Per secoli, la mente umana è sembrata trasparente. Si sapeva che qualcosa sfuggiva al controllo della coscienza, ma si trattava di messaggi inviati dagli dèi. Poi, tutto cambia. Con Freud è l'inconscio che spiega l'origine e il significato dei sogni, ma anche le sviste e i lapsus della vita quotidiana. Un inconscio che tutti noi conosciamo, ma che non è l'unico. Incontreremo qui altri inconsci; quello, pervasivo, che chiamiamo cognitivo e che è l'esito dell'evoluzione naturale del cervello. E ancora: la mole enorme di informazioni che ci sommerge attraverso gli schermi dei nostri computer ha creato una sorta d'inconscio artificiale, fonte di trappole insidiose per il nostro giudizio. Conoscere i molteplici inconsci e capire come interagiscono significa smascherare i meccanismi che ci possono ingannare, e che ci illudono di essere più consapevoli di quanto in realtà siamo.
Tutti, prima o poi, riceviamo una diagnosi. Un giorno arriva un esperto e con una parola ci dice qualcosa che modifica il corso della vita, in peggio o in meglio. Momento chiave della relazione medico-paziente, la diagnosi non è solo un processo di conoscenza compiuto da chi la formula, è anche un'occasione importante della conoscenza di sé. Ed è sempre un incontro: con il corpo, la chimica dei farmaci, la cura di sé, la scienza medica, la (s)fiducia nella medicina, il passato dell'anamnesi, il futuro della prognosi, la nostra personalità, le nostre paure e difese. Sulla malattia e l'essere malati si è scritto molto. Meno sulla diagnosi e l'essere diagnosticati. O con internet, sull'autodiagnosticarsi, solitari esploratori dei nostri sintomi. Le diagnosi non sono sentenze e le malattie non hanno un «significato», non sono metafore o colpe. Possono però abitare le nostre vite come narrazioni e mitologie personali.
Un classico di Sergio Finzi che parte dal paradosso di trovarsi in analisi soggetti la cui esperienza psichica si presenta tramata dai segni di un tempo di guerra mentre tutt'intorno c'è un tempo di pace. Il "tracciare" questi segni condurrà il lettore dentro una specie di thriller psicoanalitico che vedrà affiorare nella psiche umana configurazioni di colori, macchie, strisce che giocano un ruolo decisivo sull'esito di un'analisi. La nevrosi di guerra non colpisce combattenti o ex-combattenti, ma i loro discendenti, anche a decenni dal conflitto. Tuttavia è sempre un trauma che anziché connettersi a eventi bellici, si definisce rispetto al padre per sottolinearne le implicazioni sessuali. Il tratto originale e determinante del libro, oltre i sogni dei pazienti, rivela una lettura specifica dell'opera di Darwin. Punto di partenza (o di arrivo) sarà la scoperta della continuità tra forme della natura, animale, vegetale, ma anche minerale, e forme del soggetto. Lo schema dell'origine e della discesa dell'uomo aiuta a rilevare le corrispondenze con le tappe del soggetto in psicoanalisi.
Il PDM-2 è il primo manuale diagnostico fondato su modelli clinici e teorici a orientamento psicodinamico. Espressamente rivolto alla formulazione del caso e alla pianificazione dei trattamenti, offre un’alternativa, o semplicemente un’integrazione empiricamente fondata e clinicamente utile, alle diagnosi categoriali del DSM e dell’ICD. Mettendo in luce l’intero spettro del funzionamento psichico, si propone più come una “tassonomia di persone” che come una “tassonomia di disturbi”. La proposta diagnostica del PDM-2 è strutturata per fasce d’età (Adulti, Adolescenti, Infanzia, Prima infanzia e Anziani) ed è accompagnata da casi clinici esemplificativi. A questa seconda edizione, completamente aggiornata (più del 90% del volume è inedito), hanno partecipato i più autorevoli esperti internazionali.
L’ampliamento della pratica clinica è un fenomeno che esiste, ma che spesso viene valutato come una necessità pratica, dovuto a mancanza di tempo o di risorse economiche o ambientali. In pratica viene ritenuto una rinuncia purtroppo inevitabile rispetto all’utilizzo della tecnica classica con il suo dispositivo consolidato.
Questo libro interroga un fenomeno che esiste e invita a fare un’osservazione accurata e ravvicinata delle pratiche cliniche realizzate da psicoanalisti esperti.
Freud ha riconosciuto nell’inconscio la sede privilegiata degli oggetti contraddittori: dall’iniziale affermazione dell’assenza di contraddizioni (L’inconscio, in Metapsicologia, 1915) alla negazione di validità delle leggi logiche (Nuove lezioni, 1933), fino all’affermazione che l’inconscio è «il regno della non-logica» (Compendio di psicoanalisi, 1938). A partire da un confronto con il progetto teorico dello psicoanalista argentino Ignacio Matte Blanco, Enzo Melandri opera in questo libro una ricognizione epistemologica dei fondamenti della psicoanalisi, mostrando come nel modello di Freud la contraddizione sia in realtà una «metafora dinamica», simile all’uso rinvenibile nel pensiero di Marx. In un’indagine condotta con cannocchiale aristotelico, l’autore affronta i problemi dell’applicazione della matematica in psicologia, delle teorie infinitistiche di Dedekind e Cantor, della «riduzione» dell’inconscio a linguaggio.
Con una nuova prefazione dell'autore e fotografie di Giancarlo Fabbi
Nel nostro tempo, che ci condanna a un godimento schiacciato sul consumo compulsivo, il desiderio rischia l’estinzione. Ma quando diciamo “desiderio” che genere di esperienza evochiamo? Qual è il significato di questa parola così fondamentale per la realtà umana?
Massimo Recalcati indaga qui un tema chiave della dottrina di Lacan, il desiderio e i suoi enigmi. Come in una galleria di ritratti vengono raffigurati i differenti volti del desiderio umano: il desiderio invidioso, il desiderio di riconoscimento, il desiderio di “niente”, il desiderio angosciante, il desiderio sessuale, il desiderio d’amore, il desiderio dell’analista.
Alla base delle riflessioni di Mark Solms è la necessità di guardare al mondo nella duplice prospettiva della psicoanalisi e delle neuroscienze, allo scopo di superare il divario fra mente e cervello e generare nuove ipotesi scientifiche sulla linea di confine tra le due discipline.
Fondamentale è l’impegno di Solms per il riconoscimento della neuropsicoanalisi come spazio clinico, teso sia ad aprire nuovi campi di trattamento psicoanalitico, come la psicoterapia psicoanalitica di pazienti con lesioni cerebrali, sia ad approfondire i complessi rapporti insiti nei trattamenti psicoterapeutici e psicofarmacologici.
La scienza inventata da Freud ha ormai più di un secolo di vita; non molto, se paragonata ad altre discipline. Tuttavia in questo arco di tempo la psicoanalisi – al tempo stesso una teoria dei processi psichici inconsci, una tecnica di indagine di questi stessi processi e il più efficace metodo di terapia per la sofferenza psichica – si è imposta come lo strumento che offre la comprensione più approfondita della mente umana. Con l’ausilio di accessibili definizioni dei concetti più importanti, questo breve volume ne affronta alcuni dei temi principali – la teoria del sogno, il concetto di inconscio, la clinica psicoanalitica, l’analisi dei bambini e degli adolescenti, la storia della psicoanalisi in Italia –, avvicinando il lettore non specialista a una disciplina straordinariamente affascinante.
La passione per il sacrificio è solo umana. Gli uomini non si sono limitati a sacrificare sull’altare animali offerti ai loro Dei ma hanno sacrificato su quell’altare anche la loro vita. È il caso dell’uomo ipermorale che sacrifica il suo desiderio, o del martire del terrorismo che si immola per una Causa. Un fantasma fondamentale ha attraversato l’Occidente: vivere nel sacrificio per ottenere un rimborso illimitato (da Dio, dalla propria famiglia, dall’Altro). In psicoanalisi questa è la Legge paradossale del Super-io: il sacrificio non è una semplice rinuncia al soddisfacimento ma una forma masochistica del soddisfacimento. È un fantasma che proviene da una interpretazione solo colpevolizzante del cristianesimo. La psicoanalisi, insieme alla parola più profonda di Gesù, si impegna invece a liberare la vita dal peso del sacrificio. Il che comporta un diverso pensiero della Legge: l’uomo non è schiavo della Legge perché la Legge – come sostiene la lezione cristiana – è fatta per l’uomo e non l’uomo per la Legge.
Il "Compendio di tutti gli scritti" è composto da circa seicento brevi estratti che riassumono l'intero corpus dell'edizione italiana delle "Opere" di Sigmund Freud e fornisce un'informazione puntuale ed esauriente, scientificamente affidabile, in modo da consentire al lettore di aggirarsi con sicurezza nel complesso campo della sterminata opera freudiana. «Non un "bigino" del pensiero freudiano - scrive Cesare Musatti - ma una guida, analitica e minuziosa, di quel vasto paesaggio rappresentato dal complesso degli scritti freudiani». Uno strumento per quanti si accostano agli scritti del padre della psicoanalisi con intenti di studio, di approfondimento e di ricerca, ma anche di sola curiosità.
«I venti saggi di questo volume sono introdotti, nella prima parte, da un testo teorico sui rapporti tra psicanalisi e letteratura, corredato da un riferimento ai principali rappresentanti, in Italia, dei metodi critici variamente ispirati alla psicologia del profondo. Questo testo affronta alle radici il problema di quei rapporti e fornisce le motivazioni del mio modo di interpretare i testi letterari. I saggi leopardiani della seconda parte puntualizzano alcuni importanti aspetti del pensiero del poeta (il sentimentale, il religioso) e analizzano testi specifici, arricchendo in tal modo con interpretazioni puntuali il mio libro del 1995, "Leopardi, la malinconia".» (Elio Gioanola)