L'Esodo è un testo difficile, sia per la convergenza di tradizioni e riletture plurisecolari, sia per la presenza di una massiccia legislazione liturgica (si tratta di ben tredici capitoli: 25-31; 35-40), apparentemente arida e inattuale. Il commentario si propone come strumento di comprensione di un testo difficile, ma per raggiungere tale scopo viene anzitutto offerta una traduzione estremamente fedele, che cerca di rendere l'asprezza e la ripetitività, ma anche la bellezza dello stile semitico.
«L'acqua è insegnata dalla sete». La breve frase mutuata da un poema di Emily Dickinson serve da guida alla presentazione di questa nuova edizione dopo quasi venticinque anni dalla prima. La stesura di una Introduzione al Pentateuco era stata originariamente stimolata dalla sete di tutti coloro che si trovavano in zone aride, in un momento di grande confusione nel campo della ricerca sul Pentateuco. Le teorie fino allora conosciute erano rimesse in discussione, nuove teorie faticavano a imporsi, diversi metodi erano oggetto di critiche. Dopo quasi un quarto di secolo la situazione non è migliorata di molto. Da qui la sempre grande attualità di questo testo del grande biblista Jean-Louis Ska. La speranza è che quanto scritto in queste pagine desti la voglia di «attingere acqua alle sorgenti della salvezza» (Is 12,3) e, in modo più concreto, di rileggere, studiare e meditare i testi fondamentali della tradizione d'Israele e dei nostri antenati nella fede, così come uno dei «grandi codici» della nostra cultura.
Il libro dell’Esodo, testo fondamentale per la fede degli ebrei e per quella dei cristiani, descrive il passaggio dalla servitù in Egitto al servizio del Signore nel deserto. In ebraico il verbo servire può significare "essere schiavo", "essere al servizio di", "lavorare" e infine "adorare". Va notato che Israele non solo passa dalla schiavitù alla libertà, fatto certamente essenziale, ma quella libertà si traduce immediatamente in un "servizio" che le dà significato e scopo.
Uno dei messaggi del libro è che Israele sarà libero solo se sarà fedele al Dio che gli ha dato la libertà. Non mancherà la tentazione di servire altri interessi – altri "dèi", come il vitello d'oro – ma ciò significherà perdere la libertà e scambiarla per una nuova schiavitù. È solo puntando in alto, molto in alto, che Israele conserverà la libertà trasformandola nella sua autentica patria molto prima di arrivare nella terra promessa.
Sommario
Sigle. Introduzione. I. Che cosa bisogna sapere per leggere il libro dell’Esodo? II. Che cosa ci racconta il libro dell’Esodo? III. Il libro dell’Esodo: un canto piano o una cantata a più voci? IV. Il mondo delle leggi e il loro stile. V. Tema 1: Chi è il Signore? VI. Tema 2: L’indurimento del cuore e le piaghe d’Egitto. VII. Tema 3: Il roveto ardente e la sorgente dalla roccia: Dio e Mosè. VIII. Tema 4: Sul mare la tua via, i tuoi sentieri sulle grandi acque (Sal 77,20) – Il miracolo del mare (Es 14,1-31). IX. Tema 5: Il Signore è in mezzo a noi sì o no? (cf. Es 17,7). X. Tema 6: «Pianterò la mia tenda in mezzo agli Israeliti» (cf. Es 29,45). XI. Tema 7: La Legge è prescrittiva o descrittiva? XII. Tema 8: «Sei sceso sul monte Sinai e hai parlato con loro dal cielo» (Ne 9,13). XIII. Tema 9: «Davanti a me riunite i miei fedeli, che hanno stabilito con me l’alleanza offrendo un sacrificio» (Sal 50,5). XIV. La ricezione del libro dell’Esodo. XV. Il libro dell’Esodo e la cultura occidentale. XVI. Conclusione. Breve bibliografia sul libro dell’Esodo.
Jean-Louis Ska, gesuita belga, è professore al Pontificio Istituto Biblico. Autore di opere tradotte in inglese, francese, spagnolo, portoghese, cinese e giapponese, per EDB ha pubblicato di recente: Specchi, lampade e finestre. Introduzione all’ermeneutica biblica (22017); Lo scudo e la farina. Omero, la Bibbia e Dostoevskij (2015); Antico Testamento. 1. Introduzione (22017) e 2. Temi e letture (32018) e La musica prima di tutto. Saggi di esegesi biblica (22020).
La Tôrâ è la parte più importante della Bibbia ebraica, la Legge per eccellenza. Anche per i cristiani il Pentateuco è di particolare importanza; il Nuovo Testamento fa continuamente riferimento a questi libri sacri a partire da Gesù fino a Paolo. Lo scopo di quest'opera è quello di indagare meglio i cinque libri che la compongono, perché da essa si possa attingere l'insegnamento della vita e si possa sempre riconoscere in essa la strada da seguire. La prima parte dell'opera si propone di studiare il carattere letterario del Pentateuco nel suo insieme e di offrirne la genesi della sua formazione. La seconda parte di questo lavoro prende in esame singolarmente i cinque libri del Pentateuco, sottolineando in particolare l'unità narrativa e tematica. Un'opera completa per approfondire e studiare uno dei testi fondamentali per la teologia biblica.
La liberazione dalla schiavitù dell'Egitto e i lunghi anni di vagabondaggio nel deserto verso la Terra Promessa sono una tappa fondamentale della storia della salvezza. Essi rappresentano un momento originario e fondante durante il quale il popolo di Dio ha imparato a vivere di fede, a fidarsi del Signore e a riconoscerne la presenza provvidente e amorevole di padre e pastore buono. L'autrice, biblista e interprete dei testi biblici, aiuta a comprendere le pagine che narrano questo cammino, ne evidenzia lo spessore teologico e la dimensione spirituale. Con chiarezza mostra come l'esperienza di Israele narrata nel libro dell'Esodo rappresenti un punto di riferimento significativo anche per noi cristiani, chiamati a ripercorrere il cammino spirituale del deserto e della radicale dipendenza da Dio. Una riflessione sul cammino spirituale e la salvezza rivolta a tutti i cristiani.
A 97 anni, Annick de Souzenelle, autrice de Il simbolismo del corpo umano, affronta il capitolo quinto della Genesi, quello della genealogia di Adamo, e quindi dei patriarchi, da Caino e Abele fino a Noè. Dalla lettura dei testi ella ricava un’avvincente descrizione della posizione reale e simbolica occupata da questi grandi antenati. Ognuno infatti risulta essere un momento, un “mese” della gestazione del feto adamitico all’interno della nostra matrice cosmica. Spiega l’Autrice: «Torniamo perciò a quei sei primi patriarchi, inizialmente attenti a quanto essi ci rivelano della nostra umanità. [...] Ne darò conto finché ne ravviserò la ricchezza meditando sulla seconda parte della genealogia dell’‘Adam, offerta nel quinto capitolo della Genesi».
Una serie di dieci volumi per riscoprire l’Antico Testamento libro dopo libro. L’approccio dei volumi, approfondito ma accessibile, fornisce una perfetta guida per chi intende conoscere meglio gli scritti che rappresentano le radici della fede cristiana, grazie a un’opera imperdibile da leggere e conservare. Gli autori – teologi e biblisti di alto profilo – sono garanzia dell’accuratezza dei contenuti.
Paolo Merlo ha conseguito il dottorato in Teologia e in Vicino Oriente antico. Insegna Esegesi dell’Antico Testamento presso la facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense di Roma e Storia dell’Antico Testamento al Pontificio Istituto Biblico.
Una serie di dieci volumi per riscoprire l’Antico Testamento libro dopo libro. L’approccio dei volumi, approfondito ma accessibile, fornisce una perfetta guida per chi intende conoscere meglio gli scritti che rappresentano le radici della fede cristiana, grazie a un’opera imperdibile da leggere e conservare. Gli autori – teologi e biblisti di alto profilo – sono garanzia dell’accuratezza dei contenuti.
Ben costruito secondo le più recenti teorie sulla narratività, il commento di David Cotter rompe le simmetrie, mette in moto nozioni fisse da tempo, semplicemente aiutando a cambiare il punto di vista. Come? Per esempio raccontando ciò che si vede dalla prospettiva in cui ci si trova; seguendo il principio secondo cui quel che conta è in ciò che non viene detto; leggendo con occhi diversi le miniature letterarie che la Bibbia ci presenta. Attentissimo alle ripetizioni (là dove un tema viene ripreso) e alla caratterizzazione dei personaggi, Cotter ci mette così di fronte a una lettura cinematografica della Genesi. Dove le scene non sono pannelli statici, ma sequenze in movimento. E dove l'agente principale è Dio. Sì, nel libro della Genesi Dio è sempre salvatore: salva la creazione dalla sterilità dell'insensatezza e chiama l'umanità a condividere la stessa sfida. Sceglie una famiglia - tribolata, lacerata da gelosie, non immune da conflitti - e la benedice, perché sia essa stessa mediatrice di quella benedizione per il mondo. Generazione dopo generazione, quella famiglia imperfetta non risulta mai completamente trasformata, eppure è amata nonostante il suo claudicare.
Il libro, grazie alla bella traduzione "alla lettera" dal testo ebraico di Gianpaolo Anderlini ed al puntuale commento di Luigi Rigazzi, presenta, la prima parte del Deuteronomio, dal versetto iniziale fino a Dt 11, 25. La scelta operata dagli autori è stata di affrontare la traduzione e il commento del testo secondo la ripartizione seguita dalla tradizione ebraica. In questo volume sono analizzate le prime tre "sezioni" di Deuteronomio/Devarìm: Parashàt Devarìm (Dt 1,1 - 3,22); Parashàt Wa'etchannàn (Dt 3,23 - 7,11); Parashat 'Eqev (Dt 7,12 - 11,25). Il commento affronta i diversi aspetti esegetici e teologici che il testo propone e sottende e ne invita ad approfondire la lettura e lo studio, perché, come afferma Francesco Rossi De Gasperis: "E' questo uno dei libri più belli della Bibbia, perché ci offre una meditazione sugli inizi della storia e della fede di Israele, più profonda e matura di quella contenuta nei primi racconti di essi".
L'opera di Félix García López risponde a quattro obbiettivi: partire dal testo pervenuto del Pentateuco, così da mettere in valore più il testo in sé che non ciò che gli sta alle spalle; integrare quanto più sia possibile critica storica e critica sincronica; studiare il testo in ottica letteraria e teologica senza trascurare il retroterra storico; non dare mai per risolto ciò che è tutt'ora oggetto di discussione. In questa nuova edizione è stata rifusa gran parte delle note e si è aggiornata la bibliografia agli ultimi anni, nell'intento di facilitare l'approfondimento e l'aggiornamento della visuale e delle conoscenze del lettore.
Queste stimolanti meditazioni, sviluppate a partire da un corso di esercizi spirituali, ripercorrono le pagine bibliche dell’Esodo, rileggendo alla luce del vangelo di Gesù quel cammino di riscatto e di crescita, di salvezza e liberazione.
L’Esodo racconta l’epopea del popolo di Israele che esce dall’Egitto, percorre un itinerario nel deserto ed entra nella terra promessa. Nello stesso tempo, però, quelle vicende sono paradigmatiche: permettono di accedere a un dato che non è solo ebraico e cristiano, ma tocca uomini e donne di tutti i tempi.
In quel cammino spirituale viene offerta una metafora della vita universalmente umana, una emblematica parabola della libertà umana nel suo sbalorditivo incontro con la libertà di Dio. Ed è una via che riguarda ciascuno di noi, che oggi ci mettiamo in ascolto della Parola rivelata: tra promessa e compimento.