Manuale pratico per l'elaborazione di piani per la vita consacrata femminile.
Questo DVD contiene tutti i volumi dell'Archivio Sartori, grande raccolta di Storia ed arte francescana di Padova e delle Tre Venezie. Padre Antonio Sartori ha legato il suo nome ad una grossa impresa editoriale di grande rilievo storico, realizzata poi da p. Giovanni Luisetto, allo scopo di rendere edite e disponibili le ricerche d'archivio raccolte in schede manoscritte. La stampa dei 4 volumi del c.d. Archivio Sartori (1983 - Basilica e Convento del Santo, 1986 - La Provincia del Santo dei fmc, 1988 - Evoluzione del francescanesimo nelle Tre Venezie, 1989 - Guida alla Basilica del Santo) ha messo a disposizione degli studiosi un ingente materiale. Questo DVD risponde alla necessità di accedere per indice analitico a questa opera in modo facile, immediato e flessibile. L'acquisizione in digitale dei volumi originali consente di lavorare sul testo con ricerche, note, esportazioni.
Tutta impregnata di Sacra Scrittura e tutta incentrata sul Cristo, cuore della storia di salvezza, la Regola di san Benedetto non cessa mai di essere esplorata e di mostrare i suoi tesori di sapienza e i suoi efficaci insegnamenti per una vita di autentica santità. L'autore intende evidenziare alcuni temi per scoprire sempre di più il cuore di Benedetto e rinnovare i tratti caratteristici della fisionomia spirituale del cristiano e, a maggior ragione, del monaco. Dopo la presentazione sintetica della Regola, viene posta in luce la teologia trinitaria e cristologica che essa contiene e che sta alla base della norma ascetica necessaria alla quotidiana fatica della conversione per il ritorno a Dio.
il libro presenta in maniera armonica e articolata il grande panorama dell insegnamento vincenziano. Sulla scia della celebre affermazione di bremond secondo cui il piu`grande degli uomini di azione ce lo ha dato la mistica", l'autore scruta nella vita e negli scritti del santo il fondo del suo essere totalmente donato a cristo che egli vede, alla luce della fede, presente nei suoi fratelli poveri e quindi ne ricava le linee della spiritualita propria di s.vincenzo. Il volumetto presenta quindi in maniera armonica e articolata il grande panorama dell' insegnamento vincen "
Questo saggio offre uno scorcio chiarificatore sulla vicenda di molti religiosi della Compagnia di Gesù che, nell'Italia infiammata dalla Rivoluzione europea del 1848, furono messi al bando e costretti a defatiganti esili a causa dei moti risorgimentali dello stesso anno. Propellente ideologico innescato contro i Gesuiti furono soprattutto i corrosivi pamphlet di Vincenzo Gioberti, che li accusava di costituire "uno dei principali ostacoli al riscatto d'Italia". Al contrario, furono invece perseguitati e costretti a lasciare il paese insigni studiosi appartenenti alla Compagnia, molto apprezzati all'estero (dove poterono infatti trovare rifugio e continuare le loro attività), come i padri Francesco de Vico e Angelo Secchi considerati ancor oggi pionieri dell'astrofisica, i teologi Giovanni Perrone e Johann Baptist Franzelin, e infine il filosofo Luigi Taparelli d'Azeglio i cui studi sul diritto naturale e sui rapporti fra società civile e Stato (questi ultimi per molti aspetti anticipatori dell'attuale dibattito sul "principio di sussidiarietà") rappresentano pietre miliari nel pensiero cattolico contemporaneo.
In occasione dei suoi 25 anni professione religiosa (1982) l'autore aveva pubblicato un commento sulla Regola Carmelitana nel quale proponeva una "nuova interpretazione", in prospettiva di "fraternità". In questi anni ha pubblicato ancora altre proposte di commento. Ora al compiersi dei 50 anni dalla sua prima professione religiosa ha voluto ritornare ancora sul tema con questo commento, che riprende molte delle nuove prospettive da lui introdotte, e che sono diventate anche patrimonio comune in tutta la famiglia carmelitana. Il libro si divide in 6 capitoli, attraverso i quali in un linguaggio non complicato, ma dallo stile colloquiale propone un'interpretazione "globale e unificatrice", che renda ragione di ogni elemento del testo. Nel commento si trovano anche molti spunti di attualizzazione, in sintonia con la nostra sensibilità spirituale ed ecclesiale. La sapienza teologica e spirituale del p. Bruno Secondin, maturata in tanti anni di insegnamento alla PUG e mostrata in una trentina di libri pubblicati, garantisce la serietà del commento e la forza ispiratrice della sua rilettura della Regola Carmelitana.
Il volume parte dall'analisi del concetto di discrezione, che è alla base dell'istituto della direzione spirituale, per individuare caratteri e forme di una pratica dalle complesse implicazioni teoriche, che nel periodo dell'età moderna esce dai confini dei chiostri e delle confraternite e raggiunge progressivamente i singoli fedeli, fino a divenire nel corso dei secoli XVIII e XIX esercizio così generalizzato da sovrapporsi al sacramento della confessione. Nella letteratura spirituale il termine latino "discretio" ha valenza di categoria cognitiva e di categoria etica, e assume tanto il significato di discernimento tra il vero e il falso quanto quello di virtù regia, o mediana, che conduce alla perfezione; essa ha quindi rilievo non soltanto in rapporto alla coscienza individuale, ma anche in relazione alle attività interpersonali e di governo. Nella cultura religiosa della fine del medioevo la discretio spirituum diviene elemento fondante del percorso mistico e la prudenza che l'accompagna rappresenta la virtù privilegiata per acquisire un comportamento devoto; allo stesso modo nella cultura moderna la discrezione è virtù emblematica della civiltà di corte e della civiltà delle buone maniere, così come la simulazione e la dissimulazione sono comportamenti etici che hanno valenze molteplici tanto sul piano religioso che su quello sociale.
Tema del libro è la complessa e importante dialettica del rapporto tra eucaristia e vita consacrata. Quattro le parti nelle quali è ripartito il ricco contenuto: la prima guarda al mistero dell'eucaristia in se stesso e nel suo rapporto privilegiato con la vita consacrata; la seconda sezione è dedicata all'analisi della celebrazione eucaristica nelle sue diverse scansioni; la terza ha come oggetto la devozione personale all'eucaristia, nella sua consistenza psicologica e nelle sue specifiche manifestazioni; l'ultima parte del libro passa in rassegna il vissuto cristiano, e quello delle persone consacrate in particolare, scandito secondo alcune delle principali virtù che lo caratterizzano, viste alla luce dell'eucaristia.
L’obiettivo di questo lavoro è quello di andare ad indagare in che modo i tre consigli evangelici (povertà, castità, obbedienza) interagiscono con l’identità personale del religioso o della religiosa.
La nostra personalità è un “guazzabuglio di tratti”, ma l’identità non pretende di mettere ordine, ma di dare armonia:
“Il dono di se stessi in una scelta di vita all’insegna dei tre consigli evangelici si armonizza in qualcosa di simile a un bel canto, se a cantare è realmente tutta la persona”.