Il volume raccoglie una serie di riflessioni sul sacerdozio, che sono il risultato di anni di insegnamento e di esperienza diretta del Card. José Saraiva Martins con il mondo dei preti. L'intento dell'autore è quello di descrivere nel modo più veritiero possibile la realtà del sacerdote, dall'incontro con Cristo, alla sua missione di pastore nella comunità cristiana e nel mondo, dai valori più adeguati a un sacerdote, allo stile di vita che egli deve seguire per custodire e sviluppare tali valori. Il volume risulta dunque di particolare interesse per tutti i sacerdoti, sia per i più giovani, come sostegno all'inizio del loro percorso pastorale, sia per quelli meno giovani, come incoraggiamento per continuare a svolgere la loro indispensabile missione nella Chiesa, ma è rivolto anche ai laici che vogliono approfondire le proprie conoscenze sul sacerdozio.
Da anni l'autore sviluppa un interessante modello di ricerca interdisciplinare - psicologica, spirituale e teologica - in vista di uno sviluppo integrale della vita consacrata. Se la scelta della vita celibataria è fatta Per amore (prima parte) e va interpretata e manifestata Con amore (seconda parte), tutta l'esistenza del celibe va vissuta Nell'amore (terza parte). Il testo raccoglie in un unico volume la trilogia già pubblicata, con grande fortuna editoriale, in tre volumi separati.
Sommario
Ringraziamenti. Prefazione. Introduzione. Avvertenza. I. IL CELIBATO OGGI: ANALISI DELLA SITUAZIONE (CANTUS FIRMUS O… INFIRMUS?). 1. La polifonia della vita. 2. Il celibato tra passato e presente. 3. Formazione al celibato oggi. 4. Deformazione del celibato oggi. 5. Il vero problema. II APPROCCIO INTERDISCIPLINARE E MEDIATORE INTRAPSICHICO. 1. Il metodo. 2. Approccio biblico-teologico. 3. Approccio filosofico. 4. Approccio psicologico. 5. Dall'interazione dialogante al mediatore intrapsichico. III. RELAZIONI OGGETTUALI TOTALI E CELIBATO PER IL REGNO. 1. Le unità di base. 2. Amare Dio e come Dio. 3. A immagine del Figlio. 4. Con il cuore del Padre. 5. Nella libertà dello Spirito. IV. LE STAGIONI DELLA VITA CELIBE. 1. Leggi e criteri di sviluppo. 2. Amore giovane: desiderio che nasce. 3. Amore adulto: desiderio combattuto. 4. Amore maturo: desiderio liberato. 5. Amore «fino alla fine»: desiderio realizzato. Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autore
AMEDEO CENCINI è sacerdote e religioso canossiano. Ha conseguito la licenza in scienze dell'educazione all'Università Salesiana, e il dottorato in psicologia all'Università Gregoriana; si è poi specializzato in psicoterapia all'Istituto superiore di psicoterapia analitica. Attualmente è maestro dei chierici del suo istituto e docente di pastorale vocazionale e formazione al discernimento all'Università Salesiana, nonché di psicologia applicata al corso dei formatori presso la stessa università e l'Università Gregoriana. Insegna al corso di teologia e diritto organizzato dalla Congregazione per la vita consacrata. Dal 1995 è consultore della Congregazione per la vita consacrata e le società di vita apostolica. Presso le EDB dirige, con A. Manenti, la collana «Psicologia e formazione» e ha pubblicato: Vocazioni, dalla nostalgia alla profezia. L'animazione vocazionale alla prova del rinnovamento (²1992); Amerai il Signore Dio tuo. Psicologia dell'incontro con Dio (132009); Psicologia e formazione. Strutture e dinamismi, in collaborazione con A. Manenti (142010); Vivere riconciliati. Aspetti psicologici (142009); la trilogia Per amore (42001), Con amore (²2004), Nell'amore (42006); I sentimenti del Figlio. Il cammino formativo nella vocazione presbiterale e consacrata (52005); Fraternità in cammino. Verso l'alterità (²2002); Dalla relazione alla condivisione. Verso il futuro… (2002); Verginità e celibato oggi. Per una sessualità pasquale (²2006); L'ora di Dio. La crisi nella vita credente (2010); Formazione Permanente: ci crediamo davvero? (2011). Ha pubblicato inoltre: Vita consacrata. Itinerario formativo lungo la via di Emmaus, San Paolo, Cinisello Balsamo ²1994; una trilogia sulla vita comune: Com'è bello stare insieme, Paoline, Milano 1996; Come rugiada dell'Ermon, Paoline, Milano 1998; Come olio profumato, Paoline, Milano 1999. Tutti libri già tradotti in più lingue.
Negli ultimi decenni la Chiesa ha dimostrato in maniera sempre più incisiva la sua vicinanza a coloro che vivono il dramma della mobilità umana. Documenti fondamentali sulla vita religiosa hanno contribuito a suscitare una forte sensibilità verso questo fenomeno. La stessa vita comunitaria e la missione hanno risentito di tali trasformazioni: gli ordini religiosi si sono infatti aperti a una prospettiva di internazionalità e interculturalità. Nel presente volume vengono proposte anche alcune testimonianze di congregazioni e istituti di vita consacrata che si sono lasciati coinvolgere nel fenomeno dei migranti e dei rifugiati e che, modificando le proprie strutture, hanno saputo realizzare comunità sempre più aperte al dialogo e alla convivenza. In evidenza, le esperienze dei missionari di San Carlo–scalabriniani, dei gesuiti, dei verbiti, delle cabriniane, delle figlie di Maria Ausiliatrice-salesiane e di altri ancora. Autori: Vincenzo Rosato, Velasio De Paolis, Anna Fumagalli, Maurizio Pettenà, Tiziana Longhitano, Filippa Castronovo, Beniamino Rossi, Lina Guzzo, Mariella Guidotti, Mark Raper, Antonio M. Pernia, Patricia Spillane, Maria de los Angeles Contreras.
Una buona regola di vita non costringe ma guida; apre gli occhi sulla bellezza della fede; negli eventi imprevisti aiuta a tenere fisso lo sguardo sulla meta; indica la via da percorrere con fede nella propria professione, nei luoghi di lavoro, in famiglia.
Il testo della regola della comunità di Reuilly è ricco di una lunga esperienza vissuta, ascoltata, raccolta. Porta l'impronta di colei che l'ha scritta: una donna che parla a una comunità di donne e introduce un linguaggio caratterizzato da preghiera, umanità e poesia. Un testo, i cui capitoli centrali sono certamente redatti per una comunità specifica, ma che si presta a essere un itinerario di fede e d'impegno al seguito di Cristo per ogni credente.
Presentazione. Introduzione. Ecco la regola di un'esistenza santa. Premesse. I. Voi lo amate, senza averlo visto; e ora, senza vederlo, credete in lui. II. Mettersi volentieri al servizio di tutti. III. Voglio entrare in questa sublime condizione dell'ordine e dell'amore. IV. Se vuoi, vieni! V. E tu fosti mia. VI. Alla luce del suo Amen. VII. Liturgia: molteplice incontro. Epilogo. Indice delle referenze relative ai testi in corsivo.
La COMUNITÀ DI REUILLY è una comunità monastica protestante di diaconesse situata nei pressi di Versailles (Francia): dal 1974 al 1995 è stata retta dalla priora suor Myriam (1925-2010), autrice di questa regola di vita. La costituzione della Comunità delle Diaconesse di Reuilly risale al 1841, per impulso del pastore protestante Antoine Vermeil e di Caroline Malvesin. Sulla scorta dell'esempio delle comunità fondate da san Vincenzo De Paoli, le diaconesse si sono poste l'obiettivo di esercitare la carità, nel servizio della comunità e con l'intento di allacciare un dialogo di fraternità tra le Chiese. "Vegliate e pregate": questo il motto consegnato dalla Malvesin alle sue diaconesse.
«Coniugare orazione e azione non è un gioco di destrezza o l’osservanza esatta e minuziosa dell’orario e del regolamento della comunità in modo che tutto risulti equamente proporzionato fra orazione e azione. È qualcosa di più, poiché se l’azione deve essere il riflesso della nostra interiorità, allora essa deve permeare l’azione e non ridursi solamente ad alcune ore o a qualche atto pietoso» (dall’Introduzione). Questo volume rivolto alle persone consacrate, specialmente nella vita religiosa femminile, offre un contributo sul tema della relazione “vita di preghiera-vita attiva”, individuando nell’amore la chiave di volta per risolvere quella difficoltàche spesso si presenta nelle comunità religiose, non solo di vita attiva, di conciliare le esigenze della vita spirituale e comunitaria con quelle derivanti dai sempre più gravosi impegni apostolici.
Il presente volume offre in uno sguardo sintetico il pensiero di Giovanni Paolo II sul tema della donna, esaminando in particolar modo la lettera apostolica Mulieris dignitatem. Papa Giovanni Paolo II ha trattato della dignità e della vocazione della donna in numerosi scritti ed interventi. In ognuno il Beato Papa ha cercato di riflettere anzitutto partendo dal disegno divino sulla donna per giungere a concludere che «la chiamata degli esseri umani all’amore, e a realizzarsi pienamente in esso, ha un aspetto speciale per la donna» (dall’Introduzione). L’amore, ancora una volta, è la chiave di lettura per trovare le soluzioni ai problemi sui quali la nostra società si interroga e riflette senza trovare – spesso – le riposte più idonee per una comprensione unitaria dell’essere umano e in modo particolare sulla condizione e dignità della donna.
Tra le molte forme di aiuto che la vita consacrata può fornire ai laici nel loro sforzo di vivere gli impegni della vita cristiana, della santità, e di lavorare con ardore per la nuova evangelizzazione, il carisma di ogni congregazione si presenta come un “tesoro nascosto sotto terra”. L’obiettivo di questo libro è di unirsi a questo sforzo, in modo che laicato e vita consacrata rinforzino il proprio impegno continuando a rinnovarsi nella giusta misura e a cooperare alla nuova evangelizzazione».
Il tema proposto nel presente volume non è nuovo alla riflessione interna a molti istituti e congregazioni religiose. Partendo dalle posizioni espresse dal Concilio Vaticano II sulla “Vita religiosa” l’autore traccia un percorso che arriva sino alla presentazione delle novità fatte germogliare dallo Spirito Santo per rinnovare continuamente la vita religiosa nella Chiesa. Ma tale rinnovamento si innesta nella storia e soprattutto nel carisma che lo Spirito ha donato ai fondatori delle diverse Famiglie religiose.
Superando il clamore delle polemiche mass-mediatiche sulla questione dei preti pedofili, il volume offre una presentazione informata ed equilibrata della questione degli abusi sessuali da parte degli uomini di Chiesa, riservando particolare attenzione alle vittime, non semplici detentori di un'accusa contro la Chiesa, ma figli perseguitati e deboli; e centrando l'analisi sulla relazionalità pedofila. Quand'anche non violenta, essa comporta sempre un abuso di posizione e un tradimento della fiducia riposta dal minore nell'adulto, sacerdote e 'padre". Per questo, oltre al tema della sopraffazione sessuale, si indaga l'ambito più ampio della immaturità affettivo-sessuale dei religiosi coinvolti, con importanti interrogativi sulla formazione nei seminari e sul livello di maturità umana richiesta a un sacerdote.
La crescita esponenziale e inarrestabile del Web, ha provocato una modificazione degli stili di vita, dei processi della conoscenza, delle stesse necessità e aspettative delle persone; ha originato un mutamento nei rapporti quotidiani, nel modo di pensare e di sentire. Questo incide in profondità sui processi formativi: vi si colloca come risorsa ma anche come sfida alle forme del passato e, al tempo stesso, come minaccia per i suoi esiti ancora incerti e imprevedibili. Occorre ripensare la formazione, a qualunque livello.
Il testo tratta della formazione alla vita consacrata e del Web, per evidenziare i limiti e le opportunità che si creano non solo nel vivere sociale, ma anche nell’ambito della vita religiosa.
Dopo un primo capitolo sulle prospettive della formazione in senso generale, viene affrontato il tema:
la comunicazione digitale: una sfida per la formazione i formatori e le innovazioni tecnologiche il podcasting e «santificazione della mente» In quest’ultimo capitolo viene presentato il tema nella sua applicazione
metodologica attraverso una piccola indagine esplorativa sull’utilizzo del Podcasting come strumento di formazione, realizzata con un gruppo di giovani consacrate.
Destinatari
Formatori e animatori in primis. Ma anche tutti i religiosi, specialmente i giovani.
Autore
Pina riccieri, Figlia di San Paolo, attualmente vive a Roma, impegnata nella pastorale vocazionale e nell’animazione formativa. Ha compiuto gli studi di scienze religiose presso l’Università Gregoriana e di psicologia presso l’Università degli Studi di Roma «La Sapienza». Ha frequentato l’Istituto Superiore per Formatori. Ha conseguito il dottorato in psicologia dell’educazione alla Pontificia facoltà di scienze dell’educazione «Auxilium». È iscritta all’albo professionale dell’Ordine degli psicologi della Regione Lazio.
Punti forti
Attualità della tematica.
È il primo lavoro sulla tecnologia del podcasting utilizzata per scopi formativi nella vita religiosa.
È una proposta di formazione permanente on line per la vita consacrata.
La vita del prete è dono e mistero, responsabilità e impegno. Ha un fascino incredibile, perché si snoda nella debolezza di un'umanità sostenuta dalla presenza amica di Cristo che la consacra con il dono dello Spirito Santo. Richiede perciò il coraggio di osare orizzonti alti e non ammette la mediocrità. La cronaca sacerdotale racconta il «mistero grande» dell'Amore. È illuminata dalle meraviglie che Dio opera e lascia intravedere linee precise di comportamento. Queste pagine, nate durante il cammino di formazione condiviso con i giovani sacerdoti, hanno il sapore della vita e sono ispirate da un unico desiderio: dare un piccolo contributo affinché ogni prete faccia uno scatto di qualità e diventi sempre più trasparenza di Cristo. Il cuore dell'avventura sacerdotale è, infatti, una frequentazione intima di Cristo: da essa scaturisce l'entusiasmo del servizio alla comunità e al mondo.
Riflesso umano di Dio, che si fa buon samaritano di ogni uomo e di ogni comunità umana che soffre, il ministro della consolazione, con la sua presenza silenziosa e partecipe della sofferenza altrui, offrirà consolazione, conforto, incoraggiamento a quanti sono colpiti dalla sofferenza.
Egli sarà vicino ad ogni uomo ammalato con delicatezza di tratto, nel rispetto più assoluto della sua persona, della sua dignità, in un atteggiamento di ascolto alle sue necessità.
Aiuterà i cristiani ad andare incontro alla morte con speranza, senza paura alcuna, con una fiducia piena «nel Padre delle misericordie e Dio di ogni consolazione» (2Cor 1,3).
Preparerà l’ammalato credente e la sua famiglia alla celebrazione del Sacramento dell’Unzione che solleva le sofferenze fisiche e spirituali, rimette i peccati e, ungendo il corpo come preparazione alla risurrezione, consola l’ammalato con la luce della pasqua di Cristo.
Il ministero della consolazione, infine, vuol essere un servizio alla comunità intera, perché il soffrire degli uomini sia un luogo di apprendimento della speranza (cfr Spe salvi, 35 ss).