L'autore presenta in questo libro una galleria di biografie di santi, beati e venerabili raggruppandoli per segni zodiacali ed evidenziandone le similitudini e le caratteristiche fondamentali: l'intellettualità, la concretezza, la razionalità, l'intuizione, l'emotività. Non si parla di oroscopi divinatori, ma di affinità caratteriali, positive e negative, ben indicate per ogni segno zodiacale in cui è possibile in qualche modo specchiarsi e riconoscersi. Gli antichi e la mitologia da loro elaborata, nonché gli astrologi successivi, hanno cercato di attribuire alle costellazioni "presenti" al momento della nascita di ogni essere umano l'indole naturale e le sue qualità caratteristiche. Lino Piano guarda al cielo, ma per accompagnarci in una Via Lattea "stellare" di uomini e donne che, con i piedi ben piantati pe terra, hanno alzato il loro sguardo alla ricerca dell'Assoluto.
Nel passato la missione voleva dire portare il Vangelo ai pagani. Ma l'Abissinia era terra cristiana fin dal IV secolo come Roma. San Giustino de Jacobis comprese che prima d'insegnare doveva imparare. Invece che imporre il rito latino, si fece insegnare a pregare nel rito gee'z. È venerato come il Padre di quelle genti. La sua missione fu, come il volo della fenice, un ritorno alle sorgenti perenni del Cristianesimo.
Il breve profilo biografico di S. Vincenzo ripercorre le tappe di una vita fuori dal comune facendone emergere elementi significativi e indicativi anche per il nostro cammino. L’esperienza umana e spirituale in S. Vincenzo si intrecciano insieme e si sviluppano a partire dagli avvenimenti, luogo di manifestazione di Dio. Nell’incontro con i poveri S. Vincenzo scopre la sua via. Reinventa uno stile di esistenza nell’eser­cizio della carità. Propone un modo cristiano di vivere che fa della carità la propria missione. Nella seconda parte dello studio l’autore si ferma sulla sorgente principale dell’azione di S. Vincenzo: l’eucaristia. Descrivendo la sua vita eucaristica veniamo accompagnati a scoprire la ricchezza della sua vita interiore e la ragione della fecondità delle sue realizzazioni.
Jean-Pierre Renouard Missionario del­la Provincia di Francia della Congregazione della Missione, è stato a lungo formatore nei seminari e animatore dei diversi gruppi laicali che fanno riferimento al carisma vincenziano. Ha svolto una intensa attività di predicazione di esercizi spirituali a preti, suore e laici. Per diversi anni è stato direttore del Centro Vincenziano del Berceau-de-Saint-Vincent-de-Paul nelle Lande, vicino a Dax, luogo natale di S. Vincenzo. Grande conoscitore della sua spiritualità si è dedicato a lavori di ricerca e di diffusione del suo pensiero. La sua bibliografia presenta titoli su quasi tutti gli aspetti del carisma vincenziano sulle varie riviste francesi e internazionali dei vari rami della Famiglia Vincenziana. In italiano è disponibile il suo saggio di più ampio respiro San Vincenzo de Paoli maestro di sapienza. Iniziazione allo spirito vincenziano, CLV-Edizioni Vincenziane, Roma 2012 (edizione originale francese del 2010).
Saggio sulla relazione tra l’alimentazione quaresimale del santo calabrese san Francesco da Paola e il suo rapporto armonioso con la natura. San Francesco da Paola, meno conosciuto di Francesco d’Assisi, ha manifestato una notevole sensibilità ecologica: eremita calabrese del XV secolo, taumaturgo, riformatore della Chiesa, paciere tra le nazioni europee del tempo, fondatore di un ordine religioso ancora esistente: l’Ordine dei Minimi. Questo libretto presenta e attualizza in modo semplice e divulgativo il rapporto con la natura di questo straordinario eremita: la sua vita nelle grotte e nei boschi, la sua conoscenza delle erbe, il suo rapporto con il mare, la relazione tra la sua alimentazione di strettissimo magro – oggi diremmo “vegana” – e la sua mitezza con gli animali. Anche san Francesco da Paola, come i più grandi mistici, è arrivato all’amore universale verso tutte le creature.
Daniele DE ROSA è nato nel 1980 ad Arzignano (Vicenza). È presbitero della diocesi di Vicenza dal 2008. Ha conseguito il baccellierato in teologia presentando l’estetica teologica di H.U. von Balthasar. Dal 2017 è parroco dell’unità pastorale di Roncà. Ha al suo attivo le pubblicazioni: Chesterton. La sostanza della fede (2017), San Francesco di Paola. Il profeta dell’essenziale (2015), San Francesco di Paola. Mistico e riformatore del suo tempo (2013).
Il segreto di Maria Maddalena è l'aver sempre voluto amare. Non ha mai desiderato altro. Non ha mai cercato di fare altro. Ella è divenuta una specialista, una professionista dell'amore. Ha compreso che amare non è un affare di ordine sentimentale, quella cosa mielosa e ingombrante, ma che riguarda la volontà, quella di essere per l'altro. Un dono.
“La santità è il volto più bello della Chiesa”, così scrive Papa Francesco nella Gaudete et exsultate, che ci invita a riscoprire la chiamata alla santità, guardando a Colui che è Santo. La santità non può che essere una irradiazione della stessa santità di Dio, un riflesso della sua bellezza infinita. E chi si lascia raggiungere da questa luce d’amore ne esce trasfi-gurato. I Santi sono la manifestazione più evidente dell’amore folle di Dio, che ancora oggi vuole parla-re all’umanità ferita e smarrita, servendosi sempre di qualcuno e amando sempre tramite qualcuno. In questa ricca tradizione di santità troviamo Santa Ve-ronica Giuliani, la cui vicenda spirituale inizia in un piccolo convento a Città di Castello all’età di 17 an-ni. Una piccola donna chiamata a diventare un gi-gante della fede, una testimone infuocata delle me-raviglie di un Dio che non si accontenta di poco, ma che esige tutto per amore (S.E. C. Lorefice, Vescovo di Palermo).
È noto come all'inizio della modernità stesse tramontando l'ideale del povero come "immagine di Cristo" e che, al suo posto, stesse subentrando la persuasione che fosse un "disturbatore della società". Ma Dio non ha abbandonato i suoi poveri ed ha suscitato alcune figure di intensa vitalità spirituale, che hanno guardato ai poveri come ai loro "signori e padroni". Santa Luisa de Marillac, in profonda connessione di amicizia spirituale con san Vincenzo de' Paoli, ha contribuito a mantenere vivo nella Chiesa il sentimento di fede che Bénigne Bossuet ha chiamato "l'eminente dignità del povero". Questo volumetto intende mostrare che la via della carità da lei inaugurata è inseparabile dalla storia della sua esistenza. Un'esistenza toccata dal dolore, quello intimo di difficile esplorazione, che è stato il luogo provvidenziale attraverso cui Dio ha preparato l'umanità di santa Luisa per trasformarla in donna di carità.
Attraverso un testo distante da noi più di cinque secoli, il lettore viene condotto a rivivere la straordinaria esperienza di un gruppo di donne coraggiose, di nobili origini, desiderose di vivere radicalmente la loro vocazione di Sorelle Povere di santa Chiara. La figura che spicca all'interno di questo gruppo è quella di santa Caterina da Bologna, cresciuta ed educata nella raffinata corte estense a Ferrara, dove studia musica, pittura, danza, impara a poetare e diventa esperta nell'arte della miniatura. Entrata nel monastero di Ferrara, verrà poi inviata a Bologna per dare vita al nuovo monastero del Corpus Domini, dove ancora oggi è custodito il suo corpo. La sua discepola Illuminata Bembo, di nobile famiglia veneziana, pochi anni dopo la morte, racconterà la vita della Santa che qui viene pubblicata in una nuova versione.
La storia vera di una schiava raccontata in prima persona. Nel villaggio africano di Bakhita bambina Sudan, 1869 irrompono improvvisamente i negrieri arabi che la rapiscono e riducono in schiavitù. Negli anni successivi passa attraverso quattro padroni, l’ultimo dei quali è un italiano che la porta con sé in Italia (1885). Nel 1889 viene dichiarata legalmente libera dopo un incredibile arbitrato pubblico in presenza del vescovo di Genova e nel 1893 diviene suora canossiana. Muore a Schio il 1947; nel 1992 è proclamata beata e santa nel 2000. Il libro è il racconto di questi anni, accompagnato da ulteriori episodi relativi a Bakhita e da una raccolta di suoi pensieri. Il libro è infine completato da un breve studio sulla schiavitù di ieri e di oggi.
L'autore
Giuseppina Bakhita nacque nel 1869 a Olgossa, nel Darfur, Sudan. Ancora fanciulla, fu rapita e fatta schiava e venduta più volte. Nel 1895 arrivò in Italia e abitò a Mirano (Venezia). Nel 1890 ricevette il battesimo e nel 1893 entrò nel noviziato delle Suore Canossiane, dove fece la sua professione semplice tre anni più tardi. Nel 1927 emise la professione perpetua.Visse nella casa di Schio dove ricoprì diversi incarichi. Morì il giorno nel 1947. Fu proclamata santa il 1° ottobre 2000.
Nuova edizione aggiornata degli Scritti Spirituali a cura della Provincia Italiana Missionari Monfortani.
La vicenda di Maria Maddalena ci è stata tramandata in maniera confusa, spesso ingannevole, a causa della sovrapposizione delle molteplici figure femminili che popolano le pagine del testo biblico e che la donna di Magdala ha catalizzato su di sé. Dopo quasi duemila anni viene ancora considerata dai più come la prostituta pentita che lava e asciuga i piedi di Gesù con le proprie lacrime e i propri capelli. Ma non è così. In epoca contemporanea l'interpretazione della Maddalena come la sposa segreta di Gesù Cristo ha avuto molta fortuna, ma Maria Maddalena è molto più di questo, basti pensare a come lo stesso papa Francesco le abbia attribuito il titolo di "apostola degli apostoli". In questo libro Natale Benazzi scioglie gli equivoci, i nodi di una trama confusa e ingarbugliata, smascherando i falsi storici e restituendo, invece, un'immagine inedita della donna che fu la prima a incontrare Gesù risorto.
Il volume raccoglie documenti inerenti alla persona di San Vincenzo, alla Congregazione della Missione, alle fondazioni delle confraternite della Carità e ai loro regolamenti, alla Compagnia delle Figlie della Carità e alle Dame di Carità. Non solo i documenti contenuti nel vol. XIII dell'edizione francese di Coste, ma anche molti altri venuti alla luce negli ultimi cento anni.