Il sogno di Dio è quello di tenerci sempre per mano. Il tempo dell'avvento ci aiuta a vedere la mano di Dio nella nostra vita.
Le più belle poesie sul Presepe e il Natale, per riflettere sul vero cuore del cristianesimo.
«La neve! ecco una stalla! Avrà posto per due? -
Che freddo! Siamo a sosta Ma quanta neve, quanta!
Un po’ ci scalderanno quell’asino e quel bue...
Maria già trascolora, divinamente affranta...
Il campanile scocca
La Mezzanotte Santa».
Francesco era innamorato dell'umiltà e della povertà di Cristo. Per questo voleva vedere il re del cielo che si fa bambino umile e povero e viene adagiato in una mangiatoia. A Greccio, nel Natale 1223, il suo desiderio divenne realtà.
Ecco una selezione delle ricette per le feste dalla celeberrima "Scienza in cucina" di Pellegrino Artusi nel centenario della morte. Inventore delle "dosi" e autore del ricettario per eccellenza della cucina italiana, Artusi contribuì a creare un'identità nazionale attraverso l"'unificazione" del gusto. Dal cappone ai dolci natalizi propone numerosi menu per trascorrere non solo un Natale gustoso, ma anche pranzi e cene per capodanno e festa della befana. Una proposta tra le tante? Cappelletti in brodo, crostini di fegatini di pollo, cappone con sformato di riso, panforte di Siena e gelato di mandorle tostate.
La lanterna del viandante è una scommessa e un'opportunità per riportare Dio al centro della vita, lasciando che egli attecchisca nel cuore umano come il Verbo nel grembo di Maria. Perché la Parola di Dio mette radice quando incontra un cuore silenzioso e stupito. Per ogni giorno del tempo di Avvento e di Natale viene proposto un brano evangelico, seguito da un breve e incisivo commento e, a completamento, da una citazione d'autore. Una sorta di vademecum immediato, utile per confrontarsi nel decollo quotidiano della vita. Un monito a non farsi trovare addormentati all'arrivo del Signore, a non perdersi di coraggio e pregustare la gioia di arrivare, come i Magi, ad adorare il Dio che nasce per noi.
In questo libro si parla di uno dei più bei canti natalizi di tutti i tempi, Stille Nacht. Sulle note di questo vero e proprio inno alla pace intraprenderemo un viaggio nel tempo e nello spazio, cominciando dalla Vigilia di Natale del 1818, in una chiesetta austriaca, ad Oherndorf. Da qui Stille Nacht si diffonde rapidamente a macchia d'olio, grazie al contributo del noto costruttore di organi Carl Mauracher, che consegnerà lo spartito a due famiglie di cantori, gli Strasser e i Rainer. Mentre i primi si esibiranno in varie città d'Europa, i Rainer sbarcheranno addirittura in America, dove Stille Nacht verrà subito adottato dal popolo americano. E non si fermerà in America, come testimoniano le numerose versioni incontrate in tutto il mondo. Tornando al Natale, oltre ad illustrare uno dei più suggestivi canti della sua colonna sonora, continueremo il nostro viaggio natalizio tra riti e tradizioni antiche e nuove e curiosità, come i Re Magi, Babbo Natale, il presepe, l'albero. Un capitolo è dedicato alla scuola rumena di Corbeni, di cui potete ammirare i dipinti. Il nostro viaggio si conclude a Trento, sede del coro della SAT, di cui potrete ascoltare i suggestivi canti di Natale nel CD allegato. Siete pronti a partire? E allora seguiteci. Stille Nacht, heilige Nacht...
Impegnati come siamo con i preparativi per le feste di Natale, nel tempo dell'Avvento ci riesce difficile trovare la tranquillità. Anselm Grün desidera riportarci al significato originario dell'Avvento. Ce lo presenta come un tempo di attesa e di desiderio, un tempo dominato da toni bassi, un tempo di riflessione e preparazione. I suoi pensieri empatici e meditativi invitano al raccoglimento e alla meditazione. Ci consentono di andare incontro alla festa del Natale con consapevolezza e con una crescente gioia dell'attesa.
Questo volume raccoglie brevi meditazioni in forma di lectio divina per il ciclo liturgico festivo del tempo di Avvento, Natale, Epifania e Battesimo del Signore dell'anno B. Il richiamo ad alcuni testimoni e gli approfondimenti hanno lo scopo di mettere in discussione la nostra fede, il modo con il quale viviamo i valori del Vangelo e facciamo nostro il realismo dell'incarnazione. Completano le meditazioni alcuni suggerimenti per la preghiera dei fedeli e proposte per attualizzare il Vangelo nella vita di ogni giorno.
Tre insoliti personaggi, Melchiorre, Gaspare e Baldassarre, guidati da una stella, arrivarono a Betlemme per onorare una nascita miracolosa, e a quel bambino nato in una stalla offrirono in dono oro, incenso e mirra. Da questo episodio, così scarno e privo di dettagli, hanno tratto ispirazione scrittori di ogni epoca e letteratura, regalandoci storie originali e fantasiose, ricche di meraviglie e di misteri: dai Vangeli apocrifi a Marco Polo, da Jacopone da Todi a Goethe, da Gabriele d'Annunzio ad Anatole France, e ancora Lope de Vega, William Butler Yeats, Edzard Schaper e Arthur G. Clarke.
Lettera per la visita alle famiglie del Card. Arcivescovo di Milano Angelo Scola
«Un bambino è nato per noi» è una proposta di lavoro per tutti coloro che vorranno offrire nelle loro parrocchie e apostolati un modo diverso di vivere il Natale. Contiene 12 recite natalizie, ovvero «presepi viventi», composizioni drammatiche di piccole dimensioni in cui, generalmente, intervengono dei personaggi biblici o allegorici, da essere rappresentati da bambini e ragazzi nel tempo natalizio.
La recita di Natale è una forma diversa di catechizzare, appunto con la recita teatrale, nel tesoro della fede cristiana racchiuso in ogni mistero della vita di Cristo. In questo modo il bambino impara ad addentrarsi nel mistero di cui forma già parte per la grazia del battesimo. E il presepe vivente è una forma preziosa di insegnare ed aiutare i nostri bambini a pregare e a contemplare «dal di dentro» Gesù e Maria vicini ai loro cuori.
Questo piccolo libro sul Natale è ben distante dai trattati dei grandi maestri sull'incarnazione del Figlio. Assomiglia piuttosto alle decorazioni che adornavano le pagine dei libri sacri in cui si raccontava il mistero della venuta del Figlio di Dio tra noi. L'autore si interessa dapprima al senso che i tempi liturgici dell'Avvento e del Natale potrebbero avere per l'uomo di oggi. Fissa poi lo sguardo sui principali attori dell'avvenimento: il Bambino, contemplato nei tratti misteriosi che gli conferisce il profeta Isaia; la Madre, percepita a partire da ciò che poteva suscitare nel suo cuore un così profondo coinvolgimento nel disegno dell'amore divino "per noi". Ma parlare della nascita umana di Gesù conduce necessariamente a parlare di quell'altra nascita, la nascita "eterna" che sigilla il sacrificio cruciforme del Figlio del Padre e che è la ragion d'essere della prima.