Padre Pio, nato a Pietrelcina, piccolo paese in provincia di Benevento, è stato punto di riferimento e un confessore instancabile per tantissimi fedeli. Questo breve volume ne racconta la vita intensa, la fede semplice e immediata, le opere grandi, nonché i carismi di cui Dio gli ha fatto dono. Le stigmate, la bilocazione, la preveggenza sono solo alcuni dei segni del suo essere stato un uomo scelto da Dio. Giovanni Paolo II lo ha proclamato santo il 16 giugno 2002.
"Questo libro fa parlare Padre Pio attraverso le risposte immediate, chiare, concrete e sorprendenti che offre a tutte le domande di amici e penitenti, anche le più strane e difficili."
Il purgatorio visto da San Pio da Pietrelcina
Padre Pio fu un fervente devoto delle anime del purgatorio. Già nel 1910, in una lettera del 29 novembre, scriveva al suo direttore spirituale di nutrire da molto tempo un forte bisogno di offrirsi al Signore per le anime purganti. “Questo desiderio”, raccontava il Santo di Pietrelcina, “è andato crescendo sempre più nel mio cuore tanto che ora è divenuto, sarei per dire una forte passione. L’ho fatta, è vero, più volte questa offerta al Signore, scongiurandolo a voler versare sopra di me i castighi che sono preparati sopra i peccatori e sulle anime purganti, anche centuplicandoli su di me, purché converta e salvi i peccatori ed ammetta presto in Paradiso le anime del Purgatorio, ma ora vorrei fargliela al Signore questa offerta colla sua obbedienza. A me pare che lo voglia proprio Gesù” (Epist I, 206).
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Gli insegnamenti di Padre Pio a confronto con i temi di attualità nelle riflessioni di fr. Luciano Lotti per la trasmissione di Radio Rai Ascolta si fa sera". "
In questo piccolo libro sono stati raccolti i pensieri più belli e alcune tra le immagini più rappresentative di San Pio da Pietrelcina, molto amato e venerato dagli italiani.
Un volumetto da tenere sempre con sé per tutti quei momenti della nostra vita in cui sentiremo il bisogno di raccoglierci nella preghiera, per trovare nella fede la forza e la speranza. Padre Pio ci aiuterà e ci proteggerà con la sua santa benedizione.
Il santo più amato dagli italiani
I suoi genitori, Grazio e Giuseppa, sono poveri contadini assai devoti: in famiglia si recita il rosario ogni sera, in un clima di grande e filiale fiducia in Dio e nella Madonna.
Il soprannaturale irrompe assai presto nella vita del futuro santo, che fin da bambino riceve visite frequenti di Gesù e Maria, vede demoni e angeli, ma poiché pensa che tutti abbiano le sue stesse facoltà non ne fa parola.
Il 22 gennaio 1903, a sedici anni, entra in convento e da francescano cappuccino prende il nome di fra’ Pio da Pietrelcina. Diventa sacerdote sette anni dopo, il 10 agosto 1910. Vuole partire per terre lontane come missionario, ma Dio ha in serbo per lui ben altri disegni, molto speciali...
È una vita fuori dal comune quella che scorre in queste pagine, la storia di un uomo che al secolo si chiamava Francesco Forgione e visse dal 1887 al 1968. Il mondo lo conosce come padre Pio da Pietrelcina, il suo volto è raffigurato in ogni dove, ma, a quarant'anni dalla morte, sulla sua vicenda umana rimane ancora molto da dire, molto da sapere. Soprattutto se si accantona qualsiasi intento apologetico o, viceversa, ogni pregiudizio. Che cosa significa nascere contadino nel povero Meridione d'Italia a fine Ottocento? Che cosa comporta per un sedicenne entrare in convento nel 1903? Che cosa succede nella vita di un giovane frate e della sua famiglia quando compaiono i primi segnali di un rapporto privilegiato con la spiritualità? Con accuratezza e rigore, Sandro Mayer e Osvaldo Orlandini ricostruiscono avvenimenti, dettagli, contesto culturale "in presa diretta", come se scoprissero padre Pio insieme ai loro lettori. Ripercorrono la sua vera esistenza sullo sfondo della grande Storia del nostro Paese. E lo fanno con sensibilità e partecipazione, con un linguaggio che parla al cuore. Partendo dai documenti di cronisti e dalle testimonianze dirette, gli autori rendono viva la materia storiografica immaginando anche dialoghi, sensazioni, sguardi, movimenti. Più romanzo storico che biografia tradizionale.
La continua esortazione alla preghiera e alla meditazione personale è il miracolo autentico che perdura. Perché Padre Pio da Pietrelcina è ancora vivo tra i viventi, è un santo e un protettore, è un maestro ed è un amico. Come faro nell'oscurità, luce che rischiara la notte della vita, indica la strada al pellegrino e al figlio spirituale. I suoi insegnamenti sono all'origine del percorso di Mario Santonastaso, che dal racconto dell'esperienza personale ci accompagna fino al cantico e alla preghiera. In quel lembo di terra sospeso tra cielo e mare, il convento del Gargano li custodisce ancora: sono ciò che si rivela davanti alla fede dei semplici. Come considera mons. Giancarlo Setti nella sua introduzione al volume, il sangue di Padre Pio non è conservato nelle reliquie, in quelle povere pezze di stoffa rimaste. "Il suo sangue è tutto ciò che ci ha lasciato, tutto ciò che ha offerto, ad imitazione di Colui che, versando il suo per primo, ha redento il mondo".
In queste pagine c'è il sogno, la nostalgia,, ci sono i fioretti e le mille cose di un mondo che sembra lontano da noi non solo per il tempo, ma per la capacità che c'era di fermarsi e respirare a pieni polmoni quell'aria dello spirito, che alitava su San Giovanni Rotondo, quando Padre Pio era vivo.
Fr. Francesco Savino, nato l'8 aprile 1949 a San Giovanni Rotondo, ha vestito l'abito cappuccino il 29 settembre 1965, ha emesso la professione temporanea il 2 ottobre 1966, quella perpetua l'8 dicembre 1972, stato ordinato sacerdote il 10 agosto 1974.
Una ricostruzione storica, con testimonianze e documenti inediti, del periodo della vita di Padre Pio coinciso con il Pontificato di Giovanni XXIII (1958-1963). Introduzione del Card. Tarcisio Bertone.
Raccolta di pensieri e brevi riflessioni di Padre Pio da Pietrelcina, il frate più amato d'Italia. A cura di Olimpia Cavallo.
Con questo libro si offrono spunti per la riflessione individuale per ogni giorno dell'anno e per la conoscenza del Santo di Pietrelcina. La vita e il pensiero di Padre Pio rivivono in un volume, analogo a quello su Giovanni Paolo II, che accanto alle immagini ispirate ai suoi insegnamenti presenta anche fotografie della sua vita, della devozione popolare e dei suoi luoghi.
«Padre Pio, il giallo delle stigmate» e «Padre Pio, un immenso inganno». Due titoli a tutta pagina – comparsi nell’arco di due giorni sul «Corriere della Sera» – hanno creato sconcerto e dibattito. All’origine di tutto ciò l’uscita di un libro dello storico Sergio Luzzatto che, sulla base di documenti del Sant’Uffizio, tanto vecchi quanto già scandagliati dal Vaticano, ha rilanciato antichi sospetti.
Padre Pio da Pietrelcina, definito “piccolo chimico”, messo ancora una volta in cattiva luce da un fascio di accuse che ha lasciato amarezza in chi, conoscendo con quanta cura sia stato svolto il processo di beatificazione, sa bene come ogni obiezione, anche la più piccola, sia stata a fondo analizzata e adeguatamente risolta.
Che origine avevano, dunque, le stimmate di Padre Pio? Quali prove ed evidenze scientifiche abbiamo sulla natura di quelle ferite? Perché scomparvero prima della morte del futuro santo?
Senza alcun intento agiografico, ma sulla base di documenti storici e testimonianze di prima mano, questa inchiesta vuole rispondere una volta per tutte a quel terribile ultimo sospetto.