Il piccolo Mio ha sempre pensato di essere orfano perché vive con certi zii che non gli vogliono affatto bene. Poi un giorno riceve in dono una mela d'oro, trova un genio in una bottiglia di birra e in un battibaleno si ritrova in un magico Paese Lontano dove scopre che suo padre è nientedimeno che il Re. La tranquillità però non dura a lungo quando scopre di avere una missione da compiere, liberare il mondo dal male. Ma Mio ha coraggio e cuore: tutte le armi necessarie per affrontare la battaglia finale con il temibile Cavalier Kato. Età di lettura: da 9 anni.
Pinocchio negl'«Istrici»? Un libro che vuole educare a diventare ragazzini per bene in una collana di ribelli? Ma Pinocchio ha due aspetti: da un lato c'è lo sforzo di ammaestrare, di ammonire, preparare alle miserie e alle difficoltà della vita, e certo furono questi gli intenti razionali con cui Collodi si apprestò a scrivere il suo racconto. Ma ciò che rimane vivo del libro è invece quello che gli è sfuggito di mano, in cui Collodi ha trasferito la sua natura più autentica: il ragazzo che scappa, che vuole vivere il lato fantastico della sua infanzia, che si lascia abbagliare dagli incanti e che crede disperatamente alle illusioni. La vitalità di Pinocchio ha scavalcato con le sue secche gambe di legno ogni convenzione, ogni moralismo, ogni moda. Per questo il libro non invecchia, continua a esser tradotto in tutto il mondo, ne vengono tratti film e musical, è oggetto delle interpretazioni più svariate e finisce per essere considerato simbolo dell'umanità intera. Età di lettura: da 7 anni.
Durante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono ha incontrato una personalità indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane. Nonostante la sua semplicità e la totale solitudine nella quale viveva, quest'uomo stava compiendo una grande azione, un'impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future. Una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta «come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione». Età di lettura: da 10 anni.
La vita sulla Terra non è altro che una favola inventata dalla fantasia degli abitanti di Sukhavati. Lik e Lak sono gli unici bambini di Sukhavati e tali sono destinati a rimanere, perché nel loro paese il tempo non esiste: nessuno invecchia e nessuno muore. Affascinati dalle storie sulla Terra narrate dall’amico Oliver, desiderano più di ogni altra cosa compiere un viaggio in quel mondo fantastico. Riusciranno a partire a bordo di una sfera di cristallo ma, non appena atterrati, scateneranno un grande scompiglio fra i terrestri.
Un romanzo che guarda il mondo con occhi nuovi, superando ogni pregiudizio su ciò che è diverso o sconosciuto.
Gaspare di Meroa è il re innamorato, che si chiede di che colore fosse la pelle del primo uomo, quello fatto di argilla, scuro e caldo come la terra. Baldassarre di Nippur è l’artista, che sfida le regole per amore della bellezza. Melchiorre di Palmirena è il principe spodestato, che per paura vorrebbe opporsi al viaggio e per paura non osa. E Taor di Mangalore è il re bambino, che arriva sempre per ultimo ma che sarà il primo testimone della nuova era.
Quattro personaggi mitici diventano umani e vivono il loro viaggio alla ricerca della salvezza in un’avventura che li vede soffrire, amare e gioire.
Michel Tournier è nato a Parigi nel 1924 ed è il più importante scrittore francese vivente. Ha studiato filosofia a Parigi e in Germania, ha scritto per la radio, la televisione e per i più grandi giornali francesi. A quarantatrè anni ha pubblicato il suo primo romanzo, Venerdì o il limbo del Pacifico, ispirato a Robinson Crusoe ed è diventato uno scrittore famoso. Da quel momento ha cominciato a vincere i più prestigiosi premi letterari, dal Gran Prix du Roman de l’Académie Francaise al Prix Goncourt. Michel Tournier ha grande stima dei piccoli lettori: a proposito della versione semplificata del Venerdì (Venerdì e la vita selvaggia, Salani, 2010) ha dichiarato di non averlo scritto apposta per i ragazzi, ma che se i ragazzi lo leggono allora è un libro che vale. Nei suoi romanzi si ispira spesso alle leggende, alla religione e alla storia, trasportando personaggi giganteschi, come Robinson Crusoe, i Re Magi, addirittura Mosè dentro storie concrete, avvicinandoli a noi e dipingendo i loro ritratti come se fossero lì, davanti ai suoi occhi.
Un uccellino appena nato di nome Francesco, spensierato e con poche certezze nel suo piccolo cervello, viola la Prima Regola degli uccelli rifiutandosi di mangiare un verme bello grasso. Preoccupati, i genitori decidono di affidarlo alle cure di un falco solitario che medita in una grotta sul suo passato di crudeltà e di saggezza; e, come insegnamento, il falco racconta al pulcino dell’uomo che amava tutto il creato: San Francesco.
È una morale diversa, quella che il falco intende in questo modo trasmettere al pulcino; una morale più profonda, meno legata a norme e divieti astratti, che quindi anche i bambini riescono a comprendere e, come l’uccellino Francesco, a fare propria. Ma a patto che, accanto, ci sia un ‘falco’ sempre pronto a suggerire esempi ‘a misura di piccoli’: la parabola del lupo, infatti, è valida solo se non la si segue alla lettera, rischiando di venire divorati; il digiuno è salutare, ma un pulcino può rischiare di morire di fame. Un falco mediatore, quindi, necessario e benefico per questi nostri tempi di fanatismo, dove la Prima Regola non può essere cieca e assoluta, ma adattata ai pulcini, ai piccoli degli uomini e agli uomini stessi.
" Un'altra favola, per favore, un'altra ancora! " Chissà quante volte l'avrete chiesto ai vostri genitori. Ma, sapete, non siete gli unici che non hanno voglia di andare a dormire... Anche le cavalline della giostra nel parco (Marina, Martina, Savina, Sabrina, Cristina, Natalina e Semolina) ne vogliono sentire una ogni sera. Girano e girano tutto il giorno: sono troppo eccitate per addormentarsi subito! Quella di oggi sarà una storia bellissima, piena di dettagli, una favola che ne contiene tante altre, come una matrioska. Tocca al direttore della giostra raccontarla e non finisce mai, mai, mai... Età di lettura: da 6 anni.
Come salvarsi quando non si ha una mamma, ma una madre severa e glaciale, che ti imprigiona le mani per non farti succhiare le dita di notte? Per Gilda una soluzione è rifugiarsi nei libri. Sulle ali della fantasia può fuggire nella giungla nera e vivere avventure mozzafiato dove lei non è più un piccolo topolino spaventato, ma una spavalda e coraggiosa esploratrice. I libri, però, non sempre bastano e Gilda è costretta a scappare di casa. È così che una notte incontra Siri, una strana bambina che abita in fondo al mare e odora di alghe. Che si tratti di una delle sue solite fantasie a occhi aperti? Età di lettura: da 10 anni.
Pinocchio ha due aspetti: da un lato c'è lo sforzo di ammaestrare, di ammonire, preparare alle miserie e alle difficoltà della vita, e certo furono questi gli intenti razionali con cui Collodi si apprestò a scrivere il suo racconto. Ma ciò che rimane vivo del libro è invece quello che gli è sfuggito di mano, in cui Collodi ha trasferito la sua natura più autentica: il ragazzo che scappa, che vuole vivere il lato fantastico della sua infanzia, che si lascia abbagliare dagli incanti e che crede disperatamente alle illusioni. La vitalità di Pinocchio ha scavalcato con le sue secche gambe di legno ogni convenzione, ogni moralismo, ogni moda. Per questo il libro non invecchia, continua a esser tradotto in tutto il mondo, ne vengono tratti film e musical, è oggetto delle interpretazioni più svariate e finisce per essere considerato simbolo dell'umanità intera. Per questo il libro non invecchia, continua a essere tradotto in tutto il mondo, ne vengono tratti film e musical, è oggetto delle interpretazioni più svariate e finisce per essere considerato simbolo dell'umanità intera. Questa edizione nella collana "Gl'istrici" riproduce le illustrazioni di Fiorenzo Faorzi dell'edizione del 1945. Età di lettura: da 10 anni.
Non è male essere un Omino di ferro smaltato che fa da insegna a un'osteria in un porto del Nord. Certo, è noioso osservare il mondo sempre dalla stessa prospettiva. Mister Master, dal suo cerchio, non riesce a vedere neanche un po' di mare o di cielo, figuriamoci la luna! Se solo riuscisse a dondolare un po' di più... Ma un giorno si libera per iniziare un avventuroso viaggio verso il Sud. Incontrerà creature straordinarie: una cicogna che parla egiziano, il Porcigno e un Pasticcere un po' matto. Ognuno racconterà la sua storia e, al ritorno, Mister Master vedrà il mondo con occhi diversi... Età di lettura: da 9 anni.
Un racconto inquietante che vi farà sapere chi sono le vere streghe. Non quelle delle fiabe, sempre scarmigliate e a cavallo di una scopa, ma quelle elegantissime, somiglianti a certe signore che probabilmente già conoscete. Come fare a individuarle? Bisogna stare attenti a chi porta sempre i guanti, a chi si gratta la testa, a chi si toglie le scarpe a punta sotto il tavolo e a chi ha i denti azzurrini, perché tutto ciò serve a nascondere gli artigli, i crani calvi, i piedi quadrati, la saliva blu mirtillo: tutti segni distintivi delle vere streghe. Sapendo questo potrete evitare di venir trasformati in topi. Età di lettura: da 7 anni.
Matilde ha imparato a leggere a tre anni, e a quattro ha già divorato tutti i libri della biblioteca pubblica. Quando perciò comincia a frequentare la prima elementare si annoia talmente che l'intelligenza deve pur uscirle da qualche parte: così le esce dagli occhi. Gli occhi di Matilde diventano incandescenti e da essi si sprigiona un potere magico che l'avrà vinta sulla perfida direttrice Spezzindue, la quale per punire gli alunni si diverte a rinchiuderli in un armadio pieno di chiodi, lo Strozzatoio, o li usa per allenarsi al lancio del martello olimpionico, facendo roteare le bambine per le trecce e lanciandole lontano. L'intelligenza e la cultura - sembra dire l'autore - sono le uniche armi che un debole può usare contro l'ottusità, la prepotenza e la cattiveria. Età di lettura: da 7 anni.
Tutti i grandi eroi hanno fatto almeno un viaggio nel sottosuolo: Ulisse, Enea, Dante... Nicolò (quinta elementare) ci va quasi tutti i giorni per incontrare il signor Cartesio, che sembra vecchio come Giulio Cesare (quindi più di Virgilio) e fa il libraio. II libraio sotterraneo, perché la sua libreria è la cantina di una cartoleria. Un giorno il signor Cartesio sparisce. L'unico modo per farlo tornare è riempire con una storia il misterioso libricino azzurro, che infatti ha ancora tutte le pagine bianche! Grazie all'aiuto del signor Panino (vice bibliotecario aggiunto in prova della Biblioteca Volante a prestito elastico) Nicolò riesce a trovare un vero scrittore, che però da solo non basta e in più c'è da affrontare Tzigo Tzigùr, il perfido uomo della polvere. Età di lettura: da 10 anni.
La differenza, in effetti, è tutta lì. I bipedi pensano in linea retta. Una parola dietro l'altra, una frase dopo l'altra, si costruiscono le storie e le loro teorie. Non conoscono i percorsi laterali, non amano muoversi di sbieco. Sono logici, e pensano che questa sia una grande manifestazione di saggezza. In fondo, tante creature ragionano nello stesso modo. Le balene, invece, pensano in tutte le direzioni. Età di lettura: da 9 anni.
È proprio sicuro che gli alieni devono fare - o farci fare - una brutta fine? Non possono invece essere amichevoli, gentili e rispettosi come il piccolo marziano che bussa alla porta chiedendoci una chiave inglese, o al massimo un po' noiosi, come il fantasma che biascica salmi mentre noi vorremmo dormire? Esistono sì pendole imbroglione, cani prepotenti, sorelle scambiate per principesse e improvvisamente rapite, o draghi ghiotti di scatolette, ma il lieto fine ci aspetta dietro l'angolo. E a volte questi esseri volano addirittura via spontaneamente, come un pacifico stormo di grifoni. Età di lettura: da 8 anni.
Questo è forse il libro più nuovo e più libero che potete leggere: non bambine per bene in linde casette, ma una violenta e determinata Dakota in un condominio fatiscente, tra carrelli del supermercato e canali inquinati, capace di sbottare in geniali parolacce. Ma anche di tener testa alle anguille mutanti e di smascherare un padre pusillanime pur di riportare a una vecchia diva del cinema la tartaruga nella quale si è tramutato il suo antico amore Oscar. E di crederci, perché anche tra le crepe delle Bianche Dimore cresce un po' di poesia. Età di lettura: da 9 anni.
In uno zoo, un ragazzo si sofferma affascinato davanti alla gabbia di un lupo e, siccome l'animale ha soltanto un occhio, anche il ragazzo, con estrema sensibilità, tiene chiuso uno dei suoi. Questo colpisce il lupo che, per la prima volta, supera l'atavica diffidenza nei confronti degli esseri umani e decide di raccontare al ragazzo la sua storia, tutta vissuta sullo sfondo di paesaggi nevosi e cacce solitarie. Anche il ragazzo si confida col lupo e gli parla delle tre Afriche per cui è passato, quella Gialla, quella Grigia e quella Verde: l'Africa dei deserti, L'Africa delle savane e l'Africa equatoriale delle foreste. Il paesaggio, con i suoi colori e le sue atmosfere, ha molta importanza sia nella storia del lupo che in quella del ragazzo africano.
Sofia non sta sognando quando vede oltre la finestra la sagoma di un gigante avvolto in un lungo mantello nero. È l'Ora delle Ombre e una mano enorme la strappa dal letto e la trasporta nel Paese dei Giganti. Come la mangeranno, cruda, bollita o fritta? Per fortuna il Grande Gigante Gentile, il GGG, è vegetariano e mangia solo cetrionzoli; non come i suoi terribili colleghi, l'Inghiotticicciaviva o il Ciuccia-budella, che ogni notte s'ingozzano di popolli, cioè di esseri umani. Per fermarli, Sofia e il GGG inventano un piano straordinario, in cui sarà coinvolta nientemeno che la Regina d'Inghilterra. Età di lettura: da 8 anni.
Una nuova puntata dell'orrore su quattro ruote. Stavolta il maestro Jacques viene posseduto dal perfido Onnoval, che porta i bambini in gita scolastica sull'Autobus del Brivido... Ogni luogo è lo spunto per una storia dell'orrore, e intanto Onnoval cerca di condurre i bambini dritti dritti nelle mani del signore del male, Ferluci... Una gita davvero terrificante. Età di lettura: da 11 anni.