Nella "religione" capitalistica il lavoro è soltanto un mezzo per aumentare il consumo idolatrico di beni materiali: noi siamo ridotti a semplici consumatori. Prevale un marketing narrativo che enfatizza il merito e non il bisogno, dove la nuova fede capitalistica enfatizza i "gusti" dei consumatori, inventa una teologia meritocratica che colpevolizza i poveri, cancella la misericordia a vantaggio della meritocrazia. La new age aziendale del terzo millennio ha cancellato la gratuità e la libertà nei rapporti tra lavoratori e imprese. La gratuità si è però diffusa nella società civile, tra le organizzazioni non profit, nell'economia sociale. Bisogna quindi riconfigurare l'economia e il mercato e farne un laboratorio di virtù etiche e civili.
Un utile strumento di lavoro e di riflessione per gli studenti di Scienze motorie e sportive e di Scienze dell’educazione, per gli educatori e gli operatori coinvolti a diverso titolo nel settore sportivo, anche in contesti di marginalità, e per tutto il mondo cui sta a cuore lo sviluppo di esperienze educative in contesti inclusivi, attraverso la valorizzazione delle attività sportive e motorio-espressive per la promozione della persona e dei processi di umanizzazione della società.
Presentazione del volume
Attraverso l'intreccio costante tra teoria e prassi, il volume offre una poliedrica visione, in chiave pedagogica, dello sport nelle sue dimensioni non formali e informali che, se educativamente fondate, possono contribuire al miglioramento di tutti e di ciascuno.
Uno sport educativo, etico e valoriale, che si pone, innanzitutto, come gioco e gratuità nell'impiego del tempo libero, come occasione di incontro con altre persone, per vivere un'esperienza gratificante e coinvolgente. Uno sport che si rivolge anche alle periferie e ai contesti ai margini di una società sempre più liquida e destrutturata, che stenta a farsi riconoscere come comunità educativa e educante, in cui si rispetti l'essere umano e la sua dignità. Gli autori percorrono, così, i sentieri della marginalità, dell'inclusione e dell'integrazione trovando il loro terreno di intersezione in una riflessione pedagogica attorno allo sport, che si articola in una riflessione storica ed epistemologica (nella prima parte), nella presentazione di buone pratiche nazionali, veri e propri laboratori attivi di sport ed educazione (nella seconda parte) e nella riflessione e nella ricerca sull'utilizzo dello sport nei contesti più vari di dipendenza (nella terza parte).
Il volume si offre come un utile strumento di lavoro e di riflessione per gli studenti di Scienze motorie e sportive e di Scienze dell'educazione, per gli educatori e gli operatori coinvolti a diverso titolo nel settore sportivo, anche in contesti di marginalità, e per tutto il mondo cui sta a cuore lo sviluppo di esperienze educative in contesti inclusivi, attraverso la valorizzazione delle attività sportive e motorio-espressive per la promozione della persona e dei processi di umanizzazione della società.
Pasquale Moliterni è professore ordinario di Didattica, Pedagogia speciale e Ricerca educativa presso l'Università degli Studi di Roma del "Foro Italico", con insegnamenti in tutti i corsi di laurea, nei dottorati e nei corsi di formazione degli insegnanti. È delegato del Rettore per i problemi connessi con la disabilità e i disturbi specifici di apprendimento. È autore di oltre 110 pubblicazioni, in saggi, volumi collettanei, riviste nazionali e internazionali, tra cui: Studiare all'Università. Strategie di apprendimento e contesti formativi, 2011; Didattica e Scienze Motorie. Tra mediatori e integrazione, 2013; Diversità e inclusione: le sfide dell'università per un nuovo umanesimo, 2015; Inclusive and Affluent Society: Educational Actions and Mediations, 2015.
Angela Magnanini è ricercatore confermato di Didattica, Pedagogia speciale e Ricerca educativa presso l'Università degli Studi di Roma del "Foro Italico", dove insegna Pedagogia speciale nei vari corsi triennali, magistrali e per la formazione degli insegnanti. È autrice di saggi e di diversi contributi in volumi collettanei e in riviste di carattere nazionale ed internazionale. Tra i suoi lavori recenti ricordiamo: Sport per tutti: principi pedagogici inclusivi e principi sportivi tra teorie e pratiche, 2016; Inclusive Coach between Theory and Practice, 2017.
Il lavoro sociale deve oggi fare i conti con una società in continua trasformazione: una società frammentata e disgregata, difficile da governare, contrassegnata da fenomeni che sfuggono al controllo e che moltiplicano squilibri e disuguaglianze. I Servizi Sociali sono dunque chiamati ad assumere sempre più i tratti di un Servizio Sociale di Comunità che preveda la presa in carico non del singolo ma dell'intera comunità: in tempi di ristrettezze economiche non si può fare a meno delle risorse comunitarie per cercare di allargare la responsabilità sociale dei problemi. Il volume si divide in due parti: nella prima si delineano le origini del Servizio Sociale di Comunità in Italia e ci si interroga sulla possibilità di dar vita a un nuovo Servizio Sociale di Comunità che privilegi la metodologia relazionale. Nella seconda parte, invece, viene presentato il caso di riordino del Servizio Sociale Territoriale del Comune di Bologna, l'unico ad aver operato una trasformazione dei Servizi Territoriali nella direzione di un Servizio Sociale di Comunità.
Il Volume, riprendendo gli ultimi capitoli del Manuale di Diritto amministrativo e ripetendone l'impostazione ormai collaudata, si occupa in via autonoma di Giustizia amministrativa. Sempre più frequente è la richiesta, anche didattica, di una trattazione specifica di questa parte, spesso oggetto di un corso progredito di Diritto amministrativo all'interno dei cosi di laurea in Giurisprudenza. Pure gli operatori del diritto possono giovarsi di uno strumento agile, di dimensioni più contenute, che racchiuda lo studio dei mezzi che l'ordinamento appresta per la tutela del privato nei confronti dell'amministrazione. La materia, poi, è in continua evoluzione e percorsa da incessanti fibrillazioni giurisprudenziali: ricca di spunti di indagine per gli studiosi del diritto, giustifica uno sforzo di sistemazione unitaria e di esposizione autonoma. Guardando alla Giustizia amministrativa si è costretti a interrogarsi sul grado di civiltà di uno Stato: quella civiltà, infatti, si misura anche in ragione dell'estensione, della profondità e dell'effettività della tutela che il diritto assicura ai cittadini.
Colore ambiguo e capriccioso, il verde: da un lato simbolo di speranza, fortuna, natura e libertà, dall'altro tinta associata al veleno, al denaro e addirittura al diavolo. Giudizi altamente contrastanti, che si sono avvicendati nel corso dei secoli e che sono lo specchio di un cambiamento dell'orizzonte culturale della società che li ha prodotti. Ed è proprio questa evoluzione della nostra società al centro del nuovo saggio illustrato del grande storico francese Michel Pastoureau. Terza tappa di un progetto di alto profilo, al pari dei due precedenti "Blu" e "Nero", "Verde" è un'opera di ampio respiro, che spazia dall'arte, alla scienza al costume e che, di tassello in tassello, restituisce un altro affascinante e avvincente capitolo della storia dell'Occidente, dall'antichità ai giorni nostri.
Il volume offre una panoramica delle principali questioni del dibattito filosofico-morale, a partire dall'antichità sino ai giorni nostri.
Trattasi di un eserciziario di Contabilità e Ragioneria articolato in Esercizi seguiti poi dallo svolgimento delle soluzioni di ciascun quesito proposto. Il testo è suddiviso in due parti: Economia Aziendale e Contabilità e Bilancio.
La migrazione è un evento critico, che si ripercuote sulle reti di parentela e in particolare sulle relazioni tra familiari di generazioni diverse. Nelle famiglie migranti i rapporti intergenerazionali assumono aspetti distintivi: i progetti migratori si prefiggono di cambiare le condizioni socio-economiche delle famiglie; la migrazione può portare alla creazione di famiglie transnazionali, con genitori o figli che rimangono nel paese di provenienza; i valori e le abitudini del luogo di origine possono scontrarsi con quelli del paese di arrivo. In questo volume, studiosi europei di riferimento indagano il tema della solidarietà familiare (chi aiuta chi, chi interagisce con chi, con quale modalità?) e colmano alcune lacune della letteratura internazionale. Nel libro si descrivono i processi sottesi agli scambi di aiuto nelle famiglie migranti; si integrano approcci teorici tipici degli studi delle relazioni intergenerazionali con altri propri delle ricerche sull'immigrazione; si applica una prospettiva multidimensionale - sul piano sostanziale, metodologico e disciplinare - a un ventaglio di gruppi di immigrati, contesti e tipi di scambio.
Una proposta pedagogica particolarmente adatta al passaggio storico verso l'epoca ultramoderna: l'impegno educativo è rivolto a non far morire lo spirito in noi, a far salva «l'anima dell'anima». L'evento della persona è il destarsi di questa sua parte più intima e più viva; porta l'acquisto del sentimento della realtà, l'apprendere a percepire ogni ente nella sua qualità d'essere e di bene. Il volume è articolato in tre parti. La prima contiene i Segnavia, percorsi di pedagogia fondamentale che elaborano una concezione dell'educazione definita da due istanze: una esistenziale, la realizzazione di una vita piena e totale; l'altra storica, la personalizzazione di un'eredità di senso. La seconda parte apre Sentieri, attraverso modelli di antropologia pedagogica che esplicitano quanto apprendiamo sulla persona nei mondi dell'educazione. La terza parte raccoglie Tracce, testimonianze che dispiegano le parole-chiave della prospettiva pedagogica dell'autore e contengono indizi chiari del suo incontro col Mistero cristiano. Il filo rosso che lega tutti i capitoli è lo stile fenomenologico-ermeneutico, un uso critico della ragione che tiene insieme la spiegazione scientifica e l'argomentazione filosofica e, applicato alle scienze pedagogiche, ne esalta la costitutiva intonazione etica.
Il testo di Croteau e W. Hoynes "Sociologia generale", conosciuto a livello internazionale, è un manuale la cui struttura si adatta alle esigenze degli studenti di vari corsi di laurea e di tutti coloro che per la prima volta entrano in contatto con la "conoscenza sociologica". Privilegiando un dialogo costante tra la teoria, la ricerca empirica e le complesse dinamiche della realtà sociale, il manuale si presenta come un utile strumento didattico capace di confrontarsi e di interagire con la complessità dei fenomeni sociali cercando di valutarne, di volta in volta, gli effetti e le criticità. La nuova edizione, rivista nella sua architettura complessiva, arricchita di nuovi "box di apprendimento" e aggiornata con i dati statistici più recenti riferiti alla realtà italiana ed europea, offre un programma completo di apprendimento capace di combinare contenuti cartacei e digitali, come: Connect Sociologia e Smartbook - un ebook con tecnologia adattativa di apprendimento - e risorse in grado di coinvolgere e stimolare lo studio e la comprensione della realtà che circonda.
Nella scuola d'infanzia di oggi i bambini passano molto più tempo con esercizi didattici e schede fonetiche che a costruire cose o dipingere con le mani: l'asilo somiglia sempre di più ai gradi scolastici successivi. Con questo libro, frutto della sua esperienza trentennale al Media Lab del MIT, Mitchel Resnick ci dice che dovrebbe essere esattamente il contrario: è il resto della scuola (e il resto della vita) che deve diventare più simile alla scuola dell'infanzia. Nella società in cui viviamo la creatività è tra le abilità più richieste e più premiate, e il modo migliore per impararla, e soprattutto mantenerla, è continuare a immaginare, creare, giocare, condividere e riflettere... proprio come fa un bambino all'asilo. Prefazione di Ken Robinson.