Questo libro si propone di chiarire i termini e tentare una via di conciliazione fra le due logiche che si contendono oggi la mente e l'anima degli esseri umani: la logica della lettura e della scrittura, e la logica dell'audiovisivo. La logica della lettura è fondamentalmente una logica cartesiana, analitica: esige concentrazione sulla pagina, silenzio, solitudine; interroga la parola scritta, ricavandone una molteplicità di risultati. La logica dell'audiovisivo è onni-avvolgente: non segue uno sviluppo analitico, si basa sulla fulmineità ipnotizzante dell'immagine sintetica, enfatizza l'emotività a scapito della capacità di ragionamento.
Il testo presenta un'agile descrizione della sociologia intesa come scienza d'osservazione. Ad un'analisi del quadro storico nel quale la disciplina si è sviluppata segue un cenno alle domande principali provenienti dalla società cui la sociologia è in grado di fornire risposte significative. Questo libro cerca di armonizzare e di rendere compatibili i concetti strettamente sociologici con il loro effettivo uso nella cultura italiana, che sembra ancora in ritardo nel comprendere a fondo ruoli e funzioni delle scienze sociologiche.
In un mondo come l'attuale, in cui opposti fondamentalismi si affrontano con esiti distruttivi e comportamenti criminali secondo una tragica logica che li rende necessari gli uni agli altri, questo libro afferma la necessità del dialogo fra le culture come condizione essenziale di progresso civile, denuncia il pericolo di offrire coperture pseudo-religiose alle iniziative del terrorismo internazionale, chiarisce che nelle condizioni odierne dell'umanità vivere significa convivere e che nessuno può vincere ma solo convincere.