Questa Via crucis si rivolge a tutti, perché, davanti alla sofferenza e alle prove della vita, tutti si pongono delle domande e tutti ricercano delle risposte che possano rasserenare il cuore, delle luci di speranza per guardare al futuro con più ottimismo. La finalità di questo testo, quindi, è di stimolare delle domande e far nascere nel lettore risposte che lo confermino nella fede in Gesù Cristo, morto e risorto per la salvezza dell'umanità. Ogni stazione della Via crucis fa scaturire dal cuore un "perché" stupito, indignato, ma non rassegnato, che chiede una risposta per ciò che contempla.
Se diciamo semplicemente passo dopo passo, il nostro pensiero corre subito a chi cammina lentamente o speditamente. Se parliamo, invece, di passi in salita, il nostro pensiero va a chi con gli scarponi procede sui sentieri di montagna e con fatica raggiunge la meta. La salita di Gesù al Calvario non è assimilabile né al cammino in pianura, né a quello dello scalatore, esperto o amatoriale che sia. La salita di Gesù è un impegno di cui Lui si è caricato per ciascuno di noi. Un protagonista umiliato e nello stesso tempo impegnato a salvare tutti costruendo una comunità di pace e un mondo di fratelli e sorelle che in prima persona, sebbene con i loro limiti, sono invitati a realizzare qualcosa di "indispensabile" per l'umanità: la PACE. Vogliamo anche noi percorrere con il Cristo la via del Calvario con l'aiuto di veri testimoni della pace. Uomini e donne che hanno creduto che la guerra non solo è un'avventura senza ritorno, ma soprattutto è una tragedia che provoca solo fame e distruzione. Vogliamo credere che questa via crucis non sia un percorso devozionale, ma una vera pro-vocazione. Gesù non è salito invano oltre duemila anni fa. È salito per costruire un mondo di pace che oggi chiede a ciascuno di noi di concretizzare diventando costruttori di una società di fratelli e sorelle che si amano piuttosto che continuare a distruggersi. Buon cammino
La Sindone, conservata nel Duomo di Torino, è stata sottoposta a innumerevoli studi scientifici e storici che ne hanno confermato l'autenticità. Un raffronto fra quanto riscontrato nel venerato lenzuolo e ciò che è raccontato dai quattro Vangeli porta a una riflessione sull'importanza di far conoscere la preziosa reliquia come documento della Passione di Cristo. È dunque opportuna una nuova Via Crucis, ispirata alla Sindone. Il testo di meditazione delle quindici Stazioni propone una riflessione spirituale di grande attualità ed è corredato dalle suggestive immagini originali realizzate da noti iconografi. Prefazione del card. Enrico Feroci.
La preghiera della Via Crucis ci aiuta a fare nostri i sentimenti del Signore Gesù per poterci conformare a Lui.
Questa antica pratica di preghiera e pietà popolare, è una contemplazione sempre attuale della Passione redentrice di Cristo.
Questo libretto propone una classica Via Crucis, ricca di spunti di riflessione, con una meditazione sull'icona della Crocifissione di Dionisij, e una preghiera a Gesù crocifisso.
Adatta a tutti, con la possibilità di scegliere fra canti, letture e preghiere.
Mons. Vincenzo Bertolone ci offre la vita di questo moderno martire, il Beato Rosario Livatino, suddivisa nelle quattordici stazioni della Via Crucis, donando così alle comunità la possibilità di conoscere, in forma orante, la sua testimonianza cristiana. Le originali stazioni della Via Crucis, opera di Susana Polac, ci aiutano, nella loro essenziale espressività a interiorizzare la vicenda del giovane magistrato agrigentino. Rappresentano i frammenti di un itinerario che non solo scuote le coscienze, ma invita a farsi carico di un impegno concreto: riconoscerci come cristiani capaci di seguire Cristo lungo la strada della vita quotidiana.
Dal Golgota, dove fu crocifisso, Gesù lanciò forse il suo ultimo sguardo "terreno" non solo sulla Città Santa, ma su tutta l'umanità dolente che guardava senza ancora capire. La presente Via Crucis e le meditazioni che seguono nascono proprio percorrendo il selciato che conduceva al luogo del Cranio: la "Via Dolorosa", come tradizionalmente è identificata, nella quale Cristo abbraccia la croce per noi. È con l'auspicio che possano partecipare del clima spirituale in cui il Santo Sepolcro e Gerusalemme tutta sono immersi, che Massimo Tellan dona pagine ispirate e sentite ai suoi lettori, per vivere la Via Crucis non solo come momento di preghiera, ma anche come occasione per fare memoria del dono inesauribile che, lungo quella via dolorosa, si preparava per noi. Un cammino, quello proposto dall'autore, arricchito ulteriormente dai brani degli inni che si cantano ogni pomeriggio con la processione francescana nella Basilica del Santo Sepolcro, qui riportata e adattata per l'oggi. Dal selciato di Gerusalemme, seguendo le orme del Maestro, possiamo imparare a percorrere le tante strade del mondo cui siamo chiamati, le nostre vie dolorose che non comprendiamo; davanti agli occhi però avremo sempre una risposta, mite e potente, che si offre di consolare le nostre paure e i nostri dolori: è Gesù che, anche quando su di noi grava la croce, insegna al cuore come restare in alto, all'anima come volare libera.
In questa Via Crucis, secondo lo schema tradizionale, le meditazioni sono ispirate alla Lettera enciclica "Spe salvi" di Benedetto XVI. Il 2024, anno di preghiera in preparazione al Giubileo del 2025, ha come tema centrale la speranza: questo sussidio è pensato per offrire un prezioso sostegno ai pellegrini e a tutto il popolo di Dio nel cammino di preparazione spirituale all'anno giubilare.
Una via crucis che nasce dall'esperienza vissuta davanti alla sofferenza umana e alla morte di persone amate, lasciandosi interpellare, attraverso la meditazione della Passione di Gesù, sul senso del dolore umano e cercando nella fede la luce che può diradarne la fosca caligine che altrimenti attanaglia il cuore. Don Massimo Tellan, partendo dai brani evangelici che scandiscono le tappe tradizionali del cammino della croce, ci conduce in una meditazione personale e comunitaria in cui il nostro dolore si misura con quello di Cristo: ogni stazione ha una riflessione e una preghiera che rendono vivo nell'oggi il percorso che va dall'agonia nel Getsemani al sepolcro, con un'apertura finale, molto poetica, sulla resurrezione di Cristo e nostra.
Bellissima Via Crucis con i testi del Card. Angelo Comastri. Sotto lo sguardo di
Maria, meditiamo la passione del Signore – Quaresima 2019. Elegante versione grafica,
testi grandi e leggibili. Bellissime immagini..
Per prepararsi al meglio alla Pasqua di Cristo, questo libro è davvero prezioso!
Brevi meditazioni per le stazioni della Via Crucis. L'autore invita i battezzati a ripercorrere insieme a lui l'erta del Calvario, mediante un sapiente susseguirsi di elementi, a cominciare dalla Parola di Dio, in vista del conseguimento dei frutti spirituali che da tale percorso derivano.
I cristiani nei secoli hanno conservato memoria viva delle parole e degli avvenimenti degli ultimi giorni di Gesù, rivivendoli prima in pellegrinaggi ai luoghi santi, poi nel rito della Via Crucis. Questa Via Crucis si snoda tra tradizione e novità. La tradizione la si trova nella presenza delle 14 stazioni, ancora oggi preferita alle riduzioni o agli adattamenti. Ma anche nella scelta dei testi della Sacra Scrittura. La novità la si riscontra nelle riflessioni e nelle meditazioni, tratte da testi importanti della letteratura cristiana. Santi e autori descrivono con grande sensibilità e realismo la loro partecipazione alle sofferenze di Cristo nella sua Passione. Particolarmente adatta per la celebrazione in parrocchia. Riflessioni, meditazioni e dialoghi favoriscono una partecipazione intensa al momento più alto vissuto dal Figlio di Dio per nostro amore.
In questa Via crucis secondo lo schema tradizionale le "meditazioni" sono affidate a testi tratti dal Nuovo Testamento che hanno per tema il cammino, il camminare insieme.