Rielaborazione del Progetto che vide la luce nel 1993, il «Progetto formativo» dei frati minori cappuccini italiani è frutto del lavoro di aggiornamento indispensabile per far fronte alle nuove sfide nei confronti della formazione e della vita consacrata che giungono dalle veloci e continue trasformazioni in ambito sociale e culturale.
Sommario
Presentazione. I. LA FORMAZIONE NELLA VITA DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI. 1. Centralità formativa della fraternità (art. 1-2). 2. Le persone nella formazione (art. 3-6). 3. Valori della nostra identità (art. 7-14). 4. Il nostro metodo formativo (art. 15-18). 5. La formazione come nostra condizione di vita (art. 19-22). II. LA FORMAZIONE PERMANENTE. Premessa (art. 23-25). 1. La prima età adulta (art. 26-28). 2. Età adulta di mezzo (art. 29-31). 3. La tarda età adulta (art. 32-35). III. LA FORMAZIONE INIZIALE ALLA NOSTRA VITA. Premessa (art. 36-37). 1. Orientamento, accompagnamento e accoglienza vocazionale (art. 38-46). 2. Iniziazione alla nostra vita. 3. La formazione iniziale specifica. IV. ORGANISMI DI FORMAZIONE. 1. Strutture di coordinamento (art. 95-101). 2. Strumenti operativi (art. 102-104). Testi di riferimento.
Note sull'autore
La CONFERENZA ITALIANA DEI MINISTRI PROVINCIALI CAPPUCCINI (CIMP Cap), costituita a norma delle Costituzioni, è l'unione permanente dei Ministri Provinciali dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini d'Italia.
La cura degli infermi è stata una costante nella tradizione dei Cappuccini. Le opere di carità e l'apostolato da loro esercitati lungo 480 anni di storia non hanno mai trascurato l'attenzione alla persona sofferente.
Alla luce di tale ricchezza del passato e insieme in dialogo con la cultura odierna, il saggio si propone di far emergere prospettive per una pastorale sanitaria rivisitata, capace di guardare al futuro.
Il percorso parte dalla ricerca storica, ripercorre i dati teologici a cui i Cappuccini si sono riferiti per esercitare nei secoli questo apostolato, per arrivare a elaborare gli obiettivi ideali pastoralmente perseguibili e individuare i percorsi strategici necessari in vista di un sano rinnovamento.
L'apertura della fase diocesana del processo di beatificazione del servo di Dio padre Raffaele da Mestre, sacerdote cappuccino, è l'occasione che ha spinto l'autore a riprendere in mano la sua prima biografia, da tempo esaurita. La memoria del servo di Dio che egli consegna è un racconto vivo, ricco e caldo, perché personale testimonianza del tempo in cui p. Raffaele lo ha seguito passo passo nel suo cammino iniziale alla vocazione francescana cappuccina
Descrizione dell'opera
Il rapporto Dio-uomo ha retto la vita di p. Raffaele Spallanzani ed è anche stato la risposta ai suoi giorni: «Sono stato ammalato ventidue anni. Credo di aver sentito l’annientamento di me stesso sotto tutti gli aspetti. Però sono sempre stato invidiato dalle persone: da ricchi, poveri, istruiti, artisti, da tutti. Che cosa hanno invidiato? Forse il mio corpo? C’è poco da invidiare, sono paralizzato da anni. La mia cultura? È quella di molti. La mia intelligenza? Non credo di essere un genio. Hanno ammirato una cosa sola: quello che Dio dà quando è amato». Nell’esperienza del dolore il suo ‘mestiere’ di cristiano si chiarisce e diviene quello stesso di Dio, cioè «aiutare gli uomini a diventare uomini».
Il volume presenta una biografia di straordinaria ricchezza, costruita in larga parte con le parole dello stesso padre Raffaele, traendole dalle sue riflessioni.
Sommario
Presentazione (A. Bergamaschi). Linee di lettura. Primi passi. «Signore dove abiti?». Un incontro fondamentale. Infanzia: vuoto d’amore. Seminario: attesa d’amore. Noviziato: incontro con l’amore. Sacerdozio: certezza d’amore. Torture d’amore. Passi maturi «Vieni e seguimi».. Verso la resa. Nostalgia d’amare. La Casa dell’amore. Sì all’amore. Il volto dell’Amato. Servo dell’amore. Le esigenze dell’amore. Gli scavi dell’amore. Il dolore: un volto dell’amore. Tutto è amore «Amatevi come io ho amato voi». Pellegrino d’amore. Il mestiere dell’amore. I frutti maturi dell’amore. Una cosa sola con l’Amato. Nel Regno dell’amore. Epilogo.
Note sull'autore
Oscar Pellesi, frate cappuccino, ha conseguito la licenza in teologia dogmatica e spiritualità presso la Pontificia Università Gregoriana. È autore del volume Francesco d’Assisi (1182-1226). Figlio del vento (22006) e di alcune biografie di religiosi e servi di Dio, come Il sentiero della gioia. Suor Maria Rosa Pellesi, 1917-1972 (1982) e Il volto della tenerezza. Suor Piera Corradini (1995).
Padre Raffaele conobbe p. Pio nel 1964 in occasione di un suo ricovero di quattro mesi a San Giovanni Rotondo. Immediatamente affidò a un diario (10 quaderni) il resoconto di quella straordinaria esperienza. Nel 1970 rielaborò tutta la materia in modo più ampio e oggettivo, raccogliendo le sue riflessioni sotto il titolo La prima linea di p. Pio. Nel suo scritto egli mostra la grandezza del santo del Gargano vista da un confratello cappuccino e sacerdote come lui. L’opera ha anche la caratteristica di essere una sorta di testamento, presentando il vertice della ricerca umana e spirituale di p. Raffaele.
Note sull'autore
P. Raffaele Spallanzani nasce a Mestre il 15 marzo 1922. A 17 anni entra nell’Ordine dei frati minori cappuccini. Ammalato per 29 anni, i suoi giorni sono caratterizzati dalla consapevolezza che l’amore di Dio è qualcosa di meraviglioso che vale la pena di essere vissuto. La sua disponibilità ad alleviare le sofferenze morali e spirituali del prossimo è smisurata. Muore il 5 dicembre 1972. Lascia molti scritti e un numero considerevole di discorsi, conferenze, ritiri spirituali.
La Bibbia paragona la vita umana a una "via" da percorrere e la corrispondenza alle esigenze del patto d’amore stipulato da Dio con il suo popolo è verificata dalla direzione che l’uomo imprime al proprio cammino.
La conversione è allora un’inversione di marcia: il peccatore che si è allontanato da Dio deve intraprendere la strada del ritorno. Mentre la via dell’allontanamento è facile, più ardua è quella del ritorno, perché occorre se ne conosca bene il sentiero.
Il volume propone un itinerario alla scuola dei sapienti di Israele, che educa ai valori dell’attenzione, dell’ascolto, della lealtà, della fiducia… fino all’incontro con la Sapienza, che segna la realizzazione del cammino di maturazione umana e religiosa.
Note sull’autore
Giuseppe De Carlo, lucano d’origine, dal 1983 è frate minore cappuccino della provincia di Bologna, dove è impegnato nel settore della formazione. Ha compiuto studi in scienze bibliche al Pontificio Istituto Biblico di Roma. Insegna esegesi dell’Antico Testamento presso lo Studio Teologico S. Antonio di Bologna e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose della stessa città. Suoi ambiti privilegiati di studio sono i primi capitoli della Genesi, la letteratura profetica e quella sapienziale.
Padre Raffaele, figura insigne della famiglia religiosa dei Padri Cappuccini, è proposto nelle pagine di questo volume in una biografia da leggersi tutta d’un fiato, per fare l’esperienza di un mondo singolare ricco di umanità e spiritualità, che aiuta a comprendere come il passaggio di certe figure nella storia, e ancor più nella cronaca dell’umanità, sia il segno di una perdurante attenzione di Dio verso l’uomo.
Note sull’autore
Giuliana Pelucchi, nata a Bergamo, sposata con tre figli e sei nipotini, vive e lavora a Milano. Giornalista, ha collaborato a varie testate tra cui La Notte, Avvenire, Alba e diverse riviste, soprattutto missionarie. Si è sempre interessata di problemi umani e sociali, della difesa della vita e dei drammi del Terzo Mondo. Ha pubblicato: Una vita per la vita: Gianna Beretta Molla, Ed. Paoline, Cinisello Balsamo - MI 1989, Proposta AVO: per umanizzare la vita negli ospedali, Ed. Paoline, Cinisello Balsamo - MI 1993, Ettore dei poveri: un messaggio di solidarietà, Ed. Paoline, Cinisello Balsamo - MI 1994, Un uomo così: l’ing. Uberto Mori, Ed. Paoline, Cinisello Balsamo - MI 1996, La parte migliore: Emilie d’Oultremont d’Hooghvost, beata Maria di Gesù, fondatrice della Congregazione di Maria Ausiliatrice, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1997, Un prete per la famiglia: don Paolo Liggeri, Ed. Paoline, Cinisello Balsamo - MI 1998, Un’esperienza davvero speciale: Progetto Gemma per l’adozione prenatale a distanza, Ed. Gribaudi, Milano 2002.
Tre grandi figure per indicare tre modi francescani di andare a Dio: la mistica, la natura, l'esistenza. San Bonaventura, Ruggero Bacone, Giovanni Duns Scoto appartengono al secolo d'oro dell'ordine, il XIII: un italiano, un inglese e uno scozzese, che approdano all'università teologica più prestigiosa del tempo, Parigi, vi sviluppano il proprio pensiero. Bonaventura esalta nella teologia e nella mistica l'acme di ogni genere di esperienza intellettuale; Bacone è soprattutto scienziato, ad altissimo livello, oltre che teorico della conoscenza in rapporto alla fede; il pensiero di Duns Scoto, noto ai filosofi per l'acume delle sue interpretazioni aristoteliche, è qui analizzato nelle ripercussioni di carattere esistenziale.
Il libro approfondisce la formazione alla preghiera cristiana, sia individuale sia comunitaria. Analizzando il repertorio migliore che i Padri della Chiesa o le comunità oranti hanno elaborato nel primo millennio di cristianesimo si afferma la consapevolezza dell'antico dialogo con Dio, rivisto attraverso tre punti prospettici: il soggetto orante, i contenuti, i modi della preghiera cristiana. Su questa base si perviene all'elaborazione di un modello di preghiera raffinato e significativo, dalle interessanti aperture antropologiche ed ecclesiologiche.
Il testo vuole essere una guida fraterna al mondo dei valori francescani, con attenzione allo sviluppo e alla dinamica interna che in ogni "formando" procede dalla vocazione ai vari stadi della crescita spirituale fino ai criteri per una formazione permanente. Lungo le diverse tappe del cammino il progetto utilizza il grande patrimonio di testimonianze e di pensiero della tradizione francescana, ripresa in continue citazioni. Alla base delle scelte di metodo e della collocazione dei contenuti sono il criterio della gradualità pedagogica e l'opzione per l'adattamento flessibile alle persone in crescita e ai loro ambienti socio-religiosi.
Questo sussidio formativo trae la propria origine dal Progetto Formativo dei frati cappuccini italiani con lo scopo di riprendere alcune tematiche che necessitano di ulteriori approfondimenti. Il titolo è stato scelto per evocare una prospettiva centrale del testo, e cioè l'importanza del tempo come fattore che determina la crescita e qualifica l'efficacia dell'intervento dell'animatore. L'attenzione al tempo, fattore decisivo della crescita e delle trasformazioni dell'identità, è compito centrale di chi si prende cura della crescita del singolo e della comunità. Il "tempo giusto" nella formazione va focalizzato all'interno della qualità della relazione educativa, dalla quale emerge il livello e il tipo di recettività dell'educando. I contenuti di questo sussidio formativo riguardano l'approfondimento di due ambiti dell'animazione: quello personale e quello della vita comune. Entrambi i temi vengono presentati dal punto di vista teorico e da quello delle competenze comunicative.
Questo è il primo degli strumenti per la vita comunitaria curati dal Segretariato nazionale alla formazione dei Frati minori cappuccini per incarico della Conferenza nazionale dell'ordine. Come precisa l'autore in apertura, i motivi ispiratori dell'opera sono due: la convinzione che nella situazione attuale dell'ordine cappuccino il capitolo locale costituisca uno strumento insostituibile per il rinnovamento e la rivitalizzazione della fraternità e in secondo luogo la mancanza, da molti rilevata, di un sussidio pratico per la conduzione positiva del capitolo stesso. Il volume affronta perciò il tema con l'obiettivo di fornire le necessarie indicazioni per il costruttivo svolgersi del capitolo locale.