Una introduzione alla dottrina cattolica della creazione, molto importante poiche unica nel suo genere.
le autrici di questo libro fanno luce sullo studio, auspicato dal papa, riguardo ai fondamenti antropologici della condizione femminile e offrono spunti significativi per il contributo della donna all evangelizzazione. Tre autrici offrono in questo libro il loro contributo allo studio antropologico della condizione femminile. Nel primo saggio angela ales bello evidenzia il cammino storico che ha portato, sotto l'impul so di una lunga riflessione teologica e filosofica, a prendere atto del fatto che l'umani ta e`costituita da uomini e da donne, ad accettarlo, a comprenderlo e ad elaborarlo fino a giungere ad alcuni punti fermi. Nel secondo saggio m aria teresa porcile santiso propone un approccio fenomenologico degli aspetti costitutivi specifici del corpo della donna che possono essere veicolo della sua identificazione profonda di un messaggio e linguaggio teologico peculiare. Per la chiesa, il corpo della donna diventa una chiave di interpretazione privilegiata per tutta la propria opera evangelizzatrice, come chiamata alla crescita e allo sviluppo della fede. Nel terzo contributo maria luisa di pietro, dopo aver messo a fuoco la problematica etica che caratterizza la bioetica, illustra il rapporto bioetica-donna, facendolo precedere da un breve excursus storico delle ragioni e le matrici culturali del femminismo.
Il male nel mondo, la libertà, il peccato originale, il diavolo, la fine del mondo, l'inferno e il purgatorio, gli angeli, il limbo, il Credo cattolico. L'autore propone un vero e proprio "prontuario" per affrontare e dare risposta ai temi più scottanti e difficili della fede cristiana.
Una guida essenziale allo studio della religione in tutta la sua complessità. Della religione, al singolare e al plurale, vuol dare un'informazione ampia, corretta e attendibile, ispirata per quanto possibile a un criterio di interdisciplinarietà (scienze della religione e delle religioni, filosofia, teologia). I primi tre capitoli, di carattere informativo, descrivono il fenomeno religioso, le discipline che l'hanno studiato e l'atteggiamento che l'accompagna. Gli ultimi due si propongono l'elaborazione di una chiave interpretativa antropologica e teologica
ogni sapere ha il suo mistero. E al mistero occorre essere iniziati. Il sapere teologico, piu`di chiunque altro, e`avvolto nel velo del mistero, perchi si tratta, in ultima analisi della conoscenza che ruota attorno al mistero dei misteri: dio... Lo studio della teologia naviga oggi per mari tempestosi, ma affascinanti. Forse era piu`facile studiare teologia in altri tempi, quando la nave della chiesa quasi stazionava nelle bonacce della cristianita e della neo-cristianita. Da quando i venti della modernita e della post-modernita fustigarono il pensiero religioso, a tratti ferendone la radice, a tratti sparpagliandone i germi da ogni parte, la teologia si e`vista retrocessa alla condizione di prodotto superfluo della societa industriale borghese, ma nello stesso tempo e`estremamente desiderata dal nuovo mercato religioso. Per pe netrare negli spazi dell'indi fferenza, la teologia deve rinnovarsi, indossare abiti nuovi per diventare attraente e amb
Boff si rivolge a Francesco perche risponda a cinque interrogativi significativi per il nostro tempo. E' uno studio psicoreligioso originale, felice e stimolante.
Un acuto quadro di sintesi sulla realta della Chiesa della societa di fine millennio. In questo saggio l'autore pr ende in esame l'odierna civil ta occidentale e, d'accordo c on altri autori che se ne sono occupati, la trova malata e in pieno decadimento. Egli da un nome alla malattia: morositi, qui tradotto con apatia". In sostanza, il termine sta a designare stanchezza e incapacita di reagire, per la mancanza di senso della vita e quindi di speranza. Attraverso una breve rievocazione della storia occidentale, l'autore mostra come si e`giunti all'attuale stato di apatia: la causa fondamentale egli la vede nell'ab bandono progressivo del cristianesimo, giunto fino al ripudio di esso. Sennonchi il cristianesimo, puo`non restando esso stesso del tutto indenne dai germi di apatia diffusi nella societa, ha conservato tutta la sua vitalita e quindi la capacita di comunicare senso e speranza anche al mondo di oggi."
Nel pensiero di Chiara Lubich
Il papa Giovanni Paolo II nell'enciclica Ut unum sint ha posto a tema della riflessione ecumenica la questione del ministero papale nella Chiesa. Si tratta, scrive il papa, di "curare, evidentemente insieme, le forme nelle quali questo ministero possa realizzare un servizio d'amore riconosciuto dagli uni e dagli altri" (Ut unum sint, n. 95). Per questo il papa propone che si indaghi circa "una forma di esercizio del primato che, pur non rinunciando in nessun modo all'essenziale della sua missione, si apra a una situazione nuova" (ibi). Il papa invita, cioè, a progettare un'immagine storica del primato, che consenta la formazione di un consenso universale. Per le chiese che accettano l'invito, significa entrare in una fase di ripensamento della propria tradizione teologico-canonica, in vista di un cambiamento della propria prassi, che sia rispettoso delle loro convinzioni di fede, ma tenda anche ad annullare o, perlomeno, a diminuire la distanza che oggi le separa. È un impegno che naturalmente vale per tutti i cristiani, ma forse spetta in primo luogo ai cattolici. Questo libro intende, perciò, offrire un contributo di risposta alla domanda: quali sono, nell'ambito della tradizione cattolica e in dialogo con le altre tradizioni cristiane, gli sviluppi auspicabili nella forma di esercizio del primato, perché esso possa meglio corrispondere alla sua funzione in seno ad una cristianità che tende all'unità?