«La vocazione del cristiano è diventare uomo, e la misura della sua maturità umana corrisponde a quella della pienezza di Cristo. Diventare pienamente uomini significa vivere, come Cristo, per gli altri e per il mondo, diventare come lui dono per gli altri, “buon samaritano”, quindi prossimo per ognuno che soffre».
«Intercedere significa non solo recitare a Dio le parole della preghiera di intercessione, ma offrire a lui se stessi e tutto ciò che fa parte della nostra vita come “sacrificio vivente, santo e gradito a Dio”. In altre parole, occorre non solo pregare, ma diventare preghiera per gli altri e per il mondo».
Destinatari
Religiosi e laici cristianamente impegnati.
L’autrice Katerina Lachmanová, nata in Cecoslovacchia nel 1964, ha ottenuto la licenza in antropologia teologica nel 2000 e la laurea in teologia spirituale nel 2003 al Teresianum, poi la licenza in psicologia nel 2004 all’Università Gregoriana. Dal 2005 presta servizio presso il Centro Pastorale dell’Archidiocesi di Praga, dove tiene corsi di esercizi spirituali, ritiri e conferenze. Periodicamente tiene anche lezioni alla FacoltàTeologica delle Università di Praga e di Olomouc. È autrice di vari libri; in Italia è già apparso Qui e ora. L’arte di vivere in equilibrio tra lavorare troppo e non fare nulla (Effatà, 2009).
John Main (1926-1982) è entrato a far parte dell'Ordine dei Benedettini dopo aver prestato la sua opera in Estremo oriente con il British Colonial Service ed essere stato lettore di Diritto Internazionale presso il Trinity College di Dublino. Ha fondato il Priorato Benedettino di Montreal ed ha dato vita ad una comunità spirituale diffusa in tutto il mondo e legata dalla comune pratica quotidiana della meditazione silenziosa. Questo libro tratta della Preghiera pura. Preghiera pura significa il trascendimento di tutti i pensieri e le immagini. Non guardare verso Dio, ma dentro Dio. Significa vedere Dio con la visione priva d'immagini della fede, cioè il potere (e il dono) che realizza la nostra unione con Cristo che prega in noi.
Il libro non è un corso organico sulla preghiera, ma piuttosto una serie di suggerimenti per una preghiera non ripetitiva e incarnata nella realtà. Consigli, decaloghi, condizioni, "parole d'ordine" della preghiera sono trasmessi attraverso citazioni, brani d'autore, preghiere, massime e aforismi: un sussidio per capire l'importanza della preghiera e farne un elemento fondamentale del proprio "stile di vita".
Alla domanda espressa dal titolo, il libretto risponde che "la preghiera è preziosa e produce un bene immenso: cambia il tuo cuore, guarisce le tue ferite, consola la tua vita, purifica i tuoi pensieri, ti apre all'accoglienza dei doni di Dio, arriva perfino a ottenere miracoli: ma tutto questo avviene solo quando una preghiera è autentica, cioè quando è un semplice atto d'amore per il Signore, e come tale rifiuta ogni rapporto strumentale, magico o superstizioso. Il sussidio è una raccolta di brevi brani d'autore, massime, riflessioni sull'importanza della preghiera nella vita di ogni uomo, ancor più per ogni cristiano.
Non ha mezze misure Carlo Carretto, lo si constata nei diversi passaggi lungo l’arco della sua vita. Quando morì, l’allora vescovo di Foligno ebbe a dire: «Un cristiano a tempo pieno», in cui non avevano spazio l’alleanza con il potere o quant’altro di simile.
Nella breve raccolta di suoi pensieri che qui ha avuto spazio si notano due cose in particolare: la sua profonda vita interiore e il suo vivo interesse per il mondo.
Non a caso, la parola e la penna sono stati per lui due efficaci strumenti per poter comunicare la sua esperienza di Dio e per «far luce» sulle realtà del mondo in uno spirito di servizio e, spesso, con parola profetica e scelte scomode.
Punti forti
Ricorre il centenario della nascita di Carlo Carretto: 2 aprile 2010.
Cristiano e religioso impegnato nella Chiesa e nel mondo.
Destinatari
Giovani e adulti interessati alla figura.
Autore
Carlo Carretto è nato ad Alessandria il 2 aprile 1910. La sua carriera di direttore didattico, iniziata nel 1940, per contrasti con il regime fascista si conclude presto. Nel 1945 è chiamato a Roma da Pio XII e da Luigi Gedda per organizzare l’Associazione nazionale maestri cattolici. Nel 1946 diviene presidente della Gioventù italiana di Azione cattolica, ma se ne dimette nel 1952, non approvando il progetto di parte del mondo cattolico importante di allearsi con la destra.Assieme ad altri ricerca nuove vie per il laicato cattolico impegnato. L’8 dicembre 1954, parte per l’Algeria, da cui farà rientro in Europa molti anni dopo. Nel 1965 va a Spello (PG), ove fonda una Fraternità di preghiera e di accoglienza da lui animata per oltre un ventennio e visitata da giovani e adulti provenienti da tutto il mondo. Dei suoi libri, tradotti in molte lingue, qui ricordiamo per tutti Lettere dal deserto. Carlo Carretto è stato chiamato in Italia e all’estero: ovunque manifestandosi interessato ai problemi del mondo con spirito di profezia e di servizio. È morto a Spello il 4 ottobre 1988.
Descrizione dell'opera
La direzione spirituale non consiste nel dare consigli, in quanto il vero direttore spirituale è sempre Gesù. Il rapporto della direzione spirituale è infatti quello della persona con il Figlio e con il Padre nell'unità dello Spirito Santo: il direttore spirituale prova solo a facilitarlo. Così la direzione spirituale cristiana necessariamente si basa sulla preghiera e sulla vita di preghiera della persona.
Frutto dell'esperienza degli autori nella direzione spirituale, che essi hanno sempre incentrato sulla preghiera soprattutto contemplativa, il volume è concepito per un utilizzo pratico, quale strumento facilmente comprensibile e di indubbia validità per quanti svolgono questo delicato compito.
Sommario
Presentazione (R. Cantalamessa). Nota per il lettore: come usare questo libro. Preghiera iniziale. I. La preghiera contemplativa. 1. Uno sguardo d'amore. 2. Conoscere attraverso l'amore. 3. Il buio nella contemplazione. 4. Entrare nel cuore di Gesù. 5. Come ricevere il dono della contemplazione. 6. Condizioni: fedeltà, libertà, semplicità. 7. La contemplazione ignaziana. 8. La preghiera d'incentramento. 9. Cosa possiamo imparare da Maria? 10. Il dono delle lingue. 11. Introduzione all'itinerario della preghiera. 12. Santa Teresa d'Avila: le acque - il giardino. Schema traiettoria della preghiera. 13. Santa Teresa d'Avila: il castello interiore. 14. I doni della preghiera. 15. San Giovanni della Croce: il buio nella preghiera. 16. Mansioni e notti. 17. Doni e carismi. II. La direzione spirituale. 18. Un'esperienza che nasce dall'ascolto. 19. Direzione spirituale e amore. 20. Direzione spirituale e preghiera. 21. Primo passo: conoscere i fatti. 22. Secondo passo: tre domande. 23. Terzo passo: aiutare a pregare meglio. 24. Differenze nei direttori spirituali. 25. Trasferimento e trasferimento opposto. 26. Liberazione nella direzione spirituale. 27. Chi ne ha bisogno? Chi dovrebbe darla? 28. Casi particolari. 29. La crescita nella preghiera. 30. Il deserto. 31. Il discernimento degli spiriti. 32. L'arte del discernimento. 33. Scheda personale.
Note sugli autori
Robert Faricy, membro della Compagnia di Gesù, è professore emerito di teologia spirituale alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e alla Marquette University di Milwauke (Wisconsin). È impegnato in Italia e negli Stati Uniti a promuovere una spiritualità carismatica con la predicazione e con gli scritti. Ha pubblicato una ventina di volumi.
Luciana Pecoraio, laica consacrata, è fondatrice della «Comunità Cuore di Gesù» e della «Fondazione di Gesù» a favore dell'infanzia abbandonata. È impegnata nel ministero di guarigione, liberazione, intercessione, direzione spirituale e dell'evangelizzazione, per una spiritualità carismatica. Da trentacinque anni opera negli istituti di pena per un reinserimento sociale dei detenuti.
Insieme, i due autori hanno pubblicato: Gesù e lo Spirito Santo nella mia vita, Cittadella, 2006; Preghiera per la meditazione contemplativa, AdP, 2009; Via Crucis e Misteri del Santo Rosario meditati alla Messa dei Malati, Vocepiù, 2008.
L'opera principale di un maestro della spiritualità medievale
Come rivela il titolo stesso in due delle sue redazioni, l’opera principale di Giovanni di Fécamp appartiene al genere letterario della Confessio, di cui sono un illustre antecedente le "Confessioni di sant’Agostino", nelle quali non si trattava tanto di rivelare le proprie colpe, quanto invece di «confessare Dio» lodandolo e rendendogli grazie. Giovanni fuori dal contesto autobiografico si propone di confessare i misteri stessi della rivelazione, abbandonandosi a lunghe contemplazioni ammirative, celebrando la trascendenza di Dio, la mediazione di Cristo, rendendo grazie alla bontà e alla «soavità» del Creatore-Salvatore, esprimendo il suo ardente desiderio di visione anche con le «lacrime». La maggiore originalità dell’opera di Giovanni è rappresentata dal celebrare la trasformazione interiore che Cristo opera nell’anima che gli si abbandona. Il Signore non solo perdona, ma guarisce; non solo è un esempio, ma anche un aiuto che conferisce purezza al cuore e pacificazione a tutto l’essere. È nell’umanità di Cristo che Giovanni di Fécamp contempla la bellezza di Dio. Ci sono in questo cristocentrismo accenti che già annunciano san Bernardo. Tali elevazioni, che a partire da Cristo inseriscono nel mistero stesso di Dio, tradiscono nel loro autore e vogliono favorire nel lettore un’autentica esperienza mistica, fondata sulla lettura e la meditazione della Scrittura e sfociante nel silenzio dell’adorazione. L’intensità e la sincerità di questo fervore giustificano il successo delle orazioni ricavate dagli scritti di Giovanni di Fécamp, il quale, sotto diversi nomi, fu probabilmente con san Bernardo uno degli autori più letti prima dell’Imitazione di Cristo. A queste qualità dell’ispirazione si aggiungono quelle dello stile, che senza essere fragoroso rivela tratti poetici per le sue immagini e per l’armonia della sua discreta musicalità.
Un piccolo libro dove trovare le parole per ringraziare Dio e ritrovarsi uniti come famiglia giorno dopo giorno.
Raccolta di preghiere vincenziane.