Discernimento, giudizio e scelta morale sono da sempre temi centrali nella riflessione filosofica, antropologica e teologica. Sono diventati campo di indagine anche delle neuroscienze, specialmente se applicate all'etica. Studi che dimostrano ormai che l'essere umano e i suoi comportamenti, anche morali, sono la risultante della relazione inscindibile e non prevedibile tra genetica, cultura ed esperienza. Gli scenari che si aprono sono inediti e carichi di grosse sfide. Prefazione di Paolo Benanti.
Ampia nella sua portata filosofica e teologica e raffinata nella sua analisi letteraria, quest'opera offre una riflessione toccante sulla pratica del perdono in un mondo che non perdona. Matthew Ichihashi Potts esplora il complesso terreno morale che questo tema presenta e, che a suo parere è servito troppo spesso come balsamo per la coscienza del potere più che come strumento di cura o di giustizia. Sebbene sia spesso collegato alla riconciliazione o alla repressione della rabbia, Potts resiste a queste associazioni, affermando invece che il perdono è il rifiuto della violenza della ritorsione attraverso pratiche di penitenza e di dolore; è un atto di elaborazione del lutto; è più una postura non-ritorsiva che un'assoluzione della colpa. Il perdono cerca di vivere con le conseguenze della perdita: accetta che ciò che è perso non può essere recuperato e punta quindi a convivere con l'irrevocabilità dell'ingiustizia subita. Prendendo ispirazione dai romanzi di Kazuo Ishiguro, Marilynne Robinson, Louise Erdriche Toni Morrison, oltre che da testi che vanno dal primo cristianesimo al postmoderno, Potts diagnostica i pericoli reali del perdono e insiste sulla sua promessa duratura. Sensibile alle realtà del XXI secolo, come disuguaglianze economiche, devastazioni coloniali e lotte razziali, e considerando il ruolo del perdono nel Nuovo Testamento, nella tradizione cristiana, nella filosofia, nella spiritualità, nella teologia e nella letteratura contemporanea, questo libro annuncia l'arrivo di una voce teologica nuova e creativa.
Frutto dell'esperienza di insegnamento e del contatto diretto con i problemi quotidiani della gente, lo studio esamina in modo sintetico, ma organico, le questioni più importanti emergenti in ambito teologico morale sulla sessualità umana, il matrimonio e la famiglia. Sotto la spinta delle prospettive aperte dalle scienze umane e biomediche, in campo laico, e dalle scienze bibliche, patristiche, dogmatiche e pastorali, in campo teologico, questo ambito della morale ha infatti subito negli ultimi cinquant'anni una grande metamorfosi. «Ai nostri giorni stiamo assistendo alla transizione da una visione della sessualità in cui avevano rilievo prevalente la natura, gli atti della procreazione, i ruoli sessuali funzionali alla stabilità sociale, a una visione centrata sulla persona, sulla pervasività della dimensione sessuale, sui vissuti e i significati, sui valori relazionali intersoggettivi della sessualità e, in ultima analisi, sul rapporto fra amore e sessualità. La nostra idea è che il nuovo modello personalista si collochi lungo una linea di continuità ideale con il modello tradizionale, anche se il rinnovato contesto antropologico non potrà restare, alla lunga senza effetti, sulla elaborazione normativa» (dalla Conclusione). Il percorso si articola in due sezioni. La prima affronta le questioni storico-fondative nell'Antico e nel Nuovo Testamento e nella Tradizione, fino ai giorni nostri. La seconda si concentra su alcune questioni etico-pastorali fra le più scottanti e urgenti, offrendo una trattazione volutamente approfondita e distesa.
Il trattato di teologia morale fondamentale delinea una triplice prospettiva. La prima riguarda l'immagine di Dio che si rivela come Padre, amore, misericordia. La seconda esplora l'identità dell'essere umano, che in Gesù conosce «la sua altissima vocazione»: essere e agire da figlio di Dio. La terza tocca la relazione interumana, caratterizzata dalla fraternità e capace di trasformare i figli dello stesso padre in fratelli e sorelle.Le tre prospettive, distinte e coordinate, tracciano il contesto entro il quale può e deve essere trasmesso il messaggio morale del Vangelo, se si vuole evitare che la morale cristiana diventi acefala e incomprensibile. Si ha un deficit comunicativo quando la pastorale, di fatto o in teoria, dimentica che la «morale, senza essere secondaria, è seconda». Prima viene l'iniziativa di Dio, che si è manifestata in pienezza in Gesù Cristo; la morale «viene dopo» come risposta di amore all'amore ricevuto per dono. Presentazione di Luigi Lorenzetti.
Il manuale si propone di introdurre ai principali problemi affrontati oggi dalla bioetica dando ampio spazio a tematiche quotidiane e non solo alle questioni che «fanno notizia» sui media. L'attenzione è focalizzata sulla vita umana e sull'eticità degli interventi, le scelte, i comportamenti che coinvolgono primariamente le dimensioni psico-somatiche dell'uomo, la sua sussistenza e la sua integrità. Un accenno è riservato anche ai complessi temi della bioetica animale e ambientale.
Attraverso l'analisi di casi clinici esemplificativi, integrata da descrizioni essenziali del problema medico, il libro prende in esame le questioni più rilevanti del dibattito bioetico relativo all'infanzia. Alcuni paragrafi trattano aspetti relativamente nuovi, come la donazione del midollo da parte di minorenni, la crioconservazione del tessuto ovarico e del tessuto testicolare, i test presintomatici. Altri affrontano, in una moderna visione complessiva, temi già dibattuti da tempo in ambito bioetico, come il trattamento chirurgico per finalità estetiche dei bambini affetti dalla sindrome di Down, il neonato anencefalo, i gemelli congiunti, le ambiguità genitali. Di particolare rilievo sono le pagine dedicate alla qualità della vita e al diritto alle cure, alla sessualità, alla patologia psichiatrica, alle terapie sperimentali e alla medicina preventiva. Il capitolo conclusivo delinea, infine, il rapporto del bambino con la malattia e il ruolo degli operatori e dei genitori all'interno degli ospedali.
Per molte persone i vizi capitali hanno oggi un fascino maggiore delle virtù e c'è chi ritiene che, appartenendo ormai al passato, debbano essere aggiornati o sostituiti da un nuovo elenco di «tabù contemporanei» in grado di cogliere l'essenza dell'etica moderna.
Va però riconosciuto che superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira e accidia sono comportamenti che negli ultimi decenni sono stati oggetto di una rinnovata attenzione in vari ambiti: non solo da parte della teologia morale e spirituale, della filosofia, della storia e della letteratura, ma anche delle arti figurative, del teatro, del cinema, della psicologia, della sociologia, dell'antropologia culturale. Accade abitualmente che i vizi capitali vengano intesi come una sorta di chiave di lettura o di lente di ingrandimento per focalizzare dinamiche e contraddizioni in ambito sociale, politico, economico o relazionale. Tuttavia, osserva l'autore, non sempre l'approccio al tema è epistemologicamente corretto e le «malattie dell'anima» rischiano di essere sottovalutate nella loro insidiosa capacità di ridurre l'uomo in schiavitù.
Sommario
Abbreviazioni e sigle. Introduzione. Fonti antiche e medievali. I. Vizi e peccati capitali. II. La superbia. III. L'avarizia. IV. La lussuria. V. L'invidia. VI. La gola. VII. L'ira. VIII. L'accidia. Conclusione.
Note sull'autore
Renzo Gerardi, presbitero del patriarcato di Venezia, ha compiuto gli studi filosofici e teologici alla Pontificia Università Lateranense, dove ha conseguito il dottorato in Teologia nel 1974. Dopo aver insegnato Teologia sacramentaria e Teologia spirituale, attualmente è docente ordinario di Teologia morale speciale nella Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense. Per EDB ha pubblicato: Teologia ed etica della penitenza. Vita cristiana, vita riconciliata (1993, 32008); Alla sequela di Gesù. Etica delle beatitudini, doni dello Spirito, virtù (1999); Il sacramento del matrimonio, in Sacramentaria speciale. II. Penitenza, unzione degli infermi, ordine, matrimonio (2003, 22009); Storia della morale. Interpretazioni teologiche dell'esperienza cristiana. Periodi e correnti, autori e opere (2003, 22012).
Le tematiche inerenti l'etica sessuale sono sempre di grande attualità e costituiscono uno dei nodi problematici della Chiesa contemporanea, costantemente interpellata dal desiderio di una loro profonda rielaborazione teologico-morale. Se il Vaticano II ha indubbiamente aperto una nuova stagione, le spinte di rinnovamento coraggiose, nello slancio iniziale, sono state poi modeste nei successivi sviluppi e, in qualche caso, persino regressive. Ne è risultato mortificato quel rapporto tra sessualità e persona che era stata la grande intuizione conciliare. Tale personalismo deve costituire il nuovo paradigma ermeneutico, l'unico che possa ridare smalto a un insegnamento morale oggi appannato e, in gran parte, non più seguito dalla maggior parte dei credenti. Non si tratta di "adeguarsi" ai tempi o di vivere un certo relativismo morale ma di comprendere come il tempo che si vive, che è in sé dono di Dio, si fa anche chiave ermeneutica del suo agire nella storia e della diversa sensibilità morale con cui questo viene percepito. Il testo si presenta come una riflessione sistematica in tema di morale sessuale e matrimoniale, costituendo un vero e proprio manuale. Fa sintesi delle numerose problematiche morali che oggi ruotano attorno ai temi trattati e si rivolge non soltanto agli addetti ai lavori, ma al più ampio pubblico.
In modo organico e sistematico l'autore affronta la praxis confessarii, inserendosi nella sua lunga tradizione e rinnovandola. Il volume costituisce un'opera unica, un manuale di teologia morale destinato ai ministri del sacramento della confessione e ha di mira l'acquisizione di una loro competenza specifica, cognitiva e pratica, che non può prescindere da un percorso di preparazione professionale. Per comprendere il contesto attuale della celebrazione del sacramento, ben diverso dal passato, l'autore esamina alcuni aspetti significativi: il necessario rapporto tra fede individuale e valida celebrazione del sacramento, la disarmonia tra cultura dominante, etica cristiana, catechesi e sacramento della confessione, l'emergenza di una più diffusa pretesa di autonomia morale e il rifiuto della riduzione legalista della vita morale
Il titolo della miscellanea richiama l'intuizione di fondo della morale sviluppata da Réal Tremblay, ovvero l'ottica filiale, che sta tra l'altro alla base del trattato di morale fondamentale Figli nel Figlio (EDB 2008; ²2010). Il festeggiato è ordinario di teologia morale fondamentale all'Accademia Alfonsiana e membro della Pontificia Accademia di Teologia. Nato in Canada l'11 aprile 1941, redentorista dal 1960, sacerdote dal 1966, ha conseguito il dottorato a Regensburg (1975) sotto la direzione dell'allora professore Joseph Ratzinger. Ha fondato nel 1995 il Gruppo di Ricerca Hypsosis, impegnato nel campo della teologia morale.
I contributori dell'opera sono teologi che in vario modo hanno conosciuto e apprezzato le ricerche di Tremblay. Appartengono a varie aree linguistiche e si occupano di diversi ambiti della teologia, dalla dogmatica alla patristica e, ovviamente, alla morale. La suddivisione delle parti riecheggia il celebre n. 16 di Optatam totius sul rinnovamento della morale: «Si ponga speciale cura nel perfezionare la teologia morale in modo che la sua esposizione scientifica, maggiormente fondata sulla sacra Scrittura, illustri l'altezza della vocazione dei fedeli in Cristo e il loro obbligo di apportare frutto nella carità per la vita del mondo».
Sommario
Introduzione. Bibliografia di R. Tremblay (J. Mimeault). Fonder la vie morale des croyants dans le Fils. Quelques éléments d'histoire et vision d'ensemble (R. Tremblay). I. LA SORGENTE: IL NUTRIMENTO DELLA SCRITTURA. 1. "Dieser ist mein geliebter Sohn. Auf ihn sollt ihr hören" Markus 9,7. Die fondamentale Norm des rechten Handelns nach Markus (K. Stock). 2. La reciprocità, limite all'amore? Riflessioni a partire dalla lavanda dei piedi come paradigma della morale cristiana (J. Mimeault). 3. Dall'annuncio evangelico alla prassi morale (R. Penna). 4. Note sulla teologia dela peccato nella Lettera ai Romani (A. Rodriguez Luño). 5. Das eine Evangelium und die vier Evangelien bei Irenäus von Lyon (H.J. Jaschke). II. IL FONDAMENTO: NEL CONTATTO VIVO COL MISTERO DI CRISTO. 6. Verità di Cristo e mistero pasquale (C.L. Rossetti). 7. La filiación divina, categoría fundamental de la teología de la gracia (L.F. Ladaria). 8. Das Kreuz Christi: Gericht über die Sünde und Offenbarung Gottes als versöhnende Liebe (B. Hidber). 9. Jesus autem tacebat. Pour une éthique du silence filial (J. Desclos). 10. Christologie et philosophie à la lumière du texte encyclique Fides et ratio. «Le Tout se cache dans le fragment» (Fides et ratio § 12) (V. Holzer). 11. Santo Agostinho e o conceito de pessoa divina. Antecedentes e actualidade (H. Noronha Galvão). 12. La teologia del Novecento e l'ermeneutica anselmiana. La prospettiva spteriologica (R. Nardin). 13. Il titolo cristologico «Figlio» nel pensiero di Joseph Ratzinger (S. Zamboni). III. L'ORIZZONTE: L'ALTEZZA DELLA VOCAZIONE IN CRISTO. 14. Morale cristiana, morale della gioia (F. Maceri). 15. La morale cristocentrica nel contesto del pluralismo contemporaneo (A.-M. Jerumanis). 16. El corazón de los hijos de Dios y el conocimiento moral. Reflexión a la luz del pensamento teológico del Prof. Réal Tremblay (T. Trigo). 17. The Glory of Obedience. A Note on Filial Piety (P.A. Laird). 18. Il corpo e i fondamenti della morale cristiana (L. Melina). 19. «Ite missa est!». L'eucaristia come impegno per la missione (C. Giraudo). 20. Celebration of Christian Ethics. A Meditation on the Eucharistic Liturgy of the Syro-Malabar Church (P. Kochappilly). 21. Hacia una fenomenología teológica de la mirada (J.L. Illanes Maestre). 22. Sul cristocentrismo etico di Basilio il Grande. Figure dell'identità cristiana e vita morale nei Moralia (B. Petrà). 23. Le Mystère du Coeur chez saint Bonaventure (J. Laffitte). 24. La science de l'amour de Jésus. Aspects du christocentrisme de sainte Thérèse de Lisieux (F.-M. Léthel). 25. Uma ética filial Segundo Michel Henry (J. Teixeira Da Cunha). IV. I NODI: NELLA CARITÀ PER LA VITA DEL MONDO. 26. La parabola dell'umanesimo naturalistico (M. Serretti). 27. L'umana sofferenza e l'opera del Redentore (A. Scola). 28. El niño en el seno materno y la iniciación cristiana (E.E. Karlic). 29. La dignità ontologica dell'uomo chiamato a condividere l'amore trinitario del Dio vivente (A. Chendi). 30. Transumanesimo. Volare oltre la natura umana (M.P. Faggioni). 31. La Doctrina social de la Iglesia como teología moral. Una introducción epistemológica a la disciplina (L.A. Anaya). 32. L'accoglienza dell'immigrato, occasione per rendere gloria al Padre (M. Doldi). 33. Fraternità cristiana universale. Unità nella diversità (L. Lorenzetti). 34. Justice filiale (A.M.Z. Igirukwayo). 35. Il vizio del bere in s. Basilio Magno (E. Cattaneo). 36. Complessità dell'essere umano e dimensione etica. Una riflessione condotta sulle orme di Edith Stein (A. Ales Bello). Elenco dei collaboratori. Indici.
Note sui curatori
JULES MIMEAULT (1959), sacerdote redentorista canadese, è professore consociato di teologia morale presso l'Accademia Alfonsiana.
AUGUSTO CHENDI (1958), sacerdote camilliano, è officiale della Congregazione per la dottrina della fede e docente presso l'Istituto internazionale di pastorale sanitaria Camillianum.
STEFANO ZAMBONI (1974), sacerdote dehoniano, è professore invitato di teologia morale presso l'Accademia Alfonsiana e la Pontificia facoltà Marianum.
Frutto dell'esperienza di insegnamento e del contatto diretto con i problemi quotidiani della gente, lo studio esamina in modo sintetico, ma organico, le questioni più importanti emergenti in ambito teologico morale sulla sessualità umana, il matrimonio e la famiglia. Sotto la spinta delle prospettive aperte dalle scienze umane e biomediche, in campo laico, e dalle scienze bibliche, patristiche, dogmatiche e pastorali, in campo teologico, questo ambito della morale ha infatti subito negli ultimi cinquant'anni una grande metamorfosi.
«Ai nostri giorni stiamo assistendo alla transizione da una visione della sessualità in cui avevano rilievo prevalente la natura, gli atti della procreazione, i ruoli sessuali funzionali alla stabilità sociale, a una visione centrata sulla persona, sulla pervasività della dimensione sessuale, sui vissuti e i significati, sui valori relazionali intersoggettivi della sessualità e, in ultima analisi, sul rapporto fra amore e sessualità. La nostra idea è che il nuovo modello personalista si collochi lungo una linea di continuità ideale con il modello tradizionale, anche se il rinnovato contesto antropologico non potrà restare, alla lunga senza effetti, sulla elaborazione normativa» (dalla Conclusione).
Il percorso si articola in due sezioni. La prima affronta le questioni storico-fondative nell'Antico e nel Nuovo Testamento e nella Tradizione, fino ai giorni nostri. La seconda si concentra su alcune questioni etico-pastorali fra le più scottanti e urgenti, offrendo una trattazione volutamente approfondita e distesa.
Sommario
Premessa. I. QUESTIONI STORICO-FONDATIVE. 1. Sessualità e matrimonio nella Scrittura. 2. Il modello tradizionale di antropologia ed etica sessuale. 3. Antropologia sessuale contemporanea. 4. Il modello contemporaneo di antropologia ed etica sessuale cattolica. 5. Il modello etico cristiano. II. QUESTIONI ETICO-PASTORALI. MATRIMONIO E FAMIGLIA. 1. La famiglia in un mondo che cambia. 2. La paternità responsabile. 3. Rapporti prematrimoniali. 4. I cattolici divorziati e risposati civilmente. Disordini sessuali. 1. La masturbazione. 2. L'omosessualità. 3. La pedofilia. 4. I disordini dello sviluppo sessuale. 5. I disturbi dell'identità di genere. Conclusione generale.
Note sull'autore
MAURIZIO PIETRO FAGGIONI (1956), laureato in medicina e chirurgia (Università di Pisa) e specializzato in endocrinologia (Università di Firenze), ha compiuto gli studi filosofico-teologici presso lo Studio Teologico Fiorentino e ha poi conseguito la licenza e il dottorato in teologia morale presso l'Accademia Alfonsiana, ove ora è docente ordinario di bioetica. Frate minore e presbitero, è stato ministro provinciale della Toscana dal 2000 al 2006. È professore invitato alla Pontificia Università Antonianum, consultore della Congregazione per la dottrina della fede e della Congregazione per le cause dei santi, membro del comitato scientifico della rivista Medicina e Morale. Ha pubblicato vari volumi su argomenti di morale, saggi in opere collettive e dizionari, nonché numerosi articoli.
Descrizione dell'opera
Fondata nel 1969, dopo che il Vaticano II aveva esortato la teologia morale a un profondo rinnovamento per essere in grado di rispondere alle grandi domande degli uomini e delle donne del nostro tempo, la Rivista di Teologia Morale (RTM) si è fatta carico di percorrere il cammino segnato dal concilio, non rinunciando mai a raccogliere le sfide del presente. L'autore, direttore e fondatore di RTM, ripropone, raccolti su base tematica e con una nuova introduzione, i suoi interventi ai Forum della rivista lungo questi quarant'anni: ne emerge uno spaccato davvero interessante, con numerosi aspetti di singolare attualità e obiettivi ancora da perseguire.
Il volume affronta dapprima le problematiche che sono state al centro del periodo postconciliare (sezione I): l'identità della morale cristiana; la questione antropologica, che è alla base della questione etica; la domanda morale che si manifesta, al di là delle apparenze, primariamente come domanda di senso; il rapporto tra fede e ragione nell'elaborazione del discorso morale e, quindi, il rapporto tra morale cristiana e morale laica nelle società occidentali. Nella prospettiva e applicazione di una morale intesa come risposta alla domanda di senso, ripensa (sezione II) matrimonio e famiglia, la proposta morale cristiana in positivo; la condizione di quanti hanno fallito la promessa e di coloro che prendono le distanze dal matrimonio. Le due sezioni successive ricostruiscono il rapporto tra scienza e morale in riferimento all'invadenza della tecnica in ogni ambito della vita; inoltre, la correlazione tra morale e diritto in riferimento alla dissociazione del diritto dalla morale; infine la forte de-privatizzazione della morale cristiana e l'integrazione della dimensione sociale e storica. La pertinenza pubblica del Vangelo, e dei valori morali universali che vi sono connessi, pone l'ineludibile questione morale in economia, politica, ecologia, nella scienza e nella tecnica.
Sommario
Introduzione: Un cammino di quarant'anni (1969-2009). I. La teologia morale del periodo postconciliare: morale di fede e di ragione; la risposta alla domanda morale oggi. II. Matrimonio e famiglia: il senso del matrimonio; situazioni irregolari. III. Vita, bioetica, biodiritto: questioni generali e particolari: aborto; eutanasia; fecondazione artificiale. IV. Teologia morale nel sociale: le nuove frontiere: società plurale; Europa; mondializzazione/globalizzazione; morale sociale specifica: politica; economia; ecologia; scienza/tecnica; pace e guerra; magistero sociale pontificio; magistero dei vescovi italiani. Indici.
Note sull'autore
Luigi Lorenzetti (1931), sacerdote dehoniano, è laureato in teologia, con specializzazione in teologia morale, alla Pontificia Università Angelicum di Roma; è stato presidente dell'Associazione teologica italiana per lo studio della morale (Atism); insegna teologia morale allo Studio teologico S. Antonio di Bologna, affiliato alla Facoltà Teologica dell'Emilia-Romagna, e all'Istituto superiore di scienze religiose di Trento; ha fondato e dirige la Rivista di Teologia Morale. Tra le sue pubblicazioni: La morale. Risposta alle domande più provocatorie (San Paolo, Cinisello Balsamo 1998), tradotto in altre lingue; con F. Marzano ed A. Quaglio, Economia/Finanza (Cittadella, Assisi 2000); ha collaborato a Dizionari di teologia. Presso le EDB: Tullo Goffi: dare un'anima alla morale. Le testimonianze, le pubblicazioni, la teologia (2000); ha curato ed è autore di contributi in opere collettive: Messaggio cristiano ed economia (1974); Trattato di Etica Teologica, 3 voll. (21992); La famiglia prima e dopo (21994); Teologia e bioetica laica (1994); Dizionario di teologia della pace (1997).
La strutturazione di una disciplina scientifica, come la teologia morale, non può mai dirsi compiuta e definitiva. L’esigenza di tentare un nuovo trattato è motivata da vari fattori: i profondi mutamenti culturali e sociali intervenuti; la considerazione dell’esposizione sistematica postconciliare e delle varie fasi del rinnovamento della teologia morale fino a oggi; le nuove ricerche biblico-teologiche e le conseguenti implicazioni che attendono di tradursi in una riflessione organica a livello sia di morale fondamentale sia di morale speciale; l’opzione cristocentrica che, voluta dal concilio Vaticano II, raggiunge nell’enciclica Veritatis splendor (1993) una forte impostazione suscettibile di ulteriori approfondimenti.
Il titolo del volume esplicita come la trattazione trovi il proprio centro attorno al mistero della nostra adozione filiale.
Sommario
Presentazione. Perché un nuovo trattato di teologia morale fondamentale? (L. Lorenzetti). Introduzione generale (R. Tremblay). I. Breve rilettura della tradizione morale cristiana in prospettiva filiale. 1. La morale filiale dell’Antico Testamento (A.-M. Jerumanis). 2. La morale filiale del Nuovo Testamento (A.-M. Jerumanis). 3. Alcune tappe significative della tradizione morale cristiana fino al concilio Vaticano II (M. Doldi). 4. Il concilio Vaticano II e la riflessione morale contemporanea (M. Doldi). II. Radicati nel Figlio. Fondamenti cristologici e antropologia filiale. 5. La croce gloriosa, rivelazione del Dio che è amore (A. Chendi). 6. Il Dio trinitario e il suo disegno (A. Chendi). 7. La croce gloriosa, realizzazione e fondamento del disegno divino di filiazione (R. Tremblay). 8. Dalla persona umana capax Dei in Filio alla persona filiale (R. Tremblay). III. Il dinamismo etico dell’antropologia filiale. 9. L’agire morale filiale (A.-M. Jerumanis). 10. La libertà filiale, corrispondenza dello Spirito all’amore del Padre (P. Laird). 11. La coscienza morale filiale (F. Maceri). 12. Doni dello Spirito per l’agire filiale (A.-M.-Z. Igirukwayo). 13. Le virtù per l’agire filiale (A.-M.-Z. Igirukwayo). 14. La legge di Dio per i figli (A.-M. Jerumanis). 15. Allontanamento e ritorno alla casa del Padre: peccato e conversione (S. Zamboni). IV. La vita filiale. 16. Il battesimo e la cresima: porta d’entrata nella filiazione (C. Cannizzaro). 17. L’eucaristia, approfondimento e sviluppo della vita filiale (R. Tremblay). 18. La vita ecclesiale: fratellanza, sponsalità e maternità dei figli (J. Mimeault). 19. Alcuni tratti della vita filiale (S. Zamboni). 20. Figli sempre di nuovo (R. Tremblay). Indici.
Note sui curatori
Réal Tremblay (1941), redentorista canadese, ha conseguito il dottorato a Regensburg (1975) sotto la direzione dell’allora prof. J. Ratzinger. È ordinario di teologia morale fondamentale all’Accademia Alfonsiana e incaricato alla Pontificia Università Lateranense (specializzazione dogmatica, indirizzo cristologico). Ha pubblicato: La manifestation et la vision de Dieu selon s. Irénée de Lyon (Münster 1978), Irénée de Lyon. «L’empreinte des doigts de Dieu» (Roma 1979) e L’«Homme» qui divinise. Pour une interprétation christocentrique de l’existence (Montréal-Paris 1993); presso le Edizioni Dehoniane (Roma): Cristo e la morale in alcuni documenti del Magistero (1996) e Radicati e fondati nel Figlio. Contributi per una morale filiale (1997); presso le EDB: Voi, luce del mondo... La vita morale dei cristiani: Dio fra gli uomini (2003) e «Ma io vi dico...». L’agire eccellente, specifico della morale cristiana (2005).
Stefano Zamboni (Trento 1974) è sacerdote dehoniano. Ha conseguito la laurea in filosofia presso l’Università di Bologna e il dottorato in teologia morale presso l’Accademia Alfonsiana (Roma). Presso le EDB ha pubblicato «Chiamati a seguire l’Agnello». Il martirio, compimento della vita morale (2007).
Oggetto dell’indagine degli autori è la rilevanza della Sacra Scrittura nella relazione tra agire umano e agire divino. Non quindi l’etica nella Scrittura, ma l’etica indotta dalla frequentazione della Scrittura. La domanda di fronte a cui essi si pongono è la seguente: come l’agire di Dio operante nella Bibbia suscita l’agire morale dell’uomo? L’oggetto dell’etica biblica è quindi una sorta di nodo che vede indissolubilmente intrecciati tre fili: quello teologico, che rappresenta la concezione della rivelazione di Dio in Cristo; quello etico, ovvero il modo di concepire l’agire morale dell’uomo; quello ermeneutico, cioè il modo di interpretare la Sacra Scrittura. A seconda della configurazione dell’intreccio si avrà una diversa soluzione al quesito.
La riflessione proposta si articola in due momenti, cui sono dedicate la prima e la seconda parte del volume: la poetica biblica, che dischiude il mondo del testo biblico; l’etica biblica, che considera l’incidenza e gli effetti della Sacra Scrittura su chi la frequenta.
Sommario
Nota introduttiva. 1. Modelli di rapporto tra Sacra Scrittura ed etica. 2. Sacra Scrittura come poetica biblica. I. «Poetica» biblica. 1. Il vertice attrattivo della poetica biblica. 2. Il movimento unitario della poetica biblica. 3. La gradualità della poetica biblica. 4. Sguardo prospettico sulla poetica biblica. Primo «atto di lettura»: la pasqua di Gesù Cristo. Secondo «atto di lettura»: l’Antico Testamento. Terzo «atto di lettura»: i vangeli. Quarto «atto di lettura»: gli scritti protocristiani. Conclusione. II. Etica biblica. 1. Identità morale biblica. 2. Formazione dell’identità morale biblica. Nota conclusiva.. Bibliografia. Indici.
Note sugli autori
Aristide Fumagalli (1962) ha conseguito la licenza in morale e il dottorato in teologia alla Pontificia Università Gregoriana; è direttore di sezione della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale nel Seminario arcivescovile di Milano e docente di etica teologica presso il medesimo Seminario (sede di Venegono Inferiore - VA) e presso l’Istituto superiore di scienze religiose di Milano. Dirige la rivista teologica del Seminario di Milano La Scuola Cattolica. Fra le sue pubblicazioni: Il peso delle azioni. Agire morale e opzione fondamentale secondo L’Action (1893) di M. Blondel, Glossa, Milano 1997; Azione e tempo. Il dinamismo dell’agire morale alla luce di Tommaso d’Aquino, Cittadella, Assisi 2002; L’amore al tempo del fidanzamento. Nuove prospettive sull’etica prematrimoniale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003.
Franco Manzi (1966) ha conseguito licenza e dottorato in scienze bibliche al Pontificio Istituto Biblico e dottorato in teologia alla Pontificia Facoltà Teologica Marianum di Roma, nonché il titolo di élève titulaire de l’École Biblique et Archéologique Française de Jérusalem. Docente di Nuovo Testamento e di lingua ebraica al Seminario arcivescovile di Milano e di Antico e Nuovo Testamento alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, collabora con varie riviste di esegesi biblica, di teologia, di liturgia e di pastorale. Fra le sue pubblicazioni: Melchisedek e l’angelologia nell’Epistola agli Ebrei e a Qumran (Analecta Biblica 136), Roma, Editrice Pontificio Istituto Biblico, 1997; Lettera agli Ebrei (Nuovo Testamento. Commento esegetico e spirituale), Roma, Città Nuova, 2001; Lettera agli Ebrei. Un’omelia per cristiani adulti (Dabar - Logos - Parola. Lectio Divina Popolare), Padova, Messaggero, 2001; Il pastore dell’essere. Fenomenologia dello sguardo del Figlio (Studi Cristologici), Assisi, Cittadella, 2001 (in collaborazione con Giovanni Cesare Pagazzi); Seconda Lettera ai Corinzi (I Libri Biblici. Nuovo Testamento 9), Milano, Paoline, 2002.
«La politica vive oggi una situazione di particolare complessità e contraddittorietà. Da un lato, è soggetta a un forte ridimensionamento per il sopravvento di altri poteri, in primo luogo quelli dell’economia e dell’informazione, che finiscono per ridurla a una loro variabile dipendente; dall’altro, è più che mai necessaria per governare i fenomeni socioeconomici e socioculturali che caratterizzano la vita collettiva, orientandoli al perseguimento dell’interesse generale o del bene comune» (dall’Introduzione). Un ruolo preminente nel rilancio della politica è occupato dalla rifondazione etica, al fine di dare all’impegno politico un orizzonte di senso che ne giustifichi il valore ultimo e garantisca plausibilità alle argomentazioni razionali con le quali vengono definite le regole del comportamento concreto.
Il volume affronta i nodi problematici del fare politica, nella consapevolezza dell’enorme importanza che questa assume e con l’intento di sollecitare un supplemento di responsabilità da parte di tutti. La prima parte delinea le trasformazioni che hanno investito la politica a causa delle trasformazioni della società e dei modelli elaborati nel passato, onde definire il rapporto tra politica ed etica e il ruolo del cristiano in politica. La seconda parte è dedicata al rapporto tra società civile e società politica, con attenzione a temi quali la democrazia (valori e regole), il potere e l’ideologia, la partecipazione (crisi e prospettive). La terza parte si concentra sull’ordine internazionale, con un riferimento privilegiato agli scenari aperti dal fenomeno della globalizzazione.
Un quadro tematico che legge il presente ricordando il passato, allo scopo di delineare un nuovo modello di convivenza umana che promuova, in tutti gli ambiti della vita civile e politica, una cultura della pace.
Sommario
Introduzione. I. Alla ricerca del fondamento. 1. La crisi etica della politica e le vie per il suo superamento. 2. Il percorso storico attraverso alcuni modelli. 3. L’orizzonte teologico. II. I nodi critici attuali e il problema delle regole. 4. Società civile e società politica. 5. La democrazia e le difficoltà della sua crescita. 6. Potere e ideologia. 7. Partecipazione e governabilità. III. L’ordine internazionale. 8. I valori comuni e le vie dell’azione politica. 9. Dai diritti dei singoli ai diritti delle culture. 10. La promozione della pace tra i popoli. Bibliografia.
Note sull'autore
Giannino Piana è docente di etica cristiana presso l’Istituto superiore di scienze religiose “Italo Mancini” dell’Università di Urbino. È stato presidente dell’Associazione teologica italiana per lo studio della morale (ATISM). Condirettore (con Tullo Goffi) del Corso di morale in 5 voll. (Queriniana, 21989-1995) e del Nuovo dizionario di teologia morale (San Paolo 1990). Ha diretto diverse collane ed è membro della redazione di numerose riviste, tra le quali Rivista di teologia morale e Hermeneutica. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Attraverso la memoria. Le radici di un’etica civile, Cittadella, 1998; Sapienza e vita quotidiana. Itinerario etico-spirituale, Interlinea, 1999; L’agire morale. Tra ricerca di senso e definizione normativa, Cittadella, 2001; Economia ed etica nel contesto della globalizzazione, Agrilavoro, 2001; Bioetica. Alla ricerca di nuovi modelli, Garzanti, 2002.
Il volume si concentra sulle radici della morale cristiana, sulle sue fondamenta. L’autore ribadisce il fondamento antropologico della morale cristiana, su cui da anni lavora e a cui ha dato un significativo contributo, e lo perfeziona con l’orizzonte teologale.
La ‘novità’ annunciata nel titolo riguarda sia il contenuto proposto – una trattazione della base epistemologica del discorso teologico-morale – sia la prospettiva utilizzata – l’articolazione di un unico progetto di dinamismo circolare, in cui la teologalità conduce alla secolarità e questa, a propria volta, si completa tornando a quella. Per l’autore, la morale cristiana si fonda infatti sul dinamismo espresso dalle tre categorie che fungono da titolo alle prime tre sezioni del volume: teologalità o disegno di Dio; ecclesialità o mediazione della Chiesa; secolarità o trasformazione del mondo. La quarta e ultima parte affronta la questione della costituzione del discorso teologico-morale, che ha conosciuto grande sviluppo nel corso degli ultimi tre decenni.
La poderosa opera oltrepassa certamente i limiti del trattato di morale fondamentale e si presenta come una summa, un bilancio della teologia morale all’inizio del terzo millennio dell’era cristiana.
Sommario. Presentazione. Introduzione generale. I. La morale nel disegno di Dio. II. La morale nel tempo della Chiesa. III. La morale nello scenario del mondo. IV. Il discorso teologico sulla morale.
Note sull’autore
Marciano Vidal García è nato a S. Pedro de Trones (Léon, Spagna) nel 1937; è professore ordinario alla Pontificia Università Comillas (Madrid) e professore invitato all’Accademia Alfonsiana (Roma). Il suo nome è legato in modo indissolubile al rinnovamento della morale teologica dopo il Vaticano II. È autore noto a livello internazionale e le sue opere sono tradotte nelle principali lingue.
˛ˇ L o s t u d i o m i r a a e v i d e n z i a r e c o m e a g i s c e l a c e n t r a l i t ‡ d e l m i s t e r o d i C r i s t o p e r l a t e o l o g i a m o r a l e , i n s i s t e n d o s u l l a t r a s f o r m a z i o n e i n t e r i o r e c h e C r i s t o o p e r a n e l l e s t r u t t u r e d e l l a m o r a l i t ‡ d e l c r i s t i a n o . L a r i f l e s s i o n e s i d i v i d e i n d u e s e z i o n i : l a p r i m a r i g u a r d a l a v i s i o n e s t o r i c a d e l r a p p o r t o c r i s t o l o g i a e m o r a l e ; l a s e c o n d a a f f r o n t a i n o d i d e l p r o b l e m a d a l p u n t o d i v i s t a d i u n a r i f l e s s i o n e d i m o r a l e f o n d a m e n t a l e .
N o t e s u l l ' a u t o r e
C a t a l d o Z u c c a r o ( S u p i n o - F R 1 9 5 3 ) Ë p r o f e s s o r e d i t e o l o g i a m o r a l e a l l a P o n t i f i c i a U n i v e r s i t ‡ U r b a n i a n a e i n v i t a t o p r e s s o l a P o n t i f i c i a U n i v e r s i t ‡ G r e g o r i a n a e l I s t i t u t o t e o l o g i c o L e o n i a n o d i A n a g n i . H a p u b b l i c a t o M o r a l e f o n d a m e n t a l e . I t i n e r a r i , E D B , B o l o g n a ≥ 1 9 9 9 ; M o r a l e s e s s u a l e . N u o v o m a n u a l e d i t e o l o g i a m o r a l e , E D B , B o l o g n a ≥ 2 0 0 2 ; L a v i t a u m a n a n e l l a r i f l e s s i o n e e t i c a , ( G i o r n a l e d i T e o l o g i a , 2 6 9 ) , Q u e r i n i a n a , B r e s c i a 2 0 0 0 ; I l m o r i r e u m a n o . U n i n v i t o a l l a t e o l o g i a m o r a l e , ( G i o r n a l e d i T e o l o g i a , 2 8 7 ) , Q u e r i n i a n a , B r e s c i a 2 0 0 2 .
Il manuale è il prodotto di oltre 25 anni di insegnamento ed ha lo scopo di offrire un quadro essenziale di sintesi, nel quale collocare anche i temi nuovi o di approfondimento specifico. I temi trattati sono infatti stati oggetto di vivaci discussioni negli ultimi decenni: basti pensare al controverso rapporto tra legge e coscienza. Tuttavia il corso privilegia lo sviluppo sistematico della materia rispetto alla sua presentazione in forma problematica.
Le sei parti del volume sintetizzano altrettanti trattati, ormai classici nell'insegnamento della morale cattolica: la storia della teologia morale, la sua fondazione, il soggetto dell'agire morale e le sue espressioni, la coscienza, la legge morale e, infine, il peccato nella prospettiva della riconciliazione.
Della didattica, da cui è nato, il volume conserva un andamento semplice e schematico, allo scopo di facilitare la comprensione dei concetti e dei problemi di tutta l'area della teologia morale fondamentale e generale.
Note sull’autore
Bruno Fabio Pighin, nato nel 1944, è presbitero della diocesi di Concordia-Pordenone; ha conseguito il dottorato in teologia morale, la licenza in diritto canonico e il diploma in psicologia; insegna teologia morale e diritto canonico nel seminario diocesano, affiliato alla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale, e all'ISSR di Padova in Portogruaro. Nella sua attività pastorale e nei suoi scritti si è interessato anche di pastorale sanitaria. Tra le opere ricordiamo Psicologia generale. Sintesi introduttiva (1977), Diritti del malato e assistenza ospedaliera (1986), Assistenza al malato "terminale" (1987), Comunicazioni difficili nella sanità (1988), La sanità nell'era tecnologica (1989) e, con S. Corrà, Il vescovo emerito. Riflessioni confidenziali e profilo giuridico (2001). Ha collaborato a numerose riviste, tra le quali Rivista di teologia morale e Orizzonte medico.
Quando si parla di educazione sessuale due errori sono assai frequenti. Il primo è quello di confondere l'educazione con la semplice informazione, limitando poi quest'ultima a una serie di nozioni anatomiche e di "istruzioni per l'uso" (è l'impostazione prevalente nelle scuole, orientata a far superare più un esame di medicina che di vita di coppia). Il secondo è quello di chi, pur percependo che la dimensione educativa è prioritaria, non ne trae le dovute conseguenze "biologizzando" l'educazione stessa e rischiando quindi di ridurre alla sfera riproduttiva tutta la problematica sessuale. L'obiettivo che l'autore si propone è quello di fornire agli educatori - suoi primi destinatari - alcuni materiali per lo studio e la personale rielaborazione, dando spazio soprattutto alla prospettiva formativa. Il tutto integrato da alcuni riferimenti di ordine letterario, che affrontano il tema sotto l'angolatura di altri linguaggi descrittivi.
Il volume - fornito di imprimatur - nasce finalizzato allo studio teologico; è dunque uno strumento utile per chiunque domandi una conoscenza seria e sistematica sui temi della morale sessuale. Il quadro antropologico che soggiace all'intero itinerario è segnato da una duplice scelta: l'antropologia dell'indigenza e la conseguente attenzione all'alterità. L'antropologia dell'indigenza nasce dalla convinzione che l'uomo non basta a se stesso, non riesce ad autogiustificarsi. La cifra del bisogno è iscritta dentro la sua costituzione, per cui, per realizzarsi, egli non può che accogliere l'aiuto da parte degli altri. La presenza dell'altro nell'esperienza di ciascuno, prima ancora che diventare una dimensione etica, appare come un dato di fatto. Questa situazione è particolarmente evidente nella struttura della sessualità: un dimorfismo che proietta la persona al di fuori di se stessa e la spinge verso l'altro sesso. Così la sessualità rappresenta al vivo, nella propria carne, la condizione indigente della persona. La risposta al bisogno può avvenire in diversi modi, che passano o attraverso la negazione dell'alterità, oppure per la sua accoglienza piena. Da qui la strutturazione manualistica del volume: dopo un quadro d'insieme in prospettiva storica e biblica sulla "morale sessuale", si definisce la natura della sessualità umana in rapporto alla persona; per poi passare ad esaminare la condizione di vita omosessuale e l'autoerotismo...
Il libro vuole essere un testo per la trattazione della morale fondamentale che sta acquistando crescente importanza nella comprensione e nell'insegnamento della teologia morale. L'autore sceglie come punto di partenza la condizione del fedele che ha accolto la fede e cerca, nella sua personale, concreta situazione storica, la via più giusta per rispondere all'appello di Dio. Vale dunque ancora l'ipotesi di Sant'Anselmo (fides quaerens intellectum) che nel volume si articola in alcune tappe concepite come unità tematiche autosufficienti, ma legate in un processo unitario di risposta alla tensione morale del cristiano. Si tratta dunque di una sintesi dei punti sensibili della ricerca teologica in tema di morale.
Nella riconciliazione si esprime il nucleo germinale della vita cristiana. Sulla base di tale consapevolezza l'autore elabora un'articolata riflessione sulla riconciliazione e la penitenza, sviluppandone la dimensione biblica, storica, liturgica, giuridica e morale.