Scopo del libro è diffondere le tematiche della pedagogia speciale, la scienza che pone al centro delle sue attenzioni e delle sue riflessioni le questioni educative riferite a bambini, giovani e adulti che presentano problematiche personali particolari, specifiche, differenti, propriamente "speciali". Oggetto d'attenzione sono le persone con disabilità, con disturbi più o meno gravi o più o meno evidenti, con situazioni di vita marginali e che non riescono ad adattarsi ai normali canoni di convivenza civile. Situazioni di vita evolutiva, sempre più diffuse, dove la sofferenza personale e sociale e il disturbo individuale possono tramutarsi, se non sorretti da un'azione educativa capace e competente, in disadattamento o in devianza. Concludono il testo indicazioni operative utili a favorire i processi di inclusione all'interno delle agenzie educative e sociali.
A pochi chilometri da Lucca, dalla pianura s'alza il Colle di Santa Maria delle Grazie. In cima c'è il manicomio. Il paese più vicino si chiama Magliano. Così «venire da Magliano», per la gente del luogo, significa portare il segno della pazzia, di una vita attraversata dal vento sublime e dannato della sofferenza mentale. In un reparto psichiatrico femminile, negli anni precedenti l'età degli psicofarmaci e ben prima della contestata riforma Basaglia, un medico vive con le «libere donne di Magliano»: donne aggressive, tristi, erotiche, disperate, orrende, miti, malate o semplicemente fuggite dal mondo. Capolavoro di Mario Tobino, Le libere donne di Magliano è «il libro sulla sua vita» oltre che il poema della profondissima e unica atmosfera che pervade le stanze della follia: perché «il manicomio è pieno di fiori, ma non si riesce a vederli». E perché «anche i matti sono creature degne d'amore», come lo stesso autore volle scrivere sulla fascetta della prima edizione del romanzo (Vallecchi 1953). Arricchiscono il volume due inserti iconografici che mostrano com'era e com'è oggi l'Ospedale Psichiatrico di Maggiano, nel quale lo scrittore psichiatra Mario Tobino abitò due camerette della Casa Medici dal 1943 al 1990 e in cui operò come responsabile del settore femminile fino al 1980.
La notizia, come concetto, non cambia nel tempo. Cambia la modalità della sua raccolta e diffusione. Il medium siamo noi indica che il medium non è più il messaggio, o, meglio, non è più solo il messaggio. Medium è chiunque abbia un cellulare e sia iscritto a una rete sociale, con cui può essere diffusore della notizia. Novità devastante per i mediatori di massa, scalzati dal loro posto chiave nel villaggio globale. Più democrazia per tutti, ma anche enorme pericolo. Per chi vuole essere giornalista questo significa che non è possibile improvvisare, più che mai è necessario studiare, combinando curiosità e rigore. Bisogna imparare un metodo ed essere capaci di apprendere da chi ha fatto più strada, affinando le tecniche e districandosi tra generi e norme, tra regole antiche e strumenti nuovi. Il libro è scritto in collaborazione con Francesco Monti e Tommaso Romanin.
Nel 2006 Dino Audino pubblicava un volume che a suo modo è diventato un piccolo cult: Overlooking Kubrick. Raccoglieva i risultati di una serie di convegni dedicati al Maestro (scomparso nel 1999) da diverse Università italiane. Molta acqua è passata sotto i ponti, molti libri e saggi sono stati scritti, tante riflessioni e analisi sono state fatte. Ma vale la pena rileggere alcuni "storici" interventi (tra questi saggi di studiosi italiani e stranieri tra i più illustri, da Sorlin a Bruno, da Bertetto a De Gaetano, da Sesti a Bernardi), mettendoli a confronto con analisi di studiosi delle generazioni più giovani (come Carocci e Ugenti). Sono altri "sguardi" su un regista che permette di riflettere sui rapporti del cinema con la storia, con la letteratura, coi generi, con l'ideologia, con le emozioni. È un'occasione per continuare a indagare su uno dei più grandi autori della storia del cinema, e anche un viatico per ulteriori studi.
A poco più di cinquant'anni dalla direttiva 68/151/CEE , l'interesse per lo studio della disciplina della costituzione di società di capitali ha ricevuto nuova linfa dall'ambizioso progetto (c.d. Company Law Package) con il quale il legislatore dell'Unione europea è tornato ad occuparsi del tema, ponendosi nel solco dei molteplici interventi di semplificazione e di digitalizzazione del diritto dell'impresa. Il progetto, nella parte che qui più interessa, è sfociato nell'adozione della direttiva (UE) 2019/1151 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, recante modifica della direttiva (UE) 2017/1132 per quanto concerne l'uso di strumenti e processi digitali nel diritto societario. Nella relazione che accompagna la relativa proposta - preceduta dalla comunicazione della Commissione del 6 maggio 2015 , dalla risoluzione del Parlamento europeo del 16 maggio 2017 sul piano d'azione UE per l'eGovernment 2016-2020 , da due ampi studi sull'impatto dell'utilizzo di strumenti digitali nel diritto societario e da un report sulla digitalizzazione dell'ICLEG - si legge che «facilitando l'interazione digitale con le autorità degli Stati membri, la proposta dovrebbe apportare notevoli vantaggi alle imprese in termini di semplificazione». Ed infatti, il leitmotiv della direttiva (UE) 2019/1151 può senz'altro individuarsi nello sviluppo e nella promozione di misure di completa digitalizzazione delle procedure inerenti all'esercizio di attività imprenditoriali, soprattutto di piccole e medie dimensioni, già nella fase del loro avvio (costituzione). Queste misure sono in grado - secondo il legislatore della UE - di facilitare la costituzione delle società di capitali e la registrazione delle loro succursali, riducendo i costi, le tempistiche e gli oneri amministrativi connessi a tali processi, i quali derivano anche da «disposizioni che rendono più lungo il completamento dell'intero processo, in particolare quando è richiesta la presenza fisica del richiedente.
Il manuale presenta un quadro completo e aggiornato delle diverse difficoltà di apprendimento riscontrabili in ambito scolastico, relativi a lettura e scrittura, all'area del calcolo, all'attenzione. Nell'esaminare tali disturbi secondo una prospettiva neuropsicologica e cognitiva, gli autori, fra i maggiori esperti della materia, danno conto in modo chiaro ed esaustivo dei diversi modelli interpretativi così come delle novità intervenute negli ultimi anni in ambito diagnostico e riabilitativo.
Riscoperta come uno dei fondamenti della felicità, la gentilezza è una competenza necessaria nella vita e nel lavoro. Come agire per metterla in pratica dal punto di vista linguistico? Quali sono gli scrittori del passato a cui ispirarsi? E che cosa consigliano i maestri della comunicazione di oggi? Il libro risponde a queste e molte altre domande affrontando un avvincente viaggio che parte dai classici della letteratura italiana e si conclude con un agile galateo digitale, capace di declinare i linguaggi della gentilezza nelle nostre interazioni quotidiane tra chat, e-mail e social media. Il testo è arricchito dai punti di vista di noti giornalisti, scrittori, linguisti e top manager: Corrado Augias, Marino Bartoletti, Patrizia Bertini Malgarini, Paolo Di Paolo, Guido Stratta.
"Social impact in your hands®" è una guida completa per chi voglia intraprendere o abbia già intrapreso un percorso imprenditoriale volto a coniugare il business con l'impatto sociale. Il volume si compone di nove moduli nei quali gli argomenti si snodano attraverso quattro lenti (Who, Why, What, How) che consentono di comprendere quali siano i passaggi necessari per costruire un'impresa sociale. Nello specifico, le lenti Who e Why definiscono il mondo dell'impatto, delineano la figura dell'imprenditore sociale e illustrano l'origine della spinta a perseguire un purpose sociale. Segue un'illustrazione del percorso che conduce dall'idea alla nascita dell'impresa sociale, attraverso l'analisi delle sfide sociali, il focus sul problema che si intende risolvere, e la definizione della soluzione e dei prodotti/servizi da offrire. Dopo questi step, vengono fornite le conoscenze necessarie per finanziare, presentare e comunicare l'impatto sociale che si desidera perseguire. L'ultimo modulo dà spazio alla passione, alla determinazione e al coraggio degli imprenditori sociali, attraverso il racconto delle loro storie e la condivisione di alcuni Top tips da seguire.
Nel volume sono raccolti, e presentati per la prima volta al pubblico italiano, i discorsi e gli scritti politici di Ketteler (1811-1877). Esponente di spicco del cattolicesimo, Ketteler sfidò lo Stato tedesco sul terreno delle libertà fondamentali e della sussidiarietà. Seppe spiegare le ragioni del cristianesimo nel clima ideologico di lotta accesa fra il socialismo e il liberalismo e particolarmente incisiva fu la sua iniziativa a difesa della classe operaia e delle sue legittime rivendicazioni.
Giusto? Sbagliato? Si dice così? Si scrive così? Una lettura curiosa, utile e concreta sulle norme della nostra lingua, le sue complicazioni e le sue raffinatezze. A scriverla è uno dei più noti grammatici italiani. Luca Serianni insegna Storia della lingua italiana nell'Università di Roma La Sapienza. Accademico della Crusca, è autore di una insuperata Grammatica italiana.