Nonostante "il mare abbia inghiottito buona parte della civiltà antica", Canfora riesce a mettere insieme mirabilmente i frammenti del mondo greco, rendendoli familiari e comprensibili. Luciano Canfora insegna Filologia classica all'Università di Bari.
A metà del Cinquecento, gli uomini di Francisco Pizarro si trovarono di fronte a una società complessa e ben organizzata, che sottomisero e distrussero in breve tempo. Di questa fiorente civiltà il volume offre un affascinante ritratto in cui - accanto alla storia inca, dalla nascita dell'impero all'assoggettamento - si ricostruiscono le vicende delle diverse dinastie succedutesi al potere, le credenze e i riti religiosi, come pure l'ordinamento sociale dei "figli del Sole".
Storia e cultura di una civiltà antichissima, che intrecciò religione e scienza e influenzò profondamente l'America centrale, per scomparire all'improvviso sotto i colpi dei "conquistadores".
Dopo una panoramica storico culturale sulla civiltà egizia e sulle vicende che ne hanno contrassegnato le diverse epoche dal 10.000 a.C., l'autrice tratta delle credenze religiose degli antichi egizi, ne enumera le varie divinità, con caratteristiche ed attributi di ognuna, e ne descrive i diversi culti. Espone infine le qualità proprie del sacerdote-mago e i riti magici che venivano eseguiti per le più svariate esigenze e finalità. Spiega il simbolismo e lo scopo degli amuleti e riporta le formule rituali da recitare nelle operazioni magiche.
Per un greco dell'antichità, cosa significa essere se stesso di fronte agli altri? Perché negli occhi dell'essere amato è la propria immagine che l'amante vede riflessa in uno specchio? Come è possibile scoprire la propria identità senza perdersi nel desiderio dell'altro? E come mai si ritrova lo stesso corpo a corpo nella guerra come nel sesso? Vernant conduce il lettore tra i duelli sotto le mura di Troia, con Ulisse sedotto da Calipso, tra i giovani spartiati educati a frustrate e fra perplessi ateniesi che cominciano a gustare il gusto proibito della filosofia. Sospeso tra le Parche e la gloria dell'eroe, tra Eros e annientamento, l'uomo greco scopre le premesse dell'individualismo moderno.
Nell'antica Grecia, i cosiddetti "riti" di passaggio celebravano appunto il passaggio di un individuo da un gruppo sociale a un altro. Questo volume si occupa del rito legato ad Artemide Brauronia, in quanto nell'Artemison di Brauron, in Attica, si svolgeva il cerimoniale delle "giovani orse", durante il quale le fanciulle mimavano le movenze di un'orsa per celebrare il passaggio dallo stato di ferinità/verginità, presieduto da Artemide, a quello dell'amore/matrimonio, presieduto da Afrodite. Attraverso un'analisi accurata che esplora il mito, la letteratura e soprattutto i complessi costumi sociali della Grecia classica, l'autore apre lo scrigno di uno dei più misteriosi, ma affascinanti, riti di passaggio di cui sia giunta notizia.