Due simpatici personaggi, un giovane fraticello e un temerario esploratore, accompagneranno bambini e ragazzi alla scoperta dell'Enciclica sul Creato di Papa Francesco. Tra le pagine, segnate da un dialogo sempre aperto tra i due, si troveranno passi e spiegazioni del testo papale, oltre che approfondimenti biblici ed ecologici. Tutto nello spirito di lode e di ringraziamento al Creatore. Attività, giochi e riflessioni sulla cura della "madre terra" renderanno la lettura ancora più entusiasmante. Età di lettura: da 7 anni.
Discorsi del Papa e Relazione finale sul Sinodo dei Vescovi avente come tema la vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo.
Questo libro intende ripercorrere i temi più cari al pontefice sotto la veste di propositi cristiani e offrirli ai lettori come indicazione per l'anno che deve arrivare. Una raccolta di intenzioni composta da brani tratti da discorsi e scritti del papa, con una lingua semplice e immediata e una particolare attenzione alla produzione più recente. Tra i temi che Papa Francesco ha maggiormente a cuore e che non perde occasione di affrontare con i fedeli di tutto il mondo ci sono: il forte richiamo alla pace, l'attenzione per l'ambiente, l'interesse per la convivenza in famiglia, la denuncia verso un'economia eticamente insostenibile e un rapporto con il denaro degenerato, l'accusa nei confronti della corruzione. Importanti poi sono i temi legati strettamente alla fede: da quello nella libertà da ricercare nel rapporto con Cristo a quello della religiosità dei piccoli gesti quotidiani; dal ricordo del ruolo della Madonna a quello dei santi.
Il testo cerca di fornire alcune linee generali sulle motivazioni e le indicazioni che papa Francesco ha voluto dare a tutta la Chiesa attraverso l'indizione del Giubileo Straordinario. A partire della Bolla di indizione "Misericordiae Vultus", l'autore traccia un cammino di consapevolizzazione di questo evento, rimanendo fedele alle stesse parole del Papa.
Papa Francesco è un comunicatore straordinario, e i suoi discorsi, omelie e documenti affrontano alla radice i "temi forti" del nostro tempo. I 50 termini che compongono questo "vocabolario" declinano la sua opera di guida e pastore e sono curati da giornalisti e vaticanisti dei media cattolici che ogni giorno sono alle prese con le parole, e quindi con la comunicazione, di papa Bergoglio. Con le presentazioni del card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, del card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, di mons. Nunzio Galantino, segretario generale della CEI, e di padre Antonio Spadaro, direttore della "Civiltà Cattolica".
Chiamatemi Francesco è la storia della "chiamata" che trasforma Jorge Mario Bergoglio in papa Francesco. Il racconto di Giorgio Grignaffini traduce la vicenda umana e spirituale di un papa già quasi santificato in vita in una storia emozionante e romanzesca. Quella di una persona per cui la religione è stata motivo di vita, di speranza, di forza. E che l'ha comunicata agli altri. Per questo Francesco è un papa che sa trasmettere emozioni anche al mondo laico. Sin dai tempi precedenti alla sua "chiamata", ben prima del suo ingresso nella Compagnia di Gesù, papa Francesco si è sempre schierato dalla parte dei più umili, dei poveri, dei reietti. Il cammino di fede di Bergoglio lo ha portato a scontrarsi con le ingiustizie e ad affrontare i periodi cruciali e drammatici della storia del suo Paese: la dittatura di Videla, la piaga dei desaparecidos, le madri di plaza de Mayo, le calunnie secondo cui sarebbe stato connivente con il regime dei militari, il suo impegno quotidiano nelle bidonville di Buenos Aires. Tra le pagine più intense del romanzo, la scena di Ana Maria, figlia sedicenne e incinta di Esther Ballestrino – grande amica del papa, intellettuale marxista, tra le fondatrici delle Madri di plaza de Mayo, poi uccisa dal regime di Videla –, che, appena rilasciata dai militari, fa ritorno a casa, ferita e tremante. Si segue poi Bergoglio nel periodo in Germania e poi di nuovo in Argentina, con l'apostolato nelle villas miserias, fino al Conclave di due anni fa. In tutte queste circostanze, papa Bergoglio ha brillato per sobrietà, convinzioni salde, volontà di giustizia e persino senso dell'umorismo. Fidanzato con una ragazza lasciata per seguire la vocazione, perito chimico e insegnante di letteratura, buon amico del grande scrittore argentino Jorge Luis Borges, uomo tra gli uomini, la sua vita personale e pastorale è sempre stata votata al prossimo, senza mai dimenticare gli amici più cari e la famiglia. Chiamatemi Francesco è la storia di un papa che ha sofferto, lottato, ma soprattutto e sempre, vinto qualsiasi battaglia grazie all'amore e alla dedizione.
"Siamo qui a Firenze, città della bellezza. Quanta bellezza in questa città è stata messa a servizio della carità! Penso allo Spedale degli Innocenti, ad esempio. Una delle prime architetture rinascimentali è stata creata per il servizio di bambini abbandonati e madri disperate. Spesso queste mamme lasciavano, insieme ai neonati, delle medaglie spezzate a metà, con le quali speravano, presentando l'altra metà, di poter riconoscere i propri figli in tempi migliori. Ecco, dobbiamo immaginare che i nostri poveri abbiano una medaglia spezzata. Noi abbiamo l'altra metà. Perché la Chiesa madre, la Chiesa madre in Italia ha l'altra metà della medaglia di tutti e riconosce tutti i suoi figli abbandonati, oppressi, affaticati. E questo da sempre è una delle vostre virtù, perché ben sapete che il Signore ha versato il suo sangue non per alcuni, né per pochi né per molti, ma per tutti".
Il testo contenuto in queste poche pagine racchiude il messaggio che Papa Francesco ha rivolto ai giovani in occasione della XXXI Giornata Mondiale della Gioventù 2016. Tema principale della GMG di Cracovia 2016 è il Giubileo della Misericordia che per l'occasione diventerà un vero e proprio Giubileo dei Giovani a livello mondiale. All'interno del messaggio il pontefice riprende il motto del Giubileo "Misericordiosi come il padre" e attraverso esso cerca di indurre alla comprensione della misericordia divina e invita i giovani a diventare uno strumento della misericordia di Dio.
Le parole di papa Francesco, tratte dall'enciclica Laudato Sì',guidano le riflessioni di questa Novena. Nel cammino verso il Natale, con l'aiuto di don Galli, scopriamo che l'Incarnazione non è semplicemente una realtà che riguarda Dio, ma dice anche il suo coinvolgimento nel mondo delle cose e degli uomini. Il farsi carne del Verbo di Dio significa un atto di grande amore e comunione con "questo" mondo che Dio ha "sognato", che ha amato e continua ad amare.
La prima intervista a un papa risale al 1892 con Leone XIII. Ma poi passano più di settant'anni per registrare quella nel 1965 a Paolo VI. E proprio Giovanni Battista Montini, primo pontefice a viaggiare in tutto il mondo, durante i voli papali inizia a incontrare i giornalisti. Continuate dai suoi successori, conferenze stampa e interviste sono divenute con Jorge Mario Bergoglio un nuovo efficacissimo modo di comunicare, in un linguaggio di facile comprensione. In questo libro sono raccolte tutte le conferenze stampa e le interviste di papa Francesco. Introduzione di Giovanni Maria Vian.
“Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?” Nell’Enciclica più attesa degli ultimi anni, Papa Francesco si rivolge a ogni persona che abita questo pianeta, grande o piccola che sia. Le sue parole limpide lanciano un grido di allarme per le ferite della Terra, ma sono al tempo stesso una forte dichiarazione d’amore nei confronti della meraviglia del Creato.
Paolo Colombo ha scelto e commentato i passi più significativi della lettera papale creando un dialogo con il lettore e aiutando i ragazzi a cogliere il suo messaggio universale.
In circa due anni Francesco ha rivoluzionato il ruolo del papato: ha rinunciato alla pompa imperiale, ha criticato le 'malattie' della curia e ripulito i conti oscuri dello Ior. Il papa argentino si rivolge a credenti e non credenti con un messaggio di fraternità evangelica. Invita i senzatetto in Vaticano, ammonisce i politici sui guasti della corruzione, mette in guardia i potenti del mondo dalle crescenti diseguaglianze sociali, si batte contro le nuove schiavitù. Ha fermato l'invasione della Siria, Barack Obama e Raul Castro hanno chiesto la sua mediazione. Le sue intenzioni sono di associare i vescovi al governo della Chiesa, portare le donne ai vertici decisionali in curia, permettere la comunione ai divorziati risposati, rispettare le scelte di vita degli omosessuali. Ma il suo programma audace di riforme si scontra con forti difficoltà. Cardinali importanti sono contrari, una parte dell'episcopato mondiale e del clero fa barriera passivamente. Per la mafia, da lui scomunicata, è un nemico. Per i terroristi del califfato jihadista il Vaticano è un obiettivo da colpire. Lui stesso ha detto che potrebbe dimettersi, sostiene che il tempo a disposizione non è molto. L'esito della sua rivoluzione è incerto. "L'unica cosa che chiedo al Signore" - ha confidato a un amico - "è che questo cambiamento, che porto avanti per la Chiesa con grande sacrificio, non sia una luce che si spegne".