Una raccolta di scritti che ha la ricchezza di un repertorio di immagini, dove convivono i quadri di Rubens e di Alma-Tadema, gli affreschi pompeiani e le mostre fotografiche più provocatorie, l'esotismo delle giapponeserie e la ritrattistica russa: questi "incontri", così variegati e policromi, non rappresentano una mera giustapposizione di temi, ma confermano un gusto polivalente e una cultura onnivora, che sa tradursi in forma di saggio. Rinnovando una tradizione che ha nobili precedenti nelle lettere italiane, ma i cui esempi di valore si fanno sempre più rari, "Mai di traverso" è un susseguirsi di illuminanti 'aperçus' in cui sarebbe vano cercare un filo conduttore puramente contenutistico. L'origine occasionale di gran parte di questi scritti non deve far pensare a essi come a semplici cronache o a resoconti, sia pure eruditi. Le ricognizioni di aspetti nuovi della cultura figurativa contemporanea (si pensi al saggio su quei "templi moderni" che sono i cinema o a quello sulla grafica dei dischi jazz e pop) e le ricostruzioni storiche, condotte con attenzione alla storia delle idee e del costume, sono sempre sorrette da un giudizio critico.
Tartufo ha saputo conquistare, con la sua falsità, Orgon e Madame Pernelle, sua madre. Elmire, moglie di Orgon, ne ha invece riconosciuto l'ipocrisia così come il figlio Damis che viene addirittura cacciato di casa quando rivela che Tartufo ha cercato di sedurre Elmire. Orgon vorrebbe invece dargli in moglie la figlia e gli fa donazione dei suoi beni. Infine Elmire convince il marito ad assistere, non visto, ad un suo colloquio con Tartufo in cui lei fingerà di corrispondere alla sua passione. Orgon scoprirà così la vera natura del suo protetto. Scoperto, Tartufo cerca di impadronirsi dei beni di Orgon, riconosciuto dalla giustizia, da cui era ricercato da tempo, viene arrestato.
Commedia in tre atti, in prosa, scritta in dialetto veneziano e chioggiotto. La scena è in Chioggia e i protagonisti sono dei pescatori con le loro famiglie. Lucietta, Checca e Orsetta litigano perché Toffolo Marmottina ha fatto un po' di corte a Lucietta, fidanzata di Titta Nane, per far ingelosire la scorbutica Checca. Al ritorno degli uomini dalla pesca, qualche parola lanciata dalle donne è causa della rottura tra Lucietta e Titta Nane e di una baruffa tra Toffolo e Beppo, fidanzato di Orsetta. Finiscono tutti in tribunale, ma Isidoro, coadiutore del cancelliere, riconcilia Lucietta e Titta Nane, Beppo e Orsetta e dà la dote a Checca che sposa Toffolo.