Un libro denso e scorrevole ci apre la porta dell'intimità con i cuori di Gesù e di Maria. Scorrendo i vari capitoli possiamo scoprire che cos'è l'oblazione, cioè l'unione a Cristo che si offre al Padre; vivere questa scuola di spiritualità grazie a un ricco apparato di preghiere; infine, conoscere e invocare la straordinaria figura della beata Maria di Gesù Deluil Martiny (1841-1884). Un continuo palpito di amore e di adorazione alla Trinità: è l'opera che il Signore chiede alla Beata. Questa colta francese, dall'intelligenza vivace e dalla profonda vita interiore, viene definita «la Teresa del nostro secolo». Maria di Gesù sarà la fondatrice delle Figlie del Sacro Cuore, ma i primi passi avvengono nel segreto della sua anima in cui il Signore fissa il proprio altare. Egli vuole trasformare il cuore di tutti i fedeli in un altare dove egli si offre continuamente per noi e per i fratelli. Non è un invito limitato alle suore o agli oblati e non richiede gesti eclatanti, ma solo la disponibilità a lasciarsi guidare da Maria: ci insegnerà lei ad adorare e a unirci al sacrificio di Gesù per trasformare ogni gesto quotidiano in una missione per la salvezza del mondo.
Il viaggio più importante nella vita è il viaggio che ci porta dentro di noi, nella profondità del nostro essere. È un viaggio che siamo tutti invitati ad intraprendere. Oltre le parole e le immagini, ci porta dentro il silenzio. Il silenzio calma la nostra mente irrequieta e, nel silenzio, entriamo in un mondo nuovo. Ritorniamo ai nostri cuori. Qui troviamo noi stessi. Scopriamo un modo antico di trovare Dio che si è quasi perso del tutto. Lentamente, ci accorgiamo che siamo in unione con la sorgente della vita e l'amore stesso. La nostra vita cambia. Il nostro scopo ora è di portare l'amore di Dio agli altri nella vita di ogni giorno.
BENIGNUS O'ROURKE, frate agostiniano e membro della Comunità di Clare nel Suffolk, Inghilterra, sta guidando, ormai da più di quarant'anni, centinaia di uomini e donne, gente di ogni fede e di nessuna, sulla via della preghiera silenziosa.
Il presente libro riflette sull'atto del dipingere nel Medioevo. L'autore tenta di dimostrare che nel Medioevo il dipingere equivale all'atto della preghiera. Tale riflessione ha quale oggetto di studio uno dei manoscritti che contengono il trattato "I nove modi di preghiera" di san Domenico con le relative illustrazioni, conservato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. Questo studio dimostra che il testo de "I nove modi di preghiera" e i relativi dipinti sono stati concepiti come un vero trattato sulla celebrazione eucaristica e la relativa teologia sacramentale, che mostra una incarnazione, mediante immagini, dell'eucaristia. Questo particolare modo di incarnazione permette anche di intavolare un articolato discorso sull'equivalenza tra il dipingere e il pregare, discorso che arricchisce la conoscenza dell'antropologia della preghiera cristiana.
Una riflessione inedita sulla preghiera che Gesù ha donato ai suoi discepoli.
Abbiamo un Padre che non ritirerà mai da noi il suo amore, non verrà mai meno la sua alleanza di pace con noi (cfr. Is 54,10)… Allora nelle suppliche del “Padre nostro” continuiamo ad imbatterci in questo Padre/Papà che ci dà la certezza di accogliere ogni nostra richiesta e di esaudirla per il nostro bene, come e quando vuole Lui. La fiducia e la confidenza verso il Padre va dunque anteposta ad ogni altra richiesta. Questo è il filo d’oro che accomuna tutte le esperienze che padre Gianni ha raccolto e propone alla nostra meditazione. Ancora una volta l’autore ci fa dono di queste agili e gustose pagine che attualizzano e commentano con la concretezza della vita la preghiera dei figli di Dio (Arcivescovo Fabio Dal Cin, Delegato Pontificio di Loreto).
Note sull'autore
P. Gianni Fanzolato è un sacerdote Missionario di San Carlo Borromeo, Scalabriniani per i migranti. Dei suoi 41 anni di sacerdozio, otto li ha trascorsi in Italia come vicerettore del seminario e animatore vocazionale, quindici come missionario in America Latina (Argentina, Cile, Guatemala e Messico) ed è stato il primo parroco della Parrocchia personale dei Latinoamericani a Roma. Attualmente vive a Loreto ed è padre spirituale della casa di accoglienza scalabriniana, cappellano dell’ospedale “Abitare il tempo” e della casa per anziani “Oasi Ave Maria”, e membro dell’equipe “Centro Ascolto” della Basilica. Ha scritto diversi libri di carattere religioso e di poesie.
Raccolta di preghiere a San Gabriele Arcangelo.
I bambini nel grembo materno, in caso di aborto, si "accorgono" che stanno per morire? Possono offrirsi volontariamente a Dio, unendo il loro sacrificio a quello di Cristo? Ecco la sconvolgente e meravigliosa "intuizione" di un giovane sacerdote: la morte prematura di questi piccoli, il loro martirio, è un'offerta al Padre per la riparazione dei peccati e per la conversione dei poveri peccatori, a iniziare dai loro genitori, con i quali hanno un legame certamente unico. Questi bambini hanno una spiritualità straordinaria! È quanto il sacerdote ha sperimentato invocandoli con la preghiera e il sacrificio eucaristico...
«La preghiera è una pratica umana comune, ubiqua e ricorrente. È l’umano protendersi verso il Santo Mistero e la Santa Ultimità, un riconoscimento che gli esseri umani e le loro comunità sono penultimi e si pongono in dialogo con Colui che, benché appena accessibile, viene comunque invocato».
Walter Brueggemann
In tutta la Bibbia si trovano toccanti esempi ed episodi di preghiera. In questo suggestivo volume, il noto studioso Walter Brueggemann legge e illustra con competenza e profondità dodici preghiere dell’Antico Testamento legate ad Abramo, Mosè, Anna, Davide, Salomone, Giona, Geremia, Ezechia, Esdra, Neemia, Daniele e Giobbe. Aprendosi al testo biblico – che grida gioia e dolore, svela le profondità dell’esperienza umana oltre che l’amorevolezza di un Dio misericordioso che sempre ascolta – Brueggemann mostra come questi dodici antichi testi di preghiera possano rendere viva nel presente l’antica pratica umana del pregare.
Commento al Padre nostro nato dalla condivisione con i carcerati della Casa di reclusione «San Michele» (Alessandria).
Da un lato ci sono la velocità e la leggerezza del "tutto e subito", dall'altro la pazienza e la fatica dell'attesa. Il tempo di Avvento è così, un cammino di ricerca e indugio che si snoda per settimane prima di approdare alla gioia piena. Come sempre accade, Natale significa arrivare a un grande traguardo, alla fine dell'anno e, come spesso succede, ciò ci coglie di sorpresa. Quindi... Time out! Il libricino che hai tra le mani ti invita proprio a prenderti una pausa: per un attimo, ogni giorno di questo Avvento, ferma la giostra e comincia a leggere, pensare, ascoltare e crescere! Poche pagine per guardarsi intorno, scavarsi dentro... e soprattutto cercare quel Bambino che verrà alla luce il 25 dicembre. Pagine che accompagneranno te e i giovanissimi di tutta la diocesi non solo con preghiere, commenti al Vangelo, storie di vita e di attualità, ma anche con un racconto toccante, creato appositamente per voi da uno scrittore capace di parlare ai più giovani (leggine un po' ogni settimana, capovolgendo il libretto). Time out, allora! Ma non dimenticarti che, dopo una pausa, si possono trovare l'energia e il coraggio di ripartire alla grande!
Un antico insegnamento dei padri risuona dal iv secolo: "Fuge, tace, quiesce" (fuggi, resta in silenzio, rimani in pace). Può ancora essere un invito per noi oggi, in questa società veloce in cui tanto rumore e svariati stimoli ci distraggono? La scelta di pubblicare questo classico di un appassionato conoscitore della spiritualità orientale è un tentativo di proporre anche agli uomini e alle donne di oggi una strada per rispondere al desiderio profondo di trovare un senso per la propria vita, in una relazione autentica con Dio. Solitudine, silenzio e preghiera: la ricerca di luoghi, momenti e modalità per vivere in un intenso e costante rapporto con il Signore della vita può guidarci a trovare nella quiete l'unificazione interiore anche in mezzo alle preoccupazioni e alle fatiche di ogni giorno.