Quale contributo la Chiesa con il suo messaggio di "Unità" può offrire al contesto socio-politico-economico e culturale odierno? Il titolo della ricerca si ispira a un'espressione usata da Agostino per spiegare il passo del Vangelo giovanneo, dove viene interpretata simbolicamente la tunica di Gesù: "Essa è senza cucitura, così che non si può dividere; e tende all'unità, perché raccoglie tutti in uno". Clemenzia analizza pertanto nel pensiero di Agostino la categoria teologica dell'unità in riferimento alla Chiesa. Si vuole rispondere in questo modo a un duplice interrogativo: quale contributo la Chiesa può offrire al contesto socio-politico-economico e culturale odierno, con il suo stesso esserci? Quale significato di "unità" scaturisce dall'essere della Chiesa, a partire da un pensatore classico come Agostino? Un contributo utile al contesto sociale contemporaneo segnato dalla globalizzazione che ha determinato una dolorosa frattura tra locale e globale, tra culture e tra Paesi ricchi e Paesi poveri.
Dal destino dell'anima alle sfide per la pace, dalla famiglia di oggi al precariato dei giovani. I dubbi e le paure si confrontano con la fede e la speranza. Questi i temi affrontati dall'arcivescovo di Campobasso, Giancarlo Maria Bregantini che, a colloquio con il giornalista Giovanni Panettiere, ripercorre in questo libro le tappe della sua vita. Umana prima ancora che pastorale. Lui, il vescovo anti ndrangheta, il ministro del Welfare della Conferenza episcopale italiana, l'ex seminarista operaio... Soprattutto il pastore che crede nell'ascolto dell'altro, nel dialogo tra la terra e il cielo.
Non smettere di sperare insieme che la Chiesa sappia lasciarsi interrogare e sia sempre più libera da se stessa, dalle proprie abitudini e consuetudini. La speranza è che nessuno si trovi fuori dalla porta senza le chiavi di casa senza riuscire a trovare il campanello per entrare. La Chiesa cattolica prende molto sul serio l'amore umano, rivendicando di poter dire parole di verità, decisive. Ma, oggi, queste parole hanno molto meno peso di un tempo, in alcuni casi sono anche contestate. In questo contesto la Chiesa cattolica ha vissuto la tentazione di rinserrarsi in una nicchia, magari riservando un giudizio severo a un mondo che sembra non capirla più. Papa Francesco, dopo la sua elezione, ha cominciato a sollecitare la Chiesa a invertire il cammino, uscendo fuori dai confini, perché ciò che ha da donare è prezioso. Indicando il percorso sinodale, papa Francesco non ha voluto dettare soluzioni dall'alto, ma coinvolgere tutta la Chiesa in un cammino di maturazione, attraverso consultazioni aperte a tutti i battezzati. È un esercizio di comunione che non ha precedenti nel cattolicesimo. La domanda cruciale è: come comunicare la famiglia nel contesto del nostro mondo e del nostro tempo? Ecco allora l'indicazione fondamentale di queste pagine. Serve con una teologia incardinata sulla categoria della relazione, che preceda e fondi sia la dottrina che la pastorale. La verità è una relazione, perché Dio stesso è relazione...
"La calunnia è un vero e proprio ciclone, che nasce dall'odio e dalla cattiveria, dall'invidia e dalla gelosia e che lentamente distrugge nell'intimo il genere umano: perciò la sua forza, come ha inteso riflettere l'autore in questo contributo, si abbatte in ogni ambiente sociale, investendo tanto quello civile, quanto quello ecclesiale." (Dalla presentazione di S.E. Mons. Enrico dal Covolo)
Pagine che aprono una finestra sul vasto e variegato mondo delle coppie che nel linguaggio ecclesiastico sono chiamate "irregolari". Nelle interviste e nelle testimonianze qui raccolte ricorrono alcune parole chiave: dolore, che ha bisogno di accoglienza e rispetto; amore, che si ritrova, nonostante tutto, anche in queste "storie ricucite" (Montale); disagio, di queste coppie credenti verso una Chiesa spesso percepita come ostile, e disagio della comunità cristiana, pastori e laici, che si comporta con queste persone in modo ambiguo; speranza, di essere ascoltati e accolti, ma anche di ricevere dalla Chiesa, attraverso il Sinodo dell'ottobre 2015, una "buona notizia".
Rivista mensile, n. 02/2015
Mons. Bruno Forte, teologo e Arcivescovo di Chieti-Vasto, analizza la nuova prospettiva sulla famiglia di Papa Francesco dopo l'Assemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi e in vista del Sinodo generale del 2015. Il volume presenta anche i testi dell'Assemblea Straordinaria (Roma, 5-19 ottobre 2014), della quale Mons. Forte è stato Segretario Speciale, su incarico di Papa Francesco: la Relatio Synodi (nella versione dei Lineamenta, il documento preparatorio per il Sinodo generale del 2015), le domande per la recezione e l'approfondimento e il Messaggio (Nuntius).
La visione agostiniana del Cristo totale vanta studi considerevoli. L'autore va oltre i limiti degli studi precedenti per dare un suo contributo rilevante e solido alla conoscenza di questo aspetto della cristologia e dell'ecclesiologia dell'Ipponate; per la cura nella citazione delle opere di Agostino, per la conoscenza della letteratura secondaria, per l'intuito teologico, il senso ecclesiale e la capacità di sistematizzazione.
Il volume presenta un'analisi agile di Lumen gentium e di Gaudium et spes, le costituzioni con maggiori implicazioni ecclesiologiche del Vaticano II, inserendole nel contesto di formazione del concilio e analizzando alcune resistenze che ne hanno rallentato la recezione. I documenti del Vaticano II restano per l'autore i profetici orientamenti su cui la Chiesa del terzo millennio può tornare a incamminarsi.
Attraverso immagini e atteggiamenti papa Francesco propone un volto della comunità cristiana che richiama e coinvolge anima e corpo, mentre con le sue parole semplici e immediate invita ad attingere direttamente alla Scrittura e ai testi fondamentali del Vaticano II. Proprio l'intreccio delle parole della Bibbia, del Concilio e del vescovo di Roma consente di contemplare alcuni volti della Chiesa: popolo di Dio, popolo di poveri, corpo di Cristo, tempio dello Spirito Santo, città di Dio, sposa dell'Agnello. Una contemplazione capace di aprire le porte a un "noi" ecclesiale attraverso l'accoglienza e la maturazione di precisi atteggiamenti evangelici - gioia, ascolto, fraternità, corresponsabilità, presenza nella vita quotidiana nelle città - e la possibilità di considerare nuovamente la Chiesa come un mistero personale e non una semplice struttura organizzativa.
ll testo esamina il posto che Teilhard de Chardin (1881-1955) riserva alla Chiesa all'interno della sua riflessione sull'evoluzione dell'universo. Poiché, secondo il gesuita paleontologo, storia naturale e storia della salvezza coincidono, la Chiesa si inserisce in maniera "naturale" nel processo evolutivo dell'universo per condurlo verso la fine del percorso, cioè la fine del mondo: l'unione di tutto e di tutti, con Cristo, in Dio. Il volume si articola in tre capitoli. Nel primo, partendo da una sintesi biografica di Teilhard de Chardin, si presenta la sua idea di universo in evoluzione verso l'unità del Tutto; nel secondo, si sintetizza il suo pensiero circa l'evoluzione dell'universo e le leggi che la governano; è durante l'elaborazione di questo sistema evolutivo universale che il gesuita sviluppa la sua "ecclesiologia", cioè la descrizione del ruolo della Chiesa all'interno dell'universo, analizzata nel terzo capitolo.
L'eucaristia come modello della comunità cristiana. Il grande teologo domenicano ci presenta il legame indissolubile che intercorre tra eucaristia e servizio fraterno, che è la sostanza del sacramento che celebriamo ogni domenica: in questo modo la chiesaè stabilita serva di ogni essere umano.