajlovic Gundjaev (Cirillo I) e il Presidente Vladimir Vladimirovic Putin, entrambi nati a San Pietroburgo, esplora e illustra il modo in cui il "fattore R" (il fattore religione), come lo definisce Paolo Naso nella Prefazione stia condizionando non solo la drammatica evoluzione del conflitto ma anche le dinamiche del panorama geopolitiche di questo frangente storico. Il volume contiene anche una ricca documentazione che testimonia la pluralità delle voci delle confessioni e chiese cristiane che si stanno elevando e che stanno tentando di superare il fragore della guerra.
Don Anas, così veniva chiamato don Antonio Anastasio da tutti coloro che lo conoscevano, è scomparso poco più di un anno fa a causa del Covid. Il suo ricordo è però ancora vivido nella memoria di molti perché in molti gli sono riconoscenti per la sua capacità di toccare il loro cuore e cambiare le loro vite. In questo volume sono raccolte 20 delle sue più belle omelie di matrimonio, durante le quali commentava i passi evangelici più significativi per le coppie riflettendo insieme agli sposi sui valori della loro scelta. Le omelie sono seguite dai commenti di Marina Corradi, giornalista e amica di don Anas, che firma anche l'introduzione.
Come e perché si è passati dallo stile epistolare di Paolo al genere letterario dell'Apocalisse di Giovanni di Patmos? Come si è passati dalla chiesa di Paolo che accoglie l'ellenismo nel cristianesimo alla posizione audace della chiesa di Giovanni di Patmos che vuole restaurare il giudaismo nel cristianesimo ellenizzato? Come spiegare l'impatto enorme che l'Apocalisse ha avuto nell'impero romano e nelle comunità ecclesiali di allora e nella vita della chiesa di tutti i tempi? Quale contributo antropologico ed ecclesiologico ha dato Ignazio di Antiochia nella leadership pastorale della chiesa? Le risposte si possono intravvedere nel presente volume. L'Apocalisse continua oggi la sua vocazione universale di annunciare il vangelo eterno.
Algero di Liegi, famoso teologo dell’Eucaristia, è anche uno dei massimi canonisti del periodo della Riforma gregoriana (XI-XII sec.). Canonico a Liegi, dopo una lunga attività di docenza divenne segretario del suo discusso vescovo e – nel tentativo di comporre il dissidio fra papato e impero e di salvaguardare i diritti della sua Chiesa locale – ha composto in due distinte epoche i tre libri del De misericordia et iustitia, poi unificati da un suo collega di canonicato in un unico testo, che fu una delle principali fonti di Graziano. Lo scritto di Algero però fu presto oscurato dall’opera del suo seguace e cadde nell’oblio. Al fine di restituirlo all’attenzione del nostro tempo, il presente studio descrive il contesto ecclesiale (generale e particolare) in cui Algero visse e operò; tenta una ricostruzione fondata della sua biografia, formulando interessanti ipotesi in proposito; presenta per la prima volta in assoluto (non solo in lingua italiana) una sintesi molto dettagliata del testo, del quale si individua anche la storia della composizione (datazione, precedenti, fonti); nella conclusione, infine, suggerisce alcuni spunti di prosecuzione dello studio per favorire una più profonda comprensione della nascita del diritto canonico moderno, ricordando che la dialettica fra misericordia e giustizia (su cui si improntano molte riflessioni e l’azione di papa Francesco) è ancora attualissima e bisognosa di continua rifondazione.