Il legame fra persona e Chiesa è uno dei temi oggi meno esplorati, ma potenzialmente tra i più fecondi del panorama teologico contemporaneo. Persona e Chiesa s’includono a vicenda: la Chiesa implica la persona come suo fondamento, la persona implica a sua volta la Chiesa quale destinataria dell’autocomunicazione definitiva di Dio in Gesù Cristo. In virtù di questo reciproco 'condizionamento' si comprende che la persona non è una realtà esterna alla Chiesa, ma un suo momento con-costitutivo. Le radici di tale correlazione affondano nell’humus biblico e si propagano, grazie a quei potenti mediatori culturali che furono i Padri della Chiesa, fino ad emergere in maniera potente nel dibattito filosofico-teologico del secolo breve. La presente ricerca si propone di svolgere un’analisi dei motivi e delle tematiche che hanno caratterizzato il cammino di formazione del concetto, talvolta, 'paradossale' di persona, mettendo in evidenza i suoi riflessi in ambito ecclesiologico, lungo un percorso analitico che tenterà di incrociare le tematiche maggiormente significative. La trama del volume si sviluppa nell’intento di porgere, a chiunque affronti questo sentiero, un’indicazione che collochi il percorso in un alveo ben definito, fino a suggerire, come esito naturale, tracce utili per una sua possibile rivisitazione sistematica.
La Chiesa è nata come forte elemento di comunione, ma nel tempo ha perso questo suo ruolo diventando momento e struttura di conservazione. È come se si fosse addormentata e, al suo risveglio, il mondo per il quale era stata creata fosse scomparso. Come fare dunque per ritrovare la giusta via? Che cosa bisogna fare perché la parrocchia sia «comunione di comunità» o «comunità per la comunione»?
La parrocchia, per don Tonino, deve riscoprire la sua essenziale natura missionaria, superando ogni forma di frammentazione e di autarchia, e deve accogliere la ricchezza dei doni spirituali presenti nei gruppi, nelle associazioni e nei movimenti.
don Tonino nacque ad Alessano (Lecce) nel 1935. Ordinato sacerdote nel 1957, fu educatore in seminario e parroco. Nel 1982 divenne vescovo di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi. Costruttore infaticabile di pace e di dialogo, dal 1985 presidente nazionale del movimento Pax Christi, fu pastore mite e difensore dei poveri, degli immigrati e degli ultimi che ospitò anche a casa sua. Colpito da un male incurabile, visse il suo calvario facendone un “luminoso poema”. Morì il 20 aprile 1993. Scrittore ispirato e profeta della speranza, si è imposto all’attenzione del pubblico per la profondità del suo messaggio e la freschezza del suo stile. La pubblicazione delle sue opere è stata possibile grazie all’accurato lavoro della Fondazione Don Tonino Bello in collaborazione con le Edizioni San Paolo.
Alla fine del Credo, nel quale sono riassunti i capisaldi della fede cristiana, vengono pronunciate le parole «Credo la Chiesa». Ma qual è il significato di questa formula? Severino Dianich lo svela, in maniera semplice e comprensibile anche a un cinese che vede per la prima volta una chiesa, in questo volume che fa parte della serie “Alle radici della fede”, curata da Enzo Bianchi, e composta da sette libri di commento al Credo scritti da sette grandi autori.
In occasione dell’Anno della Fede, un percorso che conduce il lettore alle radici del Cristianesimo.
Se scegliessi ora la mia tranquillità, una vecchiaia onorata e riverita, starei tradendo la mia vocazione.
I temi che enumero sono vitali per la Chiesa: la nomina dei vescovi con la partecipazione dei fedeli, la garanzia per i presbiteri la cui vocazione non è il celibato, la possibilità per la donna di occupare nella Chiesa il posto che attende da quasi duemila anni, la successione apostolica del vescovo non come celebrante di pontificali in abiti rossi.
Penso che tutti i cattolici abbiano il dovere di fare qualcosa per correggerle.
Ho compiuto il mio dovere.
Dom Clemente scriveva con moderazione, equilibrio e tranquillità, da buon benedettino qual era, il che dà più valore alle sue riflessioni. Quello che afferma è stato già detto e pubblicato varie volte, ma il fatto che queste cose siano state dette da un vescovo, conferisce loro un maggior peso.
Nella Chiesa romana è grande il peso della burocrazia e come in ogni burocrazia le idee nuove penetrano difficilmente. La burocrazia accetta solo le informazioni che la confermano nella sua passività. La regola è: mai esprimere opinioni che potrebbero pregiudicare la carriera.
Tuttavia, davanti alla ripetizione incessante delle medesime riflessioni, può avvenire che un giorno si aprano alcune porte.
Davanti all’eccessiva concentrazione dei poteri in Roma, è bene che alcuni vescovi abbiano il coraggio di dire quello che pensano; hanno poca probabilità di essere ascoltati, ma perlomeno la loro parola rimane come testimonianza per le future generazioni.
Per questo è probabile che le aspirazioni ricordate da dom Clemente debbano attendere mille anni o anche più. Ma ripetendo sempre la stessa cosa – durante mille anni – un giorno si otterrà la risposta. Pazienza e perseveranza.
(Dalla Prefazione di José Comblin)
Nella società moderna la Chiesa viene spesso percepita come un'organizzazione o un'istituzione, trascurandone la dimensione pastorale e spirituale, propria della concezione cristiana. Questo libro intende valorizzare proprio questa visione religiosa della Chiesa, intesa come comunità di fede, come popolo di Dio, concentrandosi sui suoi tratti essenziali. Il Card. Koch descrive nella prima parte del volume la vita e la struttura della Chiesa, nella seconda prende in esame il tema dell'iniziazione e i problemi ad essa connessi, nella terza parte tratta le azioni fondamentali della Chiesa e infine nell'ultima parte vengono identificate quelle dimensioni della Chiesa nelle quali si concentra la sua essenza più specifica, vale a dire la dimensione mariana, apostolica e cattolica.
Questo volume contiene una raccolta di scritti inediti su temi legati alla realtà cattolica, quali la fede, la tradizione, la storia e la missione nella Chiesa, la vita consacrata, la catechesi. Nella stesura di questo corposo lavoro l'intento dell'Autore è stato quello di congiungere la profondità dottrinale della riflessione teologica con una comunicazione diretta e chiara, adatta a tutti coloro, sia laici che consacrati, che valorizzano la tradizione della Chiesa, ma anche all'uomo moderno, proiettato sul futuro e sul continuo progresso della società.
A cura di Giuseppina Avolio
Ogni anno i Cappellani Militari delle Forze Armate italiane si radunano a convegno sotto la direzione del loro Ordinario Militare, Mons. Vincenzo Pelvi, e approfondiscono un tema: quest’anno hanno privilegiato Annuncio del Vangelo e Comunione, una specie di lascito e di impegno per tutti loro, visto che Mons. Pelvi è al termine del suo mandato.
"La nuova evangelizzazione potrà germogliare solo da una vera e più intensa comunione ecclesiale. Diversamente Dio non è palpabile e il Vangelo non converte. È la fede a esigere la comunione, slancio che porta nel cuore del Vivente, manifestando una volontà “ecclesiale di concordia e di pace. Dove non c’è comunione, lì non c’è neppure fede. Credendo, la comunione cresce e si rafforza: non c’è altra possibilità per dare senso alla vita se non abbandonarsi, in un crescendo continuo, nelle mani di un amore che si sperimenta grande perché ha la sua origine in Dio".
(dalle riflessioni conclusive di Mons. Vincenzo Pelvi)
La curatrice
Giuseppina Avolio, consacrata dell’Ordo virginum, è direttrice dell’Ufficio comunicazioni sociali dell’Ordinariato militare per l’Italia. Per le Edizioni San Paolo ha curato: Alle vergini consacrate (2009); Annuncio del Vangelo e mondo militare (2009); Nella Verità la Pace (2010); Parola di Dio e accompagnamento spirituale (2010); Si avvicina agli uomini chi sa andare verso Dio (2010); Annuncio del Vangelo e preghiera (2011); Annuncio del Vangelo e testimonianza della carità (2012).
Partendo dalle fonti biblico-patristiche, l'insegnamento magisteriale e la riflessione teologica per riscoprire i contenuti della fede cristiana e riflettere sull'atto stesso con cui si crede.
Cos'è la cattolicità della Chiesa? Con quali tratti questa proprietà caratterizza il soggetto ecclesiale? Quali le chances riservate per i vissuti odierni di chiesa a partire dal suo volto "cattolico"? Queste e altre domande costituiscono la trama del presente saggio, che intende accompagnare il lettore in un percorso teologico, al contempo diacronico e sincronico, tra paesaggi molteplici. Alla luce di questi elementi, ricomposti insieme, si delinea il tema della cattolicità della chiesa, la cui attualità si misura nella tensione - mai pienamente risolta - tra profili identitari e orizzonti di universalità.
Mons. Giovanni Carrù in questo agile volume indica al lettore una riflessione a tutto tondo sulla vita del credente e si gioca su tre livelli: alla luce di se stesso, non in senso edonistico o mondano, ma in quello del sé più profondo che si apre alla grazia di Dio; alla luce di chi lo circonda, occasione per scoprire nelle situazioni di ogni giorno il kairòs, la situazione propizia, che gli viene offerta per incarnare, per dare forma alla sua vita di fede; alla luce della Chiesa, in cui, sull'esempio di Gesù, sono analizzate in modo chiaro quelle virtù che sostengono il cammino di fede, certamente non sempre facile. L'autore con la sua profondità, con l'abilità del comunicatore, con il tocco delicato e vivace del poeta e soprattutto con la semplicità degli uomini di fede, ci accompagna in questo singolare percorso che diventa unico e irripetibile per ciascuno, poiché irripetibile ed unica è la storia che Dio vuole fare con noi.
Descrizione dell'opera
Al cuore della produzione teologica di Severino Dianich sta indubbiamente la Chiesa, la sua ragion d'essere e la sua missione, la domanda sulla sua origine e sulla sua natura, l'interrogativo sulla sua vita e i suoi soggetti. Ecclesiam intelligere riassume l'impegno speculativo nella ricerca e un coinvolgimento esistenziale e pastorale sempre ragionato. La miscellanea comprende 38 contributi di discepoli, amici e colleghi, che evocano diversi ambiti su cui si è mossa la ricerca teologica di Dianich: ecclesiologia, cristologia, riflessione su teologia e arte.
La prima parte, «Apprendere dalla storia», è articolata in due sezioni dedicate rispettivamente alle radici bibliche e alla Tradizione ecclesiale. La seconda parte, «Interpretare il presente», è ancora articolata in due sezioni.
Sommario
Prefazione (A. Plotti). Introduzione. I. APPRENDERE DALLA STORIA. RADICI BIBLICHE. L'idea di «popolo» nel libro della Sapienza. Spunti per una riflessione ecclesiologica (L. Mazzinghi). Gv 21,1-14: accenni di ecclesiologia narrata (F. Belli). Oltre ogni limite. Comunicazione del vangelo e comunione universale nell'episodio di Cornelio (At 10,1-11,18) (R. Filippini). «Eletti e amati da Dio» (1Ts 1,4). Definizione ecclesiologica (G. Barbaglio). Daniele 7 e l'enochismo più antico. Qualche confronto (P. Sacchi). La sconfitta che l'amore ha trasformato in gloria. Riflessioni sul Messia sconfitto (C. Molari). TRADIZIONE ECCLESIALE. Florilegio su presbiteri e presbiterio nelle riletture delle Pastorali (T. Citrini). Un protagonista della riforma gregoriana: Bruno di Segni (D. Vitali). Una nuova ricezione dell'unione di Firenze del 1439 per una riconciliazione fra Oriente e Occidente (G. Cereti). Per una Chiesa santa e cattolica? Prime riflessioni sull'ecclesiologa di Filippo Melantone (R. Burigana). La chiesa e la Trinità nell'opera di Carlo Passaglia (1812-1887) (G. Canobbio). Emilio Sanesi e la storia del seminario di Cestello. Voci dallo Studio teologico fiorentino (C. Nardi). L'ecclesiologia montiniana fra Journet, De Lubac e Congar (G. Cioli). Sulla teologia dei laici. La lezione di Newman secondo Guitton (M. Vergottini). La rilettura del concilio Vaticano II: il Sinodo 1985 (G. Colombo). Ernesto Balducci e la pace. Realismo storico, utopia rivoluzionaria, profezia evangelica dalla Pacem in terris alla prima guerra del Golfo (L. Martini). Il sinodo di Firenze (1988-1992). La fase preparatoria: presupposti teologico-pastorali (G. Aranci). Verso un modello ecumenico di chiesa. La riflessione di Wolfhart Pannenberg (S. Noceti). La chiesa come sacramento? Sacramentalità e rappresentanza simbolico-reale della chiesa secondo Eberhard Jüngel (A.M. Fortuna). II. INTERPRETARE IL PRESENTE. FORME ECCLESIALI. Lo Spirito e la Parola. Interpretare la Scrittura nella chiesa (P.G. Paolini). Creatura Verbi: possibilità e limiti di una nozione ecclesiologica (A. Maffeis). Sul luogo ecclesiale della conoscenza di Dio Trinità (P. Coda). La missione della Catholica come «kènosi» e «splendore» dello Spirito (B. Forte). La nozione teologica di «missione». Contributo per una valutazione critica (G. Colzani). La spiritualità diocesana è spiritualità di comunione. E viceversa? (A. Staglianò). Annotazioni sul cristianesimo: il gravame di un termine (G. Ruggieri). La teologia del prete in un mondo che cambia (F.G. Brambilla). Questione chiusa e questioni aperte sul sacerdozio ministeriale (C. Militello). CONFLUENZE DI ORIZZONTI. La filosofia della religione oggi tra indifferenza religiosa e fondamentalismo (A. Fabris). Etica ed ecclesiologia. Una nota in prospettiva ecumenica (S. Morandini). Annuncio cristiano - teologia morale - chiesa (E. Chiavacci). La teologia morale al concilio: un rinnovamento «anacronistico»? (B. Petrà). La diplomazia pontificia: il senso di un servizio ecclesiale (C. Fabris). Il pensiero escatologico di Hans Urs von Balthasar (G. Frosini). Esperienza estetica e teologia: la dimensione veritativa dell'arte (G. Bof). Per una teologia critica dell'esperienza estetica (A. Rizzi). L'opera incompleta. Rito, arte e teologia (T. Verdon). Teologia sistematica, domani (L. Sartori). Bibliografia di Severino Dianich. Tabula gratulatoria.
Note sui curatori
SERENA NOCETI è docente di teologia sistematica presso l'Istituto superiore di scienze religiose di Firenze e la Facoltà teologica dell'Italia centrale. È vicepresidente dell'Associazione Teologica Italiana. Ha pubblicato con Severino Dianich, di cui è stata assistente, Trattato sulla Chiesa.
GIANNI CIOLI è docente di teologia morale delle virtù presso la Facoltà teologica dell'Italia centrale, all'interno della quale ha diretto il primo Master in teologia e architettura di chiese. È direttore della rivista Vivens homo.
GIACOMO CANOBBIO, laureatosi in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana nel 1977, è docente di teologia sistematica presso la Facoltà teologica dell'Italia settentrionale, sede di Milano, e presso lo Studio teologico Paolo VI del Seminario di Brescia. Dal 1995 al 2003 è stato presidente dell'Associazione Teologica Italiana.
Sensibile al rinnovamente in senso trinitario e pneumatologico dell'ecclesiologia, questo libro presenta la cattolicità come pienezza divina offerta dallo Spirito Santo alla totalità dell'umanità.