Il volume è organizzato in cinque parti: oggetti e soggetti classici; una revisione imposta; il richiamo alla prassi per la fisica quantistica; l' ebrezza del numero; soggetti, oggetti, numeri.
La verità, dice Tommaso d'Aquino, è adeguazione dell'intelletto alla cosa. Della classica concezione vengono messi in luce significato problematico e fondamento, che si trova nei libri di Aristotele e Platone. Un tentativo di precisarne il senso è dato frequentando la zona marginale del platonismo - nel quale la filosofia risulta essenzialmente consistere - sul fronte della fine e su quello apparentemente opposto dell'origine, che si richiamano reciprocamente.
Questo volume, che non è di metodologia o epistemologia, tenta un'interpretazione teoretica e genealogica delle pratiche disciplinari esercitate nell'ambito dei saperi dell'uomo e della società, ultimi eredi della tradizione metafisica e scientifica dell'Occidente, proponendo un esercizio di trascrizione di quelle stesse pratiche disciplinari.
La filosofia da Platone a Hegel si è autocompresa. In quanto scienza della verità, essa si pensa come consustanziale all'essere stesso dell'uomo: è la traduzione della "meraviglia" in un dire logico che, a differenza di un dire autoritario degli arcaici "maestri della verità", sa rendere ragione davanti a tutti del proprio detto. Ma la verità avrebbe potuto assumere questa potentissima veste logica se non si fosse riflessa nello specchio deformante della scrittura alfabetica greca? L'autore in questo saggio mette in contatto campi di indagine e ricerche (epigrafia, antropologia culturale, linguistica) che normalmente hanno proceduto separatamente e delinea con chiarezza una genealogia dell'atteggiamento teoretico.
"Mead (1863-1931) psicologo e filosofo... ha contribuito in modo decisivo alla nascita della psicologia sociale, nel cui ambito la sua analisi del linguaggio e del gesto e della voce come veicoli dell'autocoscienza porta a compimento i contributi di Dewey, Chaunchey Wrught, James e Peirce... Intorno a un unico tema, l'uomo nella sua natura sociale, ruota tutta la sua riflessione che originatasi dalla domanda relativa all'origine naturale dell'elemento che per eccellenza ne definisce l'essenza, la mente, si dilata progressivamente fino ad acquisire una dimensione ontologica e cosmologica. Dall'introduzione di Chiara Bombarda.