Quella che qui si presenta è la versione rinnovata e aggiornata di un volume che si è da tempo imposto come un "classico" nell'ambito della bibliografia su Iacopone da Todi, una figura complessa della nostra storia letteraria e spirituale, la cui fama di poeta si presenta, fin dall'inizio, intrecciata strettamente a quella del mistico e dell'asceta. Sulla scorta di una grande varietà di fonti, mettendo a frutto anche i progressi registrati dalla più recente storiografia sul periodo, il volume ricostruisce la vicenda biografica di Iacopone sullo sfondo del complesso contesto storico. Quello che emerge è un quadro mosso e vivace, per vari aspetti nuovo, in cui le vicende del poeta di Todi si intrecciano con quelle dei movimenti penitenziali, con le vicissitudini della contestazione all'interno dell'ordine dei Minori, l'inaspettata ascesa al papato di Celestino V e la rivolta contro il successore Bonifacio VIII. L'autore illustra molti passi delle Laude, offrendo anche al lettore un panorama rappresentativo dell'attività del poeta. Condotto in modo chiaro e scorrevole, ma insieme scientificamente rigoroso, il libro ci restituisce l'immagine di un mondo suggestivo e di una personalità eminente, a cavallo tra mistica, poesia e impegno politico-religioso.
Don Luigi Giussani è un testimone esemplare di quella tradizione vivente con cui l'avvenimento cristiano, sin dalle sue origini, viene trasmesso. Il sacerdote ambrosiano entra in dialogo e si confronta con personalità ed espressioni dell'epoca patristica, rendendole così familiari e attraenti per gli uomini del suo e del nostro tempo. In questo volume, dodici studiosi del cristianesimo antico presentano e indagano i Padri della Chiesa a cui Giussani si rifà con maggiore frequenza nel corso della sua ampia opera. Guidati dalle riflessioni e dalle intuizioni del fondatore di Comunione e Liberazione, viene offerta anche ai più inesperti una prima e basilare introduzione ai Padri della Chiesa. Si avrà così un'occasione per riscoprire le radici della fede cristiana, di cui Giussani rappresenta un testimone vivo, perché dei Padri ha voluto essere ed è stato autenticamente figlio. Prefazione di Angelo Scola.
Le rivelazioni, di cui fu favorita S. Margherita M.Alacoque, non aggiunsero alcuna nova verità alla dottrina cattolica. Ma la loro importanza consiste in ciò che il Signore, mostrando il suo Cuore sacratissimo, in modo straordinario e singolare, si degnò di attrarre le menti degli uomini alla contemplazionee alla venerazione dell' amore misericordioso di Dio per il genere umano. Così Pio XII (nell'enc. Haurietis Aquas n. 63) giudica la straordinarietà della vita di S. Margherita M. Alacoque.
Di lei possiamo ripetere ciò che S. Giovanni Crosostomo ha detto di S. Paolo: Il cuore di Paolo era il Cuore di Cristo. Il cuore di Margherita era il Cuore di Cristo; perché se il suo Sposo le aveva dato a sua croce, le aveva donato anche il suo amore e il suo cuore.
Che Origene sia il teologo ed esegeta più dinamico del cristianesimo antico non dubita nessuno: ma occorre rimarcare, anche a beneficio degli studi classici, che è anche il più dinamico dei filologi. Riconosciuta come tratto visibile della sua opera, ma di fatto marginalizzata come strumento accessorio, ridotta entro la sola dinamica tra "lettera" e "allegoria", l'attitudine filologica di Origene è in realtà l'architrave del suo pensiero: consente di verificare, senza scorciatoie banalizzanti, il suo rapporto con la tradizione pagana; di accertare la profondità e l'estensione della sua cultura e come funzionasse quindi la scuola in epoca imperiale; di comprendere i presupposti della sua teologia, della sua esegesi, della sua filosofia del linguaggio. Permette soprattutto di misurare l'impatto rivoluzionario di un uomo che ha imposto alla Chiesa, nel tormentato equilibrio tra le attese del teologo e le esigenze del filologo, l'obbligo della ragione critica. Frutto di una dissertazione dottorale in Filologia classica presso l'Università di Berna, questo ormai classico studio di Bernhard Neuschäfer costituisce in tal senso un contributo capitale alla storia del cristianesimo, della filologia e della scuola antica.
Intento di Fortunato e quello di suscitare nel lettore la devozione religiosa e l'amore verso Dio, attraverso il racconto dei mirabilia dei protagonisti.
L'opera più autentica e ispirata del grande Padre Cappadoce, riproposta al grande pubblico in edizione tascabile. Nella vasta opera letteraria di Basilio, le regole morali si distinguono in modo inconfondibile. Sono tutte originariamente indirizzate agli stessi destinatari (i semplici credenti); tutte orientate al medesimo scopo: fornire "piena certezza a proposito di ciò che sono i doveri" essenziali di un cristiano che voglia vivere il vangelo con coerenza; tutte segnate da uno stile particolare. In quest'opera Basilio si rivela e dà il meglio di sé, con tutte le risorse del suo spirito, il suo sentire più profondo, in franchezza senza preoccupazione di mediare culturalmente e senza alcun artificio letterario.
Datate tra il 180 e il 210, le Sentenze di Sesto sono la gnomologia più antica e più lunga del cristianesimo greco. Provenienti dall'ambiente alessandrino e in numero di 451 massime, godettero in Oriente di una popolarità tanto grande da suonare come musica agli orecchi dei molti cristiani (Origene). L'autore, Sesto, è un cristiano forse alessandrino di vasta cultura greca e le Sentenze esprimono la sua poliedrica personalità. Attingendo alle fonti sapienziali di tutto il bacino mediterraneo, egli riplasma soprattutto materiale di tradizione pitagorica, ma anche giudaico-cristiana, e perfino latina.
Nei primi secoli del cristianesimo, la riflessione degli scrittori cristiani e dei padri della Chiesa ha interpretato in maniera non sempre univoca la figura di Gesù Cristo e il suo rapporto con Dio padre. Fino a che punto la natura umana e la natura divina co esiste va no nella persona di Gesù? Se Gesù era figlio di Dio, c’è stato un momento in cui c’era solo Dio padre? E qual era il rapporto tra Gesù e lo spirito Santo? Questo volume prova a tracciare un percorso storico interpretazione di Gesù da parte degli autori cristiani nei primi tre secoli. Si tratta di un prezioso strumento dedicato agli studenti di cristologia, di patristica, di storia del cristianesimo. L’opera prevede la pubblicazione di altri due volumi, che prenderanno in esame i secoli successivi fino alle soglie del Medioevo.
“Poniti innanzitutto alla presenza di Dio in timore e tremore, come chi sta al cospetto dell’imperatore; annullati totalmente e siedi come un bambino contento solo della grazia di Dio e incapace, se non è la madre stessa a donargli il nutrimento, di sentire il sapore del cibo e anche di procurarsene”.
La vita di Romualdo, monaco vissuto tra x e xi secolo, è segnata da numerose vicende legate alle sue fondazioni di eremi e cenobi. Il suo desiderio di dedicarsi senza distrazione alla ricerca di Dio nella preghiera e nell’ascolto della Parola lo spinge a ercare continuamente un luogo in cui potersi dedicare a una vita spirituale intensa e a un'esistenza evangelica. La sua ultima fondazione, Camaldoli, è l’eredità matura lasciata da Romualdo ai fratelli che si erano uniti a lui dando vita a una forma monastica peculiare. Il presente lavoro si propone di rileggere alcune fonti per poter comprendere meglio l’esperienza di Romualdo e la sua reale personalità. I testi qui raccolti esprimono l’anelito iniziale e il progetto dei primi monaci camaldolesi e fanno emergere la centralità dello sviluppo della vita interiore nell’esperienza cristiana e monastica.
"Pilastri della fede e della vita cristiana" è una raccolta di Omelie tratta dalle Opere ascetiche di sant'Alfonso Maria de Liguori che, in origine, si chiamava Sermoni compendiati. Il curatore, padre Gilberto Silvestri, che ripropone l'opera in lingua corrente, ha diviso le Omelie in quattro grandi temi: l'amore, la salvezza, la morale cristiana e le cose ultime, affinché l'opera si presti facilmente alla riflessione spirituale. I Sermoni sono gli schemi di predicazione del Santo, frutto del suo studio e della sua attività di missionario popolare. Sant'Alfonso, infatti, si è sempre dedicato a predicare la Parola di Dio con uno stile semplice e immediato. Questa continua a essere un'opera attualissima, capace di parlare agli uomini del nostro tempo, immersi in un mondo spesso lontano da Dio e dimentico delle realtà eterne.
Con le parole, con le immagini, con la musica. Per diffondere tra gli uomini il messaggio inviatole da Dio, Ildegarda di Bingen si affida al valore razionale e speculativo delle parole, ai colori vivi e brillanti delle miniature, ai suoni tersi e melodiosi che rendono l'anima vibrante.