Descrizione dell'opera
Frutto di anni d'insegnamento, il corso di introduzione all'ebraico biblico si articola in due volumi indivisibili. Il primo distribuisce la materia in cento lezioni, ognuna delle quali consta di una prima parte, in cui vengono esposti uno o più argomenti riguardanti la morfologia o la sintassi della lingua, di una seconda parte in cui sono elencati vocaboli presi in considerazione nella lezione e necessari per l'esecuzione degli esercizi, e infine di una terza parte che propone esercizi da svolgere e testi biblici da leggere e analizzare.
Il secondo volume, organizzato seguendo l'ordine del primo, offre gli esercizi svolti, i testi biblici analizzati e tradotti, nonché una serie di indici che consentono di rintracciare, nel primo volume, i differenti argomenti trattati.
Sommario
Volume I.Lezioni. Prefazione. Bibliografia. Abbreviazioni. Sigle. Indice del primo volume. 100 lezioni. Volume II. Chiavi e paradigmi. Abbreviazioni. Sigle. Indice del secondo volume. 100 lezioni. Vocabolario ebraico-italiano. Vocabolario italiano-ebraico. Indici delle citazioni bibliche.
Note sull'autore
Carlo Rusconi, nato a Rimini, è sacerdote dal 1966. Ha conseguito la licenza in teologia nel 1971 presso la Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha insegnato lingue bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, lo Studio teologico accademico bolognese, il Seminario diocesano riminese, l'Istituto "Veritatis Splendor" di Bologna, l'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Rimini, dove attualmente tiene anche corsi di esegesi del Nuovo Testamento. Tra le sue pubblicazioni: Nell'immagine di lui. Commento a Gen 1-3, Rimini 1990; Una sola carne: la metafora nuziale, Rimini 1993; L'anno di grazia del Signore. Giubileo e vie dei pellegrini, Milano 2000; Qualcosa di azzurro. Novelle, Roma 2003; Le nozze dell'Agnello. La metafora delle nozze in san Giovanni, Verucchio 2008. Per le EDB ha pubblicato il Vocabolario del greco del Nuovo Testamento (1996 42006) e ha curato l'edizione italiana di J. Swetnam, Il Greco del Nuovo Testamento. Parte prima: Morfologia. Volume I: Lezioni. Volume II: Chiavi, Elenchi, Paradigmi, Indici. Seconda edizione riveduta e corretta (32009).
Descrizione dell'opera
«L'oggetto unico delle ricerche contenute in questo libro è il culto del Cuore di Gesù Cristo come simbolo del suo amore divino e umano per il Padre e per gli uomini. Considerando questo Cuore da vari punti di vista - biblico, simbolico, dottrinale, storico, liturgico, ecc. - lo studio è una sintesi di tale mistero» (dalla Prefazione del card. Schönborn).
L'opera - una vera enciclopedia tematica - vuole essere soprattutto una proposta corrispondente alla sensibilità del nuovo millennio. Facendo appello sia all'intelligenza che all'affettività del lettore, pone solide basi per una rilettura, biblica e storica a un tempo, del mistero dell'amore redentore sotto il segno del 'cuore'.
Dopo un ampio preludio, dedicato a chiarire l'impostazione dell'opera, la prima parte, modestamente intitolata «Piccola grammatica dell'aspetto simbolico», tratta dell'esperienza simbolica, dell'interpretazione dei simboli, del simbolo del cuore. La seconda parte, «Aprire la Bibbia come Chiesa», sviluppa il passaggio teologicamente decisivo dal simbolo al mistero. La terza e la quartasono rivolte all'oggi della Chiesa: applicano all'evangelizzazione dell'attuale momento storico il tema del Cuore di Cristo («Una parola chiave per l'evangelizzazione: inculturarsi») e propongono un ricentramento della catechesi sulla coscienza di Cristo e sul Cuore di Cristo («Per penetrare più profondamente nel mistero»).
L'apparato iconografico mostra visivamente le trasformazioni culturali che ha conosciuto la rappresentazione del Cuore di Gesù.
Sommario
Prefazione (card. C. Schönborn). Introduzione. Prologo spirituale. I. Piccola grammatica del simbolo. 1. L'esperienza simbolica. 2. L'interpretazione dei simboli. 3. Il simbolo del cuore. II. Aprire la Bibbia come Chiesa. 4. Il rapporto Scrittura-Tradizione. 5. Il mistero del Cuore di Gesù. 6. L'esperienza del Cuore di Gesù. III. Una parola chiave per l'evangelizzazione: inculturarsi. 7. Inculturazione e segni dei tempi. 8. Un segno attuale. 9. Un segno di avvenire. IV. Per penetrare più profondamente nel mistero. 10. Il ricentramento della catechesi. 11. Cuore di Gesù e mistero della salvezza. 12. Coscienza di Cristo e Cuore di Gesù. Conclusione generale. Uno strumento al servizio della «sinfonia» della fede. Postfazione. Elenco delle sigle. Vocabolario. Indici. Indice delle illustrazioni. Indice dei nomi di persona.
Note sull'autore
Édouard Glotin, nato nel 1927, gesuita, è da molti anni apprezzato per il suo approccio simbolistico alla catechesi del Cuore di Gesù. Ha pubblicato, fra l'altro, Le Coeur de Jésus, signe de salut. J'entends battre ton coeur (DDB, 1984), Le Coeur de Jésus. Approches anciennes et nouvelles (Lessius, 2001) e Voici ce Coeur qui nous a tant aimés (Éditions de l'Emmanuel, 2003). Nata sulla scia dell'enciclica di Benedetto XVI Deus caritas est, la composizione di quest'«opera di riferimento» ha beneficiato della stretta collaborazione di Martin Pradère (diocesi di Parigi) e Xavier Skof (diocesi di Lione).
Noto al pubblico semplicemente come "Denzinger", dal nome del suo ideatore, lo strumento raccoglie simboli di fede, decisioni conciliari, provvedimenti di sinodi provinciali, dichiarazioni e scritti dottrinali dei pontefici dalle origini del cristianesimo all'epoca contemporanea, mostrando così le tappe essenziali dello sviluppo dottrinale della Chiesa. La 43ª edizione del Denzinger-Hünermann bilingue comprende gli ultimi documenti del magistero relativi al pontificato di Giovanni Paolo II e alla prima parte di quello di Benedetto XVI fino al 2008.
L'istituto del Sinodo dei vescovi fu creato da Paolo VI il 15 settembre 1965. Nel motu proprio Apostolica Sollicitudo egli specificava come l'idea scaturisse dal Vaticano II, affinché "anche dopo il concilio continuasse a giungere al popolo cristiano quella larga abbondanza di benefici, che durante il concilio felicemente si ebbe dalla viva unione nostra con i vescovi". Il Sinodo fu inoltre pensato quale strumento per dare ai vescovi "la possibilità di prendere parte in maniera più evidente e più efficace" alla sollecitudine del papa per la Chiesa universale. In più di quarant'anni il Sinodo si è riunito in assemblea generale - ordinaria o straordinaria -, trattando questioni rilevanti per l'intera Chiesa, nonché in assemblea speciale, per affrontare problematiche relative a specifiche aree. Dopo l'uscita del primo (2005) e del secondo tomo (2006), che coprivano rispettivamente i periodi 1965-1988 e 1989-1995, il terzo volume prende avvio col Sinodo speciale per l'America (1997) e con gli altri Sinodi continentali - Asia (1998), Oceania (1998), Europa (1999) - convocati da Giovanni Paolo II in vista del Grande Giubileo del 2000. Prosegue poi con l'Assemblea ordinaria sui vescovi (2001) e con quella sull'Eucaristia (2005), la prima che ha avuto luogo sotto il pontificato di Benedetto XVI. Di ogni Sinodo si riportano i testi chiave: lineamenta, instrumentum laboris, esortazione apostolica post-sinodale ed eventuali documenti accessori di attuazione.
Descrizione dell'opera
L’opera si prefigge di comunicare in forma organica l’esperienza vissuta dal Movimento per un Mondo Migliore nei suoi cinquant’anni di vita al servizio della spiritualità di comunione. I materiali sono divisi in cinque parti: la prima introduce al significato della spiritualità di comunione e ne chiarisce la portata nella vita della Chiesa; la seconda offre alcuni fondamenti dottrinali – teologici, biblici, spirituali e pastorali – che stanno alla base di quanto sperimentato nella vita del gruppo e nei progetti promossi; la terza mette in luce in che modo la comunione vada oggi vissuta sotto il segno della speranza; la quarta evidenzia le varie componenti della spiritualità di comunione e i requisiti indispensabili perché si realizzi; la quinta, infine, proietta la spiritualità di comunione nella pastorale.
Sommario
Prefazione (mons. L. Monari). Presentazione. I. L’ambito dell’esperienza. 2. Ispirazione fondante. 3. La comunione nel segno della speranza. 4. Le componenti della spiritualità di comunione. 5. La comunione si proietta nella pastorale: la pastorale di comunione. Epilogo: la Chiesa, movimento e profezia. Appendici.
Note sui curatori
Juan Bautista Cappellaro (Rivolto di Codroipo - UD, 27.1.1929), emigrato in Argentina all’età di otto anni, dal 1952 è sacerdote dell’arcidiocesi di Buenos Aires. Laureato in teologia alla Facoltà teologica di Buenos Aires (1953), nel 1969 fu chiamato a Roma da p. Riccardo Lombardi sj come direttore dell’Istituto internazionale di spiritualità postconciliare. Accanto a p. Lombardi e dopo la sua scomparsa (1979) è stato tra i primi protagonisti del Gruppo di animatori spirituali con sede al “Centro internazionale Pio XII per un Mondo Migliore” (Rocca di Papa). È autore di numerose pubblicazioni in spagnolo e italiano, tra cui Comunione di comunità. Progetto parrocchia 1990, Assisi 1980; Da massa a popolo di Dio, Assisi 21994; Catecumenato di popolo Assisi 22002; Evangelizzare: compito di alcuni o esperienza di tutti?, Città del Vaticano 1998; Edificare la Chiesa locale, Città del Vaticano 1999; Cristo è il nostro programma, Leumann (TO) 2002; Edificarsi insieme come popolo di Dio, Città del Vaticano 2003. Presso le EDB ha pubblicato, insieme a E. Franchini, Le due anime della pastorale italiana.
Il Servizio di Animazione Comunitaria, che svolge attività di animazione ecclesiale e sociale nelle diocesi, è espressione del Movimento per un Mondo Migliore, nato alla fine della II guerra mondiale dall’ispirazione di p. Riccardo Lombardi sj e dalla volontà di Pio XII. Dopo il Vaticano II, il gruppo promotore del movimento concentrò la propria attenzione sull’elaborazione e la sperimentazione di modelli di Chiesa coerenti con la spiritualità conciliare. Attualmente si occupa soprattutto di promuovere e sostenere il rinnovamento della spiritualità e della prassi pastorale nelle Chiese locali.
˛ˇ L i s t i t u t o d e l S i n o d o d e i v e s c o v i h a c o m p i u t o q u a r a n t a n n i : f u i n f a t t i c r e a t o d a P a o l o V I i l 1 5 s e t t e m b r e 1 9 6 5 . N e l m o t u p r o p r i o A p o s t o l i c a S o l l i c i t u d o e g l i s p e c i f i c a v a c o m e l i d e a s c a t u r i s s e d a l V a t i c a n o I I , a f f i n c h È ´ a n c h e d o p o i l c o n c i l i o c o n t i n u a s s e a g i u n g e r e a l p o p o l o c r i s t i a n o q u e l l a l a r g a a b b o n d a n z a d i b e n e f i c i , c h e d u r a n t e i l c o n c i l i o f e l i c e m e n t e s i e b b e d a l l a v i v a u n i o n e n o s t r a c o n i v e s c o v i ª . I l S i n o d o f u i n o l t r e p e n s a t o q u a l e s t r u m e n t o p e r d a r e a i v e s c o v i ´ l a p o s s i b i l i t ‡ d i p r e n d e r e p a r t e i n m a n i e r a p i ˘ e v i d e n t e e p i ˘ e f f i c a c e ª a l l a s o l l e c i t u d i n e d e l p a p a p e r l a C h i e s a u n i v e r s a l e .
I n q u e s t i q u a r a n t a n n i i l S i n o d o s i Ë r i u n i t o i n a s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 1 0 v o l t e ) o s t r a o r d i n a r i a ( 2 v o l t e ) , t r a t t a n d o q u e s t i o n i r i l e v a n t i p e r l i n t e r a C h i e s a , n o n c h È i n a s s e m b l e a s p e c i a l e ( 8 v o l t e ) , p e r a f f r o n t a r e p r o b l e m a t i c h e r e l a t i v e a s p e c i f i c h e a r e e .
D o p o l u s c i t a d e l p r i m o t o m o ( o t t o b r e 2 0 0 5 ) , c h e c o p r i v a i l p e r i o d o 1 9 6 5 - 1 9 8 8 , i l s e c o n d o v o l u m e p r e n d e a v v i o c o l S i n o d o o r d i n a r i o s u l l a f o r m a z i o n e d e i p r e s b i t e r i ( 1 9 9 0 ) e p r o s e g u e c o n i l S i n o d o s p e c i a l e p e r l E u r o p a , a l l i n d o m a n i d e l l a c a d u t a d e i m u r i . I l S i n o d o o r d i n a r i o s u l l a v i t a c o n s a c r a t a ( o t t o b r e 1 9 9 4 ) s i i n t e r s e c a n e i t e m p i c o n i l p r i m o d e i S i n o d i c o n t i n e n t a l i A f r i c a ( m a g g i o 1 9 9 4 ) c o n v o c a t i d a G i o v a n n i P a o l o I I i n v i s t a d e l G r a n d e G i u b i l e o d e l 2 0 0 0 . T r a i S i n o d i s p e c i a l i v a i n o l t r e c o l l o c a t o q u e l l o p e r i l L i b a n o d e l 1 9 9 5 , c h e c h i u d e i l t o m o .
D i o g n i S i n o d o s i r i p o r t a n o i t e s t i c h i a v e : l i n e a m e n t a , i n s t r u m e n t u m l a b o r i s , e s o r t a z i o n e a p o s t o l i c a p o s t - s i n o d a l e e d e v e n t u a l i d o c u m e n t i a c c e s s o r i d i a t t u a z i o n e .
S o m m a r i o
P r e f a z i o n e ( S . E . N i k o l a E t e r o v i ) . P r e m e s s a . 1 1 . V I I I A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 3 0 . 9 - 2 8 . 1 0 . 1 9 9 0 ) . 1 2 . I A s s e m b l e a s p e c i a l e p e r l E u r o p a ( 2 8 . 1 1 - 1 4 . 1 2 . 1 9 9 1 ) . 1 3 . A s s e m b l e a s p e c i a l e p e r l A f r i c a ( 1 0 . 4 - 8 . 5 . 1 9 9 4 ) . 1 4 . I X A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 2 - 2 9 . 1 0 . 1 9 9 4 ) . 1 5 . A s s e m b e l a s p e c i a l e p e r i l L i b a n o ( 2 6 . 1 1 - 1 4 . 1 2 . 1 9 9 5 ) . I n d i c i .
La comune crisi educativa della società civile e della comunità ecclesiale sembra a molti una sciagura irreversibile. L’autrice ritiene viceversa che proprio il venir meno delle certezze pedagogiche possa alimentare un utile confronto, uno scambio solidale assai proficuo, una vera e propria banca educativa in cui depositare i propri valori educativi, che hanno reso capaci di fondare l’esistenza e attribuirle un senso, per renderli disponibili a chi oggi deve educare ed essere educato. Tutti insieme, con pari opportunità, si tenterà quindi una direzione di marcia nel labirinto delle proposte formative, lavorando sia sull’individuazione della meta sia sulla vivibilità del percorso da condividere.
Da questa esperienza concreta nasce il dizionario: «Abbiamo verificato che ogni educatore individua e usa delle parole-chiave, attorno alle quali aggrega attenzioni e sollecitazioni. In fedeltà a queste persone abbiamo fissato un elenco di termini che dicono chiaramente che cosa deve stare nella testa e nel cuore di un educatore, perché il suo impegno sia davvero efficace».
Il dizionario offre una riflessione sistematica sui contenuti dell’educare, sulle competenze e sulle azioni dell’educatore, accentuando l’esigenza di collocare ogni elemento all’interno di un contesto sistematico, organico, problematico e dinamico: 387 sostantivi, 242 verbi, 230 aggettivi vengono proposti quali luci positive di riferimento per chi è impegnato nell’educazione; e sono resi in collegamento tra loro, attraverso la costellazione di richiami collocata dopo ogni singola voce.
Sommario
Prefazione: una «nuova paideia» per un nuovo umanesimo (V. Orlando, Università Pontificia Salesiana - Roma). Suggerimenti per un utilizzo efficace del dizionario. Sostantivi. Verbi. Aggettivi. Indice delle voci.
Note sull'autrice
Marianna Pacucci, di formazione socio-pedagogica, ha collaborato per quattro anni con la cattedra di sociologia presso l’Università di Bari, e poi per un ventennio con il Centro Pedagogico Salesiano Meridionale di Bari. Si è occupata di famiglia, giovani, scuola, parrocchie e diocesi, con ricerche confluite in una trentina di pubblicazioni. Di esse ricordiamo tre impegnative sintesi, per individuare prospettive educative e pastorali nella realtà meridionale, pubblicate con V. Orlando: L’esperienza religiosa delle famiglie del Sud. Un’ipotesi per la pastorale famigliare parrocchiale, Roma 1994; Parrocchie e progetto culturale. Situazioni e prospettive pastorali nel Sud, Roma 1998; La pastorale giovanile. Occasione per una rinnovata progettualità nelle Chiese del Sud, Roma 1999.
˛ˇ L i s t i t u t o d e l S i n o d o d e i v e s c o v i h a c o m p i u t o q u a r a n t a n n i : f u i n f a t t i c r e a t o d a P a o l o V I i l 1 5 s e t t e m b r e 1 9 6 5 . N e l m o t u p r o p r i o A p o s t o l i c a S o l l i c i t u d o e g l i s p e c i f i c a v a c o m e l i d e a s c a t u r i s s e d a l V a t i c a n o I I , a f f i n c h È ´ a n c h e d o p o i l c o n c i l i o c o n t i n u a s s e a g i u n g e r e a l p o p o l o c r i s t i a n o q u e l l a l a r g a a b b o n d a n z a d i b e n e f i c i , c h e d u r a n t e i l c o n c i l i o f e l i c e m e n t e s i e b b e d a l l a v i v a u n i o n e n o s t r a c o n i v e s c o v i ª . I l S i n o d o f u i n o l t r e p e n s a t o q u a l e s t r u m e n t o p e r d a r e a i v e s c o v i ´ l a p o s s i b i l i t ‡ d i p r e n d e r e p a r t e i n m a n i e r a p i ˘ e v i d e n t e e p i ˘ e f f i c a c e ª a l l a s o l l e c i t u d i n e d e l p a p a p e r l a C h i e s a u n i v e r s a l e .
I n q u e s t i q u a r a n t a n n i i l S i n o d o s i Ë r i u n i t o i n a s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 1 0 v o l t e ) o s t r a o r d i n a r i a ( 2 v o l t e ) , t r a t t a n d o q u e s t i o n i r i l e v a n t i p e r l i n t e r a C h i e s a , n o n c h È i n a s s e m b l e a s p e c i a l e ( 8 v o l t e ) , p e r a f f r o n t a r e p r o b l e m a t i c h e r e l a t i v e a s p e c i f i c h e a r e e , c o m e a d e s e m p i o i s i n o d i c o n t i n e n t a l i c o n v o c a t i d a G i o v a n n i P a o l o I I i n v i s t a d e l g r a n d e g i u b i l e o d e l 2 0 0 0 .
I l p r i m o v o l u m e c o m p r e n d e i d o c u m e n t i d i s t i t u z i o n e ( 1 9 6 5 - 1 9 6 6 ) e q u e l l i r i g u a r d a n t i l e p r i m e d i e c i a s s e m b l e e g e n e r a l i . S i c h i u d e c o n i l S i n o d o s u i l a i c i d e l 1 9 8 7 e q u i n d i c o n l e s o r t a z i o n e a p o s t o l i c a C h r i s t i f i d e l e s l a i c i d e l 3 0 d i c e m b r e 1 9 8 8 . D i o g n i S i n o d o s i r i p o r t a n o i t e s t i c h i a v e : l i n e a m e n t a , i n s t r u m e n t u m l a b o r i s , e s o r t a z i o n e a p o s t o l i c a p o s t - s i n o d a l e e d e v e n t u a l i d o c u m e n t i a c c e s s o r i d i a t t u a z i o n e .
S o m m a r i o
P r e f a z i o n e ( S . E . N i k o l a E t e r o v i ) . P r e m e s s a . I s t i t u z i o n e d e l S i n o d o d e i v e s c o v i ( 1 9 6 3 - 1 9 6 7 ) . 1 . I A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 2 9 . 9 - 2 9 . 1 0 . 1 9 6 7 ) . 2 . I A s s e m b l e a g e n e r a l e s t r a o r d i n a r i a ( 1 1 - 2 8 . 1 0 . 1 9 6 9 ) . 3 . I I A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 3 0 . 9 - 6 . 1 1 . 1 9 7 1 ) . 4 . I I I A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 2 7 . 9 - 2 6 . 1 0 . 1 9 7 4 ) . 5 . I V A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 3 0 . 9 - 2 9 . 1 0 . 1 9 7 7 ) . 6 . S i n o d o p a r t i c o l a r e p e r i P a e s i B a s s i ( 1 4 - 3 1 . 1 . 1 9 8 0 ) . 7 . V A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 2 9 . 9 - 2 7 . 1 0 . 1 9 8 0 ) . 8 . V I A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 2 9 . 9 - 2 9 . 1 0 . 1 9 8 3 ) . 9 . I I A s s e m b l e a g e n e r a l e s t r a o r d i n a r i a ( 2 4 . 1 1 - 8 . 1 2 . 1 9 8 5 ) . 1 0 . V I I A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 1 - 3 0 . 1 0 . 1 9 8 7 ) . I n d i c i .
«Con vivo piacere accolgo l’invito di presentare questo Enchiridion della pace, che offre al nostro sguardo l’azione ispirata e perseverante dei papi dell’epoca moderna in favore della pace. In queste ricche pagine, radunate in due volumi, traspare una Chiesa che cammina insieme con l’umanità, che ascolta e dialoga senza sostituirsi alle responsabilità proprie dei dirigenti politici e dei cittadini. Essa si presenta nella sua veste profetica. [...] Di fronte al terrorismo, ai conflitti irrisolti o ai rigurgiti etnici del futuro, nel passato come nel presente, la Chiesa cattolica continuerà a mettere a disposizione di tutti il suo impegno incessante per la giustizia, la solidarietà, la fraternità e la pace» (dalla Prefazione).
L’opera raccoglie i pronunciamenti più significativi dei papi sul tema della pace. Il primo tomo, già disponibile, prende avvio dal pontificato di Pio X. Il primo conflitto mondiale risveglia le coscienze: appare sempre più chiaramente l’irragionevolezza di ogni guerra. Benedetto XV, inascoltato dai belligeranti, si dimostra più realista e lungimirante dei governanti dell’epoca. Pio XI si scontra con le dittature e Pio XII conosce un conflitto di inaudita violenza. Giovanni XXIII, con l’enciclica Pacem in terris e il concilio Vaticano II, pone la questione su basi nuove: rivolgendosi a tutti gli uomini di buona volontà, egli dichiara improponibile una «guerra giusta»; anzi, che qualsiasi guerra moderna è «estranea alla ragione», escludendo che nell’era atomica se ne possa fare uso come strumento di giustizia. Su questa visione si snoda il cammino di Paolo VI, che istituisce, tra l’altro, la Pontificia commissione Iustitia et Pax e la Giornata mondiale per la pace, e di Giovanni Paolo II – i loro interventi costituiscono l’oggetto del secondo volume –, in un continuo crescendo che ci accompagna fino ai nostri giorni.
Il volume si presenta come una raccolta, ragionata e insieme assai ampia, di testi (all’incirca 140) di scrittori e pensatori che hanno affrontato nelle loro opere temi di arte e spiritualità cristiane. Il libro si compone di quattro sezioni, ogni volta aperte da una breve introduzione, cui fa seguito una scelta antologica di brani. I testi offerti vanno dal medioevo all’età contemporanea. Il loro numero varia sensibilmente a seconda del tema preso in esame: una novantina nella parte I, dedicata a Lo spirito e la bellezza; una quindicina nella parte II, consacrata a Dio, Cristo, il crocifisso, la croce; poco meno di trenta nella parte III, su Immagini della devozione; una decina nella parte IV, che analizza La letteratura di fronte all’arte sacra. Tra gli autori considerati compaiono santi e artisti, grandi figure della tradizione cristiana insieme con personaggi certo meno noti al vasto pubblico. Per le sue caratteristiche, l’opera si segnala come un riuscito tentativo di proporre una panoramica sul secolare dinamismo che intercorre fra arte e spiritualità.
Sommario
Presentazione. I. Lo spirito e la bellezza. II. Dio, Cristo, il crocifisso, la croce. III. Immagini della devozione. IV. La letteratura di fronte all’arte sacra.
Note sul curatore
Natale Benazzi (1961) ha conseguito il baccalaureato in teologia nel 1985. Collabora con diverse case editrici come autore ed editor di opere saggistiche e narrative per ragazzi. Per le EDB ha curato Arte e teologia. Dire e fare la bellezza nella Chiesa (2003).
«Con vivo piacere accolgo l’invito di presentare questo Enchiridion della pace, che offre al nostro sguardo l’azione ispirata e perseverante dei papi dell’epoca moderna in favore della pace. In queste ricche pagine, radunate in due volumi, traspare una Chiesa che cammina insieme con l’umanità, che ascolta e dialoga senza sostituirsi alle responsabilità proprie dei dirigenti politici e dei cittadini. Essa si presenta nella sua veste profetica. [...] Di fronte al terrorismo, ai conflitti irrisolti o ai rigurgiti etnici del futuro, nel passato come nel presente, la Chiesa cattolica continuerà a mettere a disposizione di tutti il suo impegno incessante per la giustizia, la solidarietà, la fraternità e la pace» (dalla Prefazione).
L’opera raccoglie i pronunciamenti più significativi dei papi sul tema della pace a partire dal pontificato di Pio X. Il primo conflitto mondiale risveglia le coscienze: appare sempre più chiaramente l’irragionevolezza di ogni guerra. Benedetto XV, inascoltato dai belligeranti, si dimostra più realista e lungimirante dei governanti dell’epoca. Pio XI si scontra con le dittature e Pio XII conosce un conflitto di inaudita violenza. Giovanni XXIII, con l’enciclica Pacem in terris e il concilio Vaticano II, pone la questione su basi nuove: rivolgendosi a tutti gli uomini di buona volontà, egli dichiara improponibile una «guerra giusta»; anzi, che qualsiasi guerra moderna è «estranea alla ragione», escludendo che nell’era atomica se ne possa fare uso come strumento di giustizia. Su questa visione si snoderà il cammino di Paolo VI e di Giovanni Paolo II – i loro interventi saranno l’oggetto del secondo volume, di prossima pubblicazione –, in un continuo crescendo che ci accompagna fino ai nostri giorni.
In che modo, nel corso dei secoli, il cristianesimo è diventato norma di vita? Il volume è una ricerca di storia della teologia morale-spirituale: ripercorre due millenni di storia delle opere e dei teologi, ma anche dell'ambiente circostante. L'autore procede seguendo una scansione cronologica: ogni capitolo presenta la visione sintetica del periodo considerato e ne dà la chiave di lettura, illustra le correnti di pensiero che via via arricchiscono l'esperienza cristiana in quel momento, presenta il ritratto dei singoli autori e delle loro opere più significative.
«Perché la liturgia ha sempre avvertito come un ‘bisogno’ la presenza della forma artistica in tutte le sue modulazioni (architettura delle chiese, musica, iconografia e arredo)? […] La risposta può essere semplice, anche se questa semplicità può apparire esagerata. La liturgia vuole la bellezza perché tutto ciò che è ‘celebrazione di Dio e dell’uomo’ pre-tende alla bellezza, desidera lo splendore, anela alla Gloria» (dall’Introduzione).
Nell’ambito della riflessione teologica sulla complessità del fenomeno artistico legato alla storia del cristianesimo, l’attenzione è stata spesso concentrata allo sviluppo dell’arte nei primi secoli e in area orientale (si pensi ad esempio alla ‘teologia dell’icona’). In realtà, la produzione artistica nell’Occidente cristiano è un patrimonio straordinario, che non ha certo mancato di stimolare il pensiero teologico sul tema della bellezza. Nello sforzo di testimoniare tanta ricchezza, il volume propone una raccolta di testi che attraversa tutto il secondo millennio della riflessione della teologia occidentale sull’arte.
L’antologia si offre anche a quanti sono chiamati a creare arte sacra nell’oggi, affinché possano avere prontamente a disposizione un alveo cui riferirsi e da cui prendere le mosse per innovare a partire dalla tradizione.
Il volume è strutturato in cinque parti, che abbracciano i grandi ambiti della riflessione cristiana sull’arte. Ogni sezione è costituita da una breve introduzione e da una serie di testi ordinati cronologicamente.
Note sul curatore
Natale Benazzi (1961) ha conseguito il baccalaureato in teologia nel 1985. Collabora con diverse case editrici come autore ed editor di opere saggistiche e narrative per ragazzi.
«Mi congratulo con i promotori di questa iniziativa e mi auguro che la nuova opera contribuisca a far conoscere sempre meglio l’impegno della Santa Sede nel promuovere vie nuove di collaborazione con le Autorità civili, dando così a Cesare ciò che è di Cesare e chiedendo pure a Cesare di dare a Dio ciò che è di Dio. […] Non mi resta che augurare il più grande successo a questo sforzo editoriale delle Edizioni Dehoniane, nella speranza che esso faccia meglio conoscere il contributo della Santa Sede per un’armonica collaborazione fra Chiesa e Stato». (Dalla Prefazione del card. Angelo Sodano, segretario di stato).
I rapporti fra la Chiesa e gli Stati nel corso dei secoli si possono analizzare attraverso una serie di fonti legislative specifiche, che costituiscono il «corpus» del diritto pubblico ecclesiastico. Taluni compilatori di raccolte di queste fonti hanno trovato spunti interessanti addirittura a partire dai libri del Nuovo Testamento o dall’epoca costantiniana o da quella carolingia. A. Mercati ha impostato la sua Raccolta di Concordati (1919) a partire da quello di Worms (1122: fine della lotta per le investiture e recupero dell’autonomia del potere ecclesiastico da quello civile), che sanciva la pace tra l’imperatore e il papa. Nel tempo i concordati divennero lo strumento negoziale destinato a disciplinare le materie di comune interesse nell’ambito della sovranità territoriale dello Stato stipulante.
Il volume offre, in ordine cronologico, il testo originale – con versione italiana a fronte – di tutti gli accordi conclusi dalla Santa Sede con gli Stati negli ultimi due secoli, a partire da quello tra Pio VII e Napoleone Bonaparte. Le mutazioni interne ai vari Paesi consigliarono talora aggiornamenti o trattative che sfociarono in nuovi concordati: un indice alfabetico per Nazione mostra l’evolversi dei rapporti tra la Santa Sede e un singolo Stato. Infine l’indice tematico permette di comparare le soluzioni adottate bilateralmente su singoli argomenti di particolare interesse.
Interruzione volontaria di gravidanza, procreazione assistita, salute riproduttiva, sesso sicuro: qual è il significato di queste e molte altre espressioni ormai entrate nel lessico comune di media e istituzioni internazionali? Fare chiarezza tra le parole costituisce l’obiettivo primo del volume, al fine di evitare che il diffondersi nell’uso di alcune formule finisca con l’occultare aspetti importanti della realtà e, in definitiva, con l’ingannare i meno esperti in materia, tra cui si colloca, evidentemente, la maggioranza dell’opinione pubblica.
Il testo, che già nella sua prima edizione aveva suscitato largo interesse, si arricchisce di oltre venti voci, perché continuano ad allargarsi i contesti in cui i valori della vita e della famiglia vengono chiamati in causa e spesso in maniera distorta.
Nuove voci. Ricerca ed etica (C. Amigo Vallejo). Le confusioni affettive e ideologiche che attraversano la coppia contemporanea (T. Anatrella). I giovani di fronte alla norma morale (T. Anatrella). Riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali (T. Anatrella). Rivalorizzare il rapporto educativo (T. Anatrella). Capitale umano e povertà (G.S. Becker). Morale o etica? (J.L. Bruguès). I diritti umani: loro fondamento. Il magistero di papa Giovanni Paolo II, luce chiarificatrice in mezzo alla crisi (A. Cañizares Llovera). Famiglia e democrazia (P. de Viguerie). La «sovrappopolazione»: mito o realtà? (G.-F. Dumont). La famiglia cristiana in un momento di mutamento culturale (R. Fisichella). Testamenti biologici (Dichiarazioni anticipate di trattamento) (J.-R. Flecha Andrés). Istituti della famiglia (L. Jiménez). Ha un senso il termine «omogenitorialità»? (X. Lacroix). L’azione della diplomazia della Santa Sede in difesa della famiglia nelle Organizzazioni internazionali (G. Lajolo). Il dibattito sul potenziale terapeutico delle cellule staminali (N. López Moratalla). Clonazione: perdita della paternità e negazione della famiglia (card. A. López Trujillo). La pastorale dei divorziati risposati (É. Marcus). Etica e mezzi di comunicazione (S. Martín). I consultori per donne in stato di gravidanza in Germania (H. Reis). Accanimento terapeutico e cure palliative (M. Schooyans). Tolleranza e inquisizione laica (M. Schooyans). L’obiezione di coscienza in politica (M. Schooyans). Il matrimonio unico e definitivo (A. Vingt-Trois).
L’interesse della Chiesa verso i beni culturali è riscontrabile fin dalle sue origini, come dimostrano eloquentemente le più antiche opere artistiche delle catacombe cristiane. In due millenni di missione evangelizzatrice, la Chiesa ha generato un enorme patrimonio storico-artistico-culturale, che arriva a costituire l’80% di quello presente in tutte le nazioni europee ed americane. Credenti ricchi e poveri, uomini di cultura e illetterati, hanno prodotto questa variegata ricchezza per tre specifiche finalità: il culto, la catechesi, la carità. Il culto, onde mettere a disposizione della liturgia quanto la creatività umana e la fede erano capaci di produrre di più bello; la catechesi, per aiutare a proporre sotto varie forme i contenuti della dottrina cristiana; la carità, realizzata soprattutto attraverso i vari carismi della vocazione religiosa monastica e conventuale.
Tanto la Chiesa universale quanto le singole Chiese particolari hanno inoltre preposto istituzioni per la salvaguardia dei diversi settori inerenti i beni culturali di pertinenza ecclesiastica. In epoca recente la Pontificia commissione per la conservazione del patrimonio artistico e storico della Chiesa, poi divenuta Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa, ha operato in primo luogo per conoscere esattamente la situazione dei beni culturali della Chiesa in tutte le nazioni del mondo, onde inventariarli e catalogarli. Infine per custodire, tutelare e valorizzare ogni tipologia di bene culturale, secondo le proprie specificità, anche con il coinvolgimento a livello civile delle varie istituzioni che operano nelle singole nazioni, nonché delle organizzazioni internazionali del settore. Il volume raccoglie i documenti prodotti dal 1989 al 2002.
Sia in Oriente che in Occidente, in particolare con la fine delle persecuzioni dell'impero romano, molti cristiani hanno scelto di testimoniare la propria adesione radicale al regno di Dio costituendosi alcuni in gruppi cenobitici, altri in forme di vita solitaria o anacoretica. Questo volume si presenta come un'antologia di documenti del magistero disposti in ordine cronologico dalle prime decretali fino ai giorni nostri. Arricchita dagli indici (biblico, delle fonti, analitico), l'opera racchiude la memoria di secoli di storia della Chiesa.
"Ero straniero e mi avete accolto" (Mt 25,35): l'uomo è per natura un essere itinerante, eppure la storia ci dice che raramente il migrante è accolto come persona umana. I testi proposti documentano l'attenzione che la Chiesa ha rivolto ai popoli in movimento e offrono elementi preziosi per la costruzione di un'etica e di una pastorale dell'accoglienza, che permetta a tutti di sentirsi pienamente in casa propria nella famiglia di Dio. In un unico volume la raccolta mette a disposizione documenti dei papi (da Leone XIII a Giovanni Paolo II), del concilio Vaticano II, dei sinodi dei vescovi, dei vari dicasteri della Curia romana, della Conferenza episcopale italiana, la legislazione ecclesiastica contenuta nel Codice di diritto canonico e nel Codice dei canoni delle Chiese orientali, nonché alcuni testi originati da dialoghi ecumenici internazionali e locali. Uno strumento di aiuto per affrontare le molte problematiche, pastorali e non, connesse alla crescente presenza di stranieri nel nostro Paese.
Il volume sceglie 15 brani-simbolo dell'Antico e 8 del Nuovo Testamento, che hanno segnato l'immaginario linguistico, concettuale e artistico dell'Occidente. Dopo l'approfondimento del testo biblico, viene indicato come esso ha ispirato le arti figurative, la letteratura e la filosofia. In sintesi: la Bibbia letta come il "grande codice" che regge la cultura dell'Occidente.
Il volume si apre con una breve nota biografica di Giovanni Paolo I, che non ha lasciato alcuna enciclica, ma in pochissimo tempo era riuscito a creare "attorno a sé una grande corrente di simpatia, dovuta soprattutto al suo stile affabile alla sua parola schietta e piana". Nella sua interezza tuttavia il volume è dedicato a Giovanni Paolo II e alle 13 encicliche da lui scritte sino ad oggi in venti anni di pontificato. La nota biografica, che come di consueto il volume riserva a papa Wojtyla, non manca di ricordare che la sua elezione segna dopo 455 anni l'ascesa al soglio pontificio di un cardinale non italiano, accenna alla sua preparazione teologica e pastorale, ai suoi numerosissimi viaggi, tenta con discrezione una sorta di valutazione anticipata del pontificato, valutazione difficile a pontificato ancora felicemente in essere. Tale valutazione è fatta indicando quelli che per l'estensore sono i punti da approfondire per un giudizio sul lungo e complesso pontificato di Giovanni Paolo II: il suo molo nella crisi e caduta dei regimi dell'Est europeo, le sue prese di posizione sulla pace, la sua intrepida difesa dei diritti umani in genere e del cristiano nella chiesa, la scelta ecumenica e la valorizzazione del dialogo interreligioso insieme alla difficoltà concreta a progredire su questa via, l'affermazione della collegialità episcopale e della dignità delle chiese locali e insieme il riaffermato centralismo della Curia di Roma, la difesa della vita e l'affermazione della dignità della donna. Con garbo la nota biografica evidenzia anche quelle che in ognuno dei contesti ricordati e in altri sono talora e a più di un osservatore sembrate affermazioni in qualche modo meno allineate o addirittura non concordanti con altre. Il papa delle folle è ricordato anche con brevi pensosi riferimenti alle esperienze di dolore che hanno segnato il suo pontificato e alla fiducia con la quale guarda alla scelta del Giubileo del Duemila "appuntamento tanto desiderato, e da lui giudicato epocale per i cristiani e per il mondo intero" .
Il volume raccoglie quindici testi di Pio X e dodici di Benedetto XV. In appendice alcuni altri testi dei due pontefici.
Questa prima parte mira a introdurre lo studente alla morfologia del greco neotestamentario, ma dà anche spiegazioni sulle strutture sintattiche di base (la Sintassi è svolta nella seconda parte). La morfologia è spiegata nel primo volume con lezioni progressive, mentre il secondo contiene le forme grammaticali in cui si presentano le parti del discorso. La struttura di base del corso è costituita dalla lettura completa, in un centinaio di lezioni, del Vangelo di Marco e di Giovanni.
Il volume, dopo una ampia introduzione storico-teologica, raccoglie in ordine cronologico i documenti di promulgazione (nell'originale latino e in traduzione) per tutti gli anni santi a partire da quello promulgato da Bonifacio VIII nel 1300, fornendo informazioni bibliografiche specifiche riguardo ciascun giubileo. Le bolle di indizione contengono le indicazioni per le celebrazioni giubilari, con le prescrizioni relative ai pellegrinaggi, ai comportamenti, alle indulgenze.
Il movimento evangelicale è un fenomeno trasversale che caratterizza molte chiese protestanti senza esaurirsi in una specifica denominazione religiosa. Il senso di identità che caratterizza gli evangelici si fonda sulla condivisione di alcuni punti teologici e spirituali, mentre le forme organizzative o i dettagli periferici rispetto al nucleo di fede non sono vissuti come problematici. Questo volume intende ovviare alla scarsa conoscenza del mondo evangelico in ambito cattolico e fornire al mondo evangelico la memoria del percorso fatto raccogliendo i documenti nei quali si esplicitano caratteri, identità e propositi sui temi considerati più importanti dagli evangelici stessi.
Eletto al soglio pontificio all'età di 68 anni, Vincenzo Gioacchino Pecci capovolse le ragionevoli aspettative di un pontificato breve, portando la chiesa fin dentro il nuovo secolo e lasciando una profonda traccia con ben 53 encicliche.
In occasione del convegno missionario nazionale del 20 febbraio 1997, questo "enchiridion a tema" raccoglie con il sistema bilingue i documenti più significativi del Magistero sulla chiesa di missione. A partire dall'enciclica di Benedetto XIV "Allatae sunt" (26-7-1755), la Chiesa va via via riscoprendo e approfondendo le radici evangeliche e le ragioni teologiche della missione "ad gentes". Sono numerosi quindi anche i documenti emanati: 14 encicliche, 6 lettere apostoliche, numerosi messaggi in occasione della Giornata missionaria mondiale, 2 documenti conciliari ("Nostra aetate" e "Ad gentes divinitus"); 23 interventi postconciliari della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, a cui si aggiungono i messaggi pontifici e quelli della CEI.
Al di là del valore documentario, la raccolta ha anche altre ambizioni. Innanzi tutto ecumeniche: oggi il dialogo ecumenico riscopre le confessioni di fede e si interroga sul loro significato in ordine al problema dell'unità della fede, molto più prossima e tangibile in questi testi che nelle pratiche delle diverse comunità.
Succeduto a Pio XI alla vigilia della guerra, fin dalla prima enciclica (Summi pontificatus, 1939) papa Pacelli si impegnò a favore della pace. Figura di riferimento per uomini politici di diversa aspirazione, è stato oggetto di giudizi contrastanti da parte degli storici. Ultimo papa che nel nostro secolo abbia proclamato un dogma (l'assunzione di Maria, 1950), nei numerosi interventi del suo lungo pontificato ha toccato tutte le problematiche teologiche e del sapere, con attenzione anche all'attualità. Parallelamente, le quaranta encicliche riguardano i principali aspetti della dottrina cristiana. Il sesto volume dell'Enchiridion delle Encicliche rispecchia la complessa biografia di papa Pacelli e un ventennio di storia recente.
Soltanto se si cerca veramente la pace e non la guerra, come è doveroso, se si tende con comune e sincero sforzo alla fraterna concordia tra i popoli, soltanto allora, diciamo, sarà possibile armonizzare gli interessi e comporre felicemente tutte le divergenze. E si potrà così addivenire di comune intesa e con mezzi opportuni a quella sospirata e concorde unione per cui i diritti di ogni singolo stato alla libertà, lungi dal venire conculcati da altri, sono invece del tutto posti al sicuro. Coloro infatti che opprimono gli altri e li spogliano della loro libertà, non possono certamente apportare il loro contributo a questa unità. E qui si presenta quanto mai opportuna l'affermazione del Nostro predecessore di f.m. Leone XIII: "Per frenare l'ambizione, la cupidigia dei beni altrui, la rivalità, che sono i più validi incentivi alla guerra, nulla val meglio delle virtù cristiane, della giustizia in primo luogo".
La serie degli Enchiridion delle encicliche (epistole e lettere) si propone di censire tutti i documenti emanati con tale nome, dal Settecento fino ad oggi: sono scritti spesso di difficile reperimento, che contengono sempre messaggi di rilievo. Il testo viene presentato nella forma originale e in traduzione italiana, preceduto da una nota biografica sul papa e con un corredo di indici (generale, cronologico, per incipit, per autore, biblico delle fonti e analitico) per aiutare qualsiasi tipo di ricerca. Il presente volume include prevalentemente le encicliche di Benedetto XIV (26 su 42); gli altri pontefici del periodo firmarono infatti pochi documenti del genere.
A cinquant'anni dall'enciclica Divino afflante Spiritu di Pio XII, e a un secolo dalla Providentissimus Deus di Leone XII, si sono voluti raccogliere in un unico volume i testi originali e la traduzione italiana degli interventi del magistero sugli studi biblici e sulla Scrittura in generale. La serie di testi raccolti si apre con il Frammento Muratoriano del II secolo, che contiene il primo canone dei libri compresi nella Bibbia cristiana, per giungere sino alle ultime indicazioni contenute nel "Codice dei canoni delle chiese orientali".