L AUTORE SUGGERISCE, NELL INTRODUZIONE, IL CONTENUTO DELL OPERA: UN MEZZO PER INTERPRETARE E UTILIZZARE QUOTIDIANAMENTE LA LEZIONE DEL FRANCESCANESIMO PER VIVERE CRISTIANAMENTE NEL MONDO CONTEMPORANEO RIFACENDOSI A PRINCIPI SOLIDI TRASMESSICI NEI SECOLI. Il volume non intende essere una monografia di storia per lettori eruditi, non ambisce ad essere un testo per filosofi, non ha alcuno slancio poetico; vuole solo costituire un ausilio per fornire a tutti i lettori di qualunque estrazione ed eta per reinterpretare le norme francescana e riadatarne i contenuti spirituali e comportamentali per vivere in maniera sana e eticamente corretta ne
Articolo. LA RICOSTITUZIONE DELLA COMPAGNIA DI GESÙ (1814). Una lettura sapienziale -
Articolo. MISTICA POPOLARE E PASTORALE URBANA -
Articolo. LA «BUONA NOTIZIA» -
Articolo. TRE RADICI FILOSOFICHE DEL NICHILISMO -
Focus. LA REPUBBLICA CENTRAFRICANA IN ATTESA DEI CASCHI BLU -
Vita della Chiesa. VERSO L'ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEL SINODO SULLA FAMIGLIA -
Profilo. DON GIUSEPPE ROSSI, UN MARTIRE PER LA SUA GENTE -
Intervista. INTERVISTA A EDOARDO WINSPEARE, REGISTA CINEMATOGRAFICO SALENTINO -
Note e Commenti. UNA VISIONE MESSIANICA DELLA SCIENZA? -
Note e Commenti. IRENEO, LA GNOSI E IL DIO CREATORE -
Rivista della Stampa. TEOLOGIA E SPIRITUALITÀ DEL SACERDOZIO CATTOLICO IN JOSEPH RATZINGER -
Rassegna bibliografica. RASSEGNA BIBLIOGRAFICA -
Articolo
LA RICOSTITUZIONE DELLA COMPAGNIA DI GESÙ (1814). UNA LETTURA SAPIENZIALE
Benjamin Gonzalez Buelta S.I.
Il 7 agosto si celebra il secondo centenario della ricostituzione della Compagnia di Gesù ad opera di Pio VII con la bolla Sollicitudo omnium ecclesiarum. In questo articolo viene fatta una lettura sapienziale di ciò che per i gesuiti sopravvissuti al breve della loro soppressione Dominus ac Redemptor di Papa Clemente XIV significò lo scioglimento per sempre del loro Istituto e del loro modo di giungere a Dio. Nel corso dei quarant’anni nei quali la Compagnia rimase soppressa, i gesuiti vissero un processo pasquale molto intenso. Chi leggesse quegli anni soltanto con il linguaggio dell’ingiustizia, del lamento e della perdita, non rispetterebbe l’opera di Dio e nemmeno l’ispirazione e la novità che egli ci offre con ogni potatura: il Padre è l’agricoltore e può trasformare i colpi d’ascia indirizzati alla morte in un futuro di vita ben migliore per tempi nuovi.
La lettera a Proba, come dice chiaramente il titolo, è una lettera e non un trattato sulla preghiera; la costruzione del testo è legata ad un fatto occasionale e perciò non contiene una riflessione sistematica. Tuttavia quello che poteva essere un limite si rivela una ricchezza; emergono, infatti, delle dimensioni che sono essenziali per ogni situazione di vita e per ogni tipo di preghiera. Si potrebbero così riassumere: La ricerca della vita beata; La centralità del desiderio; La preghiera ha bisogno di 'regole'. Nella lettera a Proba ci sono anche utilissime indicazioni circa i modi e i tempi della preghiera.
La stagione del Sessantotto in Italia non ha trovato i cattolici indifferenti, ma li ha coinvolti in modalità e con prospettive diverse. Il rapporto tra cattolici e Sessantotto è un'ottica specifica e interessante. Si sente il bisogno a distanza di oltre trenta anni di affrontare la questione soprattutto per le conseguenze che questa relazione ha avuto sul trentennio successivo. Il volume evidenzia l'aspetto storico dell'influenza del Sessantotto sui cattolici. Perché i cattolici non sono rimasti indifferenti rispetto ad un fenomeno che sembrava venir da lontano e presentava tratti a loro estranei? Quale connessione, per esempio, lega il Sessantotto e la successiva caduta dei comportamenti religiosi, insomma Sessantotto e secolarizzazione? Molte domande non hanno ancora avuto risposta, ma il dibattito resta aperto ed è punto di partenza per sviluppare la riflessione che il presente volume avvia con contributi eterogenei.
SOMMARIO
3
Editoriale
4
La pagina dei lettori - Il Raccomandato
6
Dove trovare il Timone
9
I nuovi Quaderni del Timone
47
Il mondo del sacro. Il canto "gregoriano"
Giannicola D'Amico
INFORMAZIONE
10
News dall'Italia e dal mondo
12
S'avanza il catto-pragmatismo
Riccardo Cascioli
14
«Cercavo quel figlio che non c'era più»
Vincenzo Sansonetti
16
«Agenda omo»: resistere paga
Benedetta Frigerio
18
India, non è un Paese per donne
Anna Bono
20
Il Kattolico. Giuseppe
Rino Cammilleri
FORMAZIONE
22
Scienza e fede. Creare la vita? Non scherziamo
Umberto Fasol
25
Non tutti sanno che...
26
Storia. Una porta e un'epigrafe nel Tempio su Gesù?
Ilaria Ramelli
28
San Martino in aiuto della Francia
Andrea Galli
30
Abbandonare la morale?
Giacomo Samek Lodovici
32
Fides et Ratio. Il pastore di Erma
Maurizio Schoepflin
34
Hanno scritto, hanno detto...
48
Teologia. I tre simboli fondamentali del battesimo
Card. Giacomo Biffi
50
Chiesa e finanza. Se i soldi vengono ben usati...
Ettore Gotti Tedeschi
54
Arte. Michelangelo il mistico
Valentina Sessa
56
La Tradizione spirituale. Beati i misericordiosi
Rosanna Brichetti Messori
58
La voce del Magistero. Paolo VI
Marco Invernizzi
60
I grandi fatti della Bibbia. L'amore
Don Pietro Cantoni
61
Catechismo. La visione beatifica
Stefano Biavaschi
62
Libri di casa nostra
Giovanni De Marchi
63
Home video
63
Cinema. Katyn
Ludovico Grassi
64
Vivaio. Stalin e la Madonna di Kazan
Vittorio Messori
67
Cattolici in internet
Alessandro Nicotra
DOSSIER
DISSOLUZIONE POP
36
Il cinema e i nuovi dei
Carlo Susa
39
Bestseller come funghi: molti velenosi
Mario Iannaccone
42
La barbarie scorre sullo smartphone. Intervista a Maurizio Blondet
Raffaella Frullone
44
Il festival dell'osceno
Roberto Manfredini
46
Genitori: siate realisti
Mariolina Ceriotti Migliarese
Una ricca introduzione allo studio del diritto che pone un imperativo morale a tutti i giuristi e in particolare ai giuristi cattolici: riconoscere la verità del diritto come "cattolica" cioè riconoscerla per tutti gli uomini. In quanto "cattolico", il giurista è mosso dalla convinzione che il "giusto" si radica nel "bene" e che il bene non ha un carattere confessionale: è sempre e comunque "bene umano", che, nei confronti di ogni altro, l'uomo ha il dovere di difendere e di promuovere.
Francesco D'Agostino (Roma, 1946) insegna Filosofia del Diritto nell'Università di Roma "Tor Vergata" e nella Pontificia Università Lateranense. È condirettore della Rivista Internazionale di Filosofia del Diritto. Membro dal 1990 del Comitato Nazionale per la Bioetica, ne è stato Presidente dal 1995 al 1998 e ne è attualmente Presidente Onorario. È membro della Pontificia Accademia per la Vita. Tra i suoi libri: Filosofia del diritto (19962), Il diritto come problema teologico (19973), Bioetica (19983), La sanzione nell'esperienza giuridica (19995).