Conquistato dall’esempio e dal carisma di Padre Annibale di Francia, fondatore dei Rogazionisti, il sacerdote Pantaleone Palma (1875-1935) divenne suo valido e fedele collaboratore. La storia di fede e umiltà di Padre Pantaleone, che visse le Beatitudini evangeliche fino in fondo, può oggi costituire un grande esempio di sottomissione alla volontà di Dio e un valido e coerente modello per sacerdoti e per quanti si professano cristiani.
La carità come l’espressione più alta di servizio a Dio e all’uomo
Insieme alle attività pastorali, il giovane sacerdote Virgilio Angioni (1878-1947) si impegna in numerose iniziative di carattere sociale nella sua parrocchia di Cagliari. Nel 1923, in un antico convento abbandonato della città inizia la sua opera assistenziale, dedicata al Buon Pastore, a favore delle bambine povere e abbandonate, fondando anche la “Congregazione delle Suore Figlie di Maria SS. Madre della Divina Provvidenza e del Buon Pastore” per assisterle.
Italiano di nascita, era diventato russo di cuore. Amava la Russia con tutto il suo grande cuore aperto a tutti: cattolici, ortodossi, credenti e non credenti. Le sue capacità intellettuali e organizzative, la sua profonda spiritualità e preghiera erano a servizio dell'amore per tutti. Speranza contro ogni speranza, instancabile lavoro giorno e notte hanno meritato a lui una grande riconoscenza del popolo russo. Bastava dire "Don Bernardo" e tutti sapevano di chi si parlava.
La gratitudine della nostra Chiesa verso il benemerito Istituto, nato dal cuore della fondatrice Madre Giuseppina Arcucci (oggi Serva di Dio), che, custode di un sogno che le fece sacrificare ogni umana e legittima aspirazione, fin dagli anni della sua giovinezza, per il bene di una umanità povera e derelitta. Una giovane consacrata - sostenuta nella sua opera, diretta spiritualmente da Mons. Andrea D’Agostino - che, con un gruppo di ragazze, diede coraggiosamente inizio, tra tante incomprensioni, alla nuova fondazione nell’ex antico monastero benedettino del SS.mo Salvatore di Ariano.
Ti sei mai chiesto qual è il senso della vita? Che cos’è la felicità e come raggiungerla? Questo terzo volume della collana “Diario della Felicità” ti racconta la vita di quattro ragazzi, che potrebbe ispirarti nella ricerca della felicità, quella vera.
Marianna, Marco, Giulia e Claudio hanno sognato alla grande e non si sono mai fermati nella ricerca del vero senso della vita. Quattro storie che hanno molto da dire soprattutto ai più giovani che si rivolgono all’esistenza con quella speranza carica di sogni, tipica della loro età.
La felicità sta dentro questi racconti, tra le pagine dei loro diari, nelle loro espressioni più significative qui riportate. Vuoi sapere in che modo l’hanno trovata? Leggi questo diario della felicità e lo scoprirai.
Anna, felice di cantare alla vita. Lorenzo, guerriero disarmato. Antonio, un sorriso che è una conquista. Yicheng, un angioletto con gli occhi a mandorla e con il cuore toscano... Dietro ogni nome c'è una storia e in ogni storia ci sono bambini e bambine affetti da disabilità gravissime, vite appese ad un filo, e famiglie che hanno fatto la scelta straordinaria di aprirsi all'accoglienza. Creature spesso abbandonate in ospedale, tra "tubicini e cerottini", che - a volte solo con uno sguardo - hanno toccato il cuore di papà e mamme e hanno detto loro: «Portami a casa». Sono 15 racconti genuini, scritti da famiglie che hanno messo a servizio il proprio tempo, la propria coppia, i propri figli, per ritrovarsi arricchiti del senso grande del valore di ogni vita, che solo la sofferenza più inspiegabile può scrivere così a chiare lettere.
"Non riesco ad affrontare il dolore. Fa troppo male. Non so come fare. Aborto volontario, nove mesi fa". "Ciao, mi sto separando da mio marito, ho una figlia di cinque anni che soffre moltissimo l'assenza del padre". "Ciao, ho appena scoperto di essere incinta, non so chi sia il padre, ho deciso di portare avanti la gravidanza da sola, ma sto incontrando dei problemi nella mia famiglia". Tre donne, tra le tantissime che hanno scritto sulla chat del sito del Movimento per la Vita di Varese (www.VitaVarese.org), ma anche uomini, ragazzi, per chiedere consiglio o ottenere aiuti materiali. Protagoniste di questo libro sono persone reali, in dialogo con le volontarie Vittoria Criscuolo e Susanna Primavera, pronte ad accogliere in qualunque momento ogni richiesta di sostegno. In appendice i contributi di Stefano Parenti, Maurizio Gagliardini, Giuseppe Noia, Gabriele Mangiarotti, Medua Boioni Dedé, Massimo Gandolfini, Romana Poleggi, mons. Giuseppe Vegezzi: esperti a diverso titolo, anche loro sempre accoglienti verso chi è in difficoltà.
L'arcivescovo Desmond Tutu ha dato un contributo importante ai cambiamenti, basati anche sui principi evangelici, che hanno interessato la società in Sud Africa.
Dalla lettura e dallo studio dei suoi discorsi può venire un grande aiuto per superare mentalità ormai non più in linea con i tempi, anche nella Chiesa, e rendere tutti capaci di scoprire la meravigliosa opera d’arte che Dio ha realizzato nella creazione dell’uomo.
Don Antonio Dora è nato a Napoli nel 1941.
Ordinato sacerdote nel 1971, é missionario in Swaziland dal 1974. Ha lavorato in Canada, Inghilterra e Sudafrica.
Reso famoso dalla trasmissione televisiva Non è mai troppo tardi, che aiutò moltissimi italiani a prendere il diploma di scuola elementare, il maestro Alberto Manzi (1924-1997) ha sfidato l'analfabetismo anche dall'altra parte dell'oceano. Partito alla metà degli anni Cinquanta per studiare le formiche della foresta amazzonica, l'autore di Orzowei e di molti altri libri per ragazzi era rimasto colpito dalle condizioni di vita dei nativos e per oltre due decenni si era recato in Sudamerica, dove, con l'aiuto dei missionari salesiani aveva insegnato agli indios e li aveva aiutati a costituire cooperative agricole e piccole attività imprenditoriali. Accusato dalle autorità di essere un «guevarista» collegato ai ribelli, era stato imprigionato, torturato e dichiarato «non gradito». Aveva tuttavia continuato a recarsi clandestinamente in America Latina sino al 1984. Tre anni dopo venne invitato a collaborare al Piano nazionale di alfabetizzazione dell'Argentina, in seguito adottato in tutto il Sudamerica e premiato dall'Unesco.
Don Giacomo Camisassa (1854-1922), nel 1880, giovanissimo sacerdote, è scelto dal nuovo Rettore del Santuario della Consolata, il canonico Giuseppe Allamano, come economo e suo collaboratore. Da quel momento, per 42 anni, condividerà con passione il destino e le realizzazioni apostoliche dell'amico. Dopo aver rivitalizzato il Santuario, insieme progettano e danno vita all'Istituto dei Missionari della Consolata e alle Suore Missionarie della Consolata.
Pur di salvaguardare il suo desiderio di donarsi al Signore, il giovane Salvatore Lilli (1853-1895) decise di trasferirsi in Terra Santa e continuare il suo iter di consacrazione tra i frati Minori. Divenuto sacerdote fu inviato in Turchia, per servire la minoranza armena. Renderà suprema testimonianza della sua fede, venendo trucidato insieme ad alcuni parrocchiani da soldati turchi. P. Salvatore e i suoi compagni martiri sono beatificati nel 1982.
Giovane sposa e madre di tre bambini, Maria Cristina muore di tumore a soli 26 anni, lasciando un'eredità spirituale di autentico spessore umano e cristiano. Il libro ripercorre le tappe della breve esistenza di Maria Cristina facendo ricorso a molte testimonianze di familiari, amici e conoscenti, raccolte dall'autore, compagno di scuola e amico di Maria Cristina, e agli scritti lasciati da questa giovane donna, che propone una modalità viva e attuale di vivere il Vangelo nella società di oggi. Il 30 agosto 2021, Cristina è stata dichiarata Venerabile.