Gli scritti dell'autore affrontano i temi più svariati: da Maria Antonietta ai Sette Dormienti, dai giardini ai tappeti, dall'uso delle metafore al lessico mistico. Le vicende e la morfologia delle civiltà appaiono sempre come una mutevole costellazione di "intersignes", fino a comporre una "storia gnostica, quella che ci manca". Massignon fu egli stesso un mistico e un uomo d'azione, coinvolto nelle operazioni più segrete sulla scena del Medio Oriente, un po' sulla falsariga di Lawrence d'Arabia, da lui venerato. Massignon è stato colui che ha compreso l'unità e la misteriosa tensione interna fra le tre Religioni del Libro, accomunate dalla figura di Abramo: Ebraismo, Cristianesimo, Islamismo.
Il volume racchiude aforismi, aneddoti, brevi racconti che possono contribuire a sviluppare riflessioni sulle relazioni tra gli uomini, sui loro ideali, le loro aspirazioni e sentimenti, sul loro rapporto col trascendente, in parole ancora più semplici, con la vita.
Nella consapevolezza di un presente difficile a capirsi, spesso ambiguo, Martini pone con chiarezza le domande che permettono un terreno di comunicazione. Le pone a se stesso e ai suoi variopinti interlocutori, giovani, anziani, sani, malati, laici, ecclesiastici, medici, educatori e via dicendo. La comunicazione è tema modulato infinitamente dal biblista e dal pastore Martini, come luogo simbolico delle possibilità umane: di solidarietà e comunione, di inganno e deviazione anche crudele. Uno dei messaggi più profondi del ministero di Martini è l'essere consapevoli del male e dell'errore senza perdere la serenità, la speranza e la propria direzione.