Il nostro approccio all'affettività può evolvere favorevolmente se tentiamo di rivisitare parole suggestive come speranza, rimpianto, istinto, attesa, lontananza... Perché il modo in cui parliamo di ciò che sentiamo e sperimentiamo - stati d'animo, slanci del cuore, relazioni, paure - ci porta troppo spesso a seguire modelli stereotipati, a comportamenti che in fin dei conti non sono i nostri e a interpretazioni sbagliate delle dinamiche relazionali. Si tratta quindi di cercare nuove strade, altri modi per indicare le nostre emozioni, rendendo più "fine" il nostro linguaggio, dandoci chiavi di lettura più profonde degli eventi. È questa la sfida raccolta da Ivana Castoldi, che in questo libro compone, una parola dopo l'altra, un piccolo dizionario per rimetterci in discussione, per pensare a soluzioni e per riconsiderare le nostre relazioni con gli altri, con i nostri figli, con noi stessi. Dall'autrice di "Meglio sole", un dizionario fuori dagli stereotipi, una parola per ciascuna lettera dell'alfabeto, per riflettere, tentare di uscire dagli schemi. E, così, cambiare la nostra vita.
Lo splendore di un figlio consiste nel suo segreto, che si sottrae alla retorica dell'empatia e del dialogo oggi conformisticamente dominante. Un figlio è un'esistenza unica, distinta e irriducibile a quella dei suoi genitori. Contro ogni autoritarismo e contro una pedagogia falsamente libertaria che vorrebbe annullare la differenza simbolica tra le generazioni, Recalcati afferma il diritto del figlio a custodire il segreto della sua vita e del suo desiderio. Il confronto tra due figure mitiche di figlio - quella dell'Edipo di Sofocle e quella del figlio ritrovato della parabola lucana, alle quali fanno eco quelle di Isacco e di Amleto - offre una prospettiva particolare attraverso la quale osservare il segreto del figlio. Edipo resta imprigionato in un destino che non gli lascia scampo, dove tutto è già scritto sin dall'inizio: il tentato figlicidio del padre si rovescia nel parricidio e nell'incesto del figlio. Diversamente, il figlio ritrovato di cui Gesù narra la vicenda è colui che sa, pur nell'erranza e nel fallimento, distinguersi dalle sue origini. L'abbraccio del padre, in questo caso, non vuole soffocare o punire il figlio, ma riconoscerlo nella differenza incomprensibile e incondivisibile di una vita diversa.
Il messaggio viene da lontano, ma è sempre valido: quando fate una pausa per prendervi cura di voi stessi e della vostra vita, diventate chi dovevate essere da sempre. Se non vi sforzate di creare da soli le vostre pause naturali, continuerete a sentirvi ansiosi, insoddisfatti, stressati e malati. Sfruttate ogni momento per rallentare, tirare il fiato e resettarvi fino a farne una pratica regolare, per scoprire più facilmente la natura del vostro disagio, per ricordare tutto ciò che di buono vi circonda, rilassarvi, giocare, esplorare e offrire nuove opportunità alla vita. Non aspettate il momento ideale per leggere questo libro e fare gli esercizi; ritagliatevi del tempo in treno o in autobus mentre andate al lavoro, mentre preparate la cena oppure prima di addormentarvi. Dipende da voi e funziona comunque. Iniziate un percorso verso una maggiore consapevolezza, perché una Pausa è un tonico, una fonte di nutrimento... un ritiro offre l'opportunità di trovare pace nel caotico mondo di oggi, per ascoltarvi e fidarvi della vostra saggezza, superando il rumore che vi circonda e ritrovando l'equilibrio naturale.
La felicità è un dono. Non si compra né con la virtù né con tutti gli sforzi di essere perfetti, a meno che la nostra dote non sia l'umile accoglienza della vita e della storia in cui siamo inseriti. Far questo significa amarsi, amare i propri sogni e lottare per essi; significa accogliere la vita che c'è in noi e i nostri limiti, senza rifugiarsi in illusori sogni di perfezionismo, nella continua maturazione del senso della nostra esistenza e della capacità di donarlo a chi ci sta vicino. Mettersi alla ricerca della felicità porta inevitabilmente a un confronto serrato con noi stessi, con le nostre sofferenze, con il nostro insieme di luci e ombre e la nostra sete di infinito. Queste pagine intendono non solo suscitare in ciascuno la speranza di poter raggiungere la felicità ma, ancor di più, scatenare il desiderio ardente di mettersi in cammino per trovare la propria originale via verso la felicità. Questa, infatti, non è una meta immediata, ma l'effetto di un'esistenza che ha dispiegato la propria identità, vissuta in pienezza nell'incontro autentico con se stessi e con gli altri.
Sono qui, per la prima volta, presentati insieme in lingua italiana cinque importanti contributi di Ludwig Binswanger, lo psichiatra svizzero fondatore della Daseinsanalyse. L’incessante lavoro di scavo dell’autore è finalizzato a restituire alla psichiatria tutto il suo fondamento “umano”. Come tale, nelle intenzioni di Binswanger, la psichiatria avrebbe dovuto costituirsi in quanto “scienza dell’uomo” come essere-nel-mondo e come progetto.
Questa interpretazione del fenomeno psicopatologico è ancora profondamente attuale e non smette di stimolare tanto l’uomo di scienza quanto lo psicologo, il filosofo e chiunque voglia confrontarsi con l’universo della sofferenza mentale.
Ludwig Binswanger (1881-1966), fondatore della Daseinsanalyse, è autore di una serie di scritti annoverati tra i classici della riflessione psichiatrica del XX secolo.
Di particolare rilievo è anche il carteggio con Sigmund Freud, pubblicato nelle nostre edizioni (Lettere 1908-1938, 2016).
La qualità dei legami affettivi in cui si è inseriti da piccoli ha un forte impatto sulla formazione della personalità. Essa infatti fornisce la capacità di affrontare le difficoltà del mondo, sia da bambini che da adulti o anziani. I legami di attaccamento della prima infanzia rendono inoltre possibile la costruzione di relazioni felici con il proprio partner in età adulta. Ma cosa accade quando le relazioni di attaccamento sono state caratterizzate da cure carenti o distorte? È possibile costruire la propria sicurezza in età più tarda? È possibile recuperare il senso della propria amabilità e riuscire ad avere fiducia negli altri e nella loro disponibilità a starci vicini? Ed è possibile trasmettere sicurezza ai propri figli quando non si è stati o non si è sicuri?
Attraverso esempi concreti, consigli pratici e test, questo libro aiuta a modificare e migliorare la natura dei propri legami.
Uno strumento pratico sia per costruire la sicurezza dei propri figli, così da fornire loro uno sviluppo sano dalla culla all’età adulta, sia per acquisire una propria sicurezza nel caso si sia avuta una infanzia caratterizzata da relazioni di attaccamento inadeguate.
Si stima che in Italia in 15 anni (2000-2014) ci siano stati 1.600 nuovi casi di orfani che hanno perso la madre perché uccisa dal padre, poi suicida o successivamente detenuto. Minori o già maggiorenni, sono "orfani speciali" perché sono speciali i loro bisogni, i loro problemi, la condizione psicosociale in cui si trovano. In un attimo la loro vita è stata stravolta come in un terremoto. Non solo: come in una guerra, l'omicidio è stato spesso solo l'epilogo di continue violenze domestiche. Questi orfani vivono un trauma complesso di cui fino a oggi non ci si era mai occupati. L'Italia è il primo paese ad avere approvato una legge ad hoc che cerca di fornire risposte per rendere la vita di questi orfani e di chi se ne prende cura un po' meno difficile. Anna Costanza Baldry, che ha contribuito a far conoscere il problema e ha sostenuto l'approvazione della legge fino ai suoi ultimi passaggi, tratta qui il tema in maniera scientifica e tecnica, presentando tra l'altro i risultati della prima indagine nazionale, realizzata anche grazie al progetto europeo Switch-off e in collaborazione con la rete DiRe (Donne in Rete), che ha permesso di conoscere questi orfani, i loro affidatari e i professionisti che a vario titolo si sono occupati di loro per capire chi sono, dove sono, come stanno e stilare delle ipotesi strategiche ed efficaci di intervento. In questa nuova edizione sono stati inseriti i cambiamenti di legge. L'approfondimento giuridico di Carla Garlatti, presidente del Tribunale per i Minorenni di Trieste, arricchisce la cornice normativa all'interno della quale si muovono altre azioni. Un testo che vuole aiutare gli operatori della giustizia e dei servizi sociali, gli insegnanti e le famiglie che si occupano di loro a conoscerli e comprenderli, fornendo un know-how per la valutazione, l'intervento e l'adozione di protocolli per la gestione dei singoli casi e la riduzione del danno secondario indotto.
Il 16 novembre 1989, in piena guerra civile salvadoregna, uno squadrone della morte del paese centro-americano uccide il gesuita Ignacio Martín-Baró, per via delle sue posizioni culturali e politiche contro l’oppressione della dittatura e le sue connivenze con gli Stati Uniti d’America. Ignacio Martín-Baró è il teorico della Teologia della liberazione ma soprattutto, essendo stato docente di psicologia all’Università del Centro America dei Gesuiti, è ritenuto il padre della Psicologia della liberazione. Per la prima volta i suoi scritti e il suo pensiero – la psicologia deve essere, senza se e senza ma, sempre al servizio delle popolazioni oppresse – vengono tradotti in Italia.
Con uno scritto di Noam Chomsky.
Questo è il terzo di una serie di libri dedicati a una migliore comprensione della terapia EMDR e mostra come i suoi principi, i protocolli e le procedure siano alla base del lavoro del clinico che utilizza la terapia EMDR standard. Una regola pratica per capire più profondamente qualsiasi argomento consiste nel partire dalle nozioni fondamentali ed eventualmente scostarsi dalla struttura standard nel modo più informato possibile. Per affrontare le particolari necessità delle loro popolazioni cliniche agli autori è stato chiesto di includere i tipi di domande rilevanti per l'acquisizione della storia del cliente, le risorse che possono essere utili e le spiegazioni necessarie nelle fasi di preparazione, le particolari cognizioni negative e positive nella fase di valutazione e negli interventi cognitivi integrativi, altre domande che è necessario fare durante le fasi da 4 (desensibilizzazione) a 8 (rivalutazione), una sezione sulla concettualizzazione e la pianificazione del trattamento, e altro materiale proveniente dalla ricerca e pertinente al loro lavoro. Il libro è diviso in tre parti con 10 capitoli che descrivono: il lavoro con i disturbi d'ansia, inclusi fobia specifica, disturbo di pa¬nico e agorafobia; il lavoro con i disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi correlati, inclusi il disturbo ossessivo-compulsivo, il disturbo da dismorfismo corporeo, la sindrome del riferimento olfattivo e i comportamenti di accumulo; il lavoro con i disturbi dell'umore, inclusi il disturbo bipolare, la depres¬sione maggiore e la depressione postpartum;
Ognuno di noi sente le voci. In molti casi, il pensiero ordinario è una sorta di conversazione che riempie la mente di tanti linguaggi: le voci della ragione, della memoria, il dialogo interiore che ci aiuta nelle decisioni difficili.
Avvalendosi del contributo delle neuroscienze e di altre tecniche di ricerca pionieristiche, Charles Fernyhough ci rivela qui come funzionano le nostre voci interiori e ci indica come queste voci possono guidare e sostenere processi creativi ed evolutivi. Passando per Virginia Woolf fino ad arrivare all’attuale Hearing Voices Movement, Fernyhough ci guida in modo autorevole e affascinante alla scoperta delle voci che abitano la nostra mente.
Klaus Bernhardt offre a tutti i lettori uno strumento per vincere la lotta contro l'ansia e per tornare alla vita in poche settimane.
«Non occorre stare bene per iniziare a vivere la vita che si vuola, ma occorre iniziare a vivere la vita che si vuole per riuscire finalmente a stare bene» – Klaus Bernhardt
Klaus Bernhardt, psicoterapeuta berlinese esperto di ansia e attacchi di panico, ha messo alla prova le terapie standard per la cura dei disturbi ansiosi ponendole a confronto con le più recenti scoperte scientifiche nel campo degli studi sul cervello e ha osservato come quei sistemi siano oggi antiquati e sorpassati dal progresso delle neuroscienze. Su questo assunto, grazie alle sue ricerche e alla sua esperienza di terapeuta, ha elaborato un metodo innovativo per curare i disturbi dell'ansia acuta che sfrutta in maniera mirata ed efficace i meccanismi del nostro cervello. Dopo aver riscontrato il rapido successo ottenuto dalla sua tecnica su numerosi pazienti, ha racchiuso strategia ed esercizi in un manuale che spiega in modo chiaro come sconfiggere l'ansia in poche settimane attraverso semplici e mirati esercizi.
Riuscire a capire come far crescere felice, sano e con successo un bambino può essere molto difficile. I genitori si muovono a stento tra innumerevoli consigli spesso in conflitto tra di loro. Libri che descrivono il modo giusto di fare le cose possono lasciare anche nel più impegnato caregiver sentimenti di scoraggiamento e di inadeguatezza quando la vita reale non corrisponde a ciò che leggiamo. Regina Pally ci propone qualcosa di completamente diverso, sostenendo che la chiave per essere buoni genitori è imparare a rallentare, riflettere e riconoscere che non c'è un solo e unico modo per esserlo. L'autrice sintetizza le più recenti scoperte delle neuroscienze per mostrare che le naturali tendenze del nostro cervello a empatizzare, analizzare e connettersi con gli altri sono tutto ciò di cui abbiamo bisogno per essere buoni genitori. Ogni capitolo offre l'analisi dei principi della genitorialità riflessiva, come "Tollerare l'incertezza", "Ricomporre le rotture", accompagnati dai riferimenti scientifici che li sottendono. Brevi "compiti per casa" alla fine di ogni capitolo e illuminanti esempi concreti che descrivono le relazioni tra genitori e figli rendono piacevole e facile la lettura di questo libro, una guida pratica per tutte le persone che cercano di costruire relazioni di amore, capaci di durare nel tempo, con i loro figli.