Nella parabola evangelica del fico sterile si colgono la consapevolezza della sterilità dell'albero di fico come allegoria del vizio dell'accidia, l'inflessibilità del padrone deciso a tagliare il fico sterile che si scontra con la flessibilità misericordiosa del vignaiolo, l'invito del vignaiolo al padrone di attendere ancora un anno come invito a vivere la virtù della pazienza, la certezza interiore di riuscire a rendere fertile il fico e quindi di evitare che venga tagliato. Tutto ciò è talmente forte nel vignaiolo che sembra una meditazione subliminale del morire prima di morire.
Il desiderio di Dio, e non dei beni materiali, è ciò che caratterizza il cuore del credente. Dobbiamo sforzarci di trasformare la cupidigia, l'attaccamento ai beni, in desiderio di Dio. La prima spinge il ricco stolto ad allargare i suoi magazzini per stiparvi ancora più grano, il secondo invece dilata il nostro cuore nell'attesa e ci rende capaci di un incontro che ha il respiro dell'infinito.
Pregare senza stancarsi è infondo il segreto della vita cristiana, un atteggiamento interiore che risponde ad una fiducia piena in colui che è sempre pronto ad accoglierci. Nel rapporto con Dio riscopriamo la vera paternità di cui siamo destinatari; contro una dilagante cultura del sospetto e dell'illazione, in lui ricopriamo di essere figli amati ed ascoltati, accolti nel profondo in un abbraccio che tutto comprende e che dispone alla missione.
La perla del regno dei cieli è nascosta questa volta da Gesù dentro la parabola dei pescatori seduti a dividere i pesci buoni da quelli cattivi. Le immagini del mare con i pesci, dei pescatori con la loro rete e della scelta finale dei pesci contengono significati plurimi di un messaggio “buono-bello” sul Vangelo di Gesù per la nostra quotidianità.
Bruno Forte, in poche pagine, traccia le line fondamentali dell'eredità spirituale di Benedetto XVI, condividendo anche una lettera, intima e personale, che il Papa teologo gli aveva scritto per spiegargli le motivazioni che lo avevano portato a lasciare il ministero petrino e a ritirarsi nella meditazione e nella preghiera.
L'Autore consegna ai lettori un intenso profilo di Benedetto XVI che riprende il suo percorso teologico e il messaggio delle encicliche. Propone, poi, gli elementi fondamentali che lo caratterizzavano, lo stile, la fede e l'umanità, come le chiavi per coglierne il pensiero nel grande valore che conserva come eredità preziosa per la Chiesa e per la famiglia umana. Il testo si chiude con la bellissima preghiera che il Papa scrisse a un anno dalla Sua visita al Santuario del Volto Santo di Manoppello.
Seminata nel terreno del servizio associativo di Azione cattolica e interiorizzata nell'esperienza contemplativa del deserto, la spiritualità di Carretto prende forma in modo originale, cercando di liberare la fede da strutture rigide e precostituite per ritrovare una autentica radicalità del messaggio evangelico. Prive di pregiudizi e condizionamenti ideologici, le sue parole testimoniano la volontà di confrontarsi con le contraddizioni del mondo e della Chiesa, e invitano il lettore a guardare oltre il peccato e le limitate dinamiche umane per concentrare lo sguardo sulla promessa di Cristo e sulla potenza dello Spirito Santo, che unisce i fedeli come il cemento tiene insieme le pietre. A oltre cinquant'anni dalla prima pubblicazione, "Il Dio che viene" si dimostra ancora attuale per l'uomo contemporaneo, proponendoci un'originale sintesi tra vita e storia.
Il mistero dell'Incarnazione apre a una fede radicata nell'amore trinitario e richiede un combattimento interiore che, attraverso l'esperienza dell'abbandono fiducioso, conduce al riconoscimento della presenza divina nell'umano e nella storia.
"Azione cattolica, vivi all'altezza della tua storia!" Con queste parole, papa Francesco esortava l'Azione cattolica italiana, in occasione della celebrazione dei 150 anni dalla sua fondazione, a essere scuola di santità e a vivere la dolce e confortante gioia di evangelizzare.
A dieci anni dalla sua elezione al soglio pontificio, abbiamo voluto raccogliere in questa pubblicazione i numerosi interventi che il Santo Padre ha rivolto all'associazione in diverse occasioni e udienze, ma anche al Forum internazionale di Azione cattolica e ad associazioni e movimenti di Azione cattolica di altri paesi. Il pontefice, nei suoi diversi interventi, dimostra di conoscere molto bene la natura della missione laicale dell’associazione e la spinge a essere protagonista della vita della Chiesa. Quella di papa Francesco è un'Azione cattolica ridisegnata alla luce dell'Evangelii gaudium, del Convegno di Firenze e del Cammino sinodale della Chiesa, chiamata ad allargare gli orizzonti, a costruire ponti, a farsi prossima, a generare cultura e a dare ragione della speranza cristiana alle donne e agli uomini del nostro tempo. L'impegno che assumono i laici di Ac guarda avanti. E' la decisione di lavorare per la costruzione del Regno.
Il cambiamento d'epoca che stiamo vivendo sollecita una profonda conversione spirituale, globale, ecologica e pastorale. Nessuno si salva da solo! Siamo chiamati a uscire dalla crisi, affrontando insieme la sua complessità. La prospettiva sinodale rigenera pertanto la vita ecclesiale, ma anche quella sociale e civile. L'Azione cattolica, incoraggiata da papa Francesco a favorire un cammino sinodale non astratto né autoreferenziale, si propone come spazio di cura, di accompagnamento fraterno e di servizio nella gratuità. Chiamata a sincronizzare vite sempre più frammentate e “in movimento”, l'associazione è impegnata nella paziente e umile tessitura di un “noi più grande”, per una nuova cultura dell’alleanza.
Ogni attimo della nostra vita è gravido di futuro, del pensiero di ciò che avverrà, di ciò che prepariamo, che temiamo che auspichiamo. Siamo il contadino che semina, siamo il ventre gravido di una donna, siamo l'augure che scruta il cielo, siamo il medico che cura.
Siamo il bambino che si addormenta tra le braccia della madre in un rifugio antiaereo sotto i bombardamenti.
Ogni nostro atto o pensiero è una freccia puntata verso il futuro, e e sta a noi il compito e la responsabilità di scegliere se guardare ad esso con paura o con speranza
Un sussidio semplice e immediato per seguire le letture e le preghiere della Celebrazione Eucaristica. Pensato sia per chi partecipa quotidianamente alla Santa Messa sia per coloro i quali, non potendovi partecipare ferialmente, desiderano, tuttavia, accostarsi alla Parola di Dio proclamata in quel giorno nelle assemblee liturgiche.
Dal 29 Settembre al 2 Ottobre 2022 si è svolto a Milano il 2° Festival della Missione; in questo volumetto sono riportati alcuni degli interventi più significativi.
Quaranta brevi prose poetiche per entrare a Gerusalemme: percorrere le sue mura, contare le sue torri, attraversare le sue porte. E per scoprire la verità del versetto: «Ma di Sion si può dire: in lei è nato ogni uomo» (Salmo 87, 5).