«Questo libro vuole essere un atto e una testimonianza di amore alla missione ad gentes e a tutti i missionari e missionarie che questo amore quotidianamente vivono, in tutti i continenti, per diffondere la “buona notizia” del Vangelo che è Gesù Cristo»: con tali parole, il card. C. Sepe apre la Presentazione del volume che documenta numeri, luoghi e persone delle missioni cattoliche, nonché gli orientamenti espressi dalla Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli circa la missione come tratto costitutivo della Chiesa, durante gli anni in cui egli è stato prefetto del dicastero. Il testo si colloca in continuità col rapporto a firma del predecessore card. J. Tomko, – La missione verso il Terzo Millennio. Attualità, fondamenti, prospettive, EDB/Urbaniana University Press 1998 – nel documentare la presenza cattolica in ambito missionario.
Due sono le prospettive da cui accostare l’opera: quella descrittiva, con le cifre e le situazioni attuali delle missioni; quella teologico-pastorale, perché l’intero volume permette una verifica di quanto le affermazioni del documento conciliare Ad Gentes sulla missione sono entrate nel vissuto della Chiesa. Nel volume ricorrono alcuni temi fondamentali per comprendere la missione: la Chiesa tutta missionaria, la Chiesa locale, il rapporto annuncio/dialogo, l’inculturazione, la testimonianza e il martirio, le prospettive dell’enciclica Redemptoris missio, la figura di Giovanni Paolo II, la connessione tra Vangelo e promozione umana.
Sommario
Curriculum vitae del card. Crescenzio Sepe. Presentazione. Introduzione. Un rapporto sulla missione, in un cammino di Chiesa (mons. S. Pintor). Proemio. Servire la Chiesa da missionari. Vedere l’uomo con lo sguardo di Cristo. I parte. Attualità della missione: sfide e prospettive. II parte. Fino all’estremità della terra. III parte. La spiritualità anima della missione. Conclusione. Un cuore che batte per Napoli e per la missione.
Note sull'autore
Crescenzio Sepe, nato nel 1943, ordinato sacerdote nel 1967, dopo le specializzazioni in teologia e in diritto presso la Pontificia Università Lateranense e in filosofia all’Università «La Sapienza», nel 1972 entra nel servizio diplomatico della Santa Sede, che svolge dapprima in Brasile, poi in Segreteria di Stato. Nel 1992 è nominato arcivescovo e segretario della Congregazione per il clero, nel 1997 segretario generale del Comitato del Grande Giubileo del 2000. Nel 2001 è creato cardinale e prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli. Nel 2006 Benedetto XVI gli affida la cura pastorale dell’arcidiocesi di Napoli.
Un'autobiografia "ragionata", ricca di tutto il travaglio umano e intellettuale di un autore sempre attento a ciò che accade in sé e fuori di sé per arrivare all'essenziale, a ciò che fa la vita, l'uomo uomo, l'amore amore, ecc. Perché, se questo avviene in sé, anche la città diviene tale, e la società, le relazioni, le amicizie, i conflitti, le strutture, la cultura escono finalmente dall'ipocrisia, perdono il potere asfissiante, si liberano della grettezza, della paura, della banalità e divengono libere, costruttive, si aprono alla "carità", all'agápe.
Annuario statistico 2002 in tre lingue redatto dall'Ufficio Statistico Centrale del Vaticano. Annuario statistico della Chiesa Cattolica aggiornato ai dati del 2002 pervenuti da un'indagine a livello mondiale condotta in modo diretto, attraverso l'utilizzo di questionari consegnati alle diocesi. I vari dati sono presentati in tabelle analitiche, raggruppate in capitoli e numerati.
Poeta di Trieste, Claudio Grisancich (1939), sulla scia di Virgilio Giotti e di Umberto Saba ci dà la sua voce di poesia onesta e sorprendente.Autore di numerosi volumi di poesia in dialetto triestino e inlingua, che ha da tempo meritato un ruolo di rilievo nella poesia italiana e che ha già ottenuto diverse traduzioni e riconoscimenti della migliorecritica. Scrittore di teatro e di sceneggiature, accolto nelle migliori antologie di poesia italiana e dialettale, e studioso della storia di Trieste. Grisancich ha pubblicato il suo primo libro nel 1966, Vegnaremo. Da allora non ha mai cessato la sua vena fino ai recenti Assedio (2001) e Sul ponte de la Rosa (2002). E' presente nelle antologie della poesia dialettale curata da Franco Brevini per Mondadori e in quella sulla poesia contemporanea italiana edita da Franco Loi e da Davide Rondoni. Autore di teatro, ha ricevuto lo scorso anno l'onoreficenza triestina del "sigillo d'oro". Collabora ai programmi culturali della Rai.