Il presente volume contiene una selezione di omelie e lettere pastorali pronunciati da Jorge Mario Bergoglio, prima della sua elezione al soglio pontificio, quando era ancora cardinale e arcivescovo di Buenos Aires. Misericordia, missione, testimonianza, e vita sono i quattro temi principali che costituiscono il filo conduttore delle riflessioni qui raccolte e rappresentano un chiaro invito del Pontefice argentino ad agire come cattolici, assumendo così un impegno attivo per diffondere il Vangelo, la Bellezza e l'Amore di Cristo.
"Cari giovani, è impresso nella mia memoria lo straordinario incontro che abbiamo vissuto a Rio de Janeiro, nella XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù: una grande festa della fede e della fraternità! (...) La prossima tappa del pellegrinaggio intercontinentale dei giovani sarà a Cracovia, nel 2016. Per scandire il nostro cammino, nei prossimi tre anni vorrei riflettere insieme a voi sulle Beatitudini evangeliche, che leggiamo nel Vangelo di san Matteo (5,1-12). Quest'anno inizieremo meditando sulla prima: 'Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli' (Mt 5,3); per il 2015 propongo 'Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio' (Mt 5,8); e infine, nel 2016, il tema sarà 'Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia' (Mt 5,7)."
Papa Francesco ha composto una preghiera particolare "per il prossimo Sinodo dei vescovi che affronterà il tema della famiglia". È questa: "Gesù, Maria e Giuseppe, in voi contempliamo lo splendore dell'amore vero, a voi con fiducia ci rivolgiamo. Santa Famiglia di Nazareth, rendi anche le nostre famiglie luoghi di comunione e cenacoli di preghiera, autentiche scuole del Vangelo e piccole Chiese domestiche. Santa Famiglia di Nazareth, mai più nelle famiglie si faccia esperienza di violenza, chiusura e divisione: chiunque è stato ferito o scandalizzato conosca presto consolazione e guarigione. Santa Famiglia di Nazareth, il prossimo Sinodo dei Vescovi possa ridestare in tutti la consapevolezza del carattere sacro e inviolabile della famiglia, la sua bellezza nel progetto di Dio. Gesù, Maria e Giuseppe, ascoltate, esaudite la nostra supplica. Amen".
Papa Francesco ha composto una preghiera particolare "per il prossimo Sinodo dei vescovi che affronterà il tema della famiglia". È questa: "Gesù, Maria e Giuseppe, in voi contempliamo lo splendore dell'amore vero, a voi con fiducia ci rivolgiamo. Santa Famiglia di Nazareth, rendi anche le nostre famiglie luoghi di comunione e cenacoli di preghiera, autentiche scuole del Vangelo e piccole Chiese domestiche. Santa Famiglia di Nazareth, mai più nelle famiglie si faccia esperienza di violenza, chiusura e divisione: chiunque è stato ferito o scandalizzato conosca presto consolazione e guarigione. Santa Famiglia di Nazareth, il prossimo Sinodo dei Vescovi possa ridestare in tutti la consapevolezza del carattere sacro e inviolabile della famiglia, la sua bellezza nel progetto di Dio. Gesù, Maria e Giuseppe, ascoltate, esaudite la nostra supplica. Amen".
Papa Francesco ha composto una preghiera particolare "per il prossimo Sinodo dei vescovi che affronterà il tema della famiglia". È questa: "Gesù, Maria e Giuseppe, in voi contempliamo lo splendore dell'amore vero, a voi con fiducia ci rivolgiamo. Santa Famiglia di Nazareth, rendi anche le nostre famiglie luoghi di comunione e cenacoli di preghiera, autentiche scuole del Vangelo e piccole Chiese domestiche. Santa Famiglia di Nazareth, mai più nelle famiglie si faccia esperienza di violenza, chiusura e divisione: chiunque è stato ferito o scandalizzato conosca presto consolazione e guarigione. Santa Famiglia di Nazareth, il prossimo Sinodo dei Vescovi possa ridestare in tutti la consapevolezza del carattere sacro e inviolabile della famiglia, la sua bellezza nel progetto di Dio. Gesù, Maria e Giuseppe, ascoltate, esaudite la nostra supplica. Amen".
Le ricorrenti crisi economico-fianziarie internazionali non chiudono la possibilità di rinnovare le relazioni solidali tra gli uomini. Riflessioni e proposte per educare a una fraternità globale.
Il sussidio ufficiale, predisposto per tutte le parrocchie, per prepararsi all’iniziativa del 28 marzo : La giornata del perdono con Papa Francesco.
«Dio ci perdona sempre, non si stanca di perdonare. E noi non dobbiamo stancarci di andare a chiedere perdono». Di continuo, nei suoi insegnamenti, Papa Francesco ci ricorda questa verità essenziale della nostra fede.
La Chiesa, per lui, deve essere innanzitutto casa della misericordia, dove ognuno può sperimentare l’amore di Dio e la gioia del perdono. Proprio per dare il maggior risalto possibile a questo aspetto fondamentale della vita cristiana, Papa Francesco ha deciso di dar vita a un’iniziativa straordinaria: “24 ore per il Signore”.
In concomitanza con la Quarta domenica di Quaresima, Dominica in Laetare, liturgicamente adatta a celebrare la misericordia del Signore, Papa Francesco vorrebbe che in tutte le diocesi e le parrocchie si dedicassero momenti particolari alla celebrazione del Sacramento della Penitenza. Egli stesso, venerdì 28 marzo, presiederà una celebrazione penitenziale nella Basilica di San Pietro.
Conclusa questa celebrazione, a Roma, ma dovrebbe essere così in tutta italia, le chiese rimarranno aperte per accogliere quanti desiderano incontrare il Signore e fare esperienza della sua misericordia. Questa celebrazione, unita all’adorazione eucaristica, continuerà fino al pomeriggio di sabato 29 marzo, per concludersi con la celebrazione dei Primi Vespri della Dominica in Laetare. L’intento del Papa è quello di poter creare una felice tradizione, che annualmente troverà riscontro nella Quarta domenica di Quaresima.
Il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, a cui Papa Francesco ha affidato l’organizzazione dell’evento, ha predisposto il sussidio pastorale per consentire a tutte le parrocchie, comunità ecclesiali e religiose, di preparasi a vivere con il maggior frutto possibile l’iniziativa “24 ore per il Signore”.
Suddiviso in tre parti il sussidio offre:
1. Schede con spunti di riflessione sul peccato e il sacramento della confessione come incontro di amore, utili soprattutto per la preparazione individuale o per gli incontri di catechesi, affinché si possa cogliere il senso dell’iniziativa;
2. Proposte di preghiera e di lectio divina da utilizzare durante il tempo di apertura delle chiese, in modo che quanti vi accederanno per confessarsi, possano essere aiutati nella preparazione;
3. Uno schema di esame di coscienza per accompagnare il singolo penitente a vivere in maniera consapevole l’incontro con il sacerdote nel momento della confessione individuale; il rito della celebrazione individuale del Sacramento della Penitenza.
"Il presente volumetto vuole confrontarsi con le domande della realtà di oggi e preparare basi teologiche e pastorali per discuterne. A una risposta possiamo giungere solo attraverso la comune riflessione sul messaggio di Gesù, attraverso uno scambio di esperienze e argomenti, attraverso la comune preghiera" (W. Kasper). Tema del libro è la "buona notizia" della famiglia: la famiglia, cioè, nella prospettiva della fede cristiana. Fra l'altro, il teologo e cardinale tedesco suggerisce che non basta considerare il complesso e spinoso problema dei divorziati risposati esclusivamente dal punto di vista canonico-giuridico e dalla prospettiva della Chiesa come istituzione; abbiamo invece bisogno di cambiare paradigma, considerando la situazione - come ha fatto il buon Samaritano - anche dalla prospettiva di chi soffre e chiede aiuto. Su queste posizioni, è aperto il dibattito.
Il libro è un autorevole strumento di preparazione al prossimo Sinodo dei vescovi sulla famiglia. Comprende 1) il testo integrale della Relazione introduttiva al dibattito concistoriale, munita di una Premessa e di due Appendici; 2) le Considerazioni finali di Walter Kasper riguardo al dibattito svoltosi all’interno dell’assemblea dei cardinali; 3) l’Epilogo: «Che cosa possiamo fare?».
Il testo introduttivo ai lavori dell’ultimo concistoro, commissionato da papa Francesco, è stato pensato dal card. Walter Kasper come un’ariosa ouverture che prelude a una nuova sinfonia di voci. «Il presente volumetto vuole confrontarsi con le domande della realtà di oggi e preparare basi teologiche e pastorali per discuterne. A una risposta possiamo giungere solo attraverso la comune riflessione sul messaggio di Gesù, attraverso uno scambio di esperienze e argomenti, attraverso la comune preghiera» (W. Kasper).
Tema del libro è la “buona notizia” della famiglia: la famiglia, cioè, nella prospettiva della fede cristiana. Fra l’altro, il teologo e cardinale tedesco suggerisce che non basta considerare il complesso e spinoso problema dei divorziati risposati esclusivamente dal punto di vista canonico-giuridico e dalla prospettiva della Chiesa come istituzione; abbiamo invece bisogno di cambiare paradigma, considerando la situazione – come ha fatto il buon Samaritano – anche dalla prospettiva di chi soffre e chiede aiuto. Su queste posizioni, è aperto il dibattito.
Papa Francesco ha detto
Aprendo i lavori del concistoro straordinario sulla famiglia, il 20 febbraio 2014 papa Francesco si è rivolto al collegio cardinalizio con queste parole: «La famiglia rappresenta nel mondo come il riflesso di Dio, Uno e Trino. Eppure la famiglia oggi è disprezzata, è maltrattata, e quello che ci è chiesto è di riconoscere quanto è bello, vero e buono formare una famiglia, essere famiglia oggi; quanto è indispensabile questo per la vita del mondo, per il futuro dell’umanità. Ci viene chiesto di mettere in evidenza il luminoso piano di Dio sulla famiglia e aiutare i coniugi a viverlo con gioia nella loro esistenza, accompagnandoli in tante difficoltà, con una pastorale intelligente, coraggiosa e piena d’amore».Dopo la relazione, lo stesso papa Francesco si è complimentato così: «Nel lavoro del cardinal Kasper, che vorrei ringraziare, ho trovato profonda teologia, direi anche un pensiero sereno nella teologia. È piacevole leggere teologia serena. E ho trovato anche il sensus Ecclesiae, l’amore alla Madre Chiesa… Mi ha fatto bene e mi è venuta un’idea: questo si chiama “fare teologia in ginocchio”. Grazie! Grazie!».
"Cari giovani, è impresso nella mia memoria lo straordinario incontro che abbiamo vissuto a Rio de Janeiro, nella XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù: una grande festa della fede e della fraternità! (...) La prossima tappa del pellegrinaggio intercontinentale dei giovani sarà a Cracovia, nel 2016. Per scandire il nostro cammino, nei prossimi tre anni vorrei riflettere insieme a voi sulle Beatitudini evangeliche, che leggiamo nel Vangelo di san Matteo (5,1-12). Quest'anno inizieremo meditando sulla prima: 'Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli' (Mt 5,3); per il 2015 propongo 'Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio' (Mt 5,8); e infine, nel 2016, il tema sarà 'Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia' (Mt 5,7)."
"Cari giovani, è impresso nella mia memoria lo straordinario incontro che abbiamo vissuto a Rio de Janeiro, nella XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù: una grande festa della fede e della fraternità! (...) La prossima tappa del pellegrinaggio intercontinentale dei giovani sarà a Cracovia, nel 2016. Per scandire il nostro cammino, nei prossimi tre anni vorrei riflettere insieme a voi sulle Beatitudini evangeliche, che leggiamo nel Vangelo di san Matteo (5,1-12). Quest'anno inizieremo meditando sulla prima: 'Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli' (Mt 5,3); per il 2015 propongo 'Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio' (Mt 5,8); e infine, nel 2016, il tema sarà 'Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia' (Mt 5,7)."
"Cari giovani, è impresso nella mia memoria lo straordinario incontro che abbiamo vissuto a Rio de Janeiro, nella XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù: una grande festa della fede e della fraternità! (...) La prossima tappa del pellegrinaggio intercontinentale dei giovani sarà a Cracovia, nel 2016. Per scandire il nostro cammino, nei prossimi tre anni vorrei riflettere insieme a voi sulle Beatitudini evangeliche, che leggiamo nel Vangelo di san Matteo (5,1-12). Quest'anno inizieremo meditando sulla prima: 'Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli' (Mt 5,3); per il 2015 propongo 'Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio' (Mt 5,8); e infine, nel 2016, il tema sarà 'Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia' (Mt 5,7)."
"Dio non si stanca di perdonarci. Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono". Già nel suo primo Angelus papa Francesco aveva lanciato al mondo il suo appello: il cuore di Dio è più grande di qualunque peccato. In queste riflessioni - inedite in Italia, qui proposte per la prima volta - l'allora arcivescovo di Buenos Aires medita sulla continua disponibilità di Dio a dimenticare il male. Al contempo, interpella il lettore con insistenza affinché apra con fiducia il cuore al perdono di Dio e si lasci riconciliare con i fratelli e le sorelle. Il diavolo, rappresentato con caratteri diversi a seconda dei contesti culturali e delle epoche, è rappresentazione sociale di ciò che è sperimentato, o temuto, come negativo o pericoloso. È un simbolo attraverso cui si esprime l'immaginario collettivo della società.