L'opera, già pubblicata nel 1990, viene riproposta in una nuova edizione rivista e accresciuta. Essa prende le mosse dal "clericalismo" contrapposto allo Stato laico nato dal Risorgimanto, e prosegue esaminando il processo che porta all'idea di un partito cattolico e alla fondazione del Partito popolare. Traniello tratteggia poi la figura di Sturzo, il dibattito sul fascismo tra i popolari in esilio, la posizione della Chiesa durante e dopo la seconda guerra mondiale e la funzione dei cattolici nello sviluppo industriale italiano.
Un grande classico della storiografìa italiana: la risposta neoliberale all'lnterpretazione gramsciana del Risorgimento come rivoluzione agraria mancata. Una lettura indispensabile per chiunque voglia capire a fondo le caratteristiche originarie del sistema economico italiano.
Proprio nelle sue profonde contraddizioni sta il fascino dell'età barocca: nasce la scienza moderna e si afferma il razionalismo filosofico, ma nel contempo infuria la caccia alle streghe e domina l'intolleranza religiosa; si sostiene l'origine divina del potere sovrano e intanto cade la testa del re d'Inghilterra; l'economia e la cultura si aprono verso un orizzonte mondiale e frattanto decadono i grandi imperi; novità e tradizione si serrano in un nodo inestricabile.
Un volume che esplora, in forma divulgativa e rivolgendosi a un pubblico molto vasto, una crisi lunga vent'anni, la storia dell'"entre deux guerres", e le ragioni politiche, sociali, economiche della sua instabilità.
L'Italia, confine tra Europa democratica e comunista, nei decenni della guerra fredda è stata sempre al centro dell'attenzione americana e la trasformazione politica che il nostro paese ha vissuto agli inizi degli anni Sessanta con l'ingresso dei socialisti nell'area di governo è stata seguita e discussa negli Usa, e ampiamente concordata in un fitto dialogo tra le due sponde dell'Atlantico. L'autore, sulla base di documenti inediti, intende seguire l'evoluzione americana nei confronti dell'"apertura a sinistra", accettata da Kennedy contro le perplessità della sua stessa amministrazione e il sotterraneo lavoro di una diplomazia ufficiosa composta di intellettuali italiani e americani che contribuì a sdoganare il PSI.
Usare le posate per mangiare, non sputare nel piatto, soddisfare in privato i bisogni fisici sembrano comportamenti del tutto naturali. Ma sono davvero tali o sono invece il risultato dell'evoluzione culturale?
Un lento viaggio lungo le rive del fiume Don, alla ricerca di ciò che rimane nella memoria di chi ha conosciuto i soldati italiani che vi combatterono una guerra folle e disperata. Durante l'inverno 1992, una troupe della rivista "Airone" viene inviata sul grande fiume russo per un reportage sui luoghi dove cinquant'anni prima erano schierati i soldati italiani. Fredo Valla, scrittore, e l'autore, accompagnati dall'interprete Igor Bandyrski, percorrono a piedi il fronte italiano dell'Armir in venti giorni, attraversando villaggi in cui dal 1942 nessuno straniero aveva messo piede, trovando ospitalità nelle case di contadini e pescatori.
Entro il quadro storico dello sviluppo del costituzionalismo moderno, l'autore ricostruisce il clima politico e intellettuale nel quale ha preso forma la nostra Carta fondamentale del 1948. Oggi che cosa è cambiato? Perché si è aperto un processo di riforma costituzionale? Secondo l'autore la crisi della costituzione italiana coincide con la crisi dei partiti che hanno lasciato un vuoto riempito dal ruolo crescente assunto dai giudici e dalla Corte costituzionale. Ma, poiché è impensabile che la costituzione possa vivere solo attraverso l'interpretazione delle corti, le riforme che il Parlamento si appresta a discutere sono l'occasione per ridefinire il patto costituzionale nel rispetto dei diritti fondamentali giurisdizionalmente tutelati.