Il piccolo saggio offre una chiave di lettura sul fondamentalismo, un fenomeno complesso che si attribuisce superficialmente alla sola religione islamica.
Missione non è solo partenza e annuncio di salvezza a popoli lontani. La sua evoluzione e le sue declinazioni camminano assieme alla società e alla storia fino a porgere la domanda essenziale: la missione ha ancora un senso?
Il viaggio" in una prospettiva interculturale: incontrare attraverso le varie religioni, mitologie, culture e letterature, la pluralità delle esperienze umane e della relatà. "
Alessandrini, antropologo, analizza la parola "gesto" nella prospettiva della gestualità religiosa.
Pubblici o privati, religiosi o civili, i gesti descrivono stati d’animo, comunicano con immediatezza, sottolineano, precisano e possono diventare veri e propri segni di distinzione: adottati per esprimere un’appartenenza o, al contrario, per rifiutare consuetudini.
L’autore descrive come la gestualità trovi nella preghiera un’espressione privilegiata poiché essa “è attività di tutto il corpo, non solo di una sua parte” e perché “il dialogo con le divinità richiede in ogni religione delle posture specifiche”.
Autore:
Alessandrini Roberto
Insegna Antropologia all’Istituto superiore universitario di scienze psicopedagogiche e sociali affiliato all’Università Pontificia Salesiana di Roma.
Autore:
Morandini Simone
Insegna Matematica e Fisica nei licei e Teologia della Creazione presso la Facoltà Teologica del Triveneto e l’Istituto di Studi Ecumenici “S. Bernardino”. È coordinatore del progetto “Etica, Filosofia e Teologia” della Fondazione Lanza e membro del gruppo “Custodia del Creato” dell’Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro della CEI.
Target:
Per tutti.
Contenuti:
Questo numero della collana "Parole delle fedi" analizza la parola "scienza".
L’autore cerca di cogliere gli elementi significativi per il nostro presente, portando il lettore al di fuori delle contrapposizioni che connotano spesso il rapporto fra fede e scienza, per indicare alcune prospettive di dialogo.
Un saggio agile e con un approccio costruttivo che si sofferma su due aspetti in particolare: alcune figure importanti della riflessione scientifica che hanno segnato passaggi chiave in rapporto al discorso religioso e le caratteristiche comuni a posizioni differenti che evidenziano i modelli fondamentali operanti in quest’ambito.
Autore:
Gutiérrez Gustavo
Sacerdote e teologo peruviano nato a Lima nel 1928, è ritenuto il fondatore della Teologia della Liberazione. Docente all'Università Notre Dame (Indiana) non ha mai abbandonato l'attività con le comunità di base, con le quali ha elaborato la sua visione teologica e spirituale. È membro dell'Accademia Peruviana del Linguaggio e nel 1993 ha ricevuto la Legion d'Onore dal governo francese per il suo lavoro instancabile.
Target:
Per tutti.
Contenuti:
"Poveri" aggiunge un nuovo tassello al mosaico delle Parole delle Fedi. Il termine è analizzato a partire da uno dei testi più studiati e controversi dei vangeli: il versetto di Matteo 25,31-46, uno dei più importanti quando si parla del significato teologico della solidarietà verso gli ultimi della società; elemento chiave, quindi, nella prospettiva dell'opzione preferenziale per il povero.
Lo stesso cardinal C.M. Martini, pastore e biblista, confessa con umiltà: "La sua lettura mi mette in discussione e in difficoltà".
Nella seconda parte l'autore ne dispiega il significato nell'ottica della mondialità: in rapporto alla storia, alla globalizzazione, all'etica e alle religioni: poveri e cristianesimo, poveri e islam, povertà e buddhismo, poveri ed ebraismo.
"Sacro" è il quaderno n. 32 della collana Parole delle Fedi.
L'Autrice analizza il termine dal punto di vista storico, teologico e sociologico, il rapporto tra realtà e mito, la sacralità della natura, la persistenza del sacro e la percezione da parte dell'uomo.
La teologia impiega il termine "sacro" per indicare quella sfera di realtà visibile e invisibile tipica della divinità, in ambienti extraecclesiali si è soliti attribuire carattere sacrale a dati simboli e valori verso i quali si rivendica la riverenza del pubblico. Dal punto di vista sociologico il sacro si manifesta innanzitutto come opposizione al profano. Tuttavia si evince che la distinzione tra sacro e profano non riguarda i due concetti in sé quanto due modi diversi di porsi nel mondo. Due diverse situazioni esistenziali.
Autore:
Coccolini Giacomo
Insegna Filosofia della religione presso l'Istituto Superiore di scienze religiose di Bologna (Facoltà teologica dell'Emilia Romagna). È autore di numerosi libri.
Target:
Per tutti.
Contenuti:
Guardando la storia occidentale, l’identità si palesa solamente come una sempre rinnovata relazione tra qualcosa che si ritiene fisso e sempre identico a se stesso e quella differenza, che qualifica l’identità come qualcosa di sfuggente, sempre da riconquistare, anche se, pur tuttavia, già da sempre raggiunta. Il concetto d’identità è senza dubbio uno dei concetti chiave attraverso cui l’Occidente si è autorappresentato, ma oggi viene sottoposto a forti critiche e assalti che, in alcuni casi, lo portano a essere quasi totalmente decostruito e, in altri casi, a doversi ripensare in modo meno monolitico, in quanto l’elemento dinamico della storia diventa predominante sull’elemento, considerato ormai statico e obsoleto, della metafisica. Per far in modo che il lettore non si perda nel vasto mare delle riflessioni sull’identità l'Autore delinea una mappa sintetica di tale complessa vicenda tuttora in progress. Verranno qui chiamati a testimoni la filosofia e le scienze sociali, così come la riflessione religiosa e la teologia, che vanno insonnemente meditando sulla questione dell’identità. Esse non possono non essere contestualizzate in una situazione globale sempre più complessa e dai contorni, a volte, sfuggenti, dove anche l’elemento religioso gioca una parte non di poco conto nell’assegnare una qualità peculiare alla stessa identità. Così facendo, tutti questi saperi concorrono a ripensare il significato delle proprie pratiche teoriche, ma cercano nel contempo di delineare il volto dell’uomo e della donna occidentali odierni, il cui imprinting identitario tende a contrassegnare, nel bene come nel male, ogni altra cultura che si affaccia sulla scena mondiale.
Nella riflessione teologica, nella tradizione e nell’insegnamento, nelle ispirazioni e nelle scritture sacre la pace non è mai questione di poco conto. Essa non viene mai relegata a questione morale che riguardi esclusivamente la sfera dei comportamenti, un comando cui obbedire o una norma da osservare. Molto spesso, il valore della pace fa riferimento diretto a Dio, con la sua presenza e con la sua azione. Altre volte è il nome privilegiato di Dio al punto da identificarsi con Dio stesso. La pace, pur variamente intesa, sta al cuore delle fedi e, in alcuni casi, ne costituisce il sapore, il senso, il fine e la profondità. Questo libretto non riuscirebbe a raccogliere le intuizioni, le ispirazioni, le riflessioni e le proposte che le nobili tradizioni delle fedi sparse sulla terra custodiscono nello scrigno della propria sapienza. Pertanto saranno proposti essenzialmente alcuni spunti relativi al tema della pace nelle fedi abramitiche o del Libro o del Mediterraneo.
Autore:
Anderlini Gianpaolo - Docente di materie letterarie al Liceo Scientifico A.F. Formiggini di Sassuolo e redattore della rivista “QOL” che si occupa del dialogo ebraico-cristiano. Ha pubblicato articoli e contributi su “QOL”, “Bibbia e Oriente”, “Rivista Biblica Italiana”, “Orientamenti”, “Parola spirito e vita” e in diverse opere collettive. Segue e coordina le attività della Scuola di lingua e cultura ebraica di Salvarano (RE).
Target:
Per tutti.
Contenuti:
Un’interpretazione di Mosè che rende vivo e attuale il grande personaggio biblico.
La prima parte, “I nomi di Mosè”, descrive la complessa identità del profeta, attraverso le letture che ne hanno fatto gli egiziani, gli ebrei, i cristiani e i musulmani.
La seconda parte, “I volti di Mosè”, racconta le tappe della sua vita di fede, attraverso i doni che egli ha ricevuto per essere guida della liberazione del popolo di Dio, tracciando un cammino spirituale ricco di significato anche per gli uomini e le donne di oggi.
Autore:
Garota Daniele - Nato nel 1957, vive a Urbino. Da anni appassionato indagatore dei temi ultimi e decisivi della fede cristiana, ha già pubblicato decine di libri.
Target:
Per tutti.
Contenuti:
Uno studio serio ma accessibile, che mette in risalto la capacità del libro dell’Apocalisse di infondere speranza in tempi difficili. L’apocalittica è presentata come un modo di vivere la storia per costruire insieme il futuro, non come paura della fine del mondo. Il volume offre una ricca panoramica del genere apocalittico nei tempi antichi e nell’età moderna fino ai nostri giorni. Una lettura utile sia come informazione storica che come spunto per la vita spirituale.
Liberta' e' una parola cui tutti dovrebbero rendere omaggio, ma che nella storia non puo' prescindere, non e' mai stata generalizzata.
Non esiste nessuna religione o cultura priva di simboli, senza di questi ogni persona, in particolare coloro che vivono un'esperienza di migrazione, si sentirebbe denudata.
La parola 'lavoro' puo' essere intesa come voce religiosa? L'autore approfondisce l'uso di questo termine nelle diverse religioni del mondo, a partire dal 'lavoro della creazione' scritto nella Genesi per approdare alle parole del profeta Muhammad.
Muhammad e' stato per secoli fonte d'ispirazione della vita religiosa di intere generazioni di credenti. L'autore si addentra e spiega le motivazioni, i modi e la sequenza di quanto ricevuto dal profeta e di quanto trasmetteva ai fedeli.
L'autore presenta l'iter delle immagini nell'arte sacra fino ai tempi moderni, dalle tradizioni aniconiche fino al moderno immaginario di massa.
L'autore studia l'accezione di spirito" nelle diverse tradizioni religiose: dal cristianesimo al pentecostalismo. "
In un contesto pluriculturale, la divinita' rappresenta la trascendenza di tutti i limiti della coscienza umana e il movimento dello spirito umano, rivolto verso la propria identita' attraverso il confronto con la realta' ultima.
Il termine terra" ha diverse accezioni che presentano, nel declinare dei fatti storici e culturali, dei rischi e delle derive. "
Il testo vuole fare riflettere sul mondo non umano, fatto di carne come noi". "