Il volume, partendo dalla certezza che la Bibbia è un prodotto multiculturale, propone lo sviluppo di alcuni temi utili a comprendere il valore di una prospettiva interculturale e interreligiosa. L'attenzione è all'incontro con l'«altro». Iniziando con una figura emblematica sia per l'ebraismo che per il cristianesimo, Abramo, «padre nella fede», saranno sviluppati vari temi: - la relazione tra uomo e donna; - la relazione fraterna; - il valore e il senso dell'amicizia; - l'amicizia con valenza sociale e politica, il popolo amico; - l'incontro con l'«altro», colui che riteniamo «straniero» per geografia ed etnia, per lingua e cultura; - le relazioni sociali di «cittadinanza e città», il luogo in cui le differenze si incontrano e si organizzano dinamicamente; in tal senso diventa il luogo sociale privilegiato dell'interculturalità.
Piccolo libro per aiutare i cristiani cattolici a vivere con consapevolezza il quinto centenario del "giorno della Riforma", che, in modi diversi, nel 2017 coinvolgerà tutte le chiese. (Prefazione del pastore Bernd S. Prigge).
Esponenti delle tre religioni monoteiste e un non credente commentano il brano del Corano (V, 48), e si confrontano sul tema del dialogo: questione di estrema attualità e al contempo gravità. (Introduzione del card. Gianfranco Ravasi).
"La Dichiarazione Nostra Aetate rappresenta uno dei testi più innovativi e dibattuti del Concilio Vaticano II. Con essa, per la prima volta nella sua storia, la Chiesa ha preso in esame il complesso mondo delle fedi non cristiane, inaugurando e dando fondamento ad una nuova stagione ecclesiale improntata al dialogo interreligioso. Il saggio ricostruisce la genesi testuale del documento e svolge un'analisi interpretativa dei suoi principali nodi concettuali individuandone le premesse nella riflessione teologica preconciliare".
27 ottobre 1986. Papa Wojtyla convoca ad Assisi le religioni del mondo per un'inedita "Giornata mondiale di preghiera per la pace". Lo "Spirito di Assisi" è ancora vivo nei cuori di moltitudini di uomini perché sono stati i 30 anni trascorsi fin qui a mostrare quanto potente e lungimirante fu l'ispirazione che animò quella e le successive "Giornate" (1993, 2002, 2011, 2016): la pace è un dono di Dio, non è "religione" quella che fa guerra in Suo nome.
«Il Pastore Traettino è libero da ogni forma di fondamentalismo. Sa che il Vangelo è sempre incontro di umanità, incontro di ogni genere di persona, perché sa che ogni persona può ascoltare la “voce” dello Spirito Santo» (dalla Prefazione di Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta)
«Oggi stiamo vivendo, cari fratelli, “l’ecumenismo del sangue”. Questo ci deve spingere a fare quello che oggi stiamo facendo: pregare, parlare tra noi, accorciare le distanze, affratellarci sempre di più» (Francesco, Messaggio a evangelici e cattolici, 23 maggio 2015)
Questo libro raccoglie le lettere che il pastore Traettino ha indirizzato, nel corso di molti anni, in occasione del Natale e della Pasqua alla propria comunità della chiesa Evangelica di Caserta. Da esse emerge lo zelo all’impegno per la riconciliazione. Uno zelo che spiega il perché del suo incontro con Francesco. E la decisione del papa di costruire con lui un cammino di ricerca di riconciliazione ed ecumenismo concretizzatosi il 28 luglio del 2014 con la sua visita alla comunità pentecostale di Caserta. In Appendice le lettere scritte dal papa in occasione degli incontri ecumenici tra pentecostali e cattolici.
"Il pluralismo religioso è oggi una sfida per tutte le religioni" (C.M. Martini). Questo volume, per la prima volta in Italia, si propone come un manuale di dialogo interreligioso, la cui lettura potrà essere utile agli studi teologici, alle comunità ecclesiali, alle cristiane e ai cristiani che vivono quotidianamente il confronto coi fedeli di altre religioni.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un'altra nazione, non impareranno più l'arte della guerra. Una cristiana valdese, un ebreo, un iman e un filosofo laico commentano queste parole di Isaia e discutono sul tema, così drammaticamente attuale, della pace.
Che significato ha la parola "fraternità"? Un ebreo, un cristiano o un musulmano riesce a vedere un fratello in chi non condivide la propria fede? Che ruolo ha il fondamentalismo nelle diverse esperienze religiose? È possibile una "comunione nelle differenze" per sconfiggere la povertà, le guerre e custodire la natura come casa comune? Quattro domande a cui rispondono Rav Joseph Levi, rabbino capo di Firenze, Izzedin Elzir, imam di Firenze e presidente U.C.O.I.I. (Unione comunità islamiche d'Italia), e il prof. Silvio Calzolari, docente di storia delle religioni presso l'Istituto superiore di scienze religiose di Firenze a cui si aggiungono le riflessioni di mons. Paolo Tarchi. In un'epoca di tensioni, fondamentalismi e terrorismo, un'occasione per percorrere la via del confronto reciproco. Con la Prefazione di mons. Nunzio Galantino, Segretario generale della CEI e Postfazione di mons. Mario Meini, Vicepresidente della CEI per l'Italia centrale. In Appendice i testi di papa Francesco, Benedetto XVI e Giorgio La Pira che hanno fornito lo spunto per il dibattito.
Una suora, un rabbino, un iman e uno psichiatra non credente commentano la parabola del padre misericordioso. Ne esce un meraviglioso mosaico che aiuta a capire che cosa sia la misericordia.
Il dialogo con il mondo islamico è una delle più grandi interpellanze del XXI secolo. Il testo vuole ripercorrere le vite di alcuni di questi "dialoganti" cristiani che tanto influsso hanno avuto nella vita ecclesiale di ieri (l'apertura al dialogo del Vaticano II) e di oggi (le esperienze di dialogo delle comunità cristiane in Algeria e in Siria). Massignon, Abd-el-Jalil, Gardet, Anawati, de Beaurecueil, De Chergè e infine Dall'Oglio sono i "cercatori" presentati. Essi con allegria e coraggio hanno vissuto la sfida di ospitare nel cuore il mondo dell'alterità.
Questo studio presenta gli insegnamenti ufficiali della Chiesa Cattolica sul dialogo interreligioso, come stabilito nell'enciclica Ecclesiam suam (1964) di Paolo VI, in Nostra aerate e altri documenti del Concilio Vaticano II (1962-1965), in Dialogo e Missione (1984) e Dialogo e Annuncio (1991), con alcune riflessioni sui fondamenti filosofici e teologici del dialogo interreligioso e sullo stato attuale del dialogo nella Chiesa Cattolica. Questo libro può essere utilizzato come un sussidio dagli studenti di teologia cattolica, dai gruppi cattolici e da persone impegnate nella pratica del dialogo interreligioso. Inoltre lo si propone a tutti coloro che sono interessati a conoscere ciò che la Chiesa Cattolica insegna sul dialogo interreligioso, siano non-cattolici, seguaci di altre religioni oppure non-credenti.
Jose Kuruvachira è docente di Filosofia della Religione, Storia delle Religioni (Buddhismo, Induismo e Islam) e Dialogo Interreligioso e Interculturale presso l'Università Pontificia Salesiana di Roma. Ha conseguito un dottorato in filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e una licenza in Teologia Cattolica con una specializzazione nel dialogo interreligioso presso la Pavel Florensky Scuola di Teologia e Ministero (consorzio Euclid), California, USA.