Questo non è un manuale, ma uno scritto composto da semplici riflessioni riferite a esperienze di vita reale, raccolte nell'attività di sportello d'ascolto in scuole dell'infanzia, primarie e secondarie e nell'attività clinica presso un centro di psicoterapia. Incontri fugaci ma sempre intensi e profondi, con genitori e insegnanti, qualche volta anche con bambini e adolescenti. Incontri che talora hanno fatto la differenza, trasformando quello che sembrava un groviglio complicato in un legame più saldo e sicuro. I quattro fili dell'educazione proposti in queste pagine vogliono aiutare chi sta svolgendo il difficile e meraviglioso compito di essere vicino a bambini e ragazzi in formazione. Sono fili colorati e distinti, che a volte si attorcigliano. Spesso ci può sembrare di perdere il bandolo della matassa, ma nel momento in cui riusciamo a ritrovarlo, scopriamo di essere genitori e insegnanti unici e insuperabili, proprio quelli che i nostri bambini e ragazzi ci chiedono di essere.
Questo volume affronta il tema della donna e madre, immersa nella società ed esposta a sollecitazioni che la mettono a dura prova promettendole una felicità basata su presupposti insufficienti, se non del tutto fasulli. Se la donna-madre è in crisi, ciò avviene soprattutto perché si ritrova a inseguire la propria identità dove non può trovarla. Ricorrenti messaggi distorti la distraggono: dimagrisci per farti ammirare, spenditi per la carriera e il potere che ti offre, fai più soldi, sii uno schianto, sii rilassata. Poi incombe la pressione dei pari, cioè delle altre madri, che innesca l'ansia da performance, la tensione a sentirsi mamme migliori a forza di accumulare cose materiali e impegni per sé stesse e per i figli, con il pretesto di offrire loro non meno opportunità rispetto agli altri bambini e ragazzi. «Una casa più bella, vestiti migliori, una scuola più all'avanguardia per il nostro bambino, chiamalo come vuoi: siamo convinte che qualcosa, da qualche parte, ci renderà un poco più contente». Ma il risultato è lo sfinimento. Di qui la proposta di dieci «segreti», dieci «abitudini» positive da acquisire, o, meglio, da conquistare: l'autostima, le vere amicizie, la fede, la rinuncia allo spirito di competizione, un rapporto sano con i soldi, meditare in solitudine, apprendere un amore più limpido, una vita più semplice, scacciare la paura, abbracciare la speranza. L'efficacia di queste buone abitudini viene condivisa mediante le testimonianze concrete raccolte dall'autrice di altre donne e madri che, trovandosi in situazioni difficili, si sono comportate in maniera per qualche verso esemplare.
Ci sono ancora donne, femmine, che amano i loro maschi.
Li scelgono e si donano, per sempre. Senza riserve. Si aprono alla vita e si ridonano. Tutte preparano da mangiare, molte addirittura cucinano, asciugano lacrime e dispensano consigli non richiesti, perchè vorrebbero salvare il mondo, magari indossando un tacco 12, molte lavorano fuori casa, anche se a volte preferirebbero poter curare i propri figli.
In comune hanno un segreto che si tramanda da generazioni.
Qualcuno le definisce mogli cattoliche tradizionali, ma rischia un errore che il modello 2020 della categoria rispedisce al mittente. Si raccontano Costanza Miriano, Beatrice Bocci, Raffaella Frullone, Benedetta Frigerio, Annalisa Teggi, Paola Belletti, Caterina Giojelli e tante altre che “nella buona e nella cattiva sorte” restano fedeli all’amore.
Uno dei dati scientifici che consentono di prevedere con più affidabilità l'esito positivo dello sviluppo del bambino è il fatto che ci sia stata nella sua vita almeno una persona capace di essere presente con regolarità per lui. In un'epoca di distrazioni digitali e impegni pressanti, esserci per un figlio potrebbe sembrare un compito davvero arduo. Ma, rassicurano Daniel Siegel e Tina Payne Bryson, essere presenti non richiede necessariamente grandi quantità di tempo e di energia. Esserci significa offrire al bambino una presenza di qualità, semplice da assicurare se si tiene conto di quel che serve per un sano sviluppo infantile: protezione, comprensione, conforto e sicurezza, il "poker dell'attaccamento". Basato sulle ultime scoperte delle neuroscienze, questo volume contiene racconti, "piani d'azione", semplici strategie e suggerimenti per fornire a un bambino il "poker dell'attaccamento" in ogni situazione: quando incontra difficoltà o, invece, riesce brillantemente in un compito e anche quando ci scusiamo per le volte in cui non ci siamo stati per lui. Una guida preziosa per coltivare nel bambino un sano paesaggio emotivo.
La coppia è un corpo vivo: è il luogo di un rapporto speciale, nel quale due identità differenti sperimentano la gioia di una profonda intimità pur rimanendo separate. Essere sé stessi e insieme essere «noi» richiede flessibilità e capacità di adattamento; il rischio è che la relazione cessi di rispondere ai bisogni vitali dell'uno o dell'altra, fino ad arrivare a situazioni anche gravi di incomprensione e stanchezza. Una crisi importante segna sempre la fine del modo che la coppia ha di stare in relazione; per trovare la strada di una nuova pienezza è allora necessario decidere di rifondare il rapporto su basi nuove. Bisogna imparare a pensare nei termini di un «secondo matrimonio»: un patto rinnovato con la stessa persona, alla quale regalare di nuovo amore e fiducia; dobbiamo cercare di comprendere in modo diverso la nostra storia, senza accontentarci di ciò che già crediamo di sapere. Arriveremo così a capire che cosa unisce in modo così esclusivo proprio noi, anche con i limiti e i difetti che ci fanno soffrire. L'esito di un vero «secondo matrimonio» con la stessa persona è un rapporto non solo più solido, ma anche rinnovato: un rapporto che si pone all'insegna di una vera, definitiva alleanza.
Esiste una spiritualità coniugale?
Su che cosa si fonda questa spiritualità?
Come mantenere viva l’intimità sessuale e qual è la sua missione?
Quali sono gli ostacoli che attentano all’intimità sessuale?
In che modo la Chiesa può avvantaggiarsi del carisma dell’intimità sessuale?
Gli autori (un filosofo, un teologo, un pastoralista, un terapeuta e varie coppie di sposi) con le loro differenti conoscenze, esperienze e i loro vissuti sono riusciti, al pari di una orchestra, a rispondere a queste domande componendo in sinergia una melodia che mette al centro la relazione sessuale come base di partenza per la vita spirituale delle persone sposate.
Mentre è ben chiaro il percorso tracciato lungo i secoli per la spiritualità monacale, sembra che non sia ancora altrettanto chiaro, ben delineato e specifico quello per le persone sposate. Questo testo ha il grande pregio di provocare, di sfidare e di porre alle radici il problema della spiritualità coniugale, partendo proprio dal nucleo più profondo vissuto da ogni coppia: l’intimità sessuale, cibo e linfa per la vita di una coppia, che ha il suo fondamento nel mistero d’amore divino della Santissima Trinità.
Almeno trentasei settimane per diventare madre, non meno di trentasei mesi per diventare padre. L'esperienza della paternità ha una gestazione, una sorta di "prefisso" che insegna ad abitare in modo nuovo le relazioni decisive della vita.
I primi tre anni di vita del piccolo Filippo sono per Luce la fioritura di quel "seme di paternità" già presente nella vita di coppia. Attraverso la parola assume su si sé una nuova postura da padre, imparando ad accettare i propri limiti, a convivere con i propri errori, fino ad assaporare una felicità inedita che lo porterà riscoprire, da adulto, la propria natura di figlio e a rigenerare quella di sposo.
Un viaggio affascinante che conduce a una scoperta: padre non lo si è da subito, ma lo si diventa per sempre.
ZeroTre è un racconto che vuole parlare a tutti i padri: chi lo è già, chi desidera diventarlo, chi vorrebbe rinunciarvi.
Luca Alici è sposato con Valentina ed è padre di Filippo. E' professore associato di filosofia politica presso l'Università di Perugia, project leader della Fondazione Lavoroperlapersona e responsabile dell'ufficio studi di Rondine Cittadella della pace.
Possono i cattolici parlare di una dimensione etica del piacere? L'argomento, uno dei più "tabuizzati", suscita non poche perplessità negli ambienti cattolici, giacché secoli di tradizione "doloristica" hanno relegato il piacere o in una dimensione edonistica o, al contrario, idealizzato fino a identificarlo con la gioia, riducendolo di fatto a una sorta di raggiro della natura per garantire la sopravvivenza della specie. L'autrice, senza scadere in semplicistiche valutazioni sul piacere sessuale in sé, si occupa degli elementi che giustificano pienamente un discorso cristiano sulla legittimità, bontà e ricerca del piacere sessuale nel contesto coniugale, attingendo innanzitutto al racconto della Genesi e al Cantico dei Cantici, poi analizza le ambivalenze dell'età patristica per approdare infine al magistero di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI fino alla esortazione apostolica Amoris laetitia di papa Francesco. Presentazione di Salvino Leone.
Il concetto di “famiglia naturale” è oggi sotto attacco da parte della cultura imperante, in nome e per conto di chi accampa nuovi diritti. Questo libro difende la famiglia naturale, quella costituita da un uomo e da una donna che si sono sposati perché si sono scelti, si vogliono bene, condividono la vita pur con le reciproche differenze; vivono dinamiche psicologiche contrastanti ma complementari, affrontano difficoltà relazionali e le superano. Negare tutto questo significa andare contro l’onestà scientifica e il dato di realtà. È questo tipo di famiglia il nucleo profondo della vita, che crede in se stessa e accetta il tempo che passa con i suoi cambiamenti.
Giovanni Paolo II, lo sguardo aperto verso il futuro. La grande eredità spirituale del papa santo che ha portato la Chiesa nel terzo millennio. ''Nel disegno di Dio la famiglia e la prima scuola dell'essere uomo.''
Nonni 2.0. Ovvero diventare nonni nel Terzo Millennio quando la vita frenetica che travolge i figli, spesso chiamati per lavoro a stare molte ore fuori da casa, o lo sgretolamento del tessuto sociale impongono ai più anziani di farsi carico di una seconda vita, non meno intensa, accanto ai nipoti e agli stessi figli, in veste di amorevole e saggio supporto, o addirittura collante del nucleo famigliare...
Chi sono i nonni oggi, nella società 2.0, globalizzata, immersa in un cambiamento epocale, iperconnessa nel Web, ma così frammentata nella realtà <<vera>>? Chiedetelo ai 2.4O0 studenti di 200 scuole italiane statali e paritarie che hanno partecipato al concorso «io & i miei nonni: esperienze e riflessioni», promosso dall'Associazione Nonni 2.O, in collaborazione con la rivista Tempi. Loro lo sanno e lo sanno spiegare benissimo. Questo volume raccoglie i testi vincitori del concorso e una gustosa rassegna di brani estratti dagli altri lavori in gara. Li introducono un contributo firmato dalla sociologa Giovanna Rossi, dalla psicologa Eugenia Scabini e dal giornalista Robi Ronza, a nome dell'Associazione Nonni 2.0, sul ruolo e il compito dei nonni; e una riflessione dello scrittore Davide Rondoni, presidente della Giuria. La Cerimonia si e svolta in Senato, il 4 giugno 2019, alla presenza del Presidente [\4aria Elisabetta Alberti Casellati, che ha impreziosito il volume con un suo specifico contributo.
Gli sposi esercitano il loro sacerdozio durante tutto il rito del matrimonio. È gesto sacerdotale quando si promettono amore incondizionato, fedele e per sempre ed è gesto sacerdotale anche quando confermano quella promessa con l'unione dei corpi durante il primo amplesso fisico dopo il matrimonio. Guidati dal Cantico dei Cantici, si viene a scoprire che ogni volta che ci si dona l'un l'altro nell'intimità fisica si esercita questo sacerdozio, ovvero si rende nuovamente presente quella realtà che ha instaurato il sacramento.