"Un giorno chiesi a Mario Luzi se potevamo continuare un dialogo che a me sembrava mai interrotto. Dissi che mi interessava conoscere il punto di vista del poeta sul destino di un pianeta spaccato in due dall'abisso che separa il mondo dell'opulenza e dello spreco dall'universo dei dannati...". Così Renzo Cassigoli ricorda la genesi di questo libro che, partendo dalla tragedia dell'11 settembre, e quindi da Le nuove paure, inevitabilmente si allarga a temi più ampi: il fondamentalismo religioso e le colpe dell'Occidente, la separazione tra cultura e politica, la funzione della scienza.
Una guida per realizzare anche in città un piccolo angolo di campagna. Accanto ai classici da balcone e terrazzo, come gerani e rose, una vasta gamma di proposte per creare angoli fioriti e profumati o lussureggianti quinte verdi con erbe aromatiche, verdure e piante da frutto. La guida fornisce consigli per ottenere i risultati migliori, dalla scelta delle varietà alle modalità di impianto, semina e irrigazione, dalla racolta a eventuali accostamenti in grado di soddisfare vista, olfatto e palato.
Guidando il lettore in un viaggio che a partire dall'arte preistorica ripercorre le grandi civiltà egizia, fenicia, greca, indiana e araba, Bruno G. Bara ricostruisce e documenta l'invenzione della scrittura attraverso un'ampia scelta iconografica. L'idea di fondo della comunicazione come costruzione comune di significato permette all'autore di sviluppare una teoria della scrittura come comunicazione "situata" e "permanente", cioè trasmissibile con l'ausilio di elementi esterni offerti dall'ambiente: dalle pietre agli odierni supporti elettronici.
Negli ultimi otto anni della sua vita Montanelli si incontrò spesso con la giornalista Tiziana Abate, prima sua collaboratrice al "Giornale" e, quindi, alla "Voce". Dalle loro lunghe conversazioni è nato questo libro di testimonianze. Il grande giornalista racconta la sua vocazione e le sue avventure: dalla giovanile adesione al fascismo alla Resistenza, alla condanna a morte e alla fuga da San Vittore; dalla rivolta di Budapest del 1956 agli anni Novanta in Italia. Soltanto di una cosa non ha voluto parlare: della sua vita privata. Quella apparteneva soltanto a lui e l'ha sempre difesa con un'intransigente discrezione.
Secondo la dottrina americana del "politically correct" (mai apertamente enunciata ma ferocemente applicata) tutto deve essere "politicamente corretto": dai comportamenti sessuali ai gusti letterari, al modo di parlare, di vestirsi, di scrivere. Esisterebbe dunque un modo "giusto" di fare le cose. Secondo l'autore il pungolo segreto del "politicamente corretto" è l'insofferenza nei confronti di tutto ciò che ha una qualità, e per questo motivo stesso si distingue, operando una discriminazione verso tutto il circostante.
Dalla "rivoluzione italiana" secondo Manzoni e Gioberti alla guerra di Spagna, dall'antiamericanismo alle crociate come falso storico, da un ritratto di Giovanni Agnelli a un ricordo di Luigi Barzini jr., da Evita Perón a De Gasperi, dalla Commissione stragi al futuro del libro... Un libro che ripercorre pagine note e meno note della nostra storia recente.
Nato a Varsavia nel 1891, Mandel'stam si trasferì a Pietroburgo, dove negli anni Dieci fu una delle figure più in vista nell'ambiente letterario. Arrestato nel 1834 e deportato nel 1938, morì in un campo di concentramento presso Vladivostok. In questo volume sono raccolte sue riflessioni sulla poesia, ritratti di poeti contemporanei, analisi delle Cantiche dantesche.
Questa piccola divagazione ci offre un percorso non accademico né intellettualistico tra le pagine dei libri, alla scoperta degli elementi che amplificano il piacere della lettura. È dedicata a chi ama leggere ma non ha ancora avuto l'occasione di riflettere sul modo in cui lo fa, non diversamente da un appassionato di cucina cui nessuno ha ancora svelato alcuni trucchi che gli permetterebbero di ottenere risultati migliori: come scegliere gli ingredienti, quali verdure e in che stagione, i sapori più definiti, i tempi di cottura, gli accostamenti. Sottolineando le analogie tra piacere amoroso e piacere della lettura, Camilla Baresani suggerisce e perlustra esempi narrativi capaci di esaudire molti dei capricci, delle necessità frustrate e delle fantasie di chi ama leggere: i viaggi, la sensualità, la trasgressione, l'indugio, la vita sociale la soddisfazione del gusto.
Quante volte a tutti noi capita di vivere coincidenze assolutamente inspiegabili: di sognare qualcosa che poi si avvera, di pensare a qualcuno ormai dimenticato che poi si incontra, di avere l'impressione di essere già stati in un posto... Secondo l'autore queste coincidenze mettono in luce come spesso gli eventi esterni riflettano in modo esatto eventi e stati d'animo interiori e ci facciano apparire le nostre vite come storie di cui noi siamo i personaggi.
Questo libro affronta un tema caro al pensiero femminista, quello della riflessione intorno alle implicazioni etiche, politiche e umane della condizione postmoderna. Dopo un periodo, negli anni Ottanta, durante il quale il femminismo ha percorso altre vie di riflessione, una parte consistente del pensiero femminista odierno è tornato a interrogarsi sul rapporto tra donne e uomini, su ciò che li separa e li unisce, sulla loro accidentata convivenza. L'obiettivo di fondo di questo libro è rivendicare il significato politico della specificità sessuale, al di là delle sue definizioni storiche e culturali, e la dimensione corporea della soggettività come presupposto irrinunciabile per un materialismo radicale.
È Clio, la "Musa del Tempo", a scandire con il suo metronomo il ritmo dei saggi qui raccolti. Lo sguardo di Brodskij si posa distaccato, ironico, sidereo tanto sulla fenomenologia di un occasionale presente quanto su medaglioni di un passato, prossimo o remoto, in cui l'oggi si rispecchia sotto una inedita luce. Ma siano i viaggi o la noia, la creatività o l'esilio, il tradimento o il senso della poesia, il piacere della lettura o l'essenza del male i temi affrontati resta, sotteso a tutto, il senso ineluttabile del tempo che polverizza ogni istante vissuto.
«Le idee non servono più. Sono ritenute d'intralcio al potere e al piacere, agli ascolti, al mercato e alla vita. Di loro sopravvivono solo i gusci vuoti o i loro idoli e al loro posto trionfa la retorica, il puro vitalismo, il culto del denaro o resistono i vecchi residui dell'ideologia e dell'utopia». Dall'autore della Cultura della destra, un viaggio impietoso tra gli intellettuali e il potere, i mass media e l'Occidente, animato da una convinzione: nessuna civiltà può sopravvivere alla fine delle idee. (Dalla copertina)