Nel volume sono raccolti, e presentati per la prima volta al pubblico italiano, i discorsi e gli scritti politici di Ketteler (1811-1877). Esponente di spicco del cattolicesimo, Ketteler sfidò lo Stato tedesco sul terreno delle libertà fondamentali e della sussidiarietà. Seppe spiegare le ragioni del cristianesimo nel clima ideologico di lotta accesa fra il socialismo e il liberalismo e particolarmente incisiva fu la sua iniziativa a difesa della classe operaia e delle sue legittime rivendicazioni.
Nel costrutto di inclusione, oggi al centro del dibattito della comunità scientifica nazionale, confluiscono numerose aree di eterogeneità, concettuali e operative. Il volume rispecchia appieno tale complessità e multidimensionalità. Il testo, infatti, dà voce a una varietà di ricerche, esperienze e riflessioni teoriche sulle istanze di una educazione inclusiva declinata in tre diversi ambiti: scolastico, accademico ed extra-scolastico. Una particolare attenzione viene rivolta ai fondamenti e ad alcune strategie e interventi specifici promettenti per una didattica inclusiva a scuola. Contemporaneamente vengono messi a fuoco i principi giuridici e pedagogici su cui si radica l'inclusione in università, illustrate esperienze virtuose in proposito e discussi alcuni iter formativi dei professionisti dell'inclusione. È esplorato infine il tema della piena inclusione sociale delle diverse forme di marginalità, assumendo la prospettiva che deve caratterizzare l'azione degli educatori e degli altri operatori nel sociale, nell'ottica di una più ampia partecipazione delle persone con disabilità nei differenti domini della qualità della vita. Un libro che restituisce approfondimenti, suggestioni, indicazioni, proposte, promuovendo un legame ricorsivo e generativo tra ricerca, pratiche e nodi concettuali e fornendo strumenti di lavoro per gli operatori del settore che si occupano di processi inclusivi, a tutti i livelli e nei vari contesti.
Nel pieno di una trasformazione strutturale della scuola, specchio di quella della società, si offre in questo libro una proposta di visione e di speranza ispirata alla responsabilità etica di tutti i protagonisti del processo di insegnamento-apprendimento. Una proposta che muove dal recupero di alcune educazioni valoriali che riportano al centro la persona, nella sua unicità fatta di ricchezze e fragilità. Emozione, rispetto, lentezza, visione, comprensione, gratuità, ironia, gentilezza, bellezza, sono "educazioni" certamente iscritte nella filigrana delle Indicazioni nazionali e delle Linee guida dell'ordinamento scolastico; ma anche mancanti poiché si avverte nostalgicamente la necessità di ricentrarle nel discorso pedagogico, di renderle ancor più esplicite e riconoscibili, di dichiararle nell'azione progettuale del curricolo.
Che cos'e e come si compone un testo in italiano? Il manuale risponde muovendosi entro l'orizzonte teorico della linguistica testuale, con uno stile agile indirizzato agli studenti e ai docenti di Linguistica italiana e di Laboratori di scrittura, ma anche a quanti desiderino migliorare le proprie abilità scrittorie e comunicative. L'analisi, la discussione e la riformulazione di testi di ogni tipo e provenienza rivelano che l'universo della scrittura è molto più variegato di quanto la scuola e l'università comunemente riconoscano. Così, il concetto stesso di errore mostra la sua natura relativa, da verificare al vaglio di criteri compositivi come l'occasione comunicativa, gli scopi del testo, la relazione sociale tra gli interlocutori, le aspettative del ricevente. Il volume è completato da un glossario, da esercizi e dal sito scrivereinitaliano.it, nel quale sono disponibili le soluzioni degli esercizi e molti esercizi ulteriori, oltre a numerosi altri spunti di approfondimento e di discussione.
Il Codice sistematico offre al lettore uno strumento unico di approfondimento del processo penale: grazie a un metodo innovativo, i commenti alle previsioni codicistiche aiutano a cogliere l'unitarietà e la complessità del sistema processuale. Ispirato alle esigenze didattiche e di studio degli studenti universitari e post-universitari, il Codice è destinato anche a chi affronti la materia per ragioni concorsuali o professionali. La presente edizione è aggiornata ai d.lgs. 150 e 151 del 2022 (riforma Cartabia).
Il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, quinta edizione, Text Revision (DSM-5-TR) è lo strumento più completo e aggiornato per la pratica clinica a disposizione dei professionisti e dei ricercatori nell'ambito della salute mentale. Con il contributo di oltre duecento esperti, questo volume propone i più attuali risultati della letteratura scientifica e fornisce una presentazione organica dei criteri diagnostici, dei sistemi di codifica e della descrizione dei disturbi. Dalle statistiche sulla prevalenza alle caratteristiche associate, dallo sviluppo e il decorso ai fattori di rischio e prognosi, ai marker diagnostici: l'intero testo è stato revisionato, attualizzato e innovato, dimostrando una particolare attenzione per l'inquadramento socioculturale, le questioni di genere e le problematiche relative a ideazione e comportamenti suicidari, argomenti affrontati trasversalmente in tutto il volume. La codifica per i disturbi è aggiornata alla più recente versione dell'ICD-10-CM, sono stati introdotti nuovi specificatori per fornire una terminologia corretta, precisa e rispettosa delle diversità, e nella Sezione II è stato introdotto il Disturbo da lutto prolungato.
Il manuale presenta i concetti fondamentali su basi di dati, linguaggi di interrogazione e di gestione, tecniche e metodi di progettazione, tecnologie e architetture per la gestione dei dati. Il testo nasce da una lunga esperienza di insegnamento degli Autori in corsi riguardanti le basi di dati in ambito sia universitario sia industriale e applicativo e pertanto si rivolge al pubblico degli studenti (Ingegneria, Scienze dell'informazione e Informatica) e a quello dei professionisti (utenti e progettisti di applicazioni). In questa nuova edizione tutti i contenuti sono stati rivisti e aggiornati. In particolare, nella quarta parte sono stati inseriti alcuni nuovi argomenti, tra cui un capitolo sui sistemi NoSQL, alcuni strumenti e librerie del linguaggio Python per la costruzione di applicazioni di data science e una descrizione e vari esempi di codice di Angular JS, un sistema molto diffuso per lo sviluppo delle Rich Internet Application. Altre modifiche sono distribuite nel testo, come l'introduzione dell'operazione di divisione nell'algebra relazionale, l'uso delle query nella clausola from del linguaggio SQL e la descrizione del protocollo XOpen DTP. Ciascun capitolo è corredato da numerosi esempi ed esercizi, nonché di una nota bibliografica che indica le fonti per possibili approfondimenti. Infine, il volume è corredato da ulteriori 400 esercizi per l'autovalutazione nella piattaforma Connect.
L'approccio scelto dagli autori per questo manuale consente di trattare i più importanti e recenti sviluppi dell'economia internazionale, senza tuttavia trascurare i presupposti teorici e storici che tradizionalmente formano il nucleo della materia. Il libro è diviso in due volumi completamente autonomi: questo è dedicato ai temi del commercio dei beni mentre il secondo si concentra sulle questioni monetarie. Gli autori, partendo dall'osservazione che gli studenti assimilano la materia con più facilità se questa viene presentata come un metodo di analisi legato agli eventi dell'economia mondiale piuttosto che come un insieme di teoremi su modelli astratti, hanno preferito evidenziare i concetti e la loro applicazione piuttosto che i formalismi teorici. Ne consegue che il libro non richiede un'approfondita conoscenza della teoria economica, e tutti gli studenti che hanno frequentato un corso sui principi di base dell'economia lo troveranno accessibile; in ogni caso il libro include speciali appendici matematiche per gli studenti che seguono un programma più avanzato.
Nei manuali di relazioni politiche e internazionali su cui si sono formate generazioni di decisori politici, accademici e strateghi, l’uomo è generalmente visto come un essere machiavellico, mosso dalla logica e da un calcolo razionale più o meno cinico. In realtà la ragione gioca spesso un ruolo insignificante rispetto agli istinti e alle emozioni, come ha imparato Mari Fitzduff in trent’anni di esperienza nel campo della risoluzione di conflitti e tensioni sociali. Serve dunque un radicale cambio di approccio in merito al modo in cui interpretiamo e affrontiamo concetti come guerra, politica e leadership. Per farlo, sostiene Fitzduff, oggi bisogna volgere lo sguardo a discipline come la genetica comportamentale, le neuroscienze sociali e la psicologia politica. Perché tenere conto dei fattori biologici che contribuiscono a scatenare i conflitti sociali – su qualsiasi scala, da quella locale a quella globale – può permetterci di pianificare strategie di peacebuilding più efficaci, in un mondo sempre più diviso.
«Quasi tutti gli individui e ogni gruppo (a eccezione forse degli psicopatici) hanno dentro di sé la capacità di passare dall’odiare al cooperare con gli altri e di lavorare insieme per risolvere conflitti apparentemente irrisolvibili. Il fatto che ora ci siano fattori conosciuti che tendono ad aumentare o diminuire tali possibilità, oltre a scanner fMRI e test genetici e ormonali in grado di descrivere e prevedere che cosa pensiamo e come ci poniamo rispetto a un certo problema, deve farci riflettere sul nostro lavoro di costruzione della pace. Ignorare tali predisposizioni è follia cieca da parte nostra, e porterà inevitabilmente a un lavoro di costruzione della pace meno efficace e meno sostenibile.»
Mari Fitzduff