Per essere un buon insegnante non è più sufficiente, come un tempo, «insegnare bene»: occorre sviluppare competenze che comprendano, oltre alla padronanza dei contenuti disciplinari e didattici, abilità relazionali, di gestione della classe e dei gruppi, di progettazione, comunicative, creative e digitali. Nasce a questo scopo il progetto Expert Teacher del Centro Studi Erickson: un nuovo modello di sviluppo professionale basato sulle competenze, in un'ottica di miglioramento permanente e formazione continua.
Il volume, destinato agli studenti dei primi anni di Giurisprudenza, viene aggiornato ogni anno per seguire le vicende che sono sempre attuali e costituiscono sempre una fonte di riflessione sull'adattamento del Diritto costituzionale alla realtà. È un testo ben collaudato (arrivato alla XX edizione), che descrive il funzionamento delle istituzioni costituzionali italiane, con frequenti riferimenti storici e comparatistici agli altri ordinamenti e, in particolare, all'ordinamento europeo. È scritto in un linguaggio volutamente semplice, attento a definire sempre i termini tecnici che sono indispensabili: esamina le istituzioni centrali e periferiche della Repubblica, i rapporti con l'Unione europea, il sistema delle fonti del diritto, l'organizzazione della giustizia e della Corte costituzionale, i diritti e le libertà fondamentali. Il testo è supportato da un sito in cui lo studente può trovare tutto il materiale necessario allo studio.
Associazione per la ricerca e la promozione delle pratiche di filosofia dialogica nella scuola e nella società.
Il "Manuale di diritto commerciale" si rivolge agli studenti dei corsi di primo livello e ai neolaureati o a quanti vogliano accostarsi (o riaccostarsi) allo studio del diritto commerciale per mezzo di uno strumento agile, ma solido nell'esposizione e completo nelle tematiche trattate. Esso offre una presentazione ragionata, sistematicamente ordinata e chiara di una materia ormai vasta e multiforme, senza rinunciare a toccarne alcuna delle diverse aree tematiche che la compongono: il diritto dell'impresa in senso stretto, il diritto industriale, quello delle crisi d'impresa, il diritto delle società e quello dei sistemi finanziari. L'opera non propone al lettore una semplice, asettica sequenza di definizioni e di regole e dunque una massa nozionistica di dati, ma seleziona per ciascun argomento, pur nel rispetto delle esigenze di completezza irrinunciabili in un testo di questo genere, le informazioni giuridiche essenziali per un apprendimento delle sue basi istituzionali, inserendole con accuratezza nella cornice sistematica di riferimento, dandone una adeguata illustrazione sia sotto il profilo tecnico che sotto quello delle motivazioni economiche sottostanti e corredandone la presentazione con un costante richiamo alle applicazioni concrete nel tessuto socio-economico attuale. Questa nuova edizione del Manuale viene pubblicata a distanza di un anno dalla precedente. Essa si è resa necessaria anzitutto alla luce della promulgazione del nuovo Codice della crisi e dell'insolvenza, cui è dedicato un apposito capitolo, che illustra le novità della disciplina destinata ad entrare in vigore nell'estate del 2020. Le disposizioni di diritto dell'impresa e societario invece già entrate in vigore sono state approfonditamente e specificamente trattate nelle relative Sezioni (con una riarticolazione, in particolare, della Sezione dedicata all'organizzazione dell'impresa).
Chi ha paura della fisica? Come la si può insegnare nella scuola primaria? È possibile insegnarla applicando i principi del metodo scientifico? Alla base di questo libro sta la consapevolezza che l'agire e il pensare o, meglio, l'agire pensato sia la modalità preferibile di azione didattica e di apprendimento. Il laboratorio non si configura in questo testo come luogo, ma come una modalità di apprendimento e di trasmissione del sapere dimenticata e sommersa da un tentativo eccessivo di formalizzazione e parcellizzazione del sapere. Esplorando i principi portanti di una buona azione didattica, si avvalora qui il peso del metodo scientifico come ispiratore di un apprendimento profondo e maturo delle scienze e come volano per lo sviluppo del senso critico, non solo scientifico, negli alunni. Quel senso critico il cui sviluppo e affinamento consideriamo uno degli obiettivi primari della scuola nella nostra società.
Quali sono le dinamiche che attraversano la lingua parlata e quella scritta? Spesso si pensa che la seconda sia una semplice emanazione - più formale e impostata - della prima, dimenticando che buona parte delle lingue parlate nel mondo non ha mai avuto una forma scritta. E che dire di oggi, un'epoca in cui la sovrapposizione tra lingua parlata e scritta - pensiamo all'uso dei messaggini e dei social network - si è fatta evidente? È vero che il parlato in quanto codice primario ha ormai sporcato la limpidezza dello scritto? Attraverso resoconti storici, accenni teorici ed esempi di immediata comprensione, Luca Serianni guida il lettore in un viaggio attraverso le diverse forme che il testo scritto ha assunto nel tempo a seconda delle emozioni, delle informazioni, delle nozioni da veicolare. Un dialogo mai interrotto tra scrittura e oralità, che negli ultimi anni - come racconta Giuseppe Antonelli nella sua introduzione - ha dato vita all'e-taliano: l'italiano digitato delle nuove forme di comunicazione. Con un saggio di Giuseppe Antonelli.
Nei primi anni del XXI secolo Amitav Ghosh lavorava alla stesura de "Il paese delle maree", il romanzo che si svolge nelle Sun-darban, l'immenso arcipelago di isole che si stende fra il mare e le pianure del Bengala. Occupandosi della grande foresta di mangrovie che le ricopre, Ghosh scoprì che i mutamenti geologici che ciclicamente vi avvenivano - un argine poteva sparire nell'arco di una notte, trascinando con sé case e persone - stavano diventando qualcos'altro: un cambiamento irreversibile, il segno di un inarrestabile ritrarsi delle linee costiere e di una continua infiltrazione di acque saline su terre coltivate. Che un'intera area sotto il livello del mare come le Sundarban possa essere letteralmente cancellata dalla faccia della terra non è cosa da poco. Mostra che l'impatto accelerato del surriscaldamento globale è giunto ormai a minacciare l'esistenza stessa di numerose zone costiere della terra. La domanda, per Ghosh, nacque perciò spontanea. Come reagisce la cultura e, in modo particolare, la letteratura dinanzi a questo stato di cose? La risposta è contenuta in questo libro in cui l'autore della trilogia della «Ibis» ritorna con efficacia alla scrittura saggistica. La cultura è, per Ghosh, strettamente connessa con il mondo della produzione di merci. Ne induce i desideri, producendo l'immaginario che l'accompagna. Una veloce decappottabile - un prodotto per eccellenza dell'economia basata sui combustibili fossili - non ci attrae perché ne conosciamo minuziosamente la tecnologia, ma perché evoca l'immagine di una strada che guizza in un paesaggio incontaminato; pensiamo alla libertà e al vento nei capelli; a James Dean e Peter Fonda che sfrecciano verso l'orizzonte; a Jack Kerouac e a Vladimir Nabokov. Questa cultura, così intimamente legata alla storia del capitalismo, è stata capace di raccontare guerre e numerose crisi, ma rivela una singolare, irriducibile resistenza ad affrontare il cambiamento climatico. Quando il tema del cambiamento climatico appare, infatti, in una qualche pubblicazione, si tratta quasi sempre di saggistica. La rara e fugace comparsa di questo argomento in narrativa è sufficiente a relegare un romanzo o un racconto nel campo della fantascienza. Che cosa è in gioco in questa resistenza? Un fallimento immaginativo e culturale che sta al cuore della crisi climatica? Un occultamento della realtà nell'arte e nella letteratura contemporanee tale che «questa nostra epoca, così fiera della propria consapevolezza, verrà definita l'epoca della Grande Cecità»?
Giunta alla quarta edizione, l'opera mette in rilievo, con buona completezza, gli orientamenti giurisprudenziali, segnalando però anche la dottrina "utile", perché propositiva di soluzioni interpretative utilizzabili dall'operatore (giudici, avvocati, amministrazioni, servizi, etc.), con l'obiettivo degli autori di cogliere l'articolato tessuto normativo del diritto dell'immigrazione nel suo vissuto giurisdizionale e nelle prassi amministrative. L'opera si presenta analitica ma operativa e affronta, fra gli altri, i seguenti argomenti: ingresso e soggiorno; domanda d'asilo; ricongiungimento familiare; protezione internazionale; respingimento, espulsione e trattenimento; sicurezza e assistenza sociale.
"Le fonti del diritto italiano", giunta alla quarta edizione, è un'opera che tratta in maniera completa e con una metodologia problematica tutte le fonti dell'ordinamento italiano. Nel dicembre 2017 il Senato ha approvato una riforma radicale del proprio regolamento con la conseguenza che le citazioni della maggior parte degli articoli del suddetto regolamento, contenute nella precedente edizione di questo volume, risultano oramai sbagliate non soltanto per quanto riguarda la numerazione degli articoli ma soprattutto per le novità introdotte sul piano sostanziale. Al riguardo è sufficiente ricordare la norma relativa all'assegnazione dei disegni di legge in sede deliberante o quella relativa al calcolo degli astenuti ai fini della determinazione del quorum di maggioranza. Con l'occasione è stata inserita anche una importante sentenza, adottata dalla Corte costituzionale nel corso del 2017, che risolve, almeno per adesso, il quesito circa la legittimità della cosiddetta autodichia, problema ampiamente trattato nella precedente edizione ma la cui soluzione veniva necessariamente lasciata in sospeso, sul piano giurisprudenziale, in attesa della suddetta sentenza. Inoltre, è stato completamente rivisto ed aggiornato il capitolo relativo ai rapporti con l'Unione europea.