Il sussidio della CEI "Lievito di fraternita", sulla formazione permanente del clero, è stato il filo conduttore dei ritiri mensili per il presbiterio della diocesi nell'anno pastorale 2020-2021. Si è partiti dalla consapevolezza che "per un presbitero la fonte a cui attingere per vivere il proprio ministero e farsi santo è il ministero stesso. Nel suo esercizio egli si forma, a partire da un legame pastorale e insieme sponsale con una chiesa particolare, che ha una sua storia, i suoi Santi, il suo Vescovo, i suoi preti, un suo territorio e una sua realtà sociale. La sventura che mai potrebbe accadere a un prete è quella di trascinarsi in un ministero esercitato in maniera puntuale, ritualmente perfetto e dottrinalmente completo, ma disincarnato sul piano delle relazioni umane" (Lievito di fraternità, cap. 2). Da qui l'importanza di recuperare, scoprendone le tante potenzialità ancora forse inespresse, le radici del ministero, che non sono solo di carattere spirituale ma anche di relazioni: con il Vescovo, con il presbiterio, con i Consacrati, con i fedeli laici. È stato perciò chiesto ad otto persone, ciascuno con le proprie caratteristiche di commentare i vari capitoli del sussidio. In questo lavoro tutto il materiale è messo fraternamente a disposizione dei tanti presbiteri, che vogliono lasciarsi conquistare dalla profezia della fraternità.
Le questioni discusse nel volume trattano delle esperienze più solenni della vita. Tali esperienze alimentano la ricerca umana della verità, della bellezza, della giustizia, della solidarietà e dello sviluppo individuale e ci mettono a confronto con il grande Mistero che giace sempre oltre le cose e ispira ulteriori domande, ulteriore dedizione, ulteriori ricerche. La religione è una domanda di verità, soprattutto in relazione all'autenticità dell'esistenza umana: nasce dalla ricerca di risposte alle domande da affrontare per non rendere l'esperienza di fede una fuga dal gravoso compito di vivere nel mondo contemporaneo. Con linguaggio pungente, efficace e ancora attuale, Lorenzo Albacete presenta la sua visione del rapporto tra il mondo della fede e quello della cultura, tra scienza e mistero, tra fortuna e sofferenza, tra apparire ed essere, consapevole che la domanda religiosa non si trova a un livello superfluo della riflessione, ma al suo centro.
La saggezza senza tempo della Regola di Benedetto da Norcia, un classico della letteratura religiosa, è messa in risalto dal commento penetrante di una rinomata mistica e studiosa benedettina. Nella sua originale introduzione alla Regola, l'autrice afferma coraggiosamente che il testo di Benedetto del sesto secolo, dopo millecinquecento anni, riesce a toccare direttamente le questioni che oggi stanno di fronte alla comunità umana: l'amministrazione dei beni, la conversione, la comunicazione, la riflessione, la contemplazione, l'umiltà e l'uguaglianza. Seguendo la Regola originale di Benedetto paragrafo per paragrafo, il libro espande i suoi principi nel più ampio contesto della vita spirituale nel mondo contemporaneo e rende le sue istruzioni, che a una lettura superficiale potrebbero suonare arcaiche, fresche e significative per le donne e gli uomini di oggi. Così questo libro si rivela una risorsa preziosa per la contemplazione personale o comunitaria. Prefazione di Laurence Freeman.
La gioia è talmente ineffabile che è una attività primaria
dell’essere vivente.
Spesso ho assistito a dei momenti di gioia in luoghi e in
momenti insensati, forse proprio perché non c’era nessuno
a rubarla, a sottrarla, a spegnerla.
La gioia è come il bisogno di respirare, di amare e vien
fuori quando trova spazio.
La Prima lettera ai Corinzi è una lettera ampia e densa, in cui l'apostolo Paolo trasmette alla comunità dei credenti la fede che egli stesso ha ricevuto e alla luce della Parola risponde ai loro quesiti su vari aspetti della vita cristiana. Paolo è un uomo appassionato del Dio di Gesù Cristo che, dopo l'esperienza di Damasco, si è prodigato instancabilmente affinché Cristo trovasse anche tutte le sue sorelle e i suoi fratelli: «Perché Dio sia tutto in tutti» (1Cor 15,28). La lectio proposta contiene approfondimenti di contesto, spunti di attualizzazione sull'oggi e una nutrita conclusione che cerca di ricapitolare i sette incontri e offrire uno sguardo su tutto l'appassionato dialogo tra Paolo e i Corinzi. Per accompagnare la relazione personale di ciascuno e del Gruppo con il Signore.
La Prima lettera ai Corinzi è una lettera ampia e densa, in cui l'apostolo Paolo trasmette alla comunità dei credenti la fede che egli stesso ha ricevuto e alla luce della Parola risponde ai loro quesiti su vari aspetti della vita cristiana. I partecipanti ai Gruppi di Ascolto potranno attraversare i temi fondamentali dell'esperienza cristiana nella prospettiva dell'annuncio evangelico, a cominciare dalla vocazione all'apostolato, che riguarda Paolo in prima persona ma interessa gli stessi destinatari della lettera, comunità chiamata alla santità in Cristo e arricchita di ogni dono dello Spirito.
"Battesimo, eucaristia, matrimoni misti, culto a Dio e ai santi: temi su cui riflettere per una fede che realizzi una vita davvero cristiana."
Cristiana Dobner ci fa riscoprire temi molto cari alla tradizione ebraico-cristiana con una lettura trasversale, che parte dalla Bibbia e arriva fino all'insegnamento dei Maestri d'Israele e dei padri della Chiesa. La tenda diviene la metafora di un mistico luogo dove ebrei e cristiani sono chiamati a riunirsi per condividere l'amore del Padre che è nei cieli e cammina con loro. Queste pagine rilanciano l'urgenza di un confronto rispettoso delle diverse spiritualità, perché emerga il vero volto di Dio la cui Shekinah ama risiedere nel santuario della storia di salvezza.
In questo studio l’autore propone una sua traduzione e un commento dell’ultimo libro della Bibbia, l’Apocalisse di San Giovanni, tenendo conto anche delle rivelazioni private sugli ultimi tempi ricevute da veggenti riconosciuti dalla Chiesa, come la beata suor Elena Aiello, Teresa Musco, Luisa Piccarreta e altri. Accostarsi al libro dell’Apocalisse è impegnativo, perché è un testo chiuso alla logica umana. Si presenta come una “rivelazione”, tuttavia copre, maschera, confonde e nondimeno parla con franchezza, senza addolcire. La difficoltà a comprenderlo non è però nel libro, ma in noi stessi. Avviciniamoci dunque con animo ben disposto, con semplicità, e tutti i sigilli posti sul rotolo si romperanno senza difficoltà.
Note sull'autore
Rocco Quaglia è psicologo e psicoterapeuta, già professore ordinario di psicologia dinamica all’Università degli Studi di Torino. Si interessa dello studio della Bibbia da una prospettiva psicologica ed è autore di numerosi libri sull’argomento. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Qohélet, tremila anni dopo (Roma, 2023) e, per le Edizioni Segno, I cristiani per davvero e l’odio del mondo (2021).
Che cosa è l'uomo? Quanto più crescono le risposte a questa domanda, tanto meno l'essere umano sa in quali parole può identificarsi. Tanto maggiore è il numero delle possibili risposte, tanto più egli si ritrova in una stanza degli specchi piena di maschere. E sente di diventare inconoscibile anche a se stesso. Il mistero si dischiude solo nella Croce, che è scandalo e stoltezza per i sapienti e gli intelligenti. Eppure è proprio nella Croce che ci è dato di intravedere la chiave che dischiude il senso ultimo dell'essere umano. Siamo dispersi in una molteplicità di funzioni e di ruoli che risulta sempre più difficile ricondurre a unita: chi siamo noi davvero?
«Amerai il Signore Dio tuo» è il primo dei comandamenti, sintesi di tutta la Legge e i Profeti. Eppure non sembra oggi apparire tra le nostre preoccupazioni principali, distratti come siamo da ben altri amori. In dense e brillanti riflessioni, l'autore riesce a mostrare l'assoluta centralità dell'amore di Dio anche per la donna e l'uomo del nostro tempo: la possibilità di viverlo nelle diverse situazioni della vita quotidiana, la necessità di affidarvisi nei momenti decisivi. Cabra evidenzia la forza che l'amore di Dio infonde, l'ottimismo che instilla, l'impegno che suscita, come pure il senso unico e luminoso che può dare ad una vita che lo prende in seria considerazione. Sono riflessioni che toccano le profondità della nostra storia di vita, per orientarle verso l'unico Amore degno d'essere totalmente e incondizionatamente amato, specie da chi desidera unificare e non disperdere la propria esistenza. «Se Dio è il tutto per te, dopo averlo atteso tu resterai sempre con il tuo Tutto. Perché chi ha amato troverà il suo amore e, in esso, la gioia».
Il libro propone l'approfondimento della figura del «discepolo amato» contestualizzata nel dinamismo della sequela di Gesù nel Vangelo secondo Giovanni. L'approfondimento del profilo letterario e teologico di questa figura enigmatica implica la conoscenza delle linee essenziali del Quarto Vangelo e la sua collocazione nel contesto della letteratura neotestamentaria. L'itinerario - che si compone di otto capitoli che seguono tendenzialmente lo sviluppo narrativo del Vangelo - intende dunque offrire un essenziale percorso letterario e teologico nell'opera giovannea e suscitare il desiderio di riscoprire la straordinaria novità di Gesù di Nazaret e il fascino del suo discepolato.