
Secondo il can. 890 del Codice di Diritto Canonico i fedeli sono obbligati a ricevere "tempestivamente" il sacramento della cresima. Di fatto, però, ci si trova davanti ad una situazione pastorale problematica: molti omettono o differiscono negli anni la ricezione di questo sacramento. Il "tentativo pastorale" sotteso al cambiamento della normativa circa l'età della cresima non ha prodotto i risultati sperati perché si è cercato di mutare la teologia del sacramento della cresima. Un ripensamento della prassi a partire da una più corretta teologia è ciò che viene auspicato alla luce dei dati emersi nella ricerca, confluita nelle pagine di questo volume.
La l. n. 68/2015 ha introdotto nel codice penale un nuovo titolo VI-bis, dedicato ai delitti contro l’ambiente, creando una sorta di minicodificazione “verde” che tocca vari profili. Si prevedono nuovi delitti (inquinamento ambientale, morti o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività, impedimento del controllo, omessa bonifica); nuove circostanze aggravanti rispetto all’associazione a delinquere e alla associazione di tipo mafioso aggravate dalla commissione di reati ambientali, nonché un’aggravante più ampia laddove qualsiasi reato sia commesso al fine di commettere delitti ambientali o dalla cui realizzazione consegua un qualunque illecito ambientale; si estende ai nuovi delitti (o a taluni di essi) la disciplina della confisca (anche per equivalente ed anche di valori ingiustificati), della responsabilità da reato dell’ente e della pena accessoria della incapacità di contrattare con la p.a.; si prevede l’obbligo di ripristino dello stato dei luoghi e una consistente attenuante in caso di ravvedimento operoso. La legge di riforma interviene inoltre sugli artt. 257 e 260 del d.lgs. n. 152/2006 e sulla l. n. 150/1992 in tema di commercio di specie animali e vegetali in via di estinzione. Infine, la l. n. 68/2015 introduce nel corpo del d.lgs. n. 152/2006 una nuova parte (sesta-bis), consentendo a determinate condizioni l’estinzione delle contravvenzioni ambientali che non abbiano cagionato danno o pericolo concreto e attuale di danno alle risorse ambientali. La nuova legge esprime in definitiva una direttrice di notevole rigore sanzionatorio per i fatti di inquinanento più gravi, mentre apre ad esiti di non punibilità per le contravvenzioni concretamente non offensive.
La presente Introduzione fornisce un inquadramento epistemologico, ecclesiologico, storico-critico alla scienza costituzionale canonica. Un accurato e aggiornato esame del problema concettuale, dei fondamenti ecclesiologici e del panorama scientifico sembra infatti la premessa d'obbligo per cogliere la specificità e innovatività del metodo costituzionale e per apprezzare le potenzialità di questo ramo scientifico. La struttura del testo è abbastanza semplice e lineare. Si compone di tre parti (I. La questione costituzionale, II. I fondamenti ecclesiologici del diritto costituzionale canonico; III. L'orizzonte storico-scientifico del sapere costituzionale) e nove capitoli (tre per ciascuna parte). L'ideale "triangolo epistemologico" che fa da cornice alla costituzione della Chiesa si costruisce sulla base dell'auto-comprensione del mysterium Ecclesiae e sull'esplorazione dei due versanti: quello concettuale-razionale e quello storico-critico. Il problema epistemologico costituisce il cuore e l'elemento unificante di tutta la trattazione. Il volume intende quindi dotare gli studenti di un supporto didattico ampio e argomentato e avviare una riflessione sull'attualità e il futuro della scienza costituzionale canonica con quanti manifestassero interesse al tema. L'obiettivo prioritario del corso d'altronde consiste nell'educare a pensare e nel maturare competenze e capacità critiche circa l'assetto primario e fondamentale del popolo di Dio.
L'opera è aggiornata a: L. 6 maggio 2015, n. 52 (Nuova legge elettorale, cd. Italicum); L.17 aprile 2015, n. 43 di conv. del Dl. 18 febbraio 2015, n. 7 (Misure Antiterrorismo).
Il Manuale di Diritto Pubblico, in linea con i programmi dei principali Atenei e della manualistica più accreditata, è aggiornato alle importanti novità legislative e alle recenti pronunce giurisprudenziali che hanno interessato l'ordinamento giuridico italiano. Il volume, giunto alla XXI edizione, costituisce uno strumento particolarmente utile per la preparazione di esami universitari e concorsi pubblici. La trattazione, chiara ed esaustiva, analizza criticamente la complessa disciplina del diritto pubblico alla luce dell'attuale realtà politica. A 10 anni dall'ultimo intervento in materia elettorale, finalmente, è stata approvata dopo un estenuante iter legislativo, una nuova legge per l'elezione della Camera dei deputati (L. 6 maggio 2015, n. 52). Tale legge, detta Italicum, relativa alla sola Camera dei deputati, si inserisce nell'ambito della più ampia revisione della Costituzione all'esame del Parlamento per il superamento del bicameralismo perfetto, e per dare una nuova veste al Titolo VParte II della Costituzione, relativo alle Regioni e agli enti locali. Tuttavia, in luogo di una coraggiosa riforma monocamerale (come accaduto ad esempio in Irlanda), si ricorre al consueto "compromesso politico" che non consente di apportare una svolta istituzionale ad un sistema ancorato ai privilegi di casta, soprattutto in un momento in cui la situazione economica del Paese pare non conosca ripresa.
Il volume, oltre a presentare un quadro sintetico ed aggiornato degli aspetti istituzionali, presta attenzione ad alcune politiche dell'Unione: il mercato interno e le quattro libertà, lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia, la politica della concorrenza, la politica economica e monetaria e alcuni settori dell'azione esterna dell'Unione.
Il volume consente a studenti universitari e aspiranti avvocati di conoscere in breve tempo i rapporti che intercorrono fra lo Stato italiano e le differenti confessioni religiose presenti sul territorio. Questa dodicesima edizione offre maggiore spazio alle confessioni religiose diverse dalla cattolica, nello spirito di laicità che caratterizza il nostro ordinamento costituzionale. Il volume affronta argomenti di viva attualità alla luce del riconoscimento della dimensione sociale e pubblica del fatto religioso, nonché le problematiche relative ai meccanismi di finanziamento delle confessioni religiose, le agevolazioni fiscali previste per gli enti confessionali, la disciplina dell'impresa sociale, le diverse forme di obiezione di coscienza, il trattamento dei dati sensibili religiosi, il valore rituale del vestiario e dell'alimentazione per alcune confessioni, l'esposizione di simboli religiosi in luoghi pubblici, la tutela penale del sentimento religioso, la presenza islamica in Italia, il rifiuto dei trattamenti sanitari per motivi religiosi, le questioni sul "fine vita" e il testamento biologico, la configurabilità delle unioni tra persone dello stesso sesso e delle adozioni da parte di coppie omosessuali, le tematiche inerenti la procreazione medicalmente assistita e la surrogazione di maternità. Sono stati inoltre arricchiti i box di approfondimento, che offrono sempre nuovi spunti di riflessione su temi di stringente attualità, e aggiornati i questionari.
Il Diritto commerciale è divenuto particolarmente dinamico e complesso data la spinta, da parte della legislazione interna, a dare attuazione alle numerose direttive europee che interessano tutti i rami della disciplina. La XXV edizione di questo manuale tiene conto di questa esigenza di aggiornamento riportando anche, per ogni istituto trattato, la dottrina più qualificata e la giurisprudenza più recente. Tra le principali novità normative analizzate nel volume si segnalano: il DI. 5 gennaio 2015, n. 1, conv. in L. 4 marzo 2015, n. 20 (cd. Legge Salva Uva), che ha apportato modifiche alla disciplina dell'amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi; il Dl. 24 gennaio 2015, n. 3, conv. in L. 24 marzo 2015, n. 33, che ha modificato la disciplina delle start-up innovative e ha introdotto nel nostro ordinamento la figura delle PMI innovative. Inoltre, dal QR Code posto in copertina sarà consultabile, una volta entrato in vigore il decreto legislativo di recepimento della direttiva 2013/34/UE, la nuova disciplina del bilancio societario. Il testo, per tutte queste caratteristiche, costituisce un valido ausilio per professionisti e per chi si accinge ad affrontare un esame universitario o un concorso.
Questa nuova edizione del Manuale viene data alle stampe, non solo per tenere il passo con le più recenti novità normative (v. L. 6 maggio 2015, n. 55 cd. Divorzio breve) e giurisprudenziali dell’ultimo anno, ma anche per presentare alcune novità nell’impostazione.
Si tratta, infatti, di un’edizione che intende soddisfare al meglio le esigenze degli studenti universitari e dei concorsisti, con approfondimenti mirati (Focus) su argomenti di stretta attualità, analizzati con un linguaggio semplice, ma rigoroso.
Tra le questioni nuove, selezionate tenendo conto della normativa e della giurisprudenza più recenti, si segnalano:
• la negoziazione assistita;
• la separazione e il divorzio senza giudice;
• il rent to buy;
• la responsabilità dei partiti politici;
• la libertà di manifestazione del pensiero;
• il cd. “divorzio imposto”;
• l’incidenza della famiglia di fatto del beneficiario dell’assegno divorzile;
• la trascrizione del matrimonio omosessuale;
• la nullità del contratto e il potere del giudice di rilevarla d’ufficio;
• l’acquisizione sanante.
Sono state riviste, inoltre, le parti sulla successione ereditaria, sul contratto preliminare (con la discussa figura del “preliminare di preliminare”) e sul contratto di comodato.
Il diritto internazionale privato e processuale, a seguito della sempre più diffusa globalizzazione dei rapporti economici e sociali, è divenuto strumento operativo quotidiano di giudici e avvocati coinvolti nelle vicende di matrimoni misti, dei contratti conclusi a mezzo Internet, nelle controversie tra lavoratori e aziende straniere. Con questa edizione, in aderenza alle consuete caratteristiche di precisione e sintesi proprie del volume, si è inteso dare conto delle novità giurisprudenziali e si è proseguito nella ricognizione delle norme dell'Unione europea che. ormai da tempo, hanno finito per sostituire le norme di conflitto statuite dalla legge italiana di sistema ovvero la legge 218 del 1995. Ci si riferisce al Reg. UE 650 del 2012 in materia di successioni e, soprattutto, al Reg. UE 1215 del 2012 (cd. Bruxelles 1 bis) sulla competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale che si applicano rispettivamente dal 17 agosto 2015 e dal 10 gennaio 2015. In appendice oltre alla L. 218/1995, aggiornata al D.Lgs. 154/2013 in materia di filiazione, le fonti di d.i.p. più rilevanti. Particolarmente ricco il QR code in cui sono riportati anche gli ultimi orientamenti giurisprudenziali. Il testo, quindi, per le sue caratteristiche rappresenta un valido strumento per tutti coloro che, per ragioni di studio o per esigenze professionali, devono affrontare una materia che oggi nessun operatore può permettersi di trascurare.
I principali momenti della storia del pensiero giuridico occidentale sono descritti (nella parte I) muovendo dalle lontane origini greche e romane, per giungere sino all’età contemporanea. Il lungo percorso storico, di oltre due millenni e mezzo, è affrontato esponendo le “riflessioni” sul diritto compiute, in vari periodi e luoghi, da filosofi, giuristi, politici, teologi, sociologi, in correlazione con il sistema normativo loro rispettivamente coevo. Le varie “concettualizzazioni” del fenomeno giuridico sono sintetizzate intersecandole con le problematiche di filosofia del diritto, di storia del diritto, di storia delle dottrine politiche e di storia delle istituzioni politiche, con costante attenzione al quadro storico generale. Viene, poi, esaminata in maggior dettaglio (nella parte II), la cultura giuridica italiana dal Settecento ad oggi, con peculiare attenzione al diritto pubblico.
Arturo Carlo Jemolo era cattolico ma non clericale; difensore dei diritti dello Stato, nei suoi rapporti con la Chiesa cattolica, ma non anticlericale; liberale e cattolico; oppositore di talune scelte del partito radicale, ma rispettato e apprezzato dai radicali; convinto anticoncordatario, ma partecipe dei lavori per le trattative della revisione concordataria; fermo sostenitore del valore essenziale del senso dello Stato, ma impegnato nella difesa del sentimento religioso e delle garanzie delle istituzioni religiose. Fermissimi e ripetuti furono i suoi no all'intolleranza, al giurisdizionalismo, al concordato, al venir meno dei valori cristiani e i suoi sì alla separazione tra Stato e Chiesa cattolica, alla scuola pubblica, al divorzio; mai democristiano, ma neppure comunista; "bastian contrario", "piccolo borghese" e "malpensante". Più di trent'anni dopo la sua morte, tenendo conto delle tante novità che hanno caratterizzato l'evoluzione della società italiana, molti sono ancora i motivi che inducono a continuare ad ascoltare la sua voce per una valutazione dei problemi civili, politici, giuridici e religiosi dell'Italia odierna, forse ancora più tormentata di quella di allora.