Suoni e colori, terre di Palestina e profumi d’oriente, angeli e bestie intrecciano le trame quotidiane di uomini e donne alla ricerca di una buona notizia, per sé e per il mondo. La troveranno più vicino di quanto non credano. Nascosta in un bimbo. Tra drammi e speranze. Perché, in fondo, Betlemme non è lontana. E così, per ogni cercatore di Dio c’è una stella appesa al cielo, pronta a sganciarsi e ad illuminare il suo cammino, per ricordargli come è vicina Betlemme.
La descrizione del primo presepe vivente, ad opera di Tommaso da Celano, primo biografo di san Francecso d’Assisi; semplice, ma straordinaria e geniale per la finezza di alcuni dettagli che rivelano l’animo delicato del Santo d’Assisi in un tempo (1223) di severa ascesi, più attratta dal dramma del Calvario che dalla dolcezza di Betlemme.
Un piccolo strumento per augurare Buon Natale in modo diverso e come segno di affetto e di amicizia, alle persone care.
autore
Tommaso da Celano appartiene alla numerosa fioritura di vocazioni cresciuta intorno a S. Francesco di cui è stato diretto testimone della predicazione. Deve la sua notorietà al fatto di averci tramandato episodi indimenticabili con devozione filiale e accuratezza narrativa. Le sue Vita prima e Vita seconda, seguite dal Trattato dei miracoli, si affiancano ai Fioretti di autore ignoto e compongono una sorta di vangelo francescano che ancora affascina il lettore moderno.
Una raccolta di racconti in attesa del giorno più speciale dell'anno, Natale, argomento per una storia, ma anche semplicemente sfondo, ispirazione o morale.
De Marchi, la Deledda, la sorprendente Haydée, Bianciardi, l'anderseniana Contessa Lara, Verga, Buzzati, Bedeschi, Pirandello, D'Annunzio, Guareschi, Zavattini, ma anche Mozzi e Lodoli, sono solo alcuni tra i venticinque scrittori italiani dell'Otto e Novecento presenti in questo volume.
Ci narrano la solitudine del giorno che più accomuna, la povertà tra l'abbondanza più sfacciata. Rammentano, a chi l'avesse scordata, l'origine della festa, ammoniscono chi dà per scontati la gioia, il calore, la famiglia. Per una volta, infatti, lo scopo dello scrittore non è intrattenere la compagnia, ma ricordarle perché si è riunita; il suo compito, solenne e sentito, è spiegarci che cos'é veramente il Natale.
Evelyn, Strana vigilia di Ceppo
Giovanni Verga, Il Carnevale fallo con chi vuoi; Pasqua e Natale falli coi tuoi
Camillo Boito, Notte di Natale
Marchesa Colombi, Chi prima non pensa in ultimo sospira
Carlo Dossi, Il Natale
Contessa Lara, Miracolo di Natale
Cordelia, Da un Natale all'altro
Ugo Fleres, L'ultimo giocattolo
Emilio De Marchi, Due scarpe vecchie
Gabriele D'Annunzio, Un albero in Russia
Luigi Pirandello, Natale sul Reno
Luciano Zuccoli, Il miracolo
Haydée, Racconto di Natale
Diego Angeli, Lettera trovata
Grazia Deledda, Il dono di Natale
Federigo Tozzi, Il porco del natale
Guido Gozzano, Il Natale di Fortunato
Cesare Zavattini, Racconto di Natale
Dino Garrone, Una notte di Natale
Dino Buzzati, Una torta e una carezza
Giovannino Guareschi, La lettera
Giulio Bedeschi, Da Il Natale degli Alpini
Luciano Bianciardi, I Re Magi
Marco Lodoli, Bolle natalizie
Giulio Mozzi, Ti ricordi quanta neve, l'anno scorso?
L'autore di "Filosofia per tutti" - un manuale per la vita piena e felice, libro amatissimo dai lettori di tutte le età - con stile sapienziale, incrociando e contaminando testi biblici, riferimenti poetici e riflessioni filosofiche, propone un singolare avvicinamento all'evento religioso del Natale cristiano. L'Avvento diventa, in tal modo, un'attesa insieme inquieta e partecipe della grande e sorprendente speranza della nascita di Gesù di Nazareth. Il testo di Marcello Farina è una vera e propria guida che, giorno dopo giorno, fa gustare i momenti dell'attesa e quelli del compimento. In tal modo Avvento, Natale ed Epifania escono dal ritualismo religioso fine a se stesso e s'oppongono all'uso consumistico della grande festa cristiana. Leggendo queste pagine il credente ritroverà una freschezza inedita per la propria vita di fede e il cercatore di Dio si sentirà interrogato nel profondo. E la virtù inattuale della speranza troverà un proprio inatteso significato, per una vita meno intristita dalla banalità.
Non ci sono solo La pecorina di gesso che «chiede umilmente permesso ai magi in adorazione» e la vecchietta che porta «chicche e doni per tutti i bimbi buoni» in questa raccolta natalizia del celebre poeta, ma anche il ricordo di un natale trascorso a ceylon, in mezzo al tripudio di odori e colori della giungla, la storia di fortunato che da povero diventa ricco... in questo autore letteratissimo i riferimenti culturali e artistici si fondono con «uno scenario “di cartapesta”, un fondale teatrale, una scena da operetta, più che con una sacra rappresentazione connessa a un autentico sentimento religioso» (dall’introduzione di Roberto Carnero).
Nel dicembre del 1944 Roberto Denti (uno dei più famosi librai italiani ma anche apprezzato scrittore per ragazzi) si trova nelle carceri di Cremona. Lì, ventenne, fa esperienza di umanità e ha tempo per letture nuove e formative, ma soprattutto è testimone di un fatto straordinario che fino a oggi non aveva voluto raccontare: lo fa ora con la semplicità della memoria, senza artifici retorici: «Ancora adesso mi sento coinvolto – non colpevole – in un fatto che si è svolto in tempo di guerra e che resta sempre un’incredibile storia d’amore».
Fin dall’invenzione delle tecniche di stampa la Natività ha ispirato raffigurazioni del presepe attraverso vari procedimenti, dalla xilografia all’acquaforte all’arte litografica. Da schongauer e Dürer a rembrandt, fino a Doré e De Carolis questo libro offre una carrellata di capolavori di arte grafica: «variano dall’una all’altra le modalità di rappresentazione e sono differenti la cultura o i sentimenti o le intenzioni di ciascun artista… Nella Natività qualcuno ha raffigurato la scena insistendo sul sentimento della tenerezza, incentrato nella coppia Madonna-Bambino, altri hanno messo in primo piano la povertà del luogo, altri sono ricorsi a particolari effetti di luce, non di rado orchestrati in atmosfere notturne» (dalla presentazione).
"Lo sguardo del cristiano sulla vita non è ingenuo, non è ottimista per partito preso. Ma le confidenze della gente che raccolgo in rapidi saluti o in lettere commoventi o in testimonianze silenziose e splendide mi convincono sempre di più che l'amore di Dio è in mezzo a noi e muove instancabilmente al bene e attrae pazientemente alla speranza e si rivela fuoco che arde e non si consuma proprio nel miracolo di trarre anche dal male il bene: anche dalla fatica di vivere l'amore per la vita, anche dalla prova estrema la preghiera". Anche quest'anno il Cardinale Tettamanzi riserva un augurio speciale per le famiglie che si apprestano a vivere la gioia del Natale: "Chi entrando nella vostra casa vi ha regalato questa lettera, vi ha portato come dono più prezioso la benedizione di Dio e vi ha rivolto uno sguardo che desiderava assomigliare a quello di Dio: uno sguardo d'amore!".
Un piccolo ma prezioso volume - rilegato e realizzato in carta pregiata - che si propone come un'idea regalo per il prossimo Natale. Il testo raccoglie una riflessione del card. Carlo Maria Martini e uno scritto di Pietro Messa sulla festa più bella dell'anno. In appendice: alcuni brani scelti dalle Fonti francescane, per aprire spazi di riflessione e di preghiera sul mistero della Natività.
Gli angeli sono i messaggeri di Dio, presenze costanti in tutta la Scrittura sacra. Un libretto di piacevole lettura, ricco di tavole a colori che illustrano, tra gli altri episodi, l’Annunciazione, l’apparizione di Gabriele a Giuseppe, l’incontro dell’angelo con Zaccaria nel tempio.
Contenuto
«Molto tempo fa, in un buco polveroso ben nascosto nella chiesa di San Nicola a Oberndorf, tranquillo paesino attraversato da un tortuoso torrente dell’Austria - terra di montagne, musica e neve -, viveva una numerosa famiglia di topolini»: inizia così questo racconto, ma cosa c'entrano dei topolini con il famoso canto di Natale Astro del Ciel? Non tutti sanno che proprio grazie a loro…
Destinatari
Bambini