Il sacerdote anglosassone Winfrido, nel 719 è inviato dal Papa ad evangelizzare i popoli germanici. Per tale missione cambia il nome in Bonifacio. Tre anni dopo è consacrato Vescovo di tutta la Germania transrenana e legato pontificio. Intraprende una formidabile opera di evangelizzazione e di consolidamento della Chiesa, coinvolgendo nel rinnovamento anche l'intera Chiesa dei Franchi. Morirà martire quasi ottantenne, in Frisia insieme ad un gruppo di missionari.
Olivier Clément (1921-2009) è stato uno dei più grandi testimoni del Cristianesimo ortodosso in Occidente. Un teologo ed uno scrittore affascinante, capace attraverso il suo linguaggio poetico, di analizzare il corpo e la sessualità, attingendo alle esperienze concrete di vita e alla ricchezza spesso sconosciuta del pensiero ortodosso. Attraverso i suoi scritti, è possibile cogliere l'importanza della dimensione corporea, la rivalutazione dell'eros, la collocazione della sessualità nella vita della coppia, la bellezza che può, ancora oggi, condurci alla comunione con Dio e con i fratelli.
Marco de Petro è uno degli studenti che ha avuto don Luigi Giussani come insegnante di religione al Liceo Berchet di Milano e ha aderito fin dai primi anni all'esperienza di Gioventù Studentesca. Dopo la morte dei genitori si è trasferito in Liguria dove ha collaborato con don Pino De Bernardis a creare e a sviluppare il movimento a Chiavari e in regione. Ha sempre mantenuto il rapporto con don Giussani e con il movimento seguendone il percorso da GS al Péguy fino a Comunione e Liberazione, attraversando la contestazione e gli "anni di piombo". "Figlio" di don Giussani, come lui stesso si definisce, la sua esistenza, piena di tante attività svolte in ambito politico e sociale - è stato deputato al Parlamento, ha fatto il sindaco di Chiavari, ha collaborato con la Regione Lombardia - ha «un unico filo conduttore: il cammino dentro l'incontro iniziale fatto al Berchet e alla prima Varigotti del 1960». Con questa lettera vuole raccontarlo ai nipoti - e non solo - ai quali ritiene di non aver altro da dire veramente se non l'incontro decisivo fatto con il cristianesimo attraverso don Giussani e il movimento. Prefazione di Giancarlo Cesana, postfazione di Corrado Sanguineti.
Il 7 aprile 1994, Cyprien Rugamba, sua moglie Daphrose e alcuni dei loro figli vengono trucidati in odio alla fede, durante il genocidio in Ruanda. Cyprien era un famoso intellettuale e artista ruandese; dopo la sua conversione a Dio, con Daphrose iniziò un intenso cammino con la Comunità Emmanuel. Nel suo attivo apostolato si impegnò sempre per il superamento delle divisioni etniche in nome della comune fratellanza cristiana.
È tempo di invertire il senso di marcia. Adesso scendono in campo i supereroi del bene: voi, i preadolescenti dei nostri oratori. Perché il bene, i valori positivi, il bello, come la cura del prossimo e del creato, la gentilezza e il sorriso, l'attenzione alle risorse e la prudenza creativa nell'impiego delle tecnologie per il futuro diventino l'aria che respiriamo ogni giorno. Se vuoi davvero che il mondo attorno a te migliori, preparati a entrare nella scuola dei supereroi: incontrerai Red Fire, che ti insegnerà la forza del perdono e la passione per ogni persona; Brown Land, dalla quale capirai perché studiare e applicarsi tanto è fondamentale per salvare il pianeta; Light Star, bella e protettiva, che ha il potere della gentilezza; Yellow Sun, che ti contagerà con la sua allegria e dal quale imparerai a non perderti d'animo e a concedere sempre una seconda possibilità; Blue Water, atletica sirena, dalla quale osserverai come sia strategico prevedere, progettare e configurarsi le situazioni prima che accadano, per prevenire e attuare scelte mirate ed efficaci; White Wind, discreto e veloce, che ti stupirà per la sua capacità di non far sapere alla destra ciò che fa la sinistra.
Intera opera del Nuovo Testamento della Bibbia di Navarra.
Nella prefazione, il Card. Giacomo Biffi, Arcivescovo di Bologna, aveva scritto: «Questa non è un’edizione per professori, studenti e studiosi di teologia e di esegesi. È molto di più: è un’edizione per l’uomo (e c’è da sperare che tra gli uomini sia consentito annoverare anche i professori, gli studenti e gli studiosi); per l’uomo che in Gesù di Nazaret trova l’unico approdo salvifico della sua nebbiosa e insidiata navigazione».
Da sempre l'uomo cerca Dio, "come un cane da caccia che ha nelle narici la traccia della lepre" (Anselm Grün). È proprio partendo da questa incessante caccia sulle tracce di Dio che Lorella Fracassa ripercorre una vicenda umana e spirituale dei nostri tempi, quella del monaco benedettino John Main, e svela i fili che la collegano a un'epoca molto remota della storia cristiana e a pratiche spirituali che oggi si tende erroneamente ad accreditare alla sola cultura orientale. Si tratta della riscoperta della meditazione silenziosa cristiana, le cui origini risalgono al monachesimo egiziano e di cui Giovanni Cassiano (360-432 ca.) fu un significativo e suggestivo interprete. Questa pratica è presente nelle filosofie e nella spiritualità di ogni epoca e luogo (induismo, buddhismo, cristianesimo, sufismo islamico). L'uomo che medita in silenzio ritrova la condizione primordiale del suo essere, quella eternità silente che ha lasciato entrando nel tempo. Per il "segugio" cristiano la meditazione silenziosa (e la preghiera ripetuta intorno alla quale essa ruota) rappresenta uno strumento di purificazione, di approfondimento spirituale, di incontro personale con Gesù e di trasformazione dell'esistenza. Dio non è lontano e irraggiungibile. Dio è dentro ciascuno di noi, è parte di noi e la meditazione silenziosa rappresenta il modo per maturare questa consapevolezza e continuare la "caccia" secondo un nuovo percorso, luminoso e appagante.
Il Giappone è una sofisticata civiltà millenaria da sempre divisa tra la tentazione di aprirsi al mondo e quella di rinchiudersi nella sua insularità ai confini del globo. Nel 1549 vi sbarcò il cristianesimo con Francesco Saverio ed ebbe inizio un'avventura avvincente, sconosciuta ai più, che segnò indelebilmente la traiettoria storica, culturale e spirituale del Paese. È una storia di santi, martiri e samurai. Questo saggio ripercorre le vicende dei missionari europei che in pochi decenni, pagando un prezzo altissimo, conquistarono alla fede cattolica signori feudali, guerrieri, monaci, in tutto oltre 600.000 persone. Seguirono due secoli e mezzo di atroci persecuzioni - che causarono la morte di oltre 5.000 credenti (450 sono oggi santi e beati) -, durante i quali si formò il popolo dei Cristiani Nascosti, custodi in clandestinità di una fede senza sacerdoti né chiese né sacramenti. Con la riapertura agli stranieri verso la metà del XIX secolo il cristianesimo tornò a rifiorire, e quando il Paese visse le tragiche vicende della seconda guerra mondiale e delle due bombe atomiche, ancora una volta non mancarono mirabili testimonianze di fede. Il sangue dei martiri è da sempre il seme della comunità cristiana e poche vicende storiche lo documentano come quelle che ebbero luogo in Giappone.
Questo libro tratta della dottrina trinitaria di sant'Agostino così come viene presentata nei suoi Sermones ad Populum. L'insegnamento del vescovo di Ippona sulla Trinità è generalmente affrontato dalla prospettiva del suo trattato De Trinitate. Gli studi su questo trattato ruotano, per la maggior parte, intorno alla generazione eterna del Figlio, alla processione dello Spirito Santo e alle missioni delle persone divine, alle analogie psicologiche della Trinità nell'animo umano e all'intersoggettività umana come immagine della Trinità. Un gran numero di questi studi portano a conclusioni come al fatto che sant'Agostino avrebbe ignorato l'aspetto teologico-storico-salvifico della Trinità, a causa delle sue speculazioni ai margini del mistero, che non contribuiscono al rapporto del cristiano con il Dio-Trinità. Quest'opera mostra, attraverso lo studio delle prediche, che il vescovo di Ippona ha sufficientemente insegnato, nel contesto pastorale, l'importanza della Trinità nella storia della salvezza e nella vita del cristiano.
Presentazione di Ángel Fernández Artime, introduzione di Marco Bay.