I capolavori di Hieronymus Bosch sono illustrati e commentati in ogni dettaglio, alla scoperta di una complessa simbologia, spesso enigmatica, che racconta per immagini la vita dell'uomo, le sue tragedie, le sue speranze, il suo destino ultimo. Scopriamo così come per la prima volta il fascino straordinario e modernissimo di dipinti in cui la Bibbia si incarna nel quotidiano, fra tradizioni popolari, mistica medievale, cultura umanistica, inquietudini di un mondo che cambia radicalmente. Perché Bosch è contemporaneo di Leonardo e Raffaello, di Michelangelo e Dürer, ma anche di Cristoforo Colombo e Machiavelli, di Copernico e Lutero, di Erasmo e Savonarola.
L'imperatore Qianlong, il quale è molto abile nel discernere i vizi e le virtù degli uomini, ebbe una così alta opinione della rettitudine di fratello Castiglione da cominciare a dubitare che si potesse trovare in tutto il mondo un altro uomo simile a lui. Rievoco qui le parole dell'Imperatore: "Ci sono in Europa pittori pari a te?". Risponde Castiglione: "Ce ne sono sicuramente molti". L'imperatore insiste: "Ma ne trovo anche uno solo con una virtù pari alla tua?".
Dalla Memoria postuma del fratello Giuseppe Castiglione
La grande malattia del mondo di oggi è la mancanza dell'io, l'oscuramento di cosa è l'uomo. È proprio questa crisi d'identità che è alla base del crollo delle evidenze, della violenza nei rapporti, della vita non vissuta, del senso di orfanità sperimentato da tanti. Qual è il metodo di Dio per venire incontro a questa circostanza? Cosa c'entra Abramo, quell'uomo sconosciuto della Mesopotamia? "Tutta la storia di tutto il mondo diventa chiara in un filone che parte da un uomo della Mesopotamia, Abramo. Dio lo ha scelto per farsi conoscere dagli uomini e per salvare gli uomini che navigavano in una dimenticanza totale o in una affermazione della totalità secondo una propria misura" (Luigi Giussani). Con Abramo avviene la "nascita" dell'io. La concezione dell'io come rapporto con un tu che mi chiama nella storia, la percezione dunque della vita come vocazione e del lavoro come compito assegnato da un altro, la categoria di storia lineare nel rapporto con Dio, sono dimensioni che entrano in gioco per prima volta con la chiamata di Abramo.
Il presente volume, con una impostazione semplice ed elegante nella presentazione delle opere ci porta alla scoperta di Giovanni Bellini. L'autore traccia una biografia introduttiva e un percorso che, attraverso la presentazione delle sue opere, affronta: i ritratti, miti e allegorie, la natura e la pittura religiosa dell'artista veneziano.
Un invito a contemplare, fra teologia e spiritualità, la storia della salvezza alla luce delle molte espressioni dell'arte. "Gli artisti di ogni tempo hanno offerto alla contemplazione e allo stupore dei fedeli i fatti salienti del mistero della salvezza, presentandoli nello splendore del colore e nella perfezione della bellezza. È un indizio, questo, di come oggi più che mai, nella civiltà dell'immagine, l'immagine sacra possa esprimere molto di più della stessa parola". È quanto ha scritto Joseph Ratzinger introducendo il Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica. Le sue parole sono quanto mai attuali ed efficaci per spiegare il contenuto di questo studio che intreccia teologia e spiritualità. Un testo che ci aiuta a contemplare la storia della salvezza accompagnandoci ad alcuni artisti e a molte opere d'arte.
Un libro riccamente illustrato, una splendida strenna natalizia dal contenuto originale e sorprendente. Un libro per chi ama l'arte ma anche per chi vuole riflettere in modo originale sui valori spirituali della festa del Natale.
I contributi presenti in questo volume sono stati redatti dai diversi studiosi ed esperti che, dal 2013 al 2015, si sono avvicendati nella serie di incontri sul tema “Arte, Cultura e Tecni­ca” presso la Rettoria di Sant’Ivo alla Sapienza a Roma. L’occasione è stato l’omonimo ciclo di formazione culturale promosso dal Centro Culturale “Paolo VI” in collaborazione con la Facoltà di Filosofia (Progetto STOQ-UPS) dell’Università Pontificia Salesiana e con l’Ufficio di Pastorale universitaria del Vicariato di Roma.
«I vari percorsi qui proposti si diramano a ventaglio avviandosi su diversi orizzonti, da quello teoretico-filosofico e storico alla teologia e all’antropologia fino ad allargarsi al mondo variegato dell’arte. Quest’ultima, poi, rivela, come è noto, al suo interno molteplici iridescenze espressive, dall’architettura alla scultura, dalla pittura alla poesia, dalla musica al cinema, fino ai beni culturali materiali e immateriali, ossia il grande patrimonio monumentale e persino il paesaggio (nel senso di landscape elaborato dalla presenza umana) ma anche le tradizioni popolari e il folclore. [… In queste pagine] si alternano tante voci, attraverso la via privilegiata del dialogo, così da ricomporre in piena armonia Cultura, Arte e Tecnica, trilogia dalle mille sfaccettature» (dalla Prefazione del card. Gianfranco Ravasi).
Interventi di: Igor Agostini, Guido Baggio, Calogero Bellanca, Renato Butera, Claudia Caneva, Maria Cinque, Marta Cristiani, Stefano Curci, Lorella Congiunti, Fausto Di Cesare, Teresa Doni, Raffaella Esposito, Daniela Falcioni, Michel Fattal, Cristiana Freni, Beatrix Erika Klakowicz, Giulia Lombardi, Paolo Tertulliano Lombardi, Salvatore Lorusso, Enrico Malizia, Tonino Mancini, Giuseppe Manica, Maurizio Marin, Giuseppe Motta, Andrea Natali, Oriele Orlando, Rodolfo Papa, Fabio Pasqualetti, Maria Tecla Pecci, Graziano Perillo, Dominique Poirel, Gianfranco Ravasi, Roberto Scardella, Manlio Sodi, Paolo Vicentini.
Giulia Lombardi, è attualmente Direttore dell’Istituto Alberto Magno della Pontificia Università San Tommaso d’Aquino di Roma, dove insegna; è docente consociato nella Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Urbaniana di Roma. Sul tema della techne-ars ha pubblicato “Logos e techne. Claudio Galeno e Clemente Alessandrino, sulle basi formative necessarie alla perfezione dell’uomo”, in F. Carderi – M. Mantovani – G. Perillo (a cura di), Momenti del Logos. Ricerche del “Progetto LERS” (Nuova Cultura, Roma 2012); “Le caractère formel de la logique en tant qu’ars”, in L. Cesalli – A. de Libera – F. Goubier (ed.), Formal Approaches and Natural Language in Medieval Logic (Brepols, 2015). È di prossima pubblicazione Epistemologia della techne (Angelicum University Press).
Mauro Mantovani, salesiano, è attualmente Vicerettore e Decano della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana di Roma, ove insegna nella Facoltà di Filosofia come docente ordinario di Filosofia teoretica. Per le attività del Progetto STOQ-UPS ha curato i seguenti volumi: Fede, Cultura e Scienza. Discipline in dialogo, con M. Amerise (LEV, Città del Vaticano 2008); Didattica delle scienze. Temi, esperienze, prospettive, con C. Desbouts (LEV, Città del Vaticano 2010); Momenti del Logos. Ricerche del “Progetto LERS”, con F. Carderi e G. Perillo (Nuova Cultura, Roma 2012).
Il volume propone la vita di Francesco attraverso le ventotto Storie francescane della Basilica superiore ed è arricchito da immagini della Basilica inferiore e della cappella Bardi in Santa Croce a Firenze dove Giotto dipinse sette "Storie di san Francesco". Un prezioso strumento per guardare gli affreschi di Giotto mettendosi in ascolto delle parole care a Francesco. La Basilica di Assisi ci fa vedere la vita di san Francesco per destare il fascino della santità attraverso la via della bellezza. L'autore ci guida nella lettura della ricca iconografia della Basilica e in particolare degli affreschi di Giotto ad Assisi e nella cappella Bardi in Santa Croce a Firenze.
Primi di luglio 1610... Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571-1610) sta risalendo il Tirreno in direzione di Roma. Giunto a Palo viene arrestato e messo in cella con un ragazzo tredicenne al quale confida la propria vita e illustra le proprie opere, «quasi mettendole in scena ad una ad una». Un capolavoro di Caravaggio non è una carezza di colori delicati, ma un pugno nello stomaco; non è un sussurro, ma un urlo assordante, un taglio netto e cruento, un dito che entra in profondità nella carne. Questo libro racconta con grande acutezza di sguardo l'opera caravaggesca, suddivisa nelle cinque stanze di una ideale mostra. Lo spettatore è invitato ad entrare dentro la scena per diventarne partecipe perché in essa si mostra e accade il dramma dell'esistenza. Dramma, non tragedia, però, perché nel buio delle cose sempre irrompe da una misteriosa sorgente la luce della grazia.
L'iconografia dell'Annunciazione, attraverso numerose riproduzioni a colori, viene qui ripercorsa con attenzione. La pagina del Vangelo di Luca che narra l'episodio dell'Annunciazione del Signore, ha da sempre ispirato la creatività di pittori e scultori di ogni epoca, che grazie alle loro capacità artistiche hanno saputo riprodurre abilmente le diverse espressioni della Vergine Maria, dallo stupore iniziale di fronte all'inatteso annuncio dell'Angelo Gabriele, alla condiscendenza e infinita pietà con cui ha accettato il volere divino
Una lettura teologico-artistica degli affreschi michelangioleschi della Cappella Paolina in Vaticano, recentemente restaurati. In attesa dell'apertura al pubblico dei restauri operati sulla Cappella Paolina in Vaticano, i dipinti sono in questo volume analizzati dal punto di vista teologico e artistico. Sono ritratti due momenti della vita dei S.S.Pietro e Paolo: la Crocifissione del primo e la Chiamata del secondo.Il volume è impreziosito da un'elegante veste grafica e da 17 riproduzioni a colori.
L’arte cristiana, a partire dal Medioevo, ha rappresentato il Dies irae, il giorno del Giudizio Universale, attingendo alle Scritture, alla teologia e all’immaginazione: Cristo giudice, angeli con le trombe, san Michele con la bilancia, cadaveri che si rianimano, l’inferno con i diavoli e i dannati, il paradiso con i beati. Questo saggio ci aiuta a capire come nel corso dei secoli l’uomo di fede ha immaginato il giorno del Giudizio, proiettando nell’aldilà le paure e le speranze che viveva nell’aldiquà.